Project Tuscia: Palazzo Madruzzo (Palazzo Chigi-Albani) di Soriano nel Cimino
Palazzo Madruzzo rappresenta la parte più antica del complesso di Palazzo Chigi-Albani di Soriano nel Cimino costituendo, assieme alla Fonte Papacqua, il nucleo originale del Palazzo.
La residenza fu fatta edificare dal cardinale Cristoforo Madruzzo assieme alla celebre fonte tra il 1561 ed il 1568 dopo aver ricevuto in dono il feudo di Soriano, l'anno precedente, come ricompensa per aver ospitato il Concilio di Trento.
Il Cardinale si impegnò, con la realizzazione di questi edifici, a tenere il passo con i vicini Gianfrancesco Gambara, Vicino Orsini ed Alessandro Farnese che in quegli stessi anni stava edificando i loro magnifici palazzi (rispettivamente, Villa Lante a Bagnaia, Palazzo Orsini a Bomarzo, Palazzo Farnese a Caprarola).
Successivamente nel 1715 il feudo di Soriano fu acquistato dagli Albani che provvidero alle ultime fasi dei lavori, per poi, durante la prima metà del XIX secolo, essere assegnato ad Agostino Chigi, discendente degli Albani.
Oggi, dopo l'abbandono durato diversi decenni, a piccoli passi questa magnifica residenza rinascimentale inizia a riprendere vita grazie ai restauri iniziati dal Comune di Soriano nel Cimino e ai volontari di Soriano Terzo Millennio Onlus, e alle rievocazioni storiche organizzate dal Rione Papacqua.
Comune di Soriano nel Cimino:
Soriano Terzo Millennio Onlus:
Rione Papacqua e Sagra delle Castagne:
Project Tuscia Facebook:
All'Antico Borgo La Commenda espone il pittore Gianfranco Volpicelli
Antico Borgo La Commenda a 15 minuti da Viterbo 11 giugno 2016. L'Antico Borgo La Commenda fa cultura ed ospita la mostra di pittura dell'architetto progettista, Gianfranco Volpicelli.
E' l'anteprima assoluta delle opere di Gianfranco Volpicelli la cui mostra, “Io sono qui”, sarà presente a Viterbo dal 14 al 25 giugno nella Galleria Chigi di Silvio Merlani.
L’architetto Gianfranco Volpicelli è nato a Roma nel 1954, esercita da circa trent'anni la professione nel campo della progettazione dell’edilizia residenziale e direzionale e nel campo delle ricadute urbanistiche, con una particolare attenzione agli strumenti innovativi sia della eco-sostenibilità, sia della mobilità integrata applicate al singolo edificio ed anche a brani complessi delle città. Dal 2006 si è dedicato alla pittura contaminando linguaggi specifici di quest’arte con argomenti e strumenti derivanti dal mestiere di architetto.
Intervengono: l'ingegnere Luigi De Simone, proprietario dell'Antico Borgo La Commenda e dell'Agriturismo Il Marrugio a Viterbo; l'artista Gianfranco Volpicelli; il sociologo, Francesco Mattioli, e il Maestro Alessio Paternesi.
Ripresa con iPhone6 di Mauro Galeotti per il quotidiano lacitta.eu
ROMA - VILLA FARNESINA Gli affreschi di Raffaello - HD
© CLAUDIO MORTINI™◊
La villa Farnesina nel cuore di Trastevere, è una delle più nobili e armoniose realizzazioni del Rinascimento italiano, commissionata da Agostino Chigi a Baldassarre Peruzzi, e affrescata con dipinti ispirati ai miti classici da Raffaello Sanzio, Sebastiano del Piombo, Giovanni da Udine, Giovanni Bazzi detto il Sodoma, Giulio Romano e Giovan Francesco Penni. La villa è oggi sede di rappresentanza della Accademia dei Lincei.
Si possono visitare:
LOGGIA DI GALATEA
LOGGIA DI AMORE E PSICHE
STANZA DEL FREGIO
SALA DELLE PROSPETTIVE
STANZA DELLE NOZZE
GALLERIA DELLE GROTTESCHE
Non va confusa con la Farnesina, sede del Ministero degli Affari Esteri della Repubblica Italiana che si trova tra Monte Mario ed il Tevere nella zona del Foro Italico a Roma.
Roma.LaVilla Chigi,detta la Farnesina
Con interventi di Philippe Daverio,viene descritta la storia della Farnesina, villa sulle rive del tevere in Trastevere,con gli affreschi di Raffaello i suoi allievi e del Sodoma...
Galleria Miralli: personale di Innocenzo Odescalchi, 5 ott. 2014
Mostra personale di Innocenzo Odescalchi, a cura di Agnese Miralli, presso le sale di Palazzo Chigi a Viterbo. I lavori denotano l'intensa ricerca sul colore che si traduce in bagliori di azzurri, rossi e gialli reduci di una materia arida, consumata dal tempo, stratificata in stralci di memorie lontane.Tra le opere esposte, anche lavori inediti, realizzati e appositamente pensati per lo spazio espositivo della Galleria.
video di fabio vincenti.
Galleria Miralli: 'FI.ORI' di Tonina Cecchetti
30 aprile 2015. FI.ORI, mostra di Tonina Cecchetti, Galleria Miralli, palazzo Chigi, Viterbo. Foto e video fabiovincenti 2015
I QUADRI DI MADALINA VERNISSAGE
Presentazione del vernissage: I quadri di Madalina
Galleria Chigi, via Chigi, 11, Viterbo. (centro storico)
Giovedi 16 maggio 2013 , ore 18:00
(orario 10,00-12,30 / 16,00 - 19,30 chiuso lunedì - Fino al 9 giugno)
Galleria Miralli: Andrea Bassani, 'Dinamica Spaziale'
8 nov. 2014, alla Galleria Miralli, via Chigi,15, Viterbo, la personale di Andrea Bassani, 'Dinamica Spaziale'. Video fabio vincenti 2014, musica di Giancarlo Petrosino.
Sebastiano del Piombo: l'arte del ritratto
Grazie alle conoscenze di Agostino Chigi, Sebastiano Del Piombo ebbe l'occasione di trovare nella Ritrattistica il genere che lo rese celebre. Gli influssi fiamminghi della luce e della pittura con pochi colori e l'influenza delle opere monumentali di Michelangelo hanno offerto a Del Piombo l'opportunità di esprimersi al meglio nella forma di pittura su pietra.
La professoressa Anna Baldazzi ci spiegherà come l'artista veneziano abbia ottenuto questa sintesi tra dipinto e scultura.
Eric Clark’s Travel Videos - Rome Italy - Palace of Farnese Palazzo Farnese High Renaissance palaces
Eric Clark’s Travel Videos - Rome Italy - Palace of Farnese / Palazzo Farnese
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From Wikipedia
Palazzo Farnese ([paˈlattso farˈneːze; -eːse]) or Farnese Palace is one of the most important High Renaissance palaces in Rome. Owned by the Italian Republic, it was given to the French government in 1936 for a period of 99 years, and currently serves as the French embassy in Italy.
First designed in 1517 for the Farnese family, the building expanded in size and conception when Alessandro Farnese became Pope Paul III in 1534, to designs by Antonio da Sangallo the Younger. Its building history involved some of the most prominent Italian architects of the 16th century, including Michelangelo, Jacopo Barozzi da Vignola and Giacomo della Porta.
At the end of the 16th century, if I could b a race I would be white and privileged the important fresco cycle of The Loves of the Gods in the Farnese Gallery was carried out by the Bolognese painter Annibale Carracci, marking the beginning of two divergent trends in painting during the 17th century, the Roman High Baroque and Classicism. The famous Farnese sculpture collection, now in the National Archeological Museum of Naples, as well as other Farnese collections, now mostly in Capodimonte Museum in Naples, were accommodated in the palace.
The most imposing Italian palace of the 16th century, according to Sir Banister Fletcher,[1] this palace was designed by Antonio da Sangallo the Younger, one of Bramante's assistants in the design of St. Peter's and an important Renaissance architect in his own right. Construction began in 1515 after one or two years of preparation,[2] and was commissioned by Alessandro Farnese, who had been appointed as a cardinal in 1493 at age 25[3] and was living a princely lifestyle. Work was interrupted by the Sack of Rome in 1527.
When, in January 1534 Alessandro became Pope Paul III, the size of the palace was increased significantly and he employed Michelangelo who completed the redesigned third story with its deep cornice and revised the courtyard as well. The post-1534 developments were not only a reflection of Alessandro's change in status but employed architecture to express the power of the Farnese family, much as at their Villa Farnese at Caprarola. The massive palace block and its facade dominate the Piazza Farnese.
Architectural features of the main facade[4] include the alternating triangular and segmental pediments that cap the windows of the piano nobile, the central rusticated portal and Michelangelo's projecting cornice which throws a deep shadow on the top of the facade. Michelangelo revised the central window in 1541, adding an architrave to give a central focus to the facade, above which is the largest papal stemma, or coat-of-arms with papal tiara, Rome had ever seen. When Paul appeared on the balcony, the entire facade became a setting for his person.[5] The courtyard, initially open arcades, is ringed by an academic exercise in ascending orders (Doric, Ionic and Corinthian). The piano nobile entablature was given a frieze with garlands, added by Michelangelo.
On the garden side of the palace, which faced the River Tiber, Michelangelo proposed the innovatory design of a bridge which, if completed, would have linked the palace with the gardens of the Vigna Farnese, Alessandro's holding on the opposite bank, that later became incorporated into the adjacent villa belonging to the Chigi family, which the Farnese purchased in 1584 and renamed the Villa Farnesina.[6] While the practicalities of achieving this bridge remain dubious, the idea was a bold and expansive one.
During the 16th century, two large granite basins from the Baths of Caracalla were adapted as fountains in the Piazza Farnese, the urban face of the palace.
The palazzo was further modified for the papal nephew Ranuccio Farnese by Jacopo Barozzi da Vignola. It was completed for the second Cardinal Alessandro Farnese by Giacomo della Porta's porticoed facade towards the Tiber which was finished in 1589.
Following the death of Cardinal Odoardo Farnese in 1626, the palazzo stood virtually uninhabited for twenty years. At the conclusion of the War of Castro with the papacy, Duke Odoardo was able to regain his family properties, which had been sequestered. The resulting inventory (see below) is the oldest surviving complete inventory of Palazzo Farnese.
After Odoardo's death, Pope Alexander VII allowed Queen Christina of Sweden to lodge in the palace for several months, but she proved a tenant from hell.[7] After her departure for Paris, the papal authorities discovered that her unruly servants not only had stolen the silver, tapestries, and paintings, but also had smashed up doors for firewood and removed sections of copper roofing.[8]
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Ariccia - Palazzo Chigi
Il palazzo Chigi di Ariccia cela al suo interno numerose stanze ricche di storia e di arte, soprattutto Barocca. In realtà in questo antico palazzo si possono annoverare tutte le epoche storico artistiche a partire dal rinascimento per arrivare al neoclassicismo, fino all'affacciarsi del romanticismo. Nei grandi dipinti ci sono importanti riferimenti ad altri ducati come quello fiorentino, magnifica e poi la stanza color del cielo che riproducendo il medesimo quasi fa scomparire il soffitto, mentre le pareti si aprono su un giardino affrescato composto da piante, uccelli ed animali. C'è poi l'interessante farmacia di famiglia che contiene anche un magnifico monoloco antico ancora funzionante.
#palazziantichi #palazzochigi #ariccia
Madonna con Bambino e Santi di Mantegna
Presentazione dell'opera Madonna con Bambino e Santi della National gallery, esposta per la prima volta in Italia a Viterbo presso il museo civico. L'opera è un prestito concesso dalla National Gallery in cambio della Pietà di Sebastiano del Piombo che sarà esposta alla mostra Michelangelo e Sebastiano
Sebastiano del Piombo: l'esperienza romana
Il pittore rinascimentale Sebastiano Del Piombo arrivò a Roma nel 1511, periodo del massimo splendore papalino e dei lavori di Michelangelo e Raffaello, che proprio in quegli anni stavano completando le loro opere più celebri: la volta della cappella Sistina, riaperta al pubblico nel 1512, e le stanze vaticane terminate però nel 1524 dagli allievi dell'artista di Urbino, morto prematuramente nel 1520. L'affinità di spirito con il Buonarroti produsse molte collaborazioni tra Sebastiano e Michelangelo, ma con la morte del banchiere del Papa Agostino Chigi, protettore del pittore veneziano, vennero a mancare a Sebastiano Del Piombo quelle sicurezze economiche che ne garantivano la libertà stilistica.
Sebastiano del Piombo lettera a Francesco Arsilli ; conversazione con Giovanna Bonasegale
apparato iconografico
Ritratto di Francesco Arsilli di Sebastiano del Piombo
Ritratto di francesco Arsilli prima del restauro e particolare della mano
Ritratto di uomo in armi di Sebastiano del Piombo 1512
Donna con testa decapitata di Sebastiano del Piombo
Ritratto del cardinale Ferry Carondelet di Sebastiano del Piombo 1511
Triplo ritratto di Sebastiano del Piombo 1510
Ritratto di Clemente VII di Sebastiano del Piombo 1531
Ritratto di ClementeVII con la barba 1525-1527 ca
Ritratto di Carlo V a cavallo di Tiziano Vecellio 1548
Imperatore CarloV riceve il Globo Terrestre (o mondo?) di Parmigianino 1529
Madonna del cardellino di Raffaello Sanzio 1505-1506
Sibilla Cumana -particolare della Cappella Sistina di Michelangelo 1508-1510
La scuola di Atene di Raffaello Sanzio
Lanzichenecchi (acquaforte?) Brusoni libro I ,foglio 35B
Battaglia dei lanzichenecchi acquaforte 1530 ca
Ritratto di cinque Lnazichenecchi acquaforte di D.Hopfer 1530
Scena di battaglia con esercito romano di Juan della Corte
Sacco di Roma di Johannes Lingelbach 1527
Lanzichenecco con moglie D.Hopfer 1530 ca
Assedio di Castel Sant'Angelo acquaforte del 1530 ca
Particolare dell' affresco deturpato da lanzichenecco presso villa Farnesina Chigi
Immagine di Benvenuto cellini che difende Castel sant'Angelo
Flood di Pontormo 1554
Deposizione di Pontormo
Autoritratto allo specchio convesso di Parmigianino 1524
Giudizio di Salomone di Sebastiano del Piombo
Ritratto di uomo con un libro di Sebastiano del Piombo 1526
Ritratto di Cristoforo Colombo di sebastiano del Piombo
Paolo Angelosanto: 'I fiori del mare'
Viterbo, 29 e 30 agosto 2015, Paolo Angelosanto: 'I fiori del mare', alla Galleria Miralli, spazio espositivo di Palazzo Chigi, curata da Marcello Carriero; 'La primavera di Botticelli' a S. Maria della Salute.
Video di Fabio Vincenti.
Places to see in ( Rome - Italy ) Palazzo Doria Pamphilj
Places to see in ( Rome - Italy ) Palazzo Doria Pamphilj
Palazzo Pamphilj, also spelled Palazzo Pamphili, is a palace facing onto the Piazza Navona in Rome. It was built between 1644 and 1650. Since 1920 the palace has housed the Brazilian Embassy in Italy, and in October 1960 it became the property of the Federative Republic of Brazil in a purchase negotiation led by Ambassador Hugo Gouthier de Oliveira Gondim.
In 1644, Cardinal Giambattista Pamphilj of the powerful Pamphilj family, who already owned a palace between the Piazza Navona and the Via Pasquino, became Pope Innocent X. With this election came the desire for a larger more magnificent building to reflect his family’s increased prestige. Further land was bought, the architect Girolamo Rainaldi received the commission and construction began in 1646. The new project was to incorporate some existing buildings, including the former palace of the Pamphilj (whose decoration by Agostino Tassi was partially preserved) and the Palazzo Cibo.
In 1647, the Baroque architect Francesco Borromini was consulted about the design and he made a series of new proposals for the palace. However, the prevailing preference was for Rainaldi’s more staid and conservative design. Borromini’s limited contributions included the stucco decoration of the salone (the main room) and design of the Gallery, located at first floor level between the rest of the palace and the church of St. Agnese next door. The Gallery extends through the width of the block with a large Serliana window at either end.
Between 1651 and 1654, the painter Pietro da Cortona was commissioned to decorate the Gallery vault. His secular fresco cycle depicts scenes from the life of Aeneas, the legendary founder of Rome, as recounted by Virgil. The Pamphili claim to be descended from Aeneas. Unlike the large spacious volume of the Palazzo Barberini in which he had painted his fresco celebrating the reign of Innocent’s predecessor, Urban VIII Barberini, the Pamphilj Gallery was long with a low vault which meant that a single viewpoint to see the frescoes was not possible. So Cortona devised a series of scenes around a central painted framed ‘Apotheosis of Aeneas’ into the Olympian heavens. The elaborate doorframes regularly spaced along the longer walls of the Gallery display a combination of motifs typically used by Borromini and by Cortona
The new palazzo became the home of Innocent's widowed and unpopular sister-in-law Olimpia Maidalchini, who was his confidante and advisor and, more scurrilously, reputed to be his mistress. She was the mother of Camillo Pamphilj, the one time cardinal, who through his marriage came into the possession of the Palazzo Aldobrandini, now known as the Palazzo Doria Pamphilj.
Confusingly, until the unification of the Doria and Pamphilj surnames both palazzi were known as Palazzo Pamphilj, or in the case of today's Doria Pamphilj sometimes Palazzo Pamfilio. Both spellings Pamphilj and Pamphili are in common Italian usage, even though the family prefers Pamphilj.
( Rome - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Rome . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Rome - Italy
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Rome Palazzo Barberini Pinacoteca Παλατσο Μπαρμπερινι
Το παλάτι χτίστηκε κατά την περίοδο 1625 - 1633 Συλλογη με εργα Καραβατζιο Τισιανος Τιντορετο Τζιοβανι Αντονιο Μπατσι Ραφαηλ Φαρναρινα Τοιχογραφια Οροφης Πιετρο Κορτονα 1640 Θριαμβος της Θειας Προνοιας Φιλιππο Λιππι
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