Trailer Grotta della Cala [ITA]
Allacciate le cinture e godetevi lo spettacolo: il trailer, realizzato da Domenico Lettieri, che vi racconta in pochi minuti cosa è successo in 45mila anni. Nella Grotta della Cala, a Camerota, uno dei siti preistorici più importanti d'Italia, nel 1960 sono stati trovati frammenti di ossa umane dell'età paleolitica. Dal 2016 il viaggio nella preistoria sarà raccontato al pubblico grazie all'allestimento museale realizzato nell'ultimo anno. Buona visione
NOTE:
La Grotta della Cala è un importante sito preistorico. E' formata da un ampio atrio e da una camera interna cui si accede attraverso una strettoia. Le indagini archeologiche, condotte dall'Università di Siena, sono iniziate negli anni ’60 dello scorso secolo e sono tuttora in corso. I risultati di queste ricerche aprono una finestra sulle popolazioni preistoriche vissute nel Cilento a partire da circa 45.000 anni fa.
Il Comune di Camerota, in partenariato con i Comuni di Casaletto Spartano, di Morigerati, di Piaggine, di Rofrano e di Tortorella, ha formulato un’iniziativa dal titolo “Dal Paleolitico al Medioevo, viaggio nel Cilento tra mari e monti.
L’obiettivo? Rafforzare il rapporto tra fascia costiera e entroterra proprio attraverso la storia e i racconti, e valorizzare il ricco patrimonio storico-culturale del tratto di costa di Marina di Camerota e delle aree interne.
In sintesi: mettere in evidenza l’aspetto più affascinante della storia di questi popoli: i segni dell'uomo.
Il progetto, che vede come responsabile l’architetto Biagina Pizzolante, è cofinanziato dallo Stato Italiano, dalla Regione Campania nell'ambito dell'Obiettivo Operativo 1.9 POR Campania 2007-2013 e dal Piano di Azione e Coesione.
Marina di Camerota - Le vie del Paleolitico
Video realizzato per il recupero e la riqualificazione dei valori antropici e naturali esistenti nel territorio del Comune di Camerota, allo scopo di migliorare le condizioni dei suoi abitanti e favorire la conoscenza di tutto il territorio.
Interessanti dal punto di vista scientifico e di importanza internazionale, le grotte di Marina di Camerota sono state oggetto di studi fin dal secolo scorso. Le ricerche hanno permesso di ricostruire i cambiamenti avvenuti lungo la costa e le attività dell'uomo preistorico, dello stesso periodo dell'Uomo di Neanderthal, che abitava questo territorio.
Raggiungibili facilmente a piedi, con una splendida passeggiata che dal centro di Marina di Camerota conduce verso la spiaggia di Lentiscelle, si possono incontrare le prime grotte paleolitiche. La prima è la grotta della Cala, che si apre a pochi metri dal mare e da cui provengono interessanti reperti come ciottoli ed armi in osso.
Proseguendo si incontrano grotta e riparo del Poggio. In origine esse formavano un'unica caverna che, a causa dell'azione delle acque, nel Pleistocene è crollata determinando la forma attuale. Le ricerche archeologiche hanno dimostrato che questo luogo è stato abitato dal Paleolitico Inferiore fino all'Età del Bronzo. Interessante è vedere i resti di ossa di cervo e capriolo, orso bruno, rinoceronte, leone, coniglio, sciacallo ed elefante, che testimoniano l'intensa attività di caccia dell'uomo. Poco più avanti, sulla spiaggia di Lentiscelle, si trova la grotta della Serratura, che prende nome dalla caratteristica forma dell'apertura. Profonda e ricca di testimonianze, nel corso dei millenni la grotta è stata anche sommersa dalle acque. Tale fatto è testimoniato dai fori provocati da piccoli molluschi, i litodomi, e dai solchi lasciati dalle acque marine.
Camerota, Comune situato nel cuore del Parco Nazionalae del Cilento e Vallo di Diano.
Camerota Grotta della Cala Romano Esposito
Meravigliosa Marina di Camerota... Cilento Coast...Italy
Video del Consorzio Turistico Cilento che racconta Marina di Camerota...La Perla del Cilento.
Marina di Camerota; Il nome viene fatto anche risalire a quello della fanciulla Kamaraton, bella come una dea, ma dal cuore di pietra. La leggenda narra che il nocchiero di Enea, Palinuro, se ne innamorò follemente, arrivando addirittura ad inseguire la sua immagine nel fondo del mare, andando incontro al suo destino. Colpevole di amore non corrisposto, Kamaraton venne trasformata in roccia da Venere: la roccia su cui oggi sorge Camerota, testimone perenne di uno sfortunato amore.
Per via della natura carsica del suolo, Marina di Camerota è nota ai paleontologi per le interessanti grotte sparse per tutto il suo territorio, nella maggior parte delle quali, a partire dagli anni '50 del '900, sono stati fatti importanti ritrovamenti archeologici, risalenti principalmente all'età della pietra.
A cominciare dal confine con Palinuro, lungo la cosiddetta Cala del Cefalo si ritrovano grotte che fino all'epoca delle scoperte erano abitate da pastori con le famiglie: tra di esse, sono da menzionare la Grotta del Pesce, quella dell'Autaro e quella Caprara (quest'ultima, oggigiorno, ospita una famosa discoteca). Ai margini settentrionali dell'abitato, esisteva la Grotta della Calanca, oggi non più esistente per via di un crollo. Altre importanti sono la Grotta Sepolcrale o del Poggio, la Grotta di Manfregiudice (a pozzo e pericolosissima), la Grotta della Serratura (sulla spiaggia di Lentiscelle, e così chiamata per la sua forma), la Grotta della Cala o dell'Uomo preistorico ed il Riparo del Poggio o Nicchia Gamba (che rappresenta i resti di quella che fu una grotta, crollata già in epoca preistorica).
Altre ancora si trovano sulla costa e sono raggiungibili solo via mare: tra queste, sono da menzionare la Grotta di Santa Maria, la Grotta di Porto Infreschi (accessibile via mare, e all'interno della quale c'è una sorgente d'acqua freschissima, la cui ossidazione ha colorato la roccia vivacemente), e la Grotta delle noglie o delle noie, così detta per il doppio ingresso a forma di salsicce napoletane (dette appunto noglie).
Nel 1960, alcuni resti di crani umani ritrovati nella Grotta Sepolcrale e, mal ricostruiti, fecero per breve tempo ritenere che fosse stato ritrovato un anello mancante nella catena evolutiva umana, giacché i reperti (risalenti al Paleolitico Medio) si presentavano come quelli di un individuo dal mento sporgente e dalle notevoli capacità craniche, in netta contrapposizione all'Uomo di Neanderthal. Al presunto ominide venne dato il nome di Homo Camerotensis, ma dopo poco tempo studi approfonditi ne fecero cadere la già debole identità.
Marina di Camerota è una rinomata località turistica balneare, sia per la qualità delle acque che per il contesto naturale; essendo immersa fra le colline cilentane ricche della tipica macchia mediterranea.
È stata insignita della Bandiera Blu europea per le spiagge negli anni 2000, 2001 e 2003, e delle cinque vele legambiente nel 2002. Negli anni 2002, 2003, 2004, 2005, 2006, 2007, 2008, 2009 e 2010 ha ricevuto la Bandiera Blu per gli approdi turistici. Da giugno 2011 Marina di Camerota è l'unica città italiana, insieme a Jesolo, ad avere una spiaggia formalmente destinata al turismo naturista.
LE SPIAGGE
Calanca: incastonata tra due piccoli promontori rocciosi, è la spiaggia col fondale più basso, perfetta per i bambini. Dalla spiaggia della Calanca inoltre si vede l'isola di Marina di Camerota. Si trova praticamente a 5 minuti a piedi dal centro storico.
Marina delle Barche: anche questa di sabbia finissima a 10 minuti a piedi dal centro storico.
Lentiscelle: a 1 km circa dal paese. La spiaggia è costituita da piccoli sassi e ciottoli.
Mingardo: serie di spiagge lunga circa 7 km, le più famose delle quali sono la Cala del Cefalo, la Cala d'Arconte e la Spiaggia la Vela, così chiamata per uno scoglio a forma, appunto, di vela. Si trovano tutte fuori dal centro abitato, lungo la strada che collega Marina di Camerota a Palinuro. Prevalentemente di sabbia finissima, sono rinomate per la profondità dei fondali, ideali per chi ama nuotare.
Del Troncone: una delle tante spiagge dette Mingardo. Un po' più appartata e nascosta tra gli scogli. Meta del turismo LGBT, è ufficialmente autorizzata al turismo naturista.
Vlog Marina Di Camerota (2017)
Questo è il mio Vlog sulle mie vacanze a Marina di Camerota.
Marina di Camerota è nota ai paleontologi per le interessanti grotte sparse per tutto il suo territorio, nella maggior parte delle quali, a partire dagli anni '50 del '900, sono stati fatti importanti ritrovamenti archeologici, risalenti principalmente all'età della pietra. A cominciare dal confine con Palinuro, lungo la cosiddetta Cala del Cefalo si ritrovano grotte che fino all'epoca delle scoperte erano abitate da pastori con le famiglie: tra di esse, sono da menzionare la Grotta del Pesce, quella dell'Autaro e quella Caprara. Ai margini settentrionali dell'abitato, esisteva la Grotta della Calanca, oggi non più esistente per via di un crollo. Altre importanti sono la Grotta Sepolcrale o del Poggio, la Grotta di Manfregiudice, la Grotta della Serratura, la Grotta della Cala o dell'Uomo preistorico ed il Riparo del Poggio o Nicchia Gamba. Altre ancora si trovano sulla costa e sono raggiungibili solo via mare: tra queste, sono da menzionare la Grotta di Santa Maria e la Grotta delle noglie o delle noie, cosiddetta per il doppio ingresso a forma di salsicce napoletane.
Nel 1960, alcuni resti di crani umani ritrovati nella Grotta Sepolcrale e, mal ricostruiti, fecero per breve tempo ritenere che fosse stato ritrovato un anello mancante nella catena evolutiva umana, giacché i reperti (risalenti al Paleolitico Medio) si presentavano come quelli di un individuo dal mento sporgente e dalle notevoli capacità craniche, in netta contrapposizione all'Uomo di Neanderthal. Al presunto ominide venne dato il nome di Homo Camerotensis, ma dopo poco tempo studi approfonditi ne fecero cadere la già debole identità. A circa 2 km ad ovest dell'abitato, nelle vicinanze di Capo Grosso, è stata scoperta alla fine degli anni '60 una duna fossile che ha restituito interessanti reperti dell'era Paleolitica e Neolitica. Poco lontano sono stati ritrovati i resti di un insediamento greco, forse un'Acropoli, risalente al VII-VI secolo a.C. Una delle grotte di Lentiscelle è stata temporaneamente adibita a piccolo museo all'aperto dov'è stato esposto il Leone di Caprera, una goletta che nel 1890-1891 attraversò l'Atlantico da Montevideo a Livorno, il cui nome è un omaggio a Giuseppe Garibaldi, così soprannominato. Fra i motivi d'interesse, meritano citazione le tre torri del telegrafo o saracene, attualmente in restauro. Risalenti all'epoca vicereale, esse costituivano un sistema di vedetta e comunicazione ed erano dislocate in punti strategici opportunamente individuati lungo la costa tirrenica meridionale. Esse sono, nell'ordine, la Torre dell'Isola, la Torre del Poggio e la Torre Zancale. Altre torri si trovano lungo il vastissimo litorale (22 km circa), ma si trovano abbastanza lontano dal paese e sono quasi tutte ridotte a rudere; tra di esse, sono da citare quella di cala d'Arconte, la Fenosa o Capo delle Gatte. Villa Mariosa è opera di un architetto francese. È costituita da due torri limitrofe e un grande loggione con arcate, che si affaccia direttamente sugli scogli, con una scaletta che arriva fino al mare. Qui intonò i primi accordi vocali la bella Rina Mariosa, un famoso mezzo soprano degli anni trenta, la quale sposò il noto direttore d'orchestra Ermanno Wolf-Ferrari, amante di questo luogo. Spesso veniva a villeggiarvi anche Gaetano Lama, il noto maestro napoletano, che proprio lì compose la celebre melodia Marì dint'o silenzio, conosciuta poi come Silenzio Cantatore su testo di Libero Bovio. Una targa, all'esterno della villa e con alcune strofe della canzone, commemora l'evento. Marina di Camerota è una rinomata località turistica balneare, sia per la qualità delle acque che per il contesto naturale; essendo immersa fra le colline cilentane ricche della tipica macchia mediterranea. È stata insignita della Bandiera Blu europea e delle 5 Vele di Legambiente. Da giugno 2011 Marina di Camerota è l'unica città italiana, insieme a Jesolo, ad avere una spiaggia formalmente destinata al turismo naturista. Marina di Camerota è dotata di un porto turistico e a differenza di altre rinomate località costiere, Marina di Camerota ha mantenuto intatto l'antico borgo marinaro, che la rende caratteristica e unica nel suo genere, con i suoi vicoli che passano sotto suggestive volte ed arcate e le stradine che proseguono con ponti e scalinate. Festa del pescatore, giunta alla 24ª edizione (2017), la manifestazione, che si tiene ogni anno a metà settembre, è nata con l'obiettivo di celebrare e ricordare la cultura marinara, le tradizioni e le storie dei pescatori di Marina di Camerota. In occasione della festa, ogni anno si tiene una commemorazione alla lapide dei pescatori sita sul porto di Marina di Camerota. L'edizione 2012 è stata interamente dedicata al sindaco-pescatore Angelo Vassallo, ucciso a Pollica il 5 settembre 2010.
Musica: NoCopyrightSounds
MARINA DI CAMEROTA Parte 1
Molte sono le grotte che caratterizzano la costa di Marina di Camerota, ognuna peculiare per forma e vicende storiche. Tra esse ve ne sono tuttavia alcune di importanza enorme, frequentate in epoca preistorica da gruppi di Neandertal e di antichi sapiens che qui vissero lasciando evidenti tracce del loro passaggio.
Raggiungibili a piedi con una splendida passeggiata dal centro di Marina di Camerota verso la spiaggia di Lentiscelle, sono le grotte della Cala, del Poggio e della Serratura, mentre la grotta del Noglio e la baia degli Infreschi possono essere viste attraverso una piacevole gita in barca.
Le profondità di queste caverne hanno custodito strumenti di pietra scheggiata, focolari, ossa di animali, contenitori in ceramica, ciottoli dipinti e ami da pesca in osso che hanno permesso di ricostruire la vita dell'uomo preistorico, le sue attività, ma anche l'ambiente nel quale viveva.
Grotte Marina di Camerota
Escursione in barca - agosto 2011
marina di camerota cilento,escursione a piedi e visita alla grotta del traro
MARINA DI CAMEROTA
Marina di Camerota (Marina re Cammarota in cilentano) è il centro più popoloso (3 500 abitanti) del comune di Camerota, in provincia di Salerno, nel Parco nazionale del Cilento e Vallo di Diano. Il 17 luglio 1848, Ferdinando II Borbone firma il decreto che stabilisce: L'aggregato di case lungo il litorale di Camerota prende il nome di Marina di Camerota. Nel XIX secolo ed agli inizi del XX, Marina di Camerota ha subito il fenomeno dell'emigrazione, rivolta in particolare verso il Sudamerica ed il Venezuela: per i legami mantenuti con quelle terre, in una piazza del centro, di fronte al porto, è stata eretta una statua al Libertador venezuelano Simón Bolívar, al quale sono anche dedicati la via principale del paese e uno dei due cinema locali. Marina di Camerota si trova lungo la strada statale 562, ad 8 km est di Palinuro, 5 da Camerota, 18 da San Giovanni a Piro, e circa 90 da Salerno. L'area costiera comprende ad ovest le zone e località di Grotta del Ciclope (che ospitava una famosa discoteca), Cala del Cefalo, Cala Finocchiara, Cala d'Arconte (con un'isoletta adiacente) e Calanca. Ad est vi sono Lentiscelle. Sita proprio sul 40º parallelo nord, è il centro abitato più meridionale della Campania. Il punto geografico più meridionale è, invece, Monte di Luna. Residenza estiva settecentesca dei marchesi di Camerota: la famiglia Marchese prima e Orsini poi. Oggi versa in uno stato fatiscente. Per via della natura carsica del suolo, Marina di Camerota è nota ai paleontologi per le interessanti grotte sparse per tutto il suo territorio, nella maggior parte delle quali, a partire dagli anni '50 del '900, sono stati fatti importanti ritrovamenti archeologici, risalenti principalmente all'età della pietra. A cominciare dal confine con Palinuro, lungo la cosiddetta Cala del Cefalo si ritrovano grotte che fino all'epoca delle scoperte erano abitate da pastori con le famiglie: tra di esse, sono da menzionare la Grotta del Pesce, quella dell'Autaro e quella Caprara (quest'ultima, oggigiorno, ospita una famosa discoteca). Ai margini settentrionali dell'abitato, esisteva la Grotta della Calanca, oggi non più esistente per via di un crollo. Altre importanti sono la Grotta Sepolcrale o del Poggio, la Grotta di Manfregiudice (a pozzo e pericolosissima), la Grotta della Serratura (sulla spiaggia di Lentiscelle, e così chiamata per la sua forma), la Grotta della Cala o dell'Uomo preistorico ed il Riparo del Poggio o Nicchia Gamba (che rappresenta i resti di quella che fu una grotta, crollata già in epoca preistorica). Altre ancora si trovano sulla costa e sono raggiungibili solo via mare: tra queste, sono da menzionare la Grotta di Santa Maria e la Grotta delle noglie o delle noie, cosiddetta per il doppio ingresso a forma di salsicce napoletane (dette appunto noglie). Nel 1960, alcuni resti di crani umani ritrovati nella Grotta Sepolcrale e, mal ricostruiti, fecero per breve tempo ritenere che fosse stato ritrovato un anello mancante nella catena evolutiva umana, giacché i reperti (risalenti al Paleolitico Medio) si presentavano come quelli di un individuo dal mento sporgente e dalle notevoli capacità craniche, in netta contrapposizione all'Uomo di Neanderthal. Al presunto ominide venne dato il nome di Homo Camerotensis, ma dopo poco tempo studi approfonditi ne fecero cadere la già debole identità, A circa 2 km ad ovest dell'abitato, nelle vicinanze di Capo Grosso, è stata scoperta alla fine degli anni '60 una duna fossile che ha restituito interessanti reperti dell'era Paleolitica e Neolitica. Una delle grotte di Lentiscelle è stata temporaneamente adibita a piccolo museo all'aperto dov'è stato esposto il Leone di Caprera, una goletta che nel 1890-1891 attraversò l'Atlantico da Montevideo a Livorno, il cui nome è un omaggio a Giuseppe Garibaldi, così soprannominato.
Uno dei 3 membri dell'equipaggio, Pietro Troccoli (1852-1939), era cittadino di Marina di Camerota, emigrato giovanissimo in Uruguay. Dal marzo 2007, e per due anni circa, l'imbarcazione è stata a Livorno per restauri. A restauri ultimati, mancando in loco un museo in grado di ospitarla e proteggerla, la storica goletta ha avuto una nuova destinazione museale, entrando a far parte delle collezioni del Museo del Risorgimento e venendo esposta nel Museo nazionale della scienza e della tecnologia Leonardo da Vinci di Milano. Marina di Camerota è una rinomata località turistica balneare, sia per la qualità delle acque che per il contesto naturale; essendo incastonata lungo la fascia costiera di Camerota, fra le colline cilentane ricche della tipica macchia mediterranea.
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PALINURO, Cilento : La Molpa e la Grotta delle Ossa
#GOLFOPOLIKAYAK #Palinuro #canoaturistica #Cilento
Parco del Cilento, Palinuro di Centola, tra i fiumi Lambro e Mingardo è sita l'altura della Molpa, tra la Torre vicereale omonima o di Marinella e l'Arco Naturale con la sua spiaggia. Antica e ricca di storia avvolta nell'eco silenzioso delle sue preistoriche memorie. Uno sguardo sinistro si nasconde nella Grotta delle Ossa, un pirata dagli occhi scheletrici ed una sorta di feluca a coprirgli la testa.. sembra avvisare il visitatore che recentemente sono passati i corsari saraceni, l'11.Giu.1464, portando terrore e distruzione. Hanno rotto il sogno di Molpè, non c'è più la gente della cittadella, resta solo l'eterno girovagare dell'innamorata Isabella.
La Grotta delle Ossa perchè su parte delle parete ci sono concrezioni costituite da ossa di animali del periodo prealluvionale, nel Quaternario (tra 50.000 e 130.000 anni fà). Reperti archeologici di conchiglie, strumenti litici, ossa di animali e fors'anche di umani, tanto da far pensare erroneamente ad un deposito di salme di marinai romani portate lì dal mare dopo i naufragi. Oggi, sotto il dirupo, ci sono spiaggette e fresche grotte, frequentate da gabbiani reali e colombi, alcune accessibili solo da mare ma che un tempo era molto più distante...
MARATEA - Grotte preistoriche di Fiumicello (Fiumicello's Prehistorical caves)
#GOLFOPOLIKAYAK #canoaturistica #Maratea #GolfoPolicastro
A Fiumicello di Maratea, in Basilicata, lo speleologo lombardo Vincenzo Fusco (per conto del Touring Club Italiano) visitò alcune grotte nel 1952 e 1957 riportando alla luce utensili litici, parti di animali, ossa, pezzetti di vasellame, carbone.. le grotte sono vicinissime al mare ed alla spiaggia. Erano abitate dall'uomo di Neanderthal, nel periodo Musteriano del Paleolitico Medio (70.000 - 40.000 anni fa). Delle quattro grotte ne presento solo 3: l'Antro di Fiumicello (una grotta la cui volta è parzialmente crollata, la Grotta Centrale (in cui sono leggibili i segni del mare e... dell'uomo contemporaneo!) e la Grotta Occidentale (almeno 3 m.s.l.m.) con un ingresso più difficile. Queste grotte collegabili alle altre presenti nel territorio (come La Calda di Latronico ma anche in tutto il Golfo da Camerota a Scalea) sono facilmente visitabili e .. valorizzabili (p.e.: l'articolo- proposta di Carmine Marotta).
Una curiosità: .. nel breve filmato c'è la presenza di un quartetto di seppie vanitose! provate ad individuarle.. ;)
MADEINET.net animali associazione castello flora grotte museo ossa piante porto preistoria storia
MADEINET.net animali associazione castello flora grotte museo ossa piante porto preistoria storia
MADEINET.net Louvre di Camerota Italy ( World ) Coast To Mountain Bulgheria
SCARIO - Cilento : La Masseta
#GOLFOPOLLIKAYAK #canoaturistica #scario #cilento
Siamo nel Golfo di Policastro e provenendo (in kayak) da Scario di San Giovanni a Piro verso Marina di Camerota si incotra Punta Spinosa. E' segnata dalla torre Spinosa, in alto, sul versante sud-occidentale di Monte Picotta. Qui inizia, sempre se si viene dal borgo suddetto, l'Area Marina Protetta degli Infreschi e della Masseta. L'AMP accompagna a mare il Parco Nazionale del Cilento, Vallo di Diano e degli Alburni. E' un tratto di costa selvaggio, senza dimore o costruzioni escludendo le antiche testimonianze storiche delle torri del sistema difensivo vicereale e delle grotte-siti preistorici per lo più del paleolitico medio. Grotte carsiche nei tempi remoti che oggi sono lambite dal mare. Qualcuna è stata svuotata dei depositi e strati di decine e centinaia di millenni fà, troppo esposte all'azione marina nei periodi di tragressione ( a cui sono seguiti altri periodi di regressione) ovvero, di innalzamento del livello del mare (e di allontanamento). Altre sono crollate ma hanno comunque conservato importatntissime testimonianze, come il riparo del Molare (video già postato). La Masseta è una zona ma anche una spiaggia con la sua grotta con intorno il verde della macchia mediterranea che si riflette nelle acque del mare. Anche nei fondali c'è qualcosa di prezioso e verde, è una pianta (e non chiamatela alga perchè si potrebbe offendere!): la posidonia oceanica... ;)
Baia Infreschi - Baylicious
Baylicious ... feelconcius
music: Plastic Penguin
video: Bottega Jepis
concept: Equinozio Eventi
in collaborazione con Comune di Camerota, Il Pirata di Porto Infreschi.
more info: equinozioeventi@gmail.com
La Baia degli Infreschi è uno dei pochi porti naturali del Sud Italia. Area Marina Protetta Costa degli Infreschi nel Comune di Camerota (Sa).
Il suo nome deriva dalla presenza di numerose acque sorgive dolci e fredde che sgorgano tra le rocce e le grotte che la circondano, già residenza dell'uomo preistorico è meta turistica esclusiva.
Raggiungibile solo via mare o attraverso un percorso di trekking di media difficoltà ospita la Cala degli Infreschi spiaggia più bella d'Italia 2013 e 2014 secondo Legambiente.
Immersione Marina di Camerota - Grotta di Santa Maria 28072015
Una bella esperienza con tante persone nuove......
Marina di Camerota, crolla una parte della torre storica
Quel grido non ebbe ascolto, a Camerota la torre viene giù tra degrado e rassegnazione. Servizio Bartolo Sansiviero
Uomo del Chiostraccio - RTV38 4 Maggio 2011
Servizio durante la conferenza stampa sul ritrovamento dell'Uomo del Chiostraccio (Servizio del 3 Maggio 2011). I resti ossei di questo uomo paleolitico trovati in una grotta nel territorio di Monteriggioni (Siena) sono attualmente in fase di studio.
La studio multidisciplinare del reperto e della grotta è affidato ad un team di ricercatori dell'Università di Siena tra cui: Dr. Stefano Ricci Cortili, Dr. Ivan Martini, Dr.ssa Adriana Moroni, Prof. Fabio Sandrelli, Prof. Coltorti Mauro.(Supporto economico: fondi Prof. Sandrelli)
A Marina di Camerota tartaruga depone uova in spiaggia
Scoperte le grotte di Cassano
La settimana Incom 01046 del 21/01/1954
Scoperte le grotte di Cassano
Descrizione sequenze:panoramica di Cassano delle Murge ; speleologo Matarroso si cala nella grotta ; ripresa cinematografica all'interno della grotta ; particolare delle stalagmiti ; particolare dei cristalli ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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