Le Gallerie di Palazzo Leoni Montanari a Vicenza, 15 anni dopo
15 anni fa l’apertura. Oggi il museo vicentino si rinnova: riqualificato il percorso espositivo, restaurati affreschi e stucchi del magnifico palazzo
Inaugurati i nuovi spazi espositivi delle Gallerie d’Italia – Palazzo Leoni Montanari a Vicenza, a quindici anni esatti dall’apertura al pubblico del primo polo museale della nostra Banca. Nell’ambito del Progetto Cultura, la sede museale di Vicenza è stata oggetto di interventi di restauro delle decorazioni pittoriche e plastiche del palazzo e di riorganizzazione degli spazi espositivi, con l’arricchimento del percorso museale. Le Gallerie infatti, che già esponevano in modo permanente, le collezioni Pittura veneta del Settecento e Icone russe, diventano anche sede per l’esposizione, con il criterio della rotazione, della collezione di Ceramiche attiche e magnogreche, sino ad oggi conservate nei depositi del museo e non fruibili dal pubblico. Il percorso è stato inoltre dotato di apparati didattici e multimediali per garantire ai visitatori più facile comprensione delle opere in mostra e possibilità di approfondimenti.
Places to see in ( Vicenza - Italy ) Gallerie di Palazzo Leoni Montanari
Places to see in ( Vicenza - Italy ) Gallerie di Palazzo Leoni Montanari
The Palazzo Leoni Montanari is a late Baroque palace located in Contra’ San Corona number 25 in central Vicenza in the Veneto region of Italy. It now houses exhibition rooms, meeting places, and art collections owned by the bank Intesa Sanpaolo.
Construction was commissioned by 1678 by Giovanni Leoni Montanari, a wealthy merchant in fabrics, who aspired entry into nobility. The architects are unknown, but the Borrella firm from Vicenza, and the Lombard architect Giuseppe Marchi, are implicated in its design. The interior decoration recruited the Lombardese Paracca family as stucco workers and painters, the Tyrolese painter Giuseppe Alberti; the French painter Louis Dorigny; and the Bassanese sculptor Angelo Marinali.
In 1808, the palace was bought by Count Girolamo Egidio di Velo, an amateur collector of Greek and Roman antiques. The main-floor was redecorated with stuccos and frescos in the neoclassical style. By 1908 the palace was property of a Bank. During the late 1970s, the palace underwent restoration.
The art galleries of the museum contain a select collection of Russian icons and of paintings mainly by Venetian trained artists of the 18th century such as Francesco Albotto; Canaletto; Carlevarijs; the brothers Francesco and Giacomo Guardi; Pietro Longhi; Bartolomeo Pedon; Giovanni Antonio Pellegrini; the studio of Marco Ricci; Francesco Zuccarelli; and father and son: Giovanni Battista and Gian Domenico Tiepolo.
( Vicenza - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Vicenza . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Vicenza - Italy
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VIAGGIANDO 27-10-12 VICENZA PALAZZO LEONI MONTANARI
In questa puntata Piero Brazzale ci porta a visitare il Palazzo Leoni Montanari di Vicenza e la mostra fotografica L'Italia e gli italiani.
A Vicenza Kandinskij, Goncharova, Chagall in mostra con le icone
Vicenza, 4 ott. (askanews) - Uno sguardo inconsueto alla scoperta dell'arte russa. Per celebrare i vent'anni delle Gallerie d'Italia - Palazzo Leoni Montanari a Vicenza ha aperto al pubblico Kandinskij, Goncharova, Chagall. Sacro e bellezza nell'arte russa. La mostra punta a valorizzare la straordinaria collezione di antiche icone russe della Banca Intesa Sanpaolo come spiega Giuseppe Barbieri uno dei curatori della mostra.
Vent'anni fa Palazzo Leoni Montanari diventava museo, la prima sede museale di Intesa Sanpaolo e presentava al mondo la più importante raccolta di icone antico russe in occidente. Questa mostra nasce vent'anni dopo e nasce per valorizzare mettendola a contattato con una stagione dell'arte russa tra l'ultimo decennio dell'Ottocento fino ai primi decenni del Novecento in cui l'icona non viene più vista come un oggetto liturgico ma come un segno formale di fondamentale importanza, tale da riscrivere l'arte russa di quel periodo. Gli artisti russi capiscono che l'icona è una rappresentazione dell'invisibile così come le avanguardie di quel momento cercano di rappresentare l'invisibile, ad esempio Kandinskij ha dato il via all'astrattismo.
Il tratto dominante dell'icona è il suo antinaturalismo e questa mostra documenta come l'arte moderna russa abbia attinto linfa vitale dalla spiritualità degli antichi modelli iconografici, agginge Silvia Burini altra curatrice. Sarà proprio l'avanguardia a riscoprire le icone all'inizio del 900 e a considerarle una matrice nazionale di arte antica a cui ispirarsi.
L'icona è portatrice di questa bellezza profonda che l'occidente può comprendere solo in parte perchè non è un concetto razionale. L'idea ambiziosa è di mostrare al pubblico italiano come la tradizione delle icone russe, una tradizione iconografica ben più della nascita della pittura profana russa anche solo del settecento è sempre presente nella coscienza visuale degli artisti e questo legame è un legame imprescindibile.
Accanto alle icone, 45 opere, molte delle quali mai viste in Italia. Questa mostra è parte del grande progetto di valorizzazione delle collezioni d'arte di proprietà, Giovanni Bazoli, Presidente emerito di Intesa Sanpaolo, ne spiega il valore.
Oggi come è ricorrente nella storia ci sono molte difficoltà politiche ed economiche di ogni tipo, per quanto riguarda i rapporti tra la Russia e l'Europa. Io ritengo che per superare queste difficoltà, la strada da seguire è quella della cultura, di una civiltà individuale che non può fare a meno dell'anima russa.
La mostra resta aperta al pubblico fino al 26 gennaio 2020.
Palazzo Leoni Montanari - La Bellezza a Vicenza
Video promozionale prodotto dalla classe 4^CL del liceo “D.G. Fogazzaro” di Vicenza per promuovere una realtà di arte e di cultura come Palazzo Leoni Montanari, una perla del XVII secolo contenente alcuni fra i capolavori più significativi del maestro Pietro Longhi, pittore veneziano, e di una ancor più significativo esempio di arte Barocca, fra stucchi ed affreschi rappresentanti soggetti della mitologia classica.
Vicenza, mito ed eroi per i 20 anni delle Gallerie d'Italia
Vicenza 9 mar. (askanews) - Una mostra dedicata al racconto artistico della mitologia per celebrare i vent'anni di apertura di Palazzo Leoni Montanari, la sede vicentina delle Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo. Si apre il 6 aprile prossimo l'esposizione Mito - Dei ed eroi, che è anche un omaggio alla stessa sede museale, la cui storia ci è stata raccontata dal presidente emerito di Intesa Sanpaolo, Giovanni Bazoli.
Quando noi abbiamo realizzato la fusione tra l'allora Nuovo banco Ambrosiano e la Banca Cattolica del Veneto, da cui nacque il Banco Ambroveneto - ha spiegato il banchiere ad askanews - si assunse un impegno morale nei confronti della città di Vicenza di trasformare questo Palazzo Leoni Montanari in una sede museale, ed è stata la prima idea da cui sono derivate le altre idee e le altre gallerie, che noi abbiamo chiamato Gallerie d'Italia.
In particolare, la mostra vicentina parte dalle decorazioni - stucchi, affreschi, dipinti - presenti proprio nella struttura di Palazzo Leoni Montanari e, concentrandosi sui miti che vi sono raffigurati, allarga il campo dell'indagine. Il curatore, insieme a Federica Giacobello e Agata Keran, è il professor Fernando Mazzocca.
Abbiamo confrontato le decorazioni che rappresentano il mito o la divinità o l'eroe particolare - ci ha detto - con alcune testimonianze dell'antichità: sculture, dipinti, oggetti metallici, ma anche vasi attici o della Magna Grecia decorati, con alcuni capolavori della pittura e della scultura neoclassica che rappresentano lo stesso mito o lo stesso personaggio.
Il risultato, ci assicurano, sarà molto particolare e in mostra ci saranno opere importanti, delle collezioni di Intesa Sanpaolo, ma anche prestate da grandi musei come l'Hermitage di San Pietroburgo. In un'ottica di valorizzazione e promozione della cultura che la banca continua a considerare centrale.
Noi crediamo, come Intesa Sanpaolo - ha concluso Giovanni Bazoli - a questo impegno nell'ambito civile, culturale e artistico, di fronte a un patrimonio che non ha confronti con quello di qualunque altro Paese e che purtroppo date le ristrettezze finanziarie del nostro Stato, è affidato in gran parte alla collaborazione tra pubblico e privato.
E a Vicenza questa collaborazione compie 20 anni guardando a un futuro ancora ricco di progetti culturali a tutto campo.
Galleria di Palazzo Leoni Montanari
gallerie di palazzo leoni montanari vicenza
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gallerie di palazzo leoni montanari
galleria di palazzo leoni montanari
110124 Le icone di Palazzo Leoni Montanari
Vicenza - L'aurea bellezza della piu' importante collezione di icone russe dell'Europa Occidentale (Giulia Salmaso)
Виченца Palazzo Leoni Montanari
Orchestra Italiana-Schubert : Ave Maria, Звукозапись правообладатель: 2:48
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Mostra Mito. Dei ed Eroi | Gallerie d'Italia di Vicenza
Il 2019 è un anno importante per Palazzo Leoni Montanari: la nostra sede di Vicenza compie vent'anni e per festeggiare in grande abbiamo organizzato la mostra Mito. Dei ed Eroi, un viaggio nella fortuna e nell'esemplarità dei miti classici partendo dalla sua rappresentazione nell’antichità per arrivare all’età neoclassica.
Mito. Dei ed Eroi”
6 aprile - 14 luglio 2019
#GalleriedItalia di Vicenza
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Vicenza, le Gallerie d'Italia e i paparazzi: storia del presente
Vicenza (askanews) - C'è Sophia Loren che si copre il volto davanti agli obiettivi a Ciampino e Walter Chiari che insegue Tazio Secchiaroli; c'è la fuga in auto di Mastroianni e della Ekberg filmata da Fellini, ma anche il primo spogliarello in Italia nel 1958 e ci sono pure le foto rubate a Jackie Kennedy Onassis. Alle Gallerie d'Italia di Vicenza si apre la mostra fotografica Paparazzi. Fotografi e divi dalla Dolce Vita a oggi, realizzata da Intesa Sanpaolo su progetto curato da Walter Guadagnini e Francesco Zanot. Un'esposizione che riporta la fotografia al centro della programmazione culturale della banca e, in un certo senso, cambia la prospettiva del museo vicentino.
Abbiamo completamente liberato una parte delle Gallerie di Palazzo Leoni Montanari - ha spiegato ad askanews Michele Coppola, direttore Arte, Cultura e Beni storici di Intesa Sanpaolo - abbiamo coprodotto con la Fondazione Camera di Torino, di cui siamo soci fondatori, una mostra che ha avuto grande successo a Torino e ora arriva a Vicenza, in sostanza un tema, quello dei paparazzi e, se vogliamo, della fotografia contemporanea rubata o fake come la mostra in qualche modo racconta. Ma ci sono anche il tema della fotografia come linguaggio che arriva qui e quello di uno spazio che diventa un nuovo luogo per incrementare, innovare e aumentare le attività del Progetto Cultura alle Gallerie di Vicenza e nella città di Vicenza.
In mostra una vera antologia visiva di cultura popolare italiana, di mitologie da rotocalco che, poi, sono alla base di quel concetto complesso che è l'immaginario collettivo. E alle figure dei paparazzi e dei loro spesso reticenti soggetti si affianca il ragionamento su una società che sull'immagine rubata o, comunque, sull'onnipresenza di dispositivi fotografici, oggi fonda in un certo senso se stessa.
E' il racconto di come si è arrivati a oggi - ha aggiunto Coppola - e forse questa è la vera linea che lega, dalla seconda metà degli anni Cinquanta fino ai giorni nostri, la fotografia e forse anche quello che a volte è un utilizzo sbagliato, improprio, violento e inopportuno. Questo forse è il messaggio più importante che vogliamo sottolineare.
Naturalmente la mostra innesca anche un ragionamento sull'idea stessa della celebrità, altro concetto cardine e controverso del presente, perché tutte quelle mani levate a dire no ai paparazzi sono esse stesse diventate parte del mito delle star, e, infatti, nella meravigliosa sezione finale della mostra il gioco si svela e davanti all'obiettivo di Ellen von Unwerth divi come David Bowie o Monica Bellucci posano fingendo di fuggire dai fotografi. In realtà costruendo loro stesse la propria immagine. E così il cerchio si chiude.
La fotografia - ha concluso Michele Coppola - deve essere uno dei linguaggi ai quali il Progetto Cultura della banca guarda, è un linguaggio moderno, contemporaneo, facile, che consentirà di portare all'interno delle Gallerie d'Italia altri pubblici, in una contaminazione sana, positiva, a dimostrare come un museo sia obbligato a vivere attraverso la propria identità, ma anche attraverso contenuti originali che intanto raccontino e stimolino e che magari alimentino anche un sano dibattito.
La mostra di Vicenza resta aperta al pubblico fino al 3 febbraio 2019.
Illustrissimo - una personale di Pablo Lobato (opening) - Illustri Festival 2015, Vicenza
Dal 4 all'8 dicembre 2015 Vicenza ha ospitato Illustri Festival, un grande evento interamente dedicato all’illustrazione organizzato da Comune di Vicenza e Associazione Illustri.
Le Gallerie d’Italia di Palazzo Leoni Montanari ospitano sino al 31 gennaio 2016 Illustrissimo, una personale di Pablo Lobato, illustratore argentino di fama internazionale.
Una mostra che intende presentare lo sguardo internazionale del festival, ripercorrendo l’evoluzione del linguaggio artistico del grande illustratore argentino attraverso le opere che hanno popolato magazine e quotidiani come Rolling Stone, The New Yorker, Wired, New York Times, Entertainment Weekly, Time.
Numerose le attività collaterali proposte, dall’incontro con l’artista alle visite guidate, dai momenti formativi per le scuole, ai workshop per appassionati.
Ingresso gratuito.
Video realizzato per Illustri Festival da JutaStudio.it
Gallerie di Palazzo Zevallos Stigliano a Napoli: il giorno dei Presidenti
Alla presenza del Presidente Napolitano, l’inaugurazione del rinnovato spazio espositivo del museo di Intesa Sanpaolo a Napoli
Tre secoli di capolavori, dall’ultimo Merisi all’Ottocento e alla straordinaria parabola artistica di Vincenzo Gemito: inaugurate le Gallerie d’Italia a Palazzo Zevallos Stigliano di Napoli. Momento clou la partecipazione ufficiale del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, che ha invitato i privati ad un sempre maggiore impegno nella tutela del patrimonio artistico e culturale del nostro Paese. Aperto dal 2007, per il polo museale di Napoli è stato realizzato un ampliamento del percorso espositivo, che oggi conta su 120 opere, distribuite in sette sale, che sono una vera antologia di alcune delle vicende più significative nella pittura e nella scultura nel corso di trecento anni di storia. Per il Presidente Bazoli “l’operazione di condivisione con i cittadini del patrimonio di proprietà della Banca ripristina il legame storico fra banca e cultura, anche in termini di progettualità”. La “nuova casa” di Caravaggio diventa una scommessa sul futuro della città di Napoli.
Mostra Paul Gauguin. Tahitiani in una stanza | Gallerie d'Italia di Vicenza
Il ciclo di mostre organizzate per festeggiare i vent’anni dall’apertura delle Gallerie d’Italia di Vicenza si chiude con un ospite illustre: si tratta di Paul Gauguin con il suo dipinto Eiaha ohipa (Non fanno nulla. Tahitiani in una stanza), proveniente dal Museo Statale di Belle Arti Puškin di Mosca.
Paul Gauguin. Tahitiani in una stanza”
30 novembre 2019 - 8 marzo 2020
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La seduzione nell'Antica Grecia - Bellezza e tentazioni rivivono alle Gallerie d'Italia di Vicenza
A Palazzo Leoni Montanari, sede vicentina delle Gallerie d’Italia, apre nel giorno di San Valentino una mostra dal titolo “La Seduzione. Mito e arte nell’antica Grecia” a cura di Federica Giacobello. Un progetto di natura tematica realizzato in collaborazione con il Musei Archeologici Nazionali di Napoli e di Reggio Calabria pensato per valorizzare l’imponente collezione di ceramiche attiche e magnogreche della raccolta Intesa Sanpaolo. L’iniziativa esplora le forme e le immagini della seduzione nell’epoca classica attraverso i miti senza tempo a partire da Afrodite, dea della bellezza e dell’erotismo fino a Elena di Sparta. TVN Media Group – Arte e Cultura ha realizzato gli apparati multimediali con quattro video integrati nel progetto allestitivo. Fino al 13 gennaio 2019.
Vicenza e Mosca: una mostra internazionale sul Settecento veneto
Vicenza (askanews) - Il Settecento veneto torna a casa: a Vicenza è stata presentata la grande mostra Il Trionfo del Colore - Da Tiepolo a Canaletto e Guardi, Vicenza e i capolavori del Museo Pushkin di Mosca, che si terrà dal 23 novembre in due differenti luoghi della città del Palladio: Palazzo Chiericati, sede del Museo civico e Palazzo Leoni Montanari, sede di una delle tre Gallerie d'Italia di Intesa Sanpaolo. E proprio la banca, insieme agli organizzatori dell'esposizione di MondoMostre, ha voluto sottolineare l'importanza dell'apertura internazionale dei progetti culturali, a Vicenza, ma anche nel resto d'Italia.
Michele Coppola, direttore Arte, Cultura e Beni Storici di Intesa Sanpaolo, qui nelle duplici vesti di sponsor per entrambe le sedi e di partner culturale del progetto:
Quando si possiede una collezione d'opere d'arte - ha spiegato ad askanews - in realtà non si è proprietari come quando si posseggono altri beni. Possedere una collezione d'arte significa avere il dovere, oltre che di tutelarla e conservarla, di portarne il valore e il significato in altri luoghi, con altre istituzioni, con altre realtà culturali. E questo è il significato delle Gallerie d'Italia, l'impegno del Progetto Cultura della banca e credo che qui a Vicenza poterlo dimostrare, proprio in un momento storico significativo come questo, quando si celebrano i vent'anni di Palazzo Leoni Montanari, i trent'anni del programma Restituzioni, credo sia davvero un fiore all'occhiello non della banca, ma della comunità italiana in quanto Paese che ha il dovere di promuovere e valorizzare le proprie radici, vale a dire la propria identità, arte e cultura.
Sulla stessa lunghezza d'onda della valorizzazione dei patrimoni, con anche un'ottica alla sostenibilità economica dei progetti culturali, anche il sindaco di Vicenza, Francesco Rucco, padrone di casa della conferenza di presentazione della mostra.
Noi - ci ha detto - siamo un Paese di cultura e di arte e quindi dobbiamo investire in quello che abbiamo, su risorse veramente illimitate. Dobbiamo cominciare però a saperle gestire, valorizzare e fare conoscere al mondo, e questo è ciò che ci proponiamo, nel nostro piccolo, qui a Vicenza.
La mostra vicentina porterà in Italia opere importantissime di Canaletto, come il celebre Ritorno del Bucintoro all'approdo di Palazzo Ducale, ma anche di Guardi, Tiepolo e Bellotto, che sono parte della collezione del Pushkin, e che saranno integrate dalle opere del Museo civico e da quelle delle Gallerie d'Italia, cui la curatrice Victoria Markova ha riservato un'attenzione particolare.
Qui a Vicenza, a Palazzo Leoni Montanari - ha spiegato la studiosa russa - c'è una bellissima collezione del Settecento veneziano, comprese le opere di Pietro Longhi, pittore che non è presente in Russia, né a Mostra né a San Pietroburgo e che non c'è nemmeno nelle collezioni dei musei di Vicenza.
L'obiettivo della mostra, che si protrarrà fino a marzo 2019 ed è curata anche da Stefano Zuffi, è quello di fornire una fotografia amplissima e per certi versi finora inedita di ciò che è stato il Settecento veneto in pittura, un secolo che ha saputo raccogliere e rinnovare le grandiose tradizioni locali del Rinascimento e del Manierismo.
Le icone moderne di Grisha Bruskin: torna l'Atlantide sovietica
Vicenza (askanews) - Una serie di 256 personaggi per raccontare gli archetipi dell'uomo sovietico. Si tratta del dittico Lessico Fondamentale dell'artista russo Grisha Bruskin, una delle opere più importanti in assoluto nella storia dell'arte contemporanea di Mosca, che nel 1988, prima della caduta del Muro di Berlino, fu battuta all'asta da Sotheby's proprio nella capitale sovietica per 242mila sterline.
Un evento che lanciò Bruskin, oggi considerato un artista chiave, e proprio intorno a questo lavoro è costruita la mostra Icone sovietiche che Silvia Burini e Giuseppe Barbieri hanno curato presso le Gallerie d'Italia a Palazzo Leoni Montanari a Vicenza. Un'esposizione che parte dalle mitiche figure di archetipi, ma che tocca anche aspetti, per così dire, di archeologia fantascientifica.
Dopo la Rivoluzione d'ottobre - ha raccontato Bruskin ad askanews - in Russia abbiamo vissuto in una specie di spazio mitologico, una specie di fiaba. Io ho voluto far vedere in questa mostra come i reperti di questa civiltà, sia come statue sia come statuette di porcellana, che ne sono la variante kitsch, possano fare rivivere questo spazio mitico.
Quando l'Unione Sovietica è crollata - ha aggiunto l'artista - ho pensato di guardare questa utopia, questo mito, come un archeologo del futuro. Sono salito sulla macchina del tempo e mi sono catapultato in avanti e ho trovato i reperti di una grandissima civiltà antica e ho visto gli emblemi sovietici distrutti.
Nel museo vicentino di Intesa Sanpaolo, inoltre, le icone russe sono di casa, come ha spiegato Michele Coppola, responsabile della Attività culturali della banca, che ha sottolineato anche il rapporto con l'arte russa in generale.
Sono più di 400 le icone che fanno parte della collezione della banca, tra l'altro una delle collezioni di icone russe tra le più importanti al mondo, riconosciuta dalla comunità internazionale. C'è una continuità, c'è un percorso di approfondimento culturale, scientifico, filologico. C'è, se vogliamo, un modo nuovo di raccontare l'arte sovietica e credo che sia importante che un museo come le Gallerie d'Italia cambi anche le modalità, per dare valore e attenzione a ciò che fa parte della nostra identità.
La mostra si chiude poi con una sala dedicata a installazioni visuali che, sfruttando le immagini archetipiche, modellano un'altra forma di mitologia artistica.
E' una specie di Atlantide sommersa - ha concluso Grisha Bruskin - che abbiamo in qualche modo fatto riemergere con questi lavori multimediali.
L'esposizione Icone sovietiche resta aperta al pubblico a Palazzo Leoni Montanari fino al 15 aprile 2018.
Apollo, l'epifania del divino | Mostra Mito. Dei ed Eroi
Dall’angolo della loggia di Ercole fino agli affreschi che decorano l’interno del museo: Apollo, dio del sole e delle arti, è una presenza costante a Palazzo Leoni Montanari ed è uno dei protagonisti della mostra “Mito. Dei ed Eroi”.
Scoprite questa divinità e la sua storia nel video.
Mito. Dei ed Eroi”
6 aprile - 14 luglio 2019
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Le Gallerie d'Italia celebrano il ventennale
Le Gallerie d'Italia celebrano il ventennale
A Palazzo Leoni Montanari una mostra sul Mito di Dei ed Eroi
SPETTACOLO (Vicenza). A Palazzo Leoni Montanari una mostra sul Mito di Dei ed Eroi in occasione del ventennale di Gallerie d'Italia. Il Presidente emerito di Intesa Sanpaolo Giovanni Bazoli spiega l'importanza di investire nella promozione culturale mentre il curatore della mostra Fernando Mazzocca descrive gli aspetti salienti del percorso espositivo. (c.galvan)
Ercole, il più grande tra gli uomini | Mostra Mito. Dei ed Eroi
Immortalato nell'atto di uccidere l'Idra, Ercole si fa subito notare entrando nel cortile di Palazzo Leoni Montanari.
Le sue incredibili fatiche sono raccontate anche all'interno del museo, negli stucchi della Gallerie delle Verità: scoprite le sue gesta e la storia di questo eroe mitologico nel video.
Mito. Dei ed Eroi”
6 aprile - 14 luglio 2019
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