SANTUARIO DI MONTEVERGINE (Mercogliano-Irpinia-Italy) -TOUR COMPLETO -
L'abbazia di Montevergine si trova in Irpinia,nel comune di Mercogliano su un pianoro a circa 1270 metri di altitudine e domina la citta' di Avellino e la valle del Sabato.L'Abbazia è stata eretta nel 1126 per volere di San Guglielmo da Vercelli di cui le spoglie mortali sono conservate nella cripta della basilica..Con un breve editto dell'8 agosto 1879 papa Leone XIII sancì l'esenzione dell'abbazia da qualsiasi giurisdizione episcopale.È noto che all'interno dell'abbazia di Montevergine fu segretamente nascosta dal 1939 al 1946 la Sindone di Torino. Per un accordo fra Vittorio Emanuele III e papa Pio XII, la reliquia fu trasferita nel santuario, sia per proteggerla dai bombardamenti, sia per nasconderla ad Adolf Hitler che ne era ossessionato e che la voleva sottrarre.Nel 2005 ha ceduto le 9 parrocchie del suo territorio alla diocesi di Avellino in seguito alla rimozione d'autorità dell'abate Tarcisio Giovanni Nazzaro per profondi dissesti finanziari che hanno scosso l'amministrazione del santuario.La Basilica della cattedrale e la basilica antica,l'altare maggiore,il coro,l'organo,il baldacchino,le cappelle,la sala ex voto,la cripta di San Guglielmo,la mostra permanente dei presepi,il museo,la biblioteca .
La mostra si compone di pregevoli esempi di presepi regionali italiani, nonché di alcune riproduzioni di presepi di altre nazioni. Negli anni si è andata sempre più arricchendo, e costituisce oggi una delle più ricche e pregevoli collezioni italiane. Nell'atrio in sei vetrine si trovano alcuni presepi regionali. La mostra si compone di nove sale nelle quali si trovano rispettivamente: - nella prima sala un presepio con episodi della vita di Gesù, donato da Alfredo Marzano; - nella seconda sala un presepe romano del Primo Ottocento; - nella terza sala si trovano collocati la Notte di Greccio, un presepe abruzzese e uno pugliese di Alberobello; - nella quarta sala un presepio raffigurante un paesaggio siciliano con i ruderi del tempio greco, il Golfo di Taormina ed un altro tipico della produzione calabrese; - nella quinta sala una vigilia di Natale in una famiglia dell'Ottocento e un mirabile presepio con effetti di luce; - nella sesta sala un presepio veneziano del secolo XVIII; - nella settima sala sono presenti esempi di presepi di varie nazioni tra cui l'Argentina, il Perù, il Portogallo, la Danimarca e l'Andalusia; - nella sala ottava il presepio esquimese, quello vietnamita ed infine una riproduzione di quello giapponese; - nella nona sala un presepe palestinese. Si aggiungono ai citati altri centinaia di piccoli presepi che arricchiscono di fascino questa mostra, certamente unica nel suo genere. n alone di mistero avvolge la storia dell'icona di Montevergine, molte leggende si susseguono nel tempo attribuendole vari autori, nonché molteplici intercessioni grazie alle quali il quadro sarebbe giunto presso l'omonimo Santuario. Dal Seicento si è dato credito alla leggenda che voleva tale icona dipinta fino al petto direttamente dalla mano di San Luca a Gerusalemme, esposta poi ad Antiochia e infine trasportata a Costantinopoli, l'attuale Istanbul. Durante l'VIII secolo, in seguito all'insediamento di Michele Paleologo sul trono di Costantinopoli, l'imperatore Baldovino II, in fuga, avrebbe fatto recidere la testa del quadro portandola con sé durante il suo esilio. La salvò, così, dalla sicura distruzione da parte degli iconoclasti che in quel periodo davano una caccia serrata a tutte le immagini sacre. L'immagine del volto della Madonna sarebbe così giunta, per via ereditaria, nelle mani di Caterina II di Valois, che dopo averla fatta completare da Montano d'Arezzo, nel 1310 l'avrebbe donata ai monaci di Montevergine, facendola collocare nella cappella gentilizia dei d'Angiò. Durante il Concilio Ecumenico Vaticano II (1962-1965) l'autorità ecclesiastica affidò ad alcuni critici e storici dell'arte il compito di stabilire la corretta paternità del quadro e di determinare il periodo in cui la Sacra Immagine sarebbe effettivamente giunta a Montevergine. La leggenda della Sacra Icona perse presto consistenza perché contestata in diversi punti. Anzitutto nel 1310 Caterina II di Valois aveva appena dieci anni e sposerà solo tre anni più tardi il principe angioino Filippo II di Taranto; risulta difficile credere quindi che Caterina così giovane potesse aver commissionato il completamento del dipinto a Montano d'Arezzo. Inoltre un pergamena conservata a Montevergine dimostra la presenza del quadro presso il Santuario già alla fine del Duecento.
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Funicolare di Montevergine - La Salita - Saverio Pepe
L’idea di realizzare una vettura a trazione funicolare viaggiante su di un tracciato che collegasse Mercogliano con Montevergine fu dell’abate Guglielmo De Cesare che lo riteneva il mezzo più idoneo, e per visitare il monastero di Mamma Schiavona e per godere della lussureggiante natura paesaggistica. Tale opera nel 1882 giunse già ai due terzi del suo compimento ma tardò nell’ultimazione a causa del susseguirsi di eventi bellici e non. Bisogna aspettare il 1926 quando il successore dell’abate De Cesare, don Ramiro, costituì una società denominata “Partenion” che il 25 aprile dello stesso anno dette inizio ai lavori per la costruzione della stazione di partenza. Nel 1929 tale società venne rilevata interamente dalla Comunità Benedettina che sotto la denominazione di Società Immobiliare Irpina (S.I.I.) ottenne la concessione cinquantennale per l’esercizio dell’impianto con decorrenza 17 luglio 1931. Il 23 giugno 1956 l’abate Anselmo Tranfaglia inaugurò la funicolare. Ancor prima della scadenza della concessione, nel novembre del 1973, il Ministero dei Trasporti dispose la chiusura dell’esercizio a causa del sempre più evidente deterioramento della struttura. Gli alti costi di gestione fecero sì che nei primi mesi del 1976 ci fu il trasferimento della concessione dell’esercizio dalla S.I.I. alla Filovia Atripalda-Avellino-Mercogliano, Azienda Trasporti in pubblica gestione regionale di Avellino che chiuse per lavori l’impianto fino al 23 maggio 1981. Allo scadere della convenzione cinquantennale, la Regione Campania acquistò la società (che nel contempo aveva assunto la denominazione di S.P.A. Funicolare Montevergine) nella veste di Consorzio Servizi Pubblici di Trasporto Urbano ed Extraurbano di Avellino e successivamente, con delibera 6810 del primo ottobre 1986, affidò alla stessa la gestione delle aziende del settore, compresa la funicolare. Il 16 gennaio 1988 la Regione stabilì l’unificazione dell’Azienda Funicolare (che cessò la propria autonoma attività) con quella dei servizi extraurbani. Tutt’ora l’impianto rappresenta il fiore all’occhiello dell’azienda A.IR. Autoservizi Irpini S.p.A.
Inaugurazione FUnicolare di Montevergine - La prima corsa
Inaugurazione funicolare Mercogliano
Funicolare di Montevergine - La Discesa - Saverio Pepe
L’idea di realizzare una vettura a trazione funicolare viaggiante su di un tracciato che collegasse Mercogliano con Montevergine fu dell’abate Guglielmo De Cesare che lo riteneva il mezzo più idoneo, e per visitare il monastero di Mamma Schiavona e per godere della lussureggiante natura paesaggistica. Tale opera nel 1882 giunse già ai due terzi del suo compimento ma tardò nell’ultimazione a causa del susseguirsi di eventi bellici e non. Bisogna aspettare il 1926 quando il successore dell’abate De Cesare, don Ramiro, costituì una società denominata “Partenion” che il 25 aprile dello stesso anno dette inizio ai lavori per la costruzione della stazione di partenza. Nel 1929 tale società venne rilevata interamente dalla Comunità Benedettina che sotto la denominazione di Società Immobiliare Irpina (S.I.I.) ottenne la concessione cinquantennale per l’esercizio dell’impianto con decorrenza 17 luglio 1931. Il 23 giugno 1956 l’abate Anselmo Tranfaglia inaugurò la funicolare. Ancor prima della scadenza della concessione, nel novembre del 1973, il Ministero dei Trasporti dispose la chiusura dell’esercizio a causa del sempre più evidente deterioramento della struttura. Gli alti costi di gestione fecero sì che nei primi mesi del 1976 ci fu il trasferimento della concessione dell’esercizio dalla S.I.I. alla Filovia Atripalda-Avellino-Mercogliano, Azienda Trasporti in pubblica gestione regionale di Avellino che chiuse per lavori l’impianto fino al 23 maggio 1981. Allo scadere della convenzione cinquantennale, la Regione Campania acquistò la società (che nel contempo aveva assunto la denominazione di S.P.A. Funicolare Montevergine) nella veste di Consorzio Servizi Pubblici di Trasporto Urbano ed Extraurbano di Avellino e successivamente, con delibera 6810 del primo ottobre 1986, affidò alla stessa la gestione delle aziende del settore, compresa la funicolare. Il 16 gennaio 1988 la Regione stabilì l’unificazione dell’Azienda Funicolare (che cessò la propria autonoma attività) con quella dei servizi extraurbani. Tutt’ora l’impianto rappresenta il fiore all’occhiello dell’azienda A.IR. Autoservizi Irpini S.p.A.
Funicolare di Montevergine
Tratto in discesa da Montevergine a Mercogliano
La funicolare di Montevergine
Montevergine. Uno dei luoghi di culto più visitati in Irpinia. Molti sono i fedeli che ogni anno, almeno una volta, fanno visita a Mamma Schiavona. Con la funicolare da Mercogliano il percorso è agevole: 1.670 metri superando un dislivello di 734 metri in soli sette minuti.
Funicolare 85FUL Montevergine - Mercogliano
Video monografia di quest'impianto off. Savigliano del 1956, rinnovato Agudio nel 1988 e riaperto quest'estate dopo revisione generale.
Funicolare di Montevergine.
Tratto in discesa della funicolare di Montevergine
Funicolare di Montevergine
Uno scatto della mitica funicolare che collega Mercogliano con il santuario di Montevergine
La Funicolare di Montevergine riparte.Parte il piano estivo
L’impianto del comune di Mercogliano è partito con il calendario estivo nella giornata di ieri. Corse solo al mattino dal lunedì al venerdì, sabato e domenica invece le corse anche di pomeriggio. Mercoledì giorno di chiusura.
Funicolare di Montevergine - Vincenzo De Luca in visita al cantiere di Mercogliano
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Mercogliano: De Luca inaugura i lavori della funicolare di Montevergine
Sono partiti i lavori di revisione, ammodernamento e ripristino della Funicolare di Montevergine, alla presenza del sindaco di Mercogliano Carullo e del Governatore della Regione Campania Vincenzo De Luca.
Il progetto prevede l’adeguamento dell’impianto alla normativa vigente con interventi di restyling e ammodernamento delle carrozze, ripristino della via di corsa e realizzazione di vie di fuga (per il deflusso dei passeggeri lungo la linea in caso di sosta improvvisa), oltre a lavori elettro-meccanici d’intesa con la Provincia di Avellino, l’A.I.R. e il Comune di Mercogliano.
“Vorrei che da Avellino arrivasse un messaggio di fiducia e di speranza. La vecchia Regione Campania, quella della palude burocratica e dei tempi infiniti di approvazione di una legge, non esiste più: la nuova Regione Campania è sintonizzata con le urgenze sociali e ha iniziato un cammino che ci porterà ad essere la prima regione d'Italia”, così il Presidente Vincenzo De Luca.
Discesa con la funicolare di Montevergine
discesa con la funicolare di montevergine
Mercogliano. Riparte la funicolare di Montevergine.
Folla delle grandi occasioni per la ripartenza della funicolare di Montevergine.
MTB funicolare Mercogliano Santuario Montevergine + Parco Regionale del Partenio
Un'altra giornata passata tra le bellezze della Campania. Funicolare di Mercogliano fino ad arrivare all'altezza di 1200MT per raggiungere il Santuario di Montevergine, monumento Nazionale. Per poi scendere attraverso il Parco Regionale del Partenio.
Funicolare di monteVergine
Discesa dal Santuario di Montevergine( Avellino) in funicolare
Discesa dal Santuario di Montevergine( Avellino) in funicolare.
Ostaggi della Funicolare di Montevergine
Descrizione
Santuario di Montevergine in Mercogliano - L'icona e le testimonianze
L'icona della Madonna del Santuario di Montevergine in Mercogliano (Avellino) e le testimonianze di fede.
Funicolare di Montevergine - Intervista al presidente della Provincia Gambacorta
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