Specchia, piccolo viaggio nel frantoio ipogeo Scupola
Il Salento è, sin dall'antichità, miniera di oro liquido. Lo documentano i diversi frantoi epogei custoditi nel sottosuolo, ristrutturati e aperti al pubblico per far conoscere il patrimonio storico-culturale di questo lembo di terra. Questa mattina, abbiamo visitato il Frantoio Scupola, nel cuore di Specchia, testimonianza della vita sociale ed economica del Salento tra XV e XIX secolo.
Specchia - il suggestivo frantoio ipogeo
Accompagnati dalla guida di You Box visitamo il frantoio ipogeo di Specchia, un luogo bellissimo e suggestivo.
Come si faceva l'olio prima delle macchine?
Questa è un'altra stazione dell'itinerario Olio! viene a scoprire con noi e vivi l'esperienza,
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Un ringraziamento alla Pro Loco di Specchia.
Gli antichi frantoi di Presicce
Giacomo Avanzi visita un antico frantoio a Presicce, in compagnia di Andrea Erroi, restauratore beni culturali.
Il frantoio semi ipogeo a Muro Leccese
A Muro Leccese nel frantoio semi ipogeo della famiglia dei Protonobilissimo un anonimo nachiro affidò alla pietra una delle più cruente battaglie combattute tra turchi e cristiani: La battaglia di Lepanto. Un episodio della storia così lontano nel tempo eppur così vicino per il terrore che ancora suscitava. Sulle pareti disadorne di quel laborioso oleificio raffigurò una composita scena che si presta tuttora a molteplici interpretazioni. Nella scenografia del conflitto tra Islam e cristianesimo dominava una città fortificata con due torri angolari munite di cannoni; in cima ad una di esse sventolava la bandiera con il nome di Messina. La presenza della città di Messina, la base militare dell’armata Cristiana durante la battaglia di Lepanto, potrebbe far presupporre che uno o più elementi delle iurma avesse preso parte ad una delle più importanti battaglie della cristianità. La costruzione dei frantoi ipogei o semi-ipogei (definiti anche trappeti o trappiti, in dialetto locale) era favorita rispetto alle tradizionali costruzioni per un a serie di motivi: tramite alcuni fori posti al livello del manto stradale, lungo la facciata frontale, denominati “sciave“, era possibile riversare le olive raccolte nei campi e trasportate dai carri all’interno delle vasche dove riposavano in attesa della spremitura.
Usciamo soddisfatti da questo luogo, con la consapevolezza di aver vissuto, anche se solo con l’immaginazione, la storia che hanno conosciuto i nostri avi e che è stata impressa, non si quando, da chi e perchè, sulle pareti di questo frantoio con poche semplici linee.
Il Frantoio Ipogeo di Sannicola
Il frantoio ipogeo di Sannicola risale alla fine del 700 e gli inizi dell 800 ed è ricavato nel banco tufaceo come molti dei frantoi ipogei salentini.
Ipogeo è un termine che deriva dal greco e precisamente dall'unione di due vocaboli: IPO che vuol dire sotto e GEO che significa terra.
Era un frantoio sottorraneo essenzialmente per motivi di sicurezza infatti in questo modo si rendevano più difficili i furti dell'olio; inoltre il costo della manodopera per scavare un frantoio ipogeo era minore rispetto a quelli da assegnare ai maestri di muro specializzati nel costruire vani fuori terra con particolari coperture dette alla leccese in uso su tutto il territorio.
Osservando gli ambienti che costituiscono il frantoio si possono rilevare caratteristiche comuni ai diversi tipi di ipogei. L'accesso alla struttura avviene attraverso una scala quasi sempre a rampa rettilinea ricavata anch'essa nella roccia e coperta con una volte a botte.
Il porto di Gallipoli nel 1700 durante il giorno di San Nicola stipulava il prezzo dell'olio sulle contrattazioni di circa 8000 stare di olio e tale prezzo influenzava il prezzo di Napoli e della Borsa di Londra.
Il frantoio ipogeo Caffa a Vernole
Un frantoio nel cuore della Piazza centrale di Vernole, una storia nata quasi 500 anni fa e che continua ad affascinare tutt’ora.
Stiamo parlando di “Caffa”, il frantoio ipogeo risalente al 1500, acquistato dal Comune di Vernole nel 1885 e che restò funzionante fino ai primi anni del XX secolo.
L ‘interno del frantoio è uno spettacolo per gli occhi dei visitatori, la vasca con la macina utilizzata per la frangitura delle olive è il marchio di fabbrica di questo reperto archeologico. La nostra guida, Livio De Carlo, Presidente dell’ Associazione Pro Loco di Vernole, ci racconta come i muli che spingevano la macina erano completamente bendati, questo perché non dovevano capire cosa stessero facendo altrimenti sarebbero impazziti. Inoltre, ci spiega De Carlo, risalta all’occhio del visitatore la maestria con cui vennero ricavate le sciave, i torchi (alla “calabrese” e alla “genovese”) ed i piccoli canali utilizzati per coinvogliaiare l’olio nelle apposite cisterne.
Un'altra storia raccontata da Salentowebtv.
Frantoio Ipogeo a Sannicola
Immergetevi nella Storia di uno dei luoghi più suggestivi di Sannicola.
La Proloco Lido Conchiglie Sannicola è a disposizione per Visite Guidate nel Frantoio Ipogeo ed accompagnare i visitatori alla scoperta del mondo sotterraneo dove continua a pulsare ancora il cuore millenario della civiltà contadina.
Per info: 329/4696833-328/0116470
Frantoio ipogeo presso Lecce
Uno dei tanti frantoi ipogei che si trovano nelle numerosissime masserie appena fuori Lecce. Un pezzo di storia minima di questo territorio.
salentoacolory.it
Alberto Angela Ulisse Masseria Brancati Frantoio Ipogeo
Frantoio ipogeo De Pace - Centro storico di Gallipoli
Breve videoclip, sulle magiche note del musicista René Aubry, alla scoperta di uno dei più antichi frantoi ipogei del Salento: il frantoio De Pace, risalente al 1500, destinato per secoli alla produzione dell'olio lampante per le principali città europee.
Ostuni Frantoio ipogeo
ECCELLENZE PUGLIESI Frantoio Locopagliaro Ipogeo ad Ostuni
Gallipoli: il frantoio del VICERÈ
Salento (Puglia) I frantoi ipogei, chiamati anche trappeti, sono strutture scavate nella roccia dove si produceva l'olio d'oliva detto lampante, perché utilizzato per l'illuminazione. Leggi tutte le informazioni sul blog:
Musica: PIZZICA DEGLI UCCI dal sito di Gennaro Lo russo. Successo tratto dal nuovissimo CD E NUIE PAVAMM’ della band BiFolk Evolution.
A frantoio ipogeo is an ancient underground olive oil mill. Through holes in the the ground, the farmworkers would drop the freshly picked olives, which were stored in a room, and turned into olive oil lampante, used for lighting, by the hard work done by the workers and animals. Animals and workers, lived together underground during the entire olive oil-making season sunlight and clean air deprived, in a moist and dirty environment. In the16th century most of the European capitals were lighted by the oil from Gallipoli.
Itriattak - Frantoio Ipogeo di Martina Franca
Città di Giurdignano - Centro Storico e Frantoio Ipogeo
Il cuore del centro storico di Giurdignano si raccoglie intorno alla chiesa parrocchiale e al palazzo baronale del paese.
A pochi minuti dal centro storico è possibile ammirare il caratteristico “trappitello del Duca”, frantoio ipogeo realizzato nel lontano 1518 e attivo sino agli anni ’40 del Novecento.
Città @perte in rete
WEB:
SALENTO OPEN SOURCE
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INSTALLAZIONE performance RIVOLUZIONE sutta le capanne du ripa specchia lecce
Sutta Le Capanne Du Ripa, Specchia - (Lecce)
via Umberto I
Info: cell. 3292370646; tel. 0833 537034
E.mail: lmfedeg@libero.it
Sito web: degiovanniluigi.com
Artista: Luigi De Giovanni
Titolo: Rivoluzione
Inaugurazione: 05 ottobre 2012 ore 19.00
Chiusura: 14 ottobre 2012
Un'installazione e una performance che servono a Luigi De Giovanni per raccontare della povera gente che, pur avendo vissuto la rivoluzione, non conta nulla nella scacchiera di quei pochi potenti che ne decidono, rimestando di continuo nel mastello del mondo, le sorti.
Dal 05/10/2012 al 14/10/2012
Dalle 10:30 alle 20:30
Evento organizzato da Il Raggio Verde eventi d'arte (Lecce), in collaborazione con la Galleria d'Arte Mentana di Firenze, in occasione dell'8° Giornata del Contemporaneo indetta da AMACI Associazione dei Musei d'Arte Contemporanea Italiana: Sabato 6 ottobre 2012.
Allestimento: Arch. Stefania Branca
Luigi De Giovanni
Rivoluzione
L'evento Rivoluzione è un momento di denuncia dei drammi dell'umanità auto provocati dall'uomo accecato dall'egoismo e dalla sete di potere. Il concetto è narrato da trentasei tele bianche che interpretano la parola pace e da un bidone diventato mastello contenente una melma rossastra, rigirata con un grosso bastone dai visitatori.
Il titolo dà un'idea del sogno che nel tempo ha mosso i popoli che chiedevano d'esistere e che è diventato spesso incubo e tomba dove è seppellito con la giustizia e la fiducia nell'avvenire. Ora non bastano le solite parole che hanno animato gli ideali, troppo spesso crollati il giorno dopo... quel giorno che doveva essere della pace, a giustificare la partecipazione a rivoluzioni vuote come le tele bianche che sperano d'essere colorate da un'ispirazione felice.
Le tele bianche, dove neanche un artista ha voluto dipingere, si animano dalla parola pace presagendo venti di dolore. Dolore per un lavoro che manca, per la giustizia che non vede applicati i suoi principi, per la libertà condizionata dai poteri, per gli animi feriti nella speranza: l'oggi è triste, il domani appare minaccioso.
Nel mastello, interprete della terra, si avvertono i fermenti della ribellione contro i soprusi e i gioghi che hanno privato le persone della dignità del lavoro, della libertà, dell'uguaglianza: miraggi infranti che, spesso, hanno precipitato interi paesi in climi medievali. Le mani tengono ben fermo il bastone del potere che nel rimestare forma bolle e grumi minacciosi che si gonfiano sino a esplodere in rivolta incontrollata, essendo venuta a mancare la speranza di cambiamento. È il mastello, vecchio bidone arrugginito e sporco, che nei segni del tempo racconta tristemente di dura fatica mai ricompensata adeguatamente e di sfruttamento doloroso.
Il bastone, sporcato dall'egoismo e dall'arroganza, racconta dei potenti diventati prepotenti senza scrupolo che non si curano delle istanze di quel popolo fiducioso che li ha scelti.
Un'installazione e una performance che servono a Luigi De Giovanni per raccontare della povera gente che, pur avendo vissuto la rivoluzione, non conta nulla nella scacchiera di quei pochi potenti che ne decidono, rimestando di continuo nel mastello del mondo, le sorti.
Il gesto partirà da un grande bidone, riempito di un denso liquido rosso scuro, situato al centro dello studio con dentro il bastone che servirà a rimestare: l'azione verrà fatta dai visitatori e le poche persone, che riusciranno a usare il bastone del potere, rimestando simboleggeranno i potenti che incuranti dei diritti dei poveri, si spartiscono le ricchezze sino a ridurre interi popoli alla fame. Nel pavimento, ricoperto da polveri bianche schizzate di rosso vermiglio e da ombre di colore tetro, si avvertiranno le tracce di rivoluzione anche osservando l'implorazione delle trentasei piccole tele (cm 20x20 ciascuna) che esalteranno la forza delle idee di pace che, purtroppo, svaporano in violenza che si diffonde coinvolgendo sempre più persone del popolo perse nel vuoto: un vuoto che porta molto spesso dalla padella nella brace.
Federica Murgia
20 settembre 2012
ITINERARIO RURALE: La Campagna, Le Masserie e i Frantoi
La Terra di Leuca è costituita in buona parte da campagne, boschi e coltivazioni. L'economia stessa della zona si è basata per millenni sulle potenzialità agricole e rurali del territorio. Testimonianza di questa naturale tendenza del territorio sono le ampie coltivazioni di ulivi, i terrazzamenti sui declivi delle serre, le abbondanti coltivazioni di verdure e frutteti. La cultura rurale della civiltà salentina si manifesta nelle varie costruzioni disseminate nelle campagne: pozzi artesiani, muretti a secco, pajare, frantoi ipogei, masserie.
L'ITINERARIO:
- RUFFANO: Masseria Cardigliano di Sotto; Museo della Civiltà Contadina;
- TAURISANO: Masseria Bianca; Masseria Grande; Masseria di Varano; Frantoio di Donna Marina Colona;
- SPECCHIA: Borgo Cardigliano; Frantoi Ipogei;
- TIGGIANO: Masseria Matine;
- CASTRIGNANO DEL CAPO: Masseria Palamita; Borgo Terra; Frantoi
- MORCIANO DI LEUCA: 19 frantoi ipogei;
- SALVE: Masseria Borgin; Masseria Don Cesare; Masseria del Fano; Masseria Santo Lasi; Masseria Pali;
- PRESICCE: 23 trappeti a grotta; Masseria del Feudo; Masseria Tunna; Masseria Celle; Museo della Civiltà Contadina;
- ACQUARICA DEL CAPO: Masseria di Gelsorizzo; 9 trappeti a grotta.
Frantoio Ipogeo di Castri di Lecce
#V4B
Videoguida in lingua italiana. Frantoio ipogeo Castri di Lecce.
L'Amministrazione Comunale inaugura il 13 marzo 2016 in Piazza dei Caduti in Castri di Lecce l'apertura del frantoio ipogeo di Castri di Lecce.
I lavori, realizzati grazie ai finanziamenti del G. A. L. nell'ambito dell'Asse IV Leader PSR 2007-2013 - Misura 313, hanno permesso il pieno recupero della struttura e la sua fruibilità futura da parte dei cittadini e turisti.Tutta la cittadinanza è inviata a partecipare.
d.s.
Il Borgo di Specchia (Salento)
Tra ulivi secolari e muri a secco sorge il comune di Specchia. Antico Borgo nel cuore del Salento in provincia di Lecce (Puglia).
Rientra nel prestigioso club dei borghi più belli d’Italia, nel 2013 ha ricevuto il riconoscimento come Gioiello d’Italia.
Musica del gruppo dei Coribanti.
Casa Benchina
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Casa benchina sorge nel borgo più bello ed incantevole del Salento, Specchia, encomiato nel febbraio 2013 come “Gioiello D’Italia”. Specchia dista in maniera equidistante da tutte le più rinomate località marine, Gallipoli con la sua movida dista 35km, le famigerate spiagge dorate e mare cristallino di Pescoluse distano 20 km, mentre Castro con la suggestiva grotta Zinzulusa dista 15 km.
Descrizione completa:
La struttura si presenta con un unico ambiente formato da angolo soggiorno con divano, tavolo da pranzo e da una vezzosa cucina, posta vicina ad una porta-finestra dalla quale si accede successivamente a un piccolo balconcino dove si può ammirare il bellissimo paesaggio in pieno stile salentino. La zona notte è soppalcata, ed è costituita da un comodo letto matrimoniale, mentre il bagno situato al piano terra, dispone di wc, lavabo e da ampio box doccia. L'alloggio in locazione è stato ristrutturato di recente, lasciando però immutato il fascino storico, tipico del luogo, infatti esso presenta una maestosa volta a stella in pietra di tufo locale e nel soggiorno l’accesso ad un ex frantoio ipogeo, ormai chiuso, protetto da una lastra in vetro che ne rende suggestiva la vista. La struttura grazie ai suoi muri spessi, fanno si che essa sia fresca d'estate e calda d'inverno. Infine, una suggestiva rampa di scale esterna, vi guiderà al terrazzino esclusivo, con vista sulla città di specchia antica.
Accesso ospiti:
L'appartamento dispone di accesso completamente indipendente. Al momento dell'arrivo gli ospiti verranno accolti da un membro del nostro staff o dal proprietario, che avrà il compito di illustrare brevemente la struttura. Per qualsiasi problema o ulteriore informazione per quanto riguarda posti da visitare o cenare, saremo sempre a vostra completa disposizione. I completi di lenzuola matrimoniali e singoli, i set di asciugamani e l’aria condizionata sono inclusi gratuitamente per tutta la durata del soggiorno. Disponibilità di parcheggio gratuito su strada pubblica di fronte la struttura.
Un giro nei dintorni:
L’alloggio è situato in una posizione davvero strategica, infatti, dista in maniera equidistante da tutte le più rinomate località marine e cittadine del basso Salento. Dalla struttura si possono visitare numerosi monumenti di notevole spessore storico come il prestigioso Centro Storico Medievale con strette stradine chiuse al traffico e interrotte da rampe di scale, che racchiudono in sé un fascino che vi lascerà senza parole, il Palazzo Protonobilissimo Risolo, la Chiesa di Sant'Eufemia, la Cripta della Madonna del Passo scavata nella roccia, i frantoi ipogei e ultimo ma non per importanza e bellezza, il fantastico Borgo di Cardigliano distante pochi km dalla struttura.
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Please watch: Torre Pali
Le spiagge con sabbia finissima e acque cristalline fanno di Torre Pali una delle località balneari più esclusive e ricercate di tutta Italia, ottenendo dal 2004 al 2007 e nel 2010, insieme a Pescoluse, il prestigioso riconoscimento 4 VELE della Guida Blu di Legambiente e la famigerata “Bandiera Blu della FEE a partire dal 2009. Oltre alla Bandiera Blu, la località è stata premiata con Bandiera Verde, per le sue spiagge adatte ai bambini. Questa Località balneare è ricordata da molti turisti e gente del luogo per la “Torre in mezzo al mare”. Molti non sanno che in origine questa Torre circondata dal mare, era in realtà una Torre di avvistamento, fatta costruire da Carlo V. Al momento della realizzazione questa torretta di avvistamento si trovava sulla terraferma, ma nel corso degli anni a causa dell'erosione costiera, essa è stata circondata completamente dal mare.
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Gino il capellone di Specchia che fa della falsa rivoluzione del '68 pura arte
Per chi ha vissuto le lotte del '68 è difficile trattenere l'amarezza nel vedere che tutti quegli ideali, quei progetti di vita, le battaglie che non hanno portato a nulla. Valori dispersi nel tempo, traditi, stracciati e resi inutili. Figure storiche come Marx, Che Guevara e idoli come i Beatles diventati semplici comparse, spesso ricordate più per fama che per il vero significato della loro esistenza. Oggi vi raccontiamo la storia di un artista che racconta la sua delusione attraverso la pittura. Lui è Luigi De Giovanni, ai tempi del '68 ricordato a Specchia come Gino il capellone. Le sue opere le trovate in questi giorni esposte presso l'ex Convento dei Teatini di Lecce nella mostra Tracce di Rievoluzione. Una sorta di mostra open che vuole farci attraversare gli ultimi cinquant'anni della nostra contemporaneità. Ed è la moglie Federica Murgia, insegnante sarda, a raccontarci la rivoluzione di Gino il capellone.