Camerano viaducte, Ponte a Camerano , Ponte a Ancona, Ancona highway bridge, Italy,,
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Camerano is a comune (municipality) in the Province of Ancona in the Italian region Marche, located about 10 kilometres (6 mi) southeast of Ancona.
Camerano borders the following municipalities: Ancona, Castelfidardo, Osimo, Sirolo.
Camerano is most notable for the extensive tunnel system that lies underneath most of the old city. These tunnels were constructed in the sandstone bedrock of Camera, with constructions happening piecemeal from the Roman era, up until the 1800s. Although the cause for this tunnel building was originally thought to have been as wine storage cellars, later exploration has revealed that these tunnels began with the Romans, and then were greatly enlarged to function as a refuge from the Moorish incursions into Italy during the early medieval period. Later, the tunnels functioned as a city in their own right, complete with churches (identifiable from the bas-relief Greek crosses engraved on the ceilings), wells, and storage areas.[2] Most recently, the caves functioned as a bomb shelter, holding 3,000 people for 8 days in 1944.tourism,
hotels,Geografia fisica
Il comune ha un'area di 19,81 km² e contiene le frazioni Aspio Terme, Colle Lauro e San Germano. Nel 2010 la vecchia stazione ferroviaria di Aspio Terme sulla linea Ancona - Pescara, dismessa anni fa, è stata ristrutturata e riaperta, grazie anche ad alcuni investimenti privati.
L'area del sottosuolo di Camerano, chiamata Città Sotterranea o Grotte di Camerano, è scavata nell'arenaria e percorre il sottosuolo del centro storico con andamento labirintico. A lungo si è ritenuto che i numerosi cunicoli fossero il resto di antiche cave arenarie o luoghi per conservare il vino. Le esplorazioni hanno inoltre svelato la presenza in quasi tutti gli ambienti di abbellimenti architettonici, bassorilievi e particolari decorativi: volte a cupola, a vela, a botte, sale circolari e colonne particolare gusto architettonico, decorazioni con fregi, motivi ornamentali e simboli religiosi costituiscono una delle costanti dell´intero percorso.
L'origine è tuttora incerta vista la mancanza di documentazione storica; molto si basa sulla tradizione orale, che suggerisce che «di Camerano ce n'è più sotto che sopra», testimoniando che c'è il grande sviluppo planimetrico del percorso ipogeo e che «le grotte sono antiche quanto è antico il paese». Camerano ha un'origine assai antica, i primi insediamenti preistorici affiorati nell'area di espansione edilizia del paese risalgono all'epoca eneolitica (III millennio a.C.); tra la fine del IX e la metà del III secolo a.C. sono invece databili oltre un centinaio di tombe picene poste in contrada S.Giovanni. Tutto ciò collocherebbe, seguendo la sopracitata tradizione orale, l'origine delle grotte in un periodo remoto. I cunicoli scavati in quell'epoca dovevano essere molto stretti e scavati per motivi pratici come la conservazione del cibo, la ricerca dell'acqua, abitazione maggiormente sicura e alternativa alle capanne in superficie. Attualmente non è rimasto nulla di quell'epoca, le grotte oggi visitabili sono il frutto di modifiche e ampliamenti effettuati nel corso dei secoli, dal medioevo alla prima metà del '900, fino alla fine della seconda guerra mondiale. Oltre agli utilizzi pratici, le grotte nel tempo sono state utilizzate come luoghi di culto e di riunione: testimonianza ne sono due chiese ipogee che
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