Video mostra Filippo Lippi opere dal 1431 al 1465
Ciao a tutti, ho realizzato questo nuovo video dedicato al grande artista italiano Fra Filippo di Tommaso Lippi (Firenze, 23 giugno 1406 – Spoleto, 9 ottobre 1469)
Video realizzato da : youtube.com/loretogalleriadarte - loretogalleriadarte.jimdo.com
Buona visione a grazie a tutti per la visita
Brani musicale sottofondo video
1) Drops of Earth di Aakash Gandhi
2) Beneath the Moonlight di Aaron Kenny
3) Touching Moment di Wayne Jones
4) One Step Closer di Aakash Gandhi
5) Durch die Menge di Frithjof Brauer
6) Terminal stop tomorrow di Frithjof Brauer
7) April di Frithjof Brauer
Elenco dei Musei e collezione Italiane dei dipinti che trovate nel video
Convento del Carmine di Firenze
Pinacoteca del Castello Sforzesco a Milano
Museo della collegiata di Sant'Andrea, Empoli
Fondazione Giorgio Cini, Venezia
Museo di Castelvecchio, Verona
Galleria di Palazzo degli Alberti, Prato
Museo Horne, Firenze
Galleria Nazionale di Palazzo Corsini, Roma
Museo Poldi Pezzoli, Milano
Galleria degli Uffizi, Firenze
Basilica di San Lorenzo, Firenze
Accademia Albertina di Belle Arti, Torino
Galleria Nazionale di Palazzo Barberini, Roma
Pinacoteca Vaticana, Roma
Galleria Doria Pamphilj, Roma
Fondazione Magnani-Rocca, Parma
Museo civico, Prato
Palazzo Medici-Riccardi, Firenze
Ringrazio le istituzioni, Musei, Basiliche, Gallerie Nazionali, Fondazioni e Conventi per il vostro amore e attenzione verso queste bellissime opere d'arte.
Informazioni video :
Questo video non è assolutamente in nessun modo a scopo di lucro.Il lavoro è stato realizzato solo come elogio
alla grande artista italiano Filippo Lippi uno dei più importanti artisti della storia dell'arte.Le immagini presenti nel video sono state raccolte a puro scopo divulgativo. Tutti i marchi, loghi, dipinti appartengono ai legittimi proprietari.
Ringrazio Wikipedia e tutti gli utenti che contribuiscono con le fonte dei testi e immagini
TG VICENZA (25/10/2017) - IL GIALLO DEL CRISTO CROCIFISSO
TG VICENZA (mercoledì 25 ottobre 2017) - Il giallo del Cristo Crocifisso in un cimitero ebraico. A chi spetta l'eredità di questa opera d'arte del cinquecento firmata da un maestro assoluto come Giovanni Bellini? Oggi il dipinto è al centro di un contenzioso tra due città, Prato e Vicenza. I toscani lo hanno custodito per secoli nella galleria degli Alberti, finchè il quadro non è stato acquistato da BpVi che negli ultimi anni lo ha esposto a Palazzo Thiene. Per i toscani è stato un abuso, perchè il capolavoro ha un affermato legame con la galleria da cui era stato prelevato. Per questo a Prato c'è stata un'insurrezione di popolo, è stata addirittura organizzata una raccolta firme, e le forze politiche toscane si sono attivate per il recupero del dipinto. Ora, secondo certa stampa ci sono riuscite: il quadro dovrebbe tornare a Prato. Ma noi di Rete Veneta che ieri abbiamo allertato le istituzioni vicentine perchè se ne interessino, oggi abbiamo scritto alla Sovrintendenza di Verona e aspettiamo una risposta: vorremmo sapere la sua posizione al riguardo. Al di là del fatto che il capolavoro è stato acquistato dalla Banca Popolare di Vicenza, infatti, è molto emblematica la circostanza che nel Cristo crocifisso in un cimitero ebraico la città che compare sullo sfondo è proprio Vicenza ed i riferimenti simbolici del dipinto alludono precisamente ad uno specifico momento storico del capoluogo Berico dove oltretutto l'opera è stata commissionata e creata da Giovanni Bellini. Premesso ciò è possibile che il vincolo che lega il quadro alla galleria degli Alberti di Prato sia più rilevante e prioritario rispetto alle origini, alle motivazioni storiche e alle tradizioni culturali che, al contrario, collegano questo capolavoro a Vicenza? E allora che le istituzioni vicentine si attivino. Che le associazioni culturali facciano sentire la loro voce come hanno fatto quelle toscane. Che pongano delle domande, che chiedano delle risposte. Invece c'è solo tanto, troppo silenzio. Che puzza di indifferenza. (
MONTEPIANO (VERNIO, PRATO, ITALY)
Montepiano, frazione di Vernio, provincia di Prato, Toscana, Italia.
Per tutto il Medioevo una delle principali strade che collegavano il Pratese al mondo padano risaliva la stretta valle del Bisenzio sino al valico di Montepiano seguendo quella sorta di via naturale tracciata dal fiume e già usata in epoca pre-romana e romana. Dopo la conquista longobarda, l'alta valle del Bisenzio e del Fiumenta fu tra i territori assegnati dall'imperatore Berengario ai Cadolingi, nel 915. Agli inizi del XII secolo Vernio e Mangona passarono in eredità dalla famiglia dei Cadolingi a quella degli Alberti di Prato, che ampliò notevolmente i suoi possessi ed assunse il titolo di Conti di Vernio. Nel 1332 fu acquistata dai Bardi, che ottennero il Vicariato Imperiale nel 1355. Il territorio è comunque legato anche alla fondazione e crescita dell'Abbazia di S.Maria a Montepiano che, trovandosi sul confine con Bologna, era considerata punto strategico economico, politico e commerciale. Il Feudo dei Bardi (che nei primi del '600 tennero qui riunioni della loro Camerata Musicale) sopravvisse, come ultimo residuo del potentato feudale pratese, fino al 1797, quando fu annesso alla Repubblica Cisalpina. Dopo il 1815, con il riordino post-napoleonico, fu unito definitivamente al Granducato di Toscana. Divenne per qualche tempo podesteria (con sede a Mercatale) e fu poi annessa al vicariato regio di Prato che ne amministrava giustizia, uffici di collegamento, polizia ecc. L'espansione dell'industria tessile pratese della fine 800 e più tardi lo scavo della grande galleria sulla linea ferroviaria Prato-Bologna, comportarono una netta ripresa economica che si è andata via via consolidando fino ai tempi odierni. Fin dall'800 è nota la stazione turistica di Montepiano sul crinale appenninico, abbellita da laghetti e passeggiate. Ma anche Vernio offre attrattive al turista, col complesso seicentesco di San Quirico e con recenti musei.
Galleria degli Uffizi Firenze - Uffizi Gallery Museum in Florence
La Galleria degli Uffizi è un complesso museale a Firenze.
Vi si trovano la più cospicua collezione esistente di Raffaello e Botticelli, oltre a nuclei fondamentali di opere di Giotto, Tiziano, Pontormo, Bronzino, Andrea del Sarto, Caravaggio, Dürer, Rubens ed altri ancora.
Divisa in varie sale allestite per scuole e stili in ordine cronologico, l'esposizione mostra opere dal XII al XVIII secolo, con la migliore collezione al mondo di opere del Rinascimento fiorentino. Di grande pregio sono anche la collezione di statuaria antica e soprattutto quella dei disegni e delle stampe che, conservata nel Gabinetto omonimo, è una delle più cospicue ed importanti al mondo.
ArtMaker.tv | FE015 : Palazzo dei Musei - Galleria Parmeggiani
JOAN FONTCUBERTA, GASTROPODA
Il ciclo vitale delle immagini
Ogni volta che mi capita di rientrare a casa dopo alcuni giorni di assenza, trovo le lumache zigrino (Helix aspersa, della famiglia delle gastropoda) nella mia cassetta della posta intente a mangiare gli inviti delle gallerie e dei musei che ricevo. Ho pensato che le immagini, come tutti gli organismi viventi, nascono, si sviluppano, fanno il loro corso per poi decadere e morire. E anche Gastropoda fa esattamente questo.
Trovo che Gastropoda abbia a che fare con la decomposizione iconica: il processo di irreversibile decadimento trasforma le immagini in eco di se stesse e ciò, di conseguenza, rivela l’estetica dell’orrore e della distruzione.
Il progetto tende anche ad enfatizzare il cambiamento dell’immagine da pura rappresentazione alla trasformazione in oggetto, la transizione da un’informazione visuale immateriale ad un oggetto fisico che contraddice l’idea che l’essenza di una immagine derivi dalla realtà: le immagini rappresentano dichiaratamente la realtà, ma esse sono anche parte tangibile di quella realtà e possono essere fotografate come “immagini-oggetto”.
Il progetto infine interroga la nozione di ‘paternità’. Gastropoda si inscrive nella tradizione della ‘fotografia fatta da un animale’: le lumache sono state complici del mio lavoro e quindi ne condividono la ‘paternità’. Le lumache sono state in effetti le vere autrici: io ho fatto poco di più che sfruttare le loro capacità. Differentemente da simili situazioni del passato, nelle quali l’artista sfruttava le capacità di un ‘complice umano’, le ‘co-autrici’ in questo caso sono lumache affamate totalmente indifferenti alle idee e significati che noi attribuiamo alla loro voracità e ai loro escrementi. Dopo tutto, tutto ciò che fanno è semplicemente distruggere le immagini completando il loro ciclo di vita.
ÁKOS CZIGÁNY, IN VIAGGIO CON DARWIN
a cura di Gigliola Foschi
Il celebre Charles Darwin, dopo aver circumnavigato il globo sul veliero Beagle, poté poi scrivere grazie alle sue ricerche sul campo L’origine della specie (1859): testo rivoluzionario dove, per la prima volta, prese forma la teoria dell’evoluzione per selezione naturale.
Con la sua serie Darwin online (2009-2010), l’ungherese Ákos Czigány ha inteso offrire un omaggio a questo grande scienziato, e a suo nonno Erasmus Darwin, autore del poema The Botanic Garden (1789-91) e antesignano sostenitore delle idee evoluzioniste.
Czigány riproduce, in griglie composte dalle pagine stesse, solo le pagine lasciate in bianco delle prime edizioni dei libri dei Darwin, che egli ha reperito online. Ordinate le une di fianco alle altre, da lontano tali pagine si presentano simili a quadri astratti, a mosaici evanescenti composti di fogli quasi identici, mentre da vicino rivelano le tracce del tempo, dei disegni e dei testi stessi che, simili a vestigia velate, trapelano per trasparenza dal retro delle pagine.
ALESSANDRA CALÒ, FOTOSCOPIA
a cura di Irene Russo
L’ospedale è un corpo fatto di tantissime vite, storie di uomini in prima linea o rimasti sempre dietro le quinte. Nelle “lastre” di Fotoscopia risplende la fulminante bellezza dei metodi diagnostici, esposta per celebrare la propulsione esplorativa dell’Arcispedale Santa Maria Nuova di Reggio Emilia e i cinquant’anni della sua sede.
Il luogo si manifesta in tutti i suoi aspetti, da creazione architettonica a struttura organizzata, da centro di ricerca a scenario di cambiamenti epocali. Nell’opera di Alessandra Calò trovano posto senza gerarchie le topografie d’archivio e gli schizzi esegetici dei dottori, gli screening mammografici e i pesci rossi della sala d’attesa. La ricerca dei materiali – condotta tra i reparti in decine di colloqui con medici, infermieri, tecnici e inservienti – ha seguito un approccio “domestico”, utile a rappresentare uno spazio dove la vita della comunità continua nei suoi ritmi quotidiani.
Catturate in prevalenza con l’ausilio dell’iphoneography ma stampate su vetro con metodi antichi, le immagini fotoscopiche di Alessandra Calò non accettano di rappresentare la realtà nei limiti della distanza digitale. Piuttosto tornano indietro nel tempo fino a recuperare il conforto del tatto, l’affabilità di una tecnica sapiente come quella del medico che comprende al tocco. In trasferta per un soggiorno speciale nella Galleria Parmeggiani, l’ospedale mostra le proprie viscere attraverso la fotografia.
Consiglio Metro, percorsi culturali nell’area metropolitana
Rinnovata la convenzione con Camera di Commercio, Polo Museale della Toscana, Soprintendenza Archeologia Belle arti e Paesaggio, Province di Pistoia e Prato, Gallerie degli Uffizi, Galleriadell’Accademia di Firenze, Museo Nazionale del Bargello e Comune di Firenze per organizzare incontri formativi agli operatori economici in contatto con turisti e visitatori
Firenze, Palazzo dei Visacci - Arte a modino
Video di Alessio Bernardi.
arteamodino.it
Non tutto può riuscire sempre alla perfezione.
Ne sa qualcosa Giovan Battista Caccini, scultore fra i più stimati e richiesti a Firenze negli anni a cavallo tra la fine del Cinquecento e gli inizi del Seicento.
La tecnica dello stiacciato probabilmente non era il suo forte. Molto meglio realizzare figure a tuttotondo, ...vero Giova?
Ma poi, diciamocelo... a chi mai poteva interessare un'opera in stiacciato nel Seicento?!? Non siamo mica ai tempi di Donatello?
E invece a qualcuno interessava...
Il Caccini per l'appunto era incappato nella commissione di Baccio Valori il Giovane, umanista fiorentino, che aveva sentito il bisogno di rifare la facciata del proprio palazzo in Borgo degli Albizi. Ma mica si accontentava di una facciata normale... no! Ci dovevano essere 15 erme , 3 per ogni piano, raffiguranti busti di personaggi illustri fiorentini.
Che poi, illustri lo erano probabilmente solo per Baccio Valori... ma d'altra parte il proprietario del palazzo era lui, quindi aveva tutto il diritto di farci raffigurare chi voleva.
Al primo piano troviamo le erme di Accursio, Pietro Torrigiano Rustichelli, Marsilio Ficino, Donato Acciaiuoli, Piero Vettori.
Al secondo quelle di Amerigo Vespucci, Leon Battista Alberti, Francesco Guicciardini, Marcello Virgilio Adriani, Vincenzo Borghini.
Al terzo troviamo Giovanni della Casa, Giovanni Boccaccio, Dante Alighieri, Francesco Petrarca, Luigi Alamanni.
Inutile dire che le erme al piano terreno erano, e sono tuttora, visibili a tutti, mentre quelle al secondo e terzo piano sono poco apprezzabili in quanto si possono vedere solo di sbieco, mettendosi con le spalle al muro degli edifici sul marciapiede opposto.
Le cinque erme che si trovano al piano terreno sono comunque ben visibili a tutti quelli che camminano per Borgo degli Albizi. Guardando questi volti, incastonati nel muro, stiacciati letteralmente sulla parete, con quegli sguardi, alcuni truci, alcuni totalmente inespressivi, si capisce perfettamente il motivo per cui questo edificio è stato chiamato Palazzo dei Visacci.
Oggetti nel Museo La collezione Spallanzani
Silvia Chicchi, ispettore naturalista dei Musei Civici, ci presenta la collezioneLazzaro Spallanzani, conservata ai Civici Musei, così come il grande scienziato e naturalista scandianese la concepì e ordinò nel '700.
Oggetti nel Museo: dieci clip sui Musei Civici realizzate da TRVideo: storie inaspettate di artisti, zebre, avventurieri e coralli. Regia: Erik Scaltriti. Operatore di Ripresa: Silvia Degani. Direttore della Fotografia: Alessandro Vezzani. Sigle e Post-produzione: Matteo Gazzotti. Direttore di Produzione: Paolo Borciani.
Incontri con la città: Tessere di un puzzle da ricomporre: Santa Maria Novella....
Serie di incontri organizzati dall'Università degli Studi di Firenze nell'ambito della manifestazione: Incontri con la città - Leggere il presente per comprendere il futuro. Lezione aperta alla cittadinanza, tenuta dal Prof. Andrea De Marchi nell'Aula Magna del Rettorato - Domenica 3 dicembre 2017 - ore 10,30 - Titolo della Lezione: Tessere di un puzzle da ricomporre: Santa Maria Novella da Duccio a Ghirlandaio (w611 ©2017)
Firenze - Basilica di San Miniato al Monte
La Basilica abbazia di San Miniato al Monte si trova in uno dei luoghi più alti della città di Firenze, ed è uno dei migliori esempi di romanico fiorentino. Ha la dignità di Basilica minore. Sorta dopo il mille sul preesistente Oratorio edificato da San Miniato, primo evangelizzatore e martire cristiano fiorentino. Vittima delle persecuzioni dell'imperatore Decio (249-251 d.C.), Miniato era forse un principe armeno: la leggenda vuole che dopo essere stato decapitato raccogliesse la sua testa e, rimessala sul collo, andasse a morire nella grotta sul monte alle Croci dove viveva da eremita e dove poi sarebbero sorti l'oratorio e la chiesa che porta il suo nome.
La costruzione del tempio, ebbe inizio nel 1018 per volere del vescovo Ildebrando e proseguì fino al 1207. La facciata fu realizzata in marmo bianco di Carrara e verde di Prato (sec. XII-XIII) e divisa in due ordini raccordati fra loro da tarsie di forma romboidale che alludono all'opus reticolatum, la tessitura muraria romana tipica dell'età imperiale, la stessa ripresa da Leon Battista Alberti nel basamento di Palazzo Rucellai. Fuori dalla Basilica vale la pena di visitare il Cimitero Monumentale (detto delle Porte Sante) realizzato nel secolo scorso sull'area conventuale, all'interno del recinto fortificato ideato da Michelangelo nel 1529. Progettato dall'architetto Nicolò Matas negli anni in cui realizzava la facciata di Santa Croce, esso ospita i resti di molte celebrità come Papini, Stibbert, Villari, Lorenzini (detto il Collodi, il creatore di Pinocchio). Le numerose cappelle di famiglia della borghesia fiorentina rappresentano un vero repertorio dell'architettura cittadina coeva: liberty, art déco, razionalismo, architettura organica.
Firenze, il terremoto: evacuati diversi uffici
lanazione.it
Antiquari a Palazzo. I collezionisti della Fiera espongono a Casa Bruschi
Oltre i due tradizionali giorni mensili della Fiera Antiquaria di Arezzo, Casa Bruschi dedica 8 sale di Palazzo della Fonte alle esposizioni dei collezionisti, i cui pezzi d'arte saranno disponibili anche per la vendita.
Servizio di Ilaria Vanni; riprese di Gianni Stanganini; interviste a Lucio Misuri - direttore Casa Museo Ivan Bruschi; Sebastiano Barnava - collezionista e antiquario
TSD Notizie del 4.11.2015
IN VIAGGIO ATTRAVERSO I MUSEI DI BOLOGNA di Valeria Lenzi Bonfiglioli
Corso da me tenuto agli amici dell'Università del Tempo Libero Primo Levi sez Casalecchio ottobre-novembre 2017 - Attraverso i più importanti musei di Bologna: Archeologico, Collezioni Municipali d'Arte, Medioevale, Quadreria Zambeccari, Pinacoteca Mambo...San Domenico: Splendide raccolte d'arte
Modellismo Show Erba - war games.mpg
Erba (Co) - 10.11 Aprile 2010
Conosciamo da vicino il mondo dei wargames
Video estratto dallo speciale Modellismo Show realizzato da Televallassina. La manifestazione, svolta presso i padiglioni di Lariofiere, e' stata organizzata da Italfiere in occasione degli Electronics Days. L'edizione n°zero in vista della prima edizione ufficiale prevista per il 2011. Modellismo Ferroviario, Navale, WarGames e molto altro
Tagli indiscriminati. Boschi in Maddalena a rischio.
Allarme tagli indiscriminati sul Monte Maddalena. E' quanto denuncia l'associazione Italia Nostra con un documento sottoscritto da altre 28 associazioni del territorio bresciano. Sotto accusa l'intervento progettato dal Comune di Brescia per mezzo dell'Ufficio Parco delle Colline e finanziato da Regione Lombardia per 1,5 milioni di euro. Un intervento che inizialmente avrebbe previsto soltanto tagli selettivi della robinia e diradamenti ma che, secondo l'associazione, sarebbe divenuto un taglio a raso indiscrimanto volto all'eliminazione del bosco esistente ed al convertimento di alcune aree in prato pascolabile. Un danno ingente ad un area di 38 ettari.
FIRENZE A PIEDI IL DUOMO IL MERCATO DEL PORCELLINO E PRANZO AL CINGHIALE
il cinghiale è un piatto tipico di Firenze ,e quindi lo andremo a provare ,uhmmmmmm ,che buono!!!!
Modà - Stella Cadente - Videoclip Ufficiale
Modà - Stella Cadente - Scarica da Itunes:
Modà - Acquista il nuovo album Passione Maledetta
Regia: Fabrizio De Matteis & Matteo Alberti
Direttore della Fotografia: Roberto Chierici
Casa di produzione: Topside Multimedia
Produzione New York City: TheCreativeShake
Associate New York City Production: Wrong Way Pictures
Producer: Paola Sinisgalli, Tommaso Vaccarella
Camera operator: Roberto Minotti
Steadycam operator: Don Glenn (NYC), Diego Capelli (Milano)
Color Grading: Claudio Beltrami (BAND)
Make Up & Hair Style: Norah Salazar, Denise Wilson, Shekeelah Keys
Stylist Modà: Roberto Vavassori
Abiti: Hosio
Stylist attori: Chiara Luna Mauri
Gaffer: Andrea Gavazzi,Tomas Velasquez
Best Boy Electric: Ezequiel Cardoni
Best Boy Grip : Nueraili Maimaitimusha
Backstage: Eric Paton, Luca Mascia
Attrice protagonista: Elena Rusconi
Attori in ordine di apparizione: Harry Aspinwall, Erick J Huertas, Garrett Lee Hendricks, Ashlee Wakefield, JJ Choi, Pascal Yen-Pfister, Dan Berkey, Mary Looram
Thanks to: Hotel Marmara Park Avenue, Ribalta Restaurant, Atelier Bellucci, Arriva Travel, Studio Legale Chiomenti New York
Special Thanks to: Pasquale Cozzolino, Rosario Procino, Renato Grussu, Nedo Bellucci
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Stella Cadente (Francesco Silvestre)
Baciarti e mai
Mai chiudere gli occhi
Per non perdermi neanche un secondo di tutto l'amore che sei
Mi nutrirò del tuo respiro
Per seguire il profumo e la strada più corta che porta da te
Perché se tu scappassi tra un milione di stelle di sicuro saprei
Riconoscerti tutte le volte che il cielo le accende e starei
Starei li ad ammirarti
Starei li per salvarti
Ogni volta che poi tu diventi una stella cadente per me
Sempre e solo per me
Sempre e solo io e te
Sempre
Farti ridere sai
É come accendere il sole
É come ascoltare, ammirare la pace e la forza di un fiume
Perché se tu scappassi tra un milione di stelle di sicuro saprei
Riconoscerti tutte le volte che il cielo le accende e starei
Starei li ad ammirarti
Starei li per salvarti
Ogni volta che poi tu diventi una stella cadente per me
Sempre e solo per me
Sempre e solo io e te
Sempre
Starei li ad ammirarti
Starei li per salvarti
Ogni volta che poi tu diventi una stella cadente per me
Sempre e solo per me
Sempre e solo io e te
Sempre
Music video by Modà performing Stella Cadente (C) 2015 Ultrasuoni Srl
Uffizi Self Protraits
For the first time ever fifty outstanding art works from the Uffizi Gallery are on show in Britain: self portraits by Velazquez, Filippino Lippi, Rembrandt, Tintoretto, Sir Joshua Reynolds, Pistoletto and Chagall.
The legendary Uffizi collection offers you a unique opportunity to come face to face with some of history's most celebrated artists.
L'architettura del Rinascimento
#arte2express l'Arte nel tempo per chi non ha tempo. Lezioni d'arte in meno di 60
Duomo di Firenze Cupola del Brunelleschi ripulita dai graffiti