civita castellana | il forte sangallo
Civita Castellana - Il Forte Sangallo
L'edificio, progettato dai Sangallo alla fine del XV secolo, si erge sullo sperone occidentale del pianoro di Civita Castellana, delimitato dalle gole del Rio Maggiore a nord e del rio Filetto a sud, entrambi affluenti del fiume Treja, in corrispondenza di un importante snodo stradale a controllo delle vie per Nepi, Amelia e Viterbo. Residenza papale fino alla fine dell'Ottocento, fu successivamente adibito a carcere politico e militare. Oggi, al suo interno ospita il Museo archeologico dell'Agro Falisco, ricco di reperti provenienti dal territorio circostante.
Fu costruito intorno al 1495 per volere di papa Alessandro VI Borgia ad opera di Antonio da Sangallo il Vecchio e completato dal nipote, Antonio da Sangallo il Giovane, sotto il pontificato di Giulio II della Rovere.
Ha una pianta pentagonale con cinque bastioni, di cui tre muniti di cannoniere.
Dimora papale fino agli inizi dell'Ottocento, fu adattato a carcere, prima politico, poi dal 1846 militare e dopo il 1870, in seguito all'annessione al Regno d'Italia dei domini pontifici, divenne casa di reclusione, oltre che per i prigionieri politici, anche per la banda del celebre brigante Gasparone, arrestato a Sezze.
Durante la seconda guerra mondiale assolse alla funzione di luogo di rifugio per numerose famiglie di sfollati.
Questa ripresa fatta con il drone è stata realizzata in un orario dove tutte le aree precedentemente pianificate sono deserte e non trafficate.
Regia, riprese aeree con drone, montaggio video animazioni ed effetti.
Bruno Sisti | druno.it
Operatore riconosciuto ENAC
OPERAZIONI CRITICHE
Progetto ENAC APR No. 10154 Autorizzazione per Operazioni Specializzate Critiche
OPERAZIONI NON CRITICHE
8522 APR-2016-0002030
BRUSDRONX1 KG 1,38
7140 FTD300X DRONE
Kg. 0,30 SKC-004
Attrezzatura:
Drone Phantom 3 Pro.
Per qualsiasi tipo di anomalia o eventuale problema potete contattarmi per email:
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BUONA VISIONE
Civita Castellana (Lazio), Forte Sangallo (manortiz)
Fu fatto costruire a partire dal 1499, dal papa Alessandro VI, all'interno di un vasto programma di rafforzamento delle fortificazioni dei luoghi che si intendeva assicurare alla signoria ereditaria alla famiglia Borgia.
Il progetto è di Antonio da Sangallo il Vecchio, documentato nel cantiere, con numerosi collaboratori, tra il 1499 e la morte del papa nel 1503, che qui lascia una delle più significative della sua attività. Sangallo in quegli anni è architetto di fiducia dei Borgia e specialista nella progettazione di fortificazioni alla moderna.
Dopo i Borgia la fortificazione passò al papato ed i lavori furono completati sotto papa Giulio II, forse da Bramante e sicuramente da Antonio da Sangallo il Giovane.
La fortezza rimase a lungo dimora papale. Nel XIX secolo fu usata come carcere. Dopo un periodo di inutilizzo, oggi è sede del Museo archeologico di Civita Castellana.
Il forte aveva fin dall'inizio la doppia funzione di fortificazione e di palazzo con funzioni rappresentative e residenziali come sicura residenza, fuori Roma, per il papa. In esso vengono applicate le più moderne concezioni della fortificazione alla moderna con una forma pentagonale irregolare, con ai vertici bastioni poligonali rientranti e con la punta arrotondata e assenza di beccatelli in aggetto per la difesa piombante.
All'interno del perimetro un complesso edificio contenente l'appartamento del papa ed un cortile d'onore con un doppio ordine di paraste doriche e ioniche che inquadrano archi e che rappresenta uno dei primissimi esempi di questa soluzione tipica del primo cinquecento e ripresa dell'architettura romana. Un mastio ottagonale fu realizzato anni dopo da Antonio da Sangallo il Giovane.(from Wiki)
Forte Sangallo - Residenza dei Borgia - Residenza Papale - civita castellana
Fu fatto costruire a partire dal 1499, dal papa Alessandro VI, al'interno di un vasto programma di rafforzamento delle fortificazioni dei luoghi che si intendeva assicurare alla signoria ereditaria alla famiglia Borgia.[1]
Il progetto è di Antonio da Sangallo il Vecchio, documentato nel cantiere, con numerosi collaboratori, tra il 1499 e la morte del papa nel 1503, che qui lascia una delle più significative della sua attività. Sangallo in quegli anni è architetto di fiducia dei Borgia e specialista nella progettazione di fortificazioni alla moderna.[2]
Dopo i Borgia la fortificazione passò al papato ed i lavori furono completati sotto papa Giulio II, forse da Bramante e sicuramente da Antonio da Sangallo il Giovane.
La fortezza rimase a lungo dimora papale. Nel XIX secolo fu usata come carcere. Dopo un periodo di inutilizzo, oggi è sede del Museo archeologico di Civita Castellana.
Il forte aveva fin dall'inizio la doppia funzione di fortificazione e di palazzo con funzioni rappresentative e residenziali come sicura residenza, fuori Roma, per il papa. In esso vengono applicate le più moderne concezioni della fortificazione alla moderna con una forma pentagonale irregolare, con ai vertici bastioni poligonali rientranti e con la punta arrotondata e assenza di beccatelli in aggetto per la difesa piombante.
All'interno del perimetro un complesso edificio contenente l'appartamento del papa ed un cortile d'onore con un doppio ordine di paraste doriche e ioniche che inquadrano archi e che rappresenta uno dei primissimi esempi di questa soluzione tipica del primo cinquecento e ripresa dell'architettura romana.[3] Un mastio ottagonale fu realizzato anni dopo da Antonio da Sangallo il Giovane.
Il Forte Sangallo di Civita Castellana costituisce una delle più elevate realizzazioni dell'architettura militare dello Stato Pontificio nel XVI secolo. Per la sua ubicazione, il paese di Civita Castellana rappresenta un vero baluardo difensivo dei confini settentrionali dei territori della chiesa, al centro del sistema fortificato della Tuscia. Il paese venne assegnato da papa Adriano IV ai prefetti di Vico e verso la metà del XIII secolo venne occupata dalle milizie di Federico II di Svevia. Agli inizi del Trecento papa Bonifacio VIII fece ricostruire le mura del borgo e alla fine del secolo seguente da cardinale Rodrigo Borgia fece costruire la fortezza. Rodrigo, salito al soglio pontificio come Alessandro VI, commissionò l'opera a Antonio da Sangallo il Vecchio, valente esperto di architettura militare, che completò l'opera nel 1503. Papa Giulio II della Rovere continuò i lavori, migliorandoli, grazie al prezioso contributo di Antonio da Sangallo il Giovane.
Il forte sorge nell'area occidentale della città, fuori del vecchio abitato, sull'area già occupata dalle fortificazioni medievali, a presidio dell'unico lato non difendibile dell'abitato, per il resto naturalmente difeso dai profondi costoni di roccia tufacea che cingono Civita Castellana su tutti gli altri lati. Venne così riutilizzato quanto di precedente costruito ma migliorato allo scopo di integrare tale primitivo sistema al nuovo modello delle fortificazioni militari con l'uso della polvere da sparo.
Fu costruita un enorme cortina poligonale a cingere all'interno due spazi aperti, una prima corte d'ingresso in asse con il poderoso Maschio ottagonale, ed un più elegante e moderno quadrato con doppio ordine arcate a tutto sesto, con portico inferiore e loggiato superiore. Allo stesso modo venne creato un profondo fossato che divideva la costruzione dalla campagna e dalla città, garantendo quindi l'ingresso solo attraverso un ponte levatoio controllato da un rivellino bastionato collegato alla cortina difensiva.
Gli spalti superiori ed il Maschio vennero dotate di eccezionali postazioni di tiro a coprire tutti i lati della fortezza, rendendola così inespugnabile. Ulteriori migliorie, ma in questo caso solo decorative, vennero apportate da papa Pio IV e papa Paolo III, con la decorazione ad affresco di alcuni ambienti eseguiti dagli Zuccari e dalla loro industriosa bottega. Successivamente tali appartamenti vennero abitati durante le visite di papa Clemente VIII nel 1598, di papa Pio V nel 1782 e da papa Pio VII nel 1800.
Dopo gli scontri avvenuti nei pressi ai primi del XIX secolo tra Napoletani e truppe francesi, il forte fu utilizzato quale prigione e da quel momento iniziò un periodo di abbandono terminato nel 1968 con il radicale restauro di tutti gli ambienti e le strutture.
Panorama di Civita Castellana visto dalle terrazze e dal mastio del Forte Sangallo ( vt)
[Not your classic drone shot] Diving Forte Sangallo
Diving Forte Sangallo, Civita Castellana, Italy with my fpv drone was not planned at all, but alldivesmatter so here i am!
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Drone view of Forte Sangallo
HD drone view of Forte Sangallo of Civita Castellana in Italy, realized in partnership with Federico Rosati [insta:
For more informations about the fort, visit
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Civita Castellana, Forte Sangallo e Panorame dalle Terrazze (manortiz)
Il Forte Sangallo di Civita Castellana: monumento e museo
Il Forte Sangallo di Civita Castellana è un monumento unico dell’Agro Falisco, della Tuscia e del Lazio. Nel suo complesso racconta le storie di varie epoche, molto lontane tra loro. Questa fortezza ospita anche un museo, la più grande collezione di reperti falisci, in cui scoprire la storia di questa civiltà.
Ora, dopo gli interventi restaurativi del MIBACT, sono disponibili nuovi percorsi per I visitatori all’interno della struttura rinascimentale. “Il Forte ritrovato”, così è stata chiamata questa opera di riqualificazione.
Ci sono due differenti percorsi di visita, ognuno è un’esperienza speciale:
Il primo percorso è quello che attraversa parte della struttura e termina tra sale del Museo Archeologico dell’Agro Falisco;
Il secondo è il nuovo percorso che passa per le Celle di rigore, le Fucilerie, le Terrazze e il Mastio.
Ogni percorso dura un’ora e sono entrambi gratuiti. Con 2 ore di visita vivrete una delle esperienze più suggestive e interessanti che offre l’Agro Falisco.
Ancient Medieval Fortress Town Cinematic shot [Civita Castellana] [Forte Sangallo]
Cinematic shot filmed by my fpv drone in a very windy day!
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Il Forte Ritrovato Civita Castellana - tg3
CIVITA CASTELLANA - DRONE
La bellezza di Civita Castellana immortalata dall'alto con riprese sul Forte San Gallo, Ponte Clementino e il Duomo dei Cosmati. RIprese effettuate con Drone Phantom 3 Advanced.
Museo Archeologico dell’Agro Falisco a Civita Castellana (manortiz)
Il Museo Archeologico dell’Agro Falisco
Il Museo Archeologico dell’Agro Falisco, gestito dal Polo Museale del Lazio, è insieme al Museo Etrusco di Villa Giulia a Roma, il più importante spazio espositivo della civiltà Falisca.
A partire dal 1950 il Forte Sangallo comincia ad accogliere reperti archeologici dell’Agro Falisco. Il museo viene inaugurato nel 1977, l’esposizione attuale completata nel 1985.
I centri urbani principali rappresentati all’interno del percorso sono Falerii e Narce. Il museo ripercorre la storia di queste città a partire dal X secolo a.C.. Già dai ritrovamenti più antichi si può notare l’importanza della produzione ceramica locale. Opere di elevatissima fattura, che facevano concorrenza agli Etruschi e a Roma.
Corredi funerari, vasellame, decorazioni architettoniche, armi, oggetti votivi, gioielli, ci raccontano la vita di un popolo piccolo ma ricco di cultura, tutto da scoprire.
Civita Castellana e le sue meraviglie
Il drone di Bruno Sisti svela la bellezza dei principali luoghi storici e naturalistici di Civita Castellana, dal basolato della via Amerina di epoca romana, al Duomo dei Cosmati del 1210, al Forte Sangallo, alla natura selvaggia che irrompe nel paesaggio cittadino attraverso le forre scavate dai fiumi, fino alle ciminiere della ex Fabbrica Marcantoni, luogo simbolo della tradizione ceramica civitonica.
Un viaggio inaspettato sulle ali di un drone, per un'avventura unica alla scoperta delle meraviglie di Civita Castellana.
Regia, riprese video e montaggio Bruno Sisti.
Altezze massime di volo 40 metri con drone sempre in vista osservando tutte le precauzioni del caso.
I video sono stati realizzati in orari di massima sicurezza,il volo più scomodo è stato fatto di domenica mattina alle ore 6.00 in giro a quell'ora non cerà neanche un animale.
Attrezzatura:
drone (giocattolo) parrot bebop 400 grammi + wikipad controller
Reflex canon 550d 18/55 standard
Per qualsiasi tipo di irregolarità o problema potete contattarmi bruno.sisti@gmail.com
Discover Civita Castellana with drone.
Bruno Sisti’s drone reveals the beauty of the historical and naturalistic places of Civita Castellana, from the basalt of the Amerina Roman street, to the Cosmati Cathedral dated 1210, to the Sangallo stronghold, into the wild nature that breaks throughout the urban landscape across the gorges revealed by the rivers, to the chimneys of the old Marcantoni Factory, a symbolic place of the local ceramic tradition.An unexpected trip on the wings of a drone, for a unique adventure to discover the beauties of Civita Castellana.
Video edit by Bruno Sisti
Drone parrot bebop
400 grammi + wikipad controller
Reflex canon 550d 18/55 standard
Riprese aeree con drone lazio , Video aereo con drone.
Promozione del territorio e ambientale.
Spot con drone
Operatore riconosciuto ENAC. RIF. 5265
druno.it | Servizi aerei
NETTUNO. TE' AL FORTE SANGALLO
Ciclo di incontri, degustazioni, happening musicali nei mesi estivi tra giugno, luglio ed agosto 2007 presso il Forte Sangallo a Nettuno
Civita Castellana (VT) - Borghi d'Italia (Tv2000)
La troupe di Borghi d’Italia fa tappa sul territorio dell’Agro Falisco, nella storica Civita Castellana, in provincia di Viterbo. Visiteremo il magnifico duomo dei Cosmati e le altre bellezze del centro storico. Incontreremo il vescovo mons. Romano Rossi, il sindaco, gli artigiani della ceramica e gli abitanti. Rivivremo le fasi salienti della festa dei santi patroni Marciano e Giovanni. Tra le altre curiosità ascolteremo il coro della cattedrale e degusteremo , tra i tanti piatti, i tradizionali “frittelloni” di Civita Castellana.
Italian Wonder Ways: Civita Castellana, Lazio, Itália
Italian Wonder Ways: Civita Castellana, Lazio, Itália © Viaje Comigo
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regia di Melissa Regolanti
La LANTERNA - Forte Sangallo (Nettuno)
La LANTERNA - Forte Sangallo (Nettuno)
Civita Castellana - Dalle origini ai Falisci + 471 visualizzazioni sito A.Tuscia
Doveva essere solo una breve presentazione... è diventato un documentario con un consistente valore scientifico. Nella seconda parte tratteremo : la romanizzazione e il medioevo.
La Dott.ssa Maria Anna De Lucia Brolli, Etruscologa, ex Direttore del Museo Nazionale di Villa Giulia e di Villa PomiatowSki ci parla di quello che fu Civita Castellana ai tempi dei Falisci. Ci descriverà
Faleri Veteres e i suoi santuari, alla luce dei nuovi studi.
Signor Fausto Mancini ci ha accompagnato in quei luoghi.
Le musiche sono del Maestro Gabriele Campioni.
Street Workout Vivi Civita Castellana
Street Workout Il più grande format fitness outdoor in silent ????d'Italia arriva per la prima volta a Civita Castellana.
VIVICIVITA in collaborazione con il Top Trainer Antonio Vallone ed il suo TEAM ha organizzato il primo Street Workout, un evento su base walking dinamico con stazioni fitness lungo un piacevole itinerario tra piazza e vie più belle del centro storico.
ADAM PIERONCZYK QUINTET / Civita Festival, Italy
ADAM PIERONCZYK QUINTET
feat.
Adam Pieronczyk - tenor saxophone
Ramberto Ciammarughi - piano
Fabio Zeppetella - guitar
Jacopo Ferrazza - bass
John B. Arnold - drums
'Pheidippides' by Adam Pieronczyk
Civita Festival / July 12, 2019
Museo Archeologico dell'Agro Falisco - Forte Sangallo
Civita Castellana / Italy