COLLE DEL PICCOLO SAN BERNARDO / Col du Petit-Saint-Bernard (2188 m s.l.m.) HOSPICE / parc CHANOUSIA
Il colle del Piccolo San Bernardo (col du Petit-Saint-Bernard in francese, col di petchoù-Sèn-Bernar in patois valdostano) è un valico alpino delle Alpi Graie tra Italia e Francia che collega il vallone di La Thuile, valle laterale della Valle d'Aosta, con la Val d'Isère (Tarantasia). La sua altezza, 2188 m s.l.m., lo rende il colle meno elevato delle Alpi Nord-occidentali e pertanto il passaggio più facile tra le vallate savoiarde e valdostane.
Il colle è frequentato fin dall'antichità, come testimoniano ancora i numerosi reperti archeologici e storici che vi si trovano. L'apertura dei tunnel transalpini del Monte Bianco, del Frejus e del Gran San Bernardo ha largamente contribuito a far diminuire la sua importanza.
Il giardino alpino Chanousia si trova nei pressi del Colle del Piccolo San Bernardo, a circa 800 metri al di là del confine italo-francese. È posto in un paesaggio alpino di notevole bellezza, a 2.170 m di quota, in vista della grandiosa mole del Monte Bianco e di altre imponenti cime e si estende su una superficie di circa 10.000 mq., con una discreta pendenza, su un substrato costituito da scisti carboniosi. Il clima è caratterizzato da precipitazioni nevose variabili da 4 a 8 metri che perdurano fino a giugno e spesso anche oltre; la temperatura media annua è di + 1° C, inoltre forti venti spazzano frequentemente il Colle.
La vegetazione spontanea è costituita da pascoli rasi, e il limite del bosco di larici e abeti rossi si trova, sul versante italiano, a circa 1.850 m. Capita spesso che il giardino non sia libero dalla neve prima della metà di Luglio e, non di rado, anche più tardi.
Queste severe condizioni climatiche rendono la stagione vegetativa molto breve (due o tre mesi e a volte anche meno), e condizionano la scelta delle piante che si possono coltivare, che devono essere solo specie provenienti da ambienti di tipo alpino e nivale. Quando si cominciò la ricostruzione delle collezioni, per prima cosa si cercò di riconoscere quali e quante specie fra quelle coltivate prima dell'abbandono, fossero sopravvissute, cercandole fra la vegetazione spontanea cresciuta nelle aiuole e nei sentieri, e come già detto, si riuscì a rintracciarne e a identificarne più di un centinaio. Furono puliti e sistemati i sentieri e ripristinate in un primo tempo le vecchie aiuole, mentre in seguito ne vennero costruite di nuove, con criteri più moderni. Nel corso degli anni furono introdotte specie nuove, in parte ottenute facendo germinare semi, ma per lo più raccolte in natura e trapiantate. In questi ultimi anni si è privilegiato questo secondo modo, che permette di avere in tempi più brevi piante più sviluppate, avendo però riguardo di non eccedere nei prelievi per non danneggiare l'ambiente.
periodo vegetativo è breve, e spesso brevissimo, e quindi le piante crescono lentamente, nei primi anni si preferì non effettuare troppi spostamenti, mentre in seguito si è iniziata la graduale realizzazione di ambienti diversi, quali la roccera calcarea, il pendio detritico di tipo calcareo e di tipo siliceo, la zona umida, ecc., in cui sistemare specie con esigenze ambientali simili.
Fin dai primi anni è stata ripresa la tradizione dello scambio semi, che consiste nel redigere ogni anno un catalogo dei semi raccolti nell'ambiente naturale e nel giardino (Jndex seminum), inviandolo poi a giardini alpini di tutto il mondo e ricevendo in cambio i loro cataloghi, in modo da poter fare richieste ed esaudire quelle altrui. I semi raccolti in natura o provenienti da altri giardini vengono fatti germinare in apposite aiuole, o semenzai. Ai tempi di Vaccari era stata adibita a questo scopo un'area nella zona Est del giardino, suddivisa in piccole superfici da lose infisse nel terreno. Dopo la restaurazione ne è stato predisposto un altro nella zona Sud, meglio esposto. A causa del lungo innevamento e quindi della brevità del periodo vegetativo, non è molto conveniente seminare a Chanousia, in quanto occorrono troppi anni per ottenere piante sufficientemente sviluppate. Si ricorre perciò attualmente a semine a quote inferiori, o come già detto, alla raccolta di piante vive in natura.
Courmayeur Travel
Courmayeur Travel - Courmayeur’s picturesque mountain scenery and healthy mountain air make it an attractive year-round destination. It is one of Europe’s most famous ski locations, and contains the Giardino Botanico Alpino Saussurea, which describes itself as Europe's highest botanical garden. In the summer months Courmayeur is a popular destination for hikers.
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Da Valnontey al rifugio Sella
La terza tappa del Trekking al Gran Paradiso è davvero sorprendente: i panorami che si godono sul gruppo del Gran Paradiso, dal sentiero che conduce al rifugio Sella passando dai casolari dell'Herbetèt, sono straordinari e grandiosi!
Poi il sentiero è molto piacevole, molto panoramico, con un breve tratto attrezzato che non pone difficoltà (comunque non adatto a chi soffre di vertigini).
Quindi se da Valnontey volete salire al rifugio Sella il mio consiglio è di allungare con questo percorso piuttosto che salire diretti col sentiero normale.
Oltretutto avrete modo di visitare la Valnontey fin quasi alla sua testata, vero gioiello di questo angolo di Paradiso.