GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea
La GAMeC -- Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo è uno dei centri di eccellenza dell'arte dell'Italia settentrionale. Inaugurata nel 1991, ha visto impegnati in unità di intenti il Comune di Bergamo e il Credito Bergamasco nello sviluppo di una politica di promozione dell'arte modera e contemporanea che ha permesso la realizzazione di un vero e proprio polo dell'arte, composto dalla Pinacoteca dell'Accademia Carrara, dall'Accademia di Belle Arti e dalla Galleria.
Nel 2000 è stata costituita l'associazione per la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo - Onlus — e annovera quali soci fondatori il Comune di Bergamo e TenarisDalmine, quali soci benemeriti la Banca Popolare di Bergamo -- Gruppo BPU Banca e Bonaldi Motori. GAMeC collabora attivamente con musei e centri d'arte contemporanea internazionali. È inoltre promotrice e fondatrice di AMACI, associazione che riunisce i più importanti musei d'arte contemporanea italiani, che ha sede presso la GAMeC.
GAMeC - IL MUSEO PRIVATO. La passione per l'arte contemporanea nelle collezioni bergamasche
Video di presentazione della mostra IL MUSEO PRIVATO. La passione per l'arte contemporanea nelle collezioni bergamasche visitabile presso la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo fino al 09.01.2011.
GAMeC - Servizi Educativi
La GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo è impegnata sin dal 1991 nello sviluppo e nella promozione dell’arte moderna e contemporanea.
Arte per tutti è la parola d’ordine alla base dell’attività dei Servizi Educativi del museo, da più di vent’anni presenti sul territorio con offerte diversificate basate sul principio dell’accoglienza. Vogliamo essere un luogo di confronto, di scambio, di approfondimento, di integrazione culturale e di inclusione sociale aperto a tutti: famiglie, adulti, ragazzi, bambini, anziani, migranti, studenti, studiosi, turisti e a tutti coloro che sono semplicemente curiosi.
Per tutte le iniziative, visita il sito gamec.it
Galleria D'arte Moderna E Contemporanea – Presentazione – Bergamo – Audioguida – MyWoWo Travel App
La GAMeC, come è meglio nota la galleria bergamasca, è uno dei più importanti musei d’arte contemporanea del nord Italia. Inaugurata nel 1991, ha una ricca collezione articolata in tre nuclei principali: la Raccolta Spajani, di circa quaranta capolavori tra i quali opere di Boccioni, de Chirico e Kandinskij; la Raccolta Stucchi, costituita da una ventina di dipinti europei tra gli anni Cinquanta e Sessanta, e soprattutto la Collezione Manzù, donata dallo scultore alla città di Bergamo, che è la più particolare.
Nato a Bergamo nel 1908, dodicesimo figlio di un calzolaio e sagrestano, Giacomo Manzoni – Manzù è uno pseudonimo – si affermò durante la guerra con opere coraggiose: negli anni in cui l’arte celebrava il regime fascista raccontò con accenti di forte denuncia la Passione di Cristo, sottolineando la crudeltà del male. Nella Galleria ci sono molte opere del grande artista noto per aver scolpito nel 1964 anche la Porta della Morte per la Basilica di San Pietro in Vaticano per conto di Papa Giovanni XXIII.
Molti visitatori entrano subito nel museo e dimenticano la curiosa scultura in bronzo di Manzù che si trova nel cortile. Tu fermati a sorridere con Giulia e Mileto in carrozza. Lasciati trasportare dalla poesia dell’opera coi due bimbi che giocano sopra una carrozza stilizzata e fantastica. La forma, che ricorda una molla carica, esalta la fiducia spontanea dei bambini, che vivono in una dimensione di sogno.
Tra le numerose opere di Manzù, all’interno, trovi anche il Cardinale Seduto, una delle sculture a carattere religioso che lo hanno reso famoso nel mondo e Gli Amanti che fa parte di una serie con lo stesso tema laico. Noterai la passione travolgente espressa dai corpi degli amanti intrecciati che danno vita ad un impetuoso e inarrestabile movimento che si dilata nello spazio...
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GAMeC - Il Classico nell'Arte
Dal 7 febbraio al 4 maggio 2014 la GAMeC -- Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo è lieta di presentare Il Classico nell'Arte. Modernità della Memoria dall'arte greca a Bernini, Paolini e Pistoletto, una mostra che anticipa la riapertura della Pinacoteca dell'Accademia Carrara di Bergamo e che intende muovere una riflessione sul quesito, certo non nuovo - ma da affrontare con rinnovato interesse - se un artista contemporaneo possa trarre ispirazione dall'antico e, in questo modo, rinnovare il dialogo con esso e condividerlo con il pubblico.
Per maggiori informazioni, gamec.it
GAMeC - Malevic
Dal 2 ottobre 2015 al 17 gennaio 2016, la GAMeC - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo ospita una retrospettiva dedicata a Kazimir Malevič (Kiev, 1879 – Leningrado/San Pietroburgo, 1935), figura centrale e insostituibile dell'arte moderna, che ha attraversato uno dei periodi storico-artistici più intensi del Novecento.
Curata da Evgenija Petrova - Vice Direttore del Museo Russo di Stato di San Pietroburgo, e Giacinto Di Pietrantonio - Direttore della GAMeC di Bergamo, coprodotta dalla GAMeC e da GAmm - Giunti Arte mostre musei, in collaborazione con il Museo Russo di Stato di San Pietroburgo, la mostra, unica nel suo genere per completezza e per l’accurata indagine storico-critica, accoglie 50 opere di Malevič accanto a un nutrito corpus di lavori di importanti esponenti russi, appartenenti ai movimenti artistici di inizio Novecento, oltre a documenti e filmati relativi al periodo storico di riferimento.
Per tutte le informazioni, mostramalevic.it
Bergamo, alla GAMeC tre giovani artisti: linguaggi oltre il reale
Bergamo (askanews) - Il linguaggio e i contenuti, l'attenzione alle tendenze del momento e il senso di una istituzione culturale dinamica, capace di guardare oltre la cosiddetta realtà. Le tre nuove mostre presentate alla Galleria d'Arte moderna e contemporanea di Bergamo hanno il pregio di mettere in moto sensazioni ed emozioni diverse, talvolta in conflitto tra loro, il che permette al visitatore di godere di una forte sensazione di movimento e di ricerca. Rivolta, oltretutto, ad artisti giovani e attivi in Italia, come Oscar Giaconia, di cui è presentata la prima personale in una istituzione del nostro Paese: Hoysteria.
E' la mostra di un pittore - ha spiegato ad askanews Lorenzo Giusti, direttore della GAMeC - che però poi si sviluppa su un piano installativo, tutto lo spazio che noi chiamiamo Zero è stato interpretato da questo autore che lavora sull'idea del fallimento e anche sulla gioia del fallimento. Questo è anche un tema che ritroviamo peraltro anche nella trilogia di Driant Zeneli, nella quale l'artista cerca di raggiungere la Luna o il Sole oppure di disegnare le nuvole attraverso espedienti particolari, lanciandosi con un parapendio, oppure facendo saltare da un bungee jumping, e quindi vi sono ovviamente delle sottotracce.
Accanto a quelle di Giaconia e Zeneli, quest'ultima intitolata When Dreams Become Neccessity e dotata di una grande forza narrativa, c'è poi un'altra mostra di immagini in movimento, dedicata a uno degli artisti più interessanti della scena italiana.
Jacopo Miliani - ha aggiunto Giusti - è stato scelto dalla GAMeC perché Artists's Film International ogni anno selezione un tema e quest'anno è il gender e indubbiamente il suo lavoro, nello sviluppo nell'analisi di queste tematiche, per quanto riguarda il nostro Paese, è fondamentale.
Miliani si muove tra Pasolini e una sorta di avanspettacolo contemporaneo, ragionando sulla possibilità di identità multiple e rimettendo in discussione, ancora una volta, l'idea stessa dei confini dell'indagine artistica sul presente, operazione che, in fondo, è essa stessa prova di inesausta vitalità.
Tutte le mostre della GAMeC, che restano aperte al pubblico a Bergamo fino al 24 febbraio, sono curate da Sara Fumagalli e Valentina Gervasoni.
GAMeC - Luciano Fabro. Disegno In-Opera
Dal 4 ottobre 2013 al 6 gennaio 2014 la GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo ospita la mostra Luciano Fabro. Disegno In-Opera, che intende restituire la varietà della produzione di disegni di Luciano Fabro.
Realizzata in collaborazione con il Centro Italiano Arte Contemporanea di Foligno, che la ospiterà dal 15 febbraio al 13 aprile 2014, l'esposizione accoglie per la prima volta in Italia un ricco nucleo di disegni dell'artista, tra i massimi esponenti del movimento Arte Povera: lavori che godono di un'autonomia e di un grado di libertà particolari anche rispetto la stessa disciplina e che si confermano parte integrante e irrinunciabile del corpus dell'opera di Fabro. La mostra rappresenta infatti un'occasione inedita per scoprire un aspetto poco noto del lavoro di un artista fondamentale per la storia dell'arte e della cultura a cavallo tra fine Novecento e inizio millennio.
Il percorso espositivo accoglie oltre 100 disegni che, come suggerisce il titolo della mostra, presentano tipologie e funzioni differenti: essi, infatti, non sono strettamente progettuali, ovvero preliminari alla realizzazione di opere, bensì disegni intesi come pratica alla base del processo creativo che conduce alla genesi di un'idea o come mezzo per trasmettere messaggi; disegni in cui è esplicito il riferimento alla scultura e disegni come campo di indagine e di sperimentazione. E ancora disegni come forme - aperture, buchi e fori - grazie alle quali Fabro indaga e attraversa lo spazio aperto da Lucio Fontana, che in quegli anni era punto di riferimento per gran parte dei giovani artisti.
Bergamo alla Gamec arte di Argentina e Brasile anni 60 Antenna 2 TV 21052013
Ultimi giorni disponibili per visitare la mostra dedicata all'arte di Argentina e Brasile negli Anni Sessanta, a Bergamo. La Gamec è la terza delle quattro sedi della mostra, già ospitata in Argentina e Brasile, dove tornerà nei prossimi mesi per essere allestita al Museo di Arte Moderna di Rio de Janeiro.
GAMeC - Confronti
A cura di Giacinto Di Pietrantonio, Sara Fumagalli, Stefano Raimondi
Dal 18 maggio al 21 luglio 2013 la GAMeC -- Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo è lieta di ospitare un progetto che -- come suggerisce il titolo - nasce con l'intento di mettere a confronto il percorso artistico di quattro importanti protagonisti dell'arte contemporanea: Enrico Castellani, Dan Colen, Dadamaino e Piotr Uklanski.
Attraverso una panoramica di cinquanta opere, la mostra ripercorre e attualizza le ricerche sull'arte astratta, cinetica e programmatica iniziate alla fine degli anni Cinquanta, maturate negli anni Sessanta e oggi rilette e reinterpretate.
Da Dadamaino, che contribuì attivamente ai movimenti dell'avanguardia artistica con le sue ricerche geometrico-percettive, sviluppate nella composizione di un alfabeto visivo di segni -- conosciuto come alfabeto della mente - a Enrico Castellani, il cui ruolo artistico e teorico -- come fondatore insieme a Manzoni della rivista Azimuth - è ritenuto di fondamentale importanza nella storia dell'arte astratta del Novecento per la capacità di ridurre a un grado zero, impersonale e monocromo, la tradizione pittorica, utilizzandone tuttavia gli stessi mezzi espressivi: la tela, il pennello e il colore.
Le opere dei due artisti italiani, nati nel 1930, saranno messe a confronto con i lavori dell'artista polacco, ma newyorkese d'adozione, Piotr Uklanski (1968) e dell'americano Dan Colen (1979).
Uklanski indaga il significato della pittura e il gesto del dipingere; nelle sue opere la lezione dell'astrazione si unisce all'immaginario e al linguaggio dell'arte performativa e della cultura popolare.
Dan Colen si appropria di elementi della cultura underground e in particolare punk degli anni Settanta: piccole borchie d'acciaio vengono applicate e movimentano tele monocrome, luogo di mediazione tra oggetto e pittura, storia e cultura.
Oscar Giaconia racconta la sua Hoysteria
L'artista milanese Oscar Giaconia racconta la mostra allestita fino al 24 febbraio 2019 allo Spazio Zero della Gamec , la Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo. Hoysteria, questo il titolo dell'installazione, riproduce un mondo popolato da locandieri, falsari, vecchi nostromi, sentinelle, spettri, mostri.
GAMeC - Giuseppe Gabellone
A cura di Alessandro Rabottini
La GAMeC di Bergamo presenta un'importante personale dell'artista Giuseppe Gabellone (Brindisi, 1973. Vive e lavora a Parigi).
La mostra presenta una serie di opere inedite concepite per l'occasione, all'interno di un percorso espositivo pensato in relazione allo Spazio Zero del museo.
Tre grandi opere a parete costituiscono l'ossatura della mostra e sono il risultato di un processo compositivo e scultoreo nato a partire dall'elaborazione visiva di parole e brevi frasi. Di ciascuno di questi piani estremamente elaborati è stato poi realizzato un calco in resina plastica, un materiale in grado di registrare le minime variazioni della materia ma che, al tempo stesso, raffredda e allontana la percezione del lavoro manuale. Questi tre monumentali alto-rilievi creano una serie di oscillazioni e di ambiguità percettive tra scultura, pittura e linguaggio.
Lo spazio espositivo è, inoltre, trasformato dalla presenza di un enorme intervento installativo concepito per trasformare l'esperienza percettiva dello spettatore, sollecitando il suo senso tattile oltre che quello visivo.
Raffaello e L'eco del mito | Gamec | Bergamo
La mostra Raffaello e l’eco del mito ha la sua origine nel San Sebastiano, capolavoro del giovane Sanzio presente nelle collezioni dell’Accademia di Carrara. Presenti alla mostra preziose opere di Raffaello in prestito dai più importanti musei del mondo, tra cui la National Gallery di Londra, il Staatliche Museen zu Berlin - Gemäldegalerie di Berlino, il Metropolitan Museum of Art di New York, il Pushkin State Museum of Fine Arts di Mosca e lo State Hermitage Museum di San Pietroburgo, dialogano con grandi maestri dal ‘400 ai giorni nostri.
Arsenale -- Alessandro Rabottini -- Curatore GAMeC, Bergamo
2005 -- La Biennale di Venezia Arte
Lorenzo Giusti Kandinskij, l'armonia preservata
Fonte:
Lorenzo Giusti
direttore GAMeC, Bergamo
Kandinskij, l'armonia preservata
Mondovì, Museo della Ceramica
gamec.it
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Il Museo della Ceramica di Mondovì (Palazzo Fauzone di Germagnano, Piazza Maggiore 1), presenta una nuova grande mostra dal titolo “Kandinskij, l’armonia preservata. Dietro le quinte del restauro”. Il progetto espositivo nasce dalla collaborazione con il Comune di Bergamo, la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo e il Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”.
Protagonista dell’esposizione sarà l’opera “Spitz-Rund”, olio su cartone eseguito da Kandinskij nel 1925, entrata a far parte delle Collezioni della GAMeC nel 1999 grazie alla donazione di Gianfranco e Luigia Spajani. L’opera è stata oggetto di un’accurata analisi diagnostica condotta dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”, da cui sono emersi particolari inediti sul suo stato di conservazione e sulla sua storia.
L’allestimento della mostra è stato preceduto da un’approfondita campagna diagnostica funzionale allo studio del manufatto e di supporto alla definizione dei materiali e delle modalità di intervento, curata dal Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale”.
Il dipinto è stato sottoposto a una serie di analisi scientifiche, a partire dalla campagna di diagnostica per immagini fino agli approfondimenti sulla tecnica esecutiva e sullo stato di conservazione, tramite tecniche avanzate di tipo non invasivo e puntuali microcampionamenti. A conclusione di questa prima fase, il Centro Conservazione e Restauro è intervenuto sull’opera con il consolidamento di alcuni punti che presentavano problemi di adesione tra la preparazione e il supporto cartaceo. Il confronto tra i dati emersi e le osservazioni compiute direttamente sul dipinto consente ora di presentarlo con un significativo corredo di informazioni, utili per una sua migliore comprensione e per la sua futura conservazione. L’allestimento realizzato presso gli spazi espostivi del Museo della Ceramica accompagnerà il visitatore attraverso i diversi stadi del progetto: apre la mostra una sezione dedicata alle fasi di analisi e restauro, illustrate da foto, grafici, ma anche dall’esposizione degli strumenti utilizzati e dal racconto tramite applicativi e video dell’osservazione dell’opera e delle operazioni effettuate dal restauratore. Si prosegue con la sezione dedicata alla biografia del dipinto – la sua complessa stratigrafia, i materiali impiegati – per arrivare, infine, alla visione dello stesso, esposto in una teca appositamente realizzata che lo protegge da eventuali sbalzi di temperatura e umidità. In un’area dedicata ai più piccoli, infine, sono messi a disposizione i materiali per realizzare una personale versione di Spitz-Rund, utilizzando le forme che la compongono.
“Dopo il grande interesse destato lo scorso anno dal progetto su Manet – commenta Giandomenico Genta, Presidente della Fondazione CRC – anche quest’anno la Fondazione ha voluto portare a Mondovì l’opera di un artista di fama mondiale, inserendo il momento dedicato all’esposizione al pubblico nell’ambito di un progetto più vasto, di ricerca e di impegno sul fronte della conservazione, che ha permesso di scoprire e di presentare inedite informazioni sulla realizzazione, sulla conservazione e sulla storia dell’opera”.
“Esprimo la profonda gratitudine di tutta la Città – aggiunge Nadia Ghisalberti, Assessore alla Cultura del Comune di Bergamo – nei confronti della Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo e del Centro Conservazione e Restauro “La Venaria Reale” per aver rispettivamente sostenuto ed eseguito il restauro dell’opera di Kandinskij, patrimonio pubblico conservato alla GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea. Un’importante iniziativa che vede tra i suoi punti di forza anche la restituzione al pubblico delle approfondite fasi di studio di un capolavoro del Novecento, che Bergamo è orgogliosa di custodire”.
“La Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo è tra i pochi musei italiani a poter vantare un’opera di Kandinskij nelle proprie raccolte – conclude Lorenzo Giusti, Direttore GAMeC –. Sin dal 1999, anno in cui l’imprenditore Gianfranco Spajani e la moglie Luigia donarono la propria collezione alla Città di Bergamo con l’intento di costituire un primo nucleo su cui fondare lo sviluppo delle raccolte del museo, Spitz-Rund è divenuta una delle opere più celebri del nostro patrimonio, e oggetto di importanti prestiti a livello internazionale. L’apertura di questa mostra, a conclusione di una campagna di indagini diagnostiche che ha permesso di acquisire informazioni preziose sulla storia del dipinto, rappresenta ora un’occasione unica per il pubblico, che ha l’opportunità di ammirare uno dei capolavori del padre dell’Astratt
Intervista a Lorenzo Giusti, GAMeC - Bergamo 2018
GAMeC - Robert Overby. Opere 1969-1987
SHORT VERSION
La GAMeC - Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo presenta Robert Overby -- Opere 1969-1987, la prima mostra retrospettiva dedicata al lavoro dell'artista americano da un'istituzione italiana.
La mostra -- a cura di Alessandro Rabottini -- è organizzata in collaborazione con il Centre d'Art Contemporain di Ginevra (che l'ha ospitata da febbraio ad aprile 2014), con la Bergen Kunsthall in Norvegia (dove la mostra viaggerà nel settembre 2014) e con Le Consortium di Digione in Francia (dove il tour si concluderà a gennaio 2015) ed è stata annunciata nel gennaio 2014 dalla rivista americana Artforum tra le quarantacinque mostre su scala globale da non perdere.
Robert Overby -- Opere 1969-1987 comprende oltre 50 opere provenienti da prestigiose collezioni statunitensi ed europee ed è la più ampia rassegna mai dedicata al lavoro dell'artista nel mondo.
MUSEI D'ITALIA #6 | Peggy Guggenheim | Mikipedia_Arte
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GIORNI E ORARI:
· tutti i giorni dalle 10:00 alle 18:00
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BIGLIETTI:
· intero 15 €
· ridotto 13/9 €
GRATUITA':
· Bambini fino a 10 anni
· Persone con disabilità con un accompagnatore
· Soci: ADVISORY BOARD, THE INTERNATIONAL PATRONS, GUGGENHEIM CIRCLE, AMICI DELLA COLLEZIONE
Soci dei musei gestiti dalla Fondazione Solomon R Guggenheim con Membership Card
· Dipendenti delle INTRAPRESÆ COLLEZIONE GUGGENHEIM (con biglietto da visita o badge aziendale)
· Soci ART PASS
· Soci AAMD (con tessera)
· Soci ICOM e ICOMOS (con tessera)
· Giornalisti (previo accredito via mail da richiedere almeno due giorni prima della visita: richiedi accredito)
· Studenti dell'ACCADEMIA DELLE BELLE ARTI DI VENEZIA (con documento che testimoni l'iscrizione)
· Studenti dell’I.I.S. MARCO POLO-LICEO ARTISTICO DI VENEZIA (con documento che testimoni l'iscrizione)
· Guide autorizzate
· Soci dell'Associazione dei portieri degli hotel di Venezia CHIAVI D'ORO
· Soci dei seguenti musei:
· Casa d'Arte Futurista Depero
· Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea
· Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci
· Fondazione Arnaldo Pomodoro
· Fondazione Merz
· Fondazione Sandretto Re Rebaudengo
· Galleria civica di Trento
· GAMeC, Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo
· MART, Museo di Arte Moderna e Cont. di Trento e Rovereto
· MAXXI. Museo nazionale delle arti del XXI secolo
· Museion – museo d’arte moderna e contemporanea di Bolzano
· Museo d’Arte Moderna Mario Rimoldi
· Museo Nivola
· Palazzo Strozzi
· Pirelli HangarBicocca
Tutte le informazioni:
17-05-2012 Germano Celant | Grand Tour dell'Arte Povera
l’Accademia Nazionale di San Luca ospita, all’interno del ciclo “Le mostre Raccontate”, una conversazione con Germano Celant sul tema Grand Tour dell’Arte Povera. Introdotto da Francesco Moschini, Germano Celant, curatore del progetto “Arte Povera 2011”, ripercorre l’esperienza espositiva che in occasione dei 150 anni dell'unità di Italia, ha coinvolto otto musei e istituzioni culturali costituendo un’esposizione di oltre trecento installazioni e opere, collocate sia in spazi interni che in contesti urbani svolta in simultanea nelle diverse città italiane di Torino, Milano, Bologna, Roma, Napoli e Bari.
Il progetto espositivo ha come fulcro il movimento artistico che, nato nel 1967 attraverso la definizione coniata dallo stesso Celant, coinvolge gli artisti Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Pier Paolo Calzolari, Luciano Fabro, Jannis Kounellis, Mario Merz, Marisa Merz, Giulio Paolini, Pino Pascali, Giuseppe Penone, Michelangelo Pistoletto, Emilio Prini e Gilberto Zorio, presentando a distanza di più di quarant'anni, gli sviluppi storici e le prospettive contemporanee di questa ricerca su scala nazionale e internazionale. Il progetto espositivo prevede di distribuire fasi e momenti linguistici del movimento artistico in differenti luoghi: dal Castello di Rivoli Museo d'Arte Contemporanea di Rivoli-Torino, alla Galleria nazionale d'arte moderna di Roma, dalla GAMeC Galleria d'Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo, al MADRE Museo d'Arte Contemporanea Donnaregina di Napoli, dal MAMbo - Museo d'Arte Moderna di Bologna, al MAXXI Museo nazionale delle arti del XXI secolo di Roma, dalla Triennale di Milano al Teatro Margherita di Bari. Insieme ai singoli responsabili dei musei e delle istituzioni il curatore Germano Celant ha concepito un arcipelago di mostre che, mettendo insieme numerosissime opere, storiche e recenti, si propone come un viaggio nel tempo, dal 1967 al 2011, relativo agli avvenimenti nazionali e internazionali che hanno avuto come protagonisti gli artisti dell’Arte Povera. In virtù della sua estensione geografica, l’iniziativa ha avuto la peculiarità di funzionare da connettivo per il sistema museale nazionale, una sinergia all’interno della quale i singoli musei o istituzioni presentano una prospettiva operativa diversa e specifica che ne riflette l’identità. Alle installazioni ambientali d’Arte Povera, è affiancato un corollario di sezioni dedicate ai linguaggi della fotografia, del video, del libro e del teatro, oltre che una selezione di opere di artisti europei e americani, in grado rafforzare il legame con il contesto internazionale.
Visualizza l'evento sul sito NAM
Visualizza l'evento sul sito dell'Accademia Nazionale di San Luca
Visualizza l'evento sul sito FFMAAM
GAMeC - Omaggio ad Arturo Toffetti
Dal 10 al 21 settembre 2014 la GAMeC – Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea di Bergamo presenta al pubblico le opere di importanti artisti contemporanei che sono entrate a far parte della Collezione Permanente del museo grazie al Fondo intitolato ad Arturo Toffetti.
La prima esposizione in onore del collezionista bergamasco risale al 2008, e da allora – grazie a questo generoso contributo che permette da un lato la realizzazione della mostra e dall’altro di acquisire un’opera dell’artista ospitato – numerose sono state le personali di artisti contemporanei accolte nelle sale della GAMeC, alcuni dei quali presentavano la loro prima esposizione in un’istituzione italiana.
L’omaggio che la GAMeC rende ad Arturo Toffetti e alla sua famiglia intende restituire al pubblico l’importante testimonianza di come la sezione d’arte contemporanea della Collezione Permanente del museo, negli ultimi anni, si sia arricchita di opere di celebri artisti internazionali.