CASTELLO MALASPINA BOSA SARDEGNA
Il Castello di Serravalle a Bosa e la sua affascinante leggenda
BOSA - Il Castello Malaspina
SARDEGNA - Il castello Malaspina di Bosa (OR) filmato in 4K con Sony RX10M3.
Il Castello Malaspina detto anche il Castello di Serravalle si trova sulla cima del colle di Serravalle, ed è raggiungibile tramite una scalinata lunga e ripida.
Nella vasta piazza d'armi si trova la piccola chiesa di Nostra Signora de Sos Regnos Altos, cappella palatina del castello. All'interno della stessa sono stati rinvenuti una serie di affreschi risalenti al Trecento. (Wikipedia)
Castello Malaspina Bosa (ORISTANO)
Il castello dei Malaspina domina la cittadina di Bosa dal colle di Serravalle. Fu edificato nel 1112....
La leggenda della marchesa Malaspina...
Il castello dei Malaspina di Bosa non è un luogo che richiama da subito immagini tetre, ma forse arrivandoci di notte, fiancheggiando il cimitero, dopo aver sentito questa storia potrebbe capitare anche a voi di vederlo con occhi diversi.
Lei era la marchesa Malaspina, giovane e bellissima ma con un marito superbo, facile all’ira e molto geloso tanto da desiderare che nessuno la vedesse. Per questa ragione fece scavare dei passaggi nascosti di modo che ella potesse entrare ed uscire dal castello senza esser vista.
Tuttavia il marito finì per insospettirsi ed un giorno la accusò di tradimento, preso dall’ira le mozzò le dita delle mani.
Successivamente uscito per incontrare degli amici si dimenticò di avere il fazzoletto con le dita mozzate in tasca, lo estrasse davanti a tutti e queste rotolarono per terra rivelando a tutti cosa aveva fatto.
La leggenda del Il fantasma del castello dei Malaspina...
Cosa avvenne dopo?
Il marchese fu imprigionato e forse condannato a morte ma della marchesa non si ebbero più notizie. Alcuni dicono che sia morta poco dopo il terribile evento, che le dita mozzate si trovino ancora nel castello e che chi le vide cadere a terra divenne di pietra tanto fu l’orrore che li colse.
Comunque c’è chi giura di aver sentito una donna piangere all’interno del castello ed assicurano che lo spirito di questa antica e sfortunata dama si trovi ancora lì, imprigionato fra quelle mura. VIDEO E MONTAGGIO • SERGIO AVELLINO
La leggenda del Castello di Bosa, bellissimo borgo del nord Sardegna
Un'antica leggenda racconta che il Marchese Malaspina, proprietario del Castello di Bosa, delizioso borgo del nord Sardegna, era così geloso della moglie che fece costruire un passaggio sotterraneo che dal Castello conduceva alla Cattedrale, in modo che la Marchesa potesse partecipare quotidianamente alle funzioni religiose senza essere vista da occhi indiscreti.
Un giorno il Marchese in preda a un raptus di gelosia, per un'immaginaria colpa di tradimento, afferrò un coltello e tagliò le dita di ambo le mani della Marchesa.
Le avvolse in un fazzoletto e lo mise in tasca. Dopo qualche ora incontrò gli amici in città. Dimenticatosi del folle gesto e avendo bisogno del fazzoletto, lo tolse dalla tasca facendo cadere le dita di fronte allo sguardo esterrefatto dei compagni che con l'aiuto del popolo lo incarcerarono.
Non si sa cosa avvenne alla Marchesa ma si narra che non potendo trovare pace, il suo spirito vaghi per l'eternità in quegli stessi luoghi in cui era stato soppresso il corpo. Secondo un'altra versione le sue dita si sarebbero pietrificate come rocce nei pressi del Castello. Un'altra interpretazione vuole che quelle rocce dette Sos Testimonzoso sarebbero i testimoni dell'atroce fatto rimasti impietriti dall'orrore.
Voce narrante Valentino Cappai
Produzione Droneimagine di C.M.L. Srl per Sardegna Promozione
Il Viaggio BOSA E CASTELLO MALASPINA
LA FELICITA' SI CATTURA IN POCHI ISTANTI...
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Castello dei Malaspina o di Serravalle a Bosa ~ 02 Aprile 2018 | Viaggiare in Sardegna
Storia:
Il castello dei Malaspina domina la cittadina di Bosa dalla cima del colle di Serravalle, a 84 metri di altezza. Secondo le carte storiche fu costruito nel 1112 dai marchesi Malaspina, originari della Lunigiana e modificato diverse volte nel corso dei secoli. L'imponente torre maestra del mastio fù edificata nel 1300 da Giovanni Càpula; nello stesso periodo venne rinforzato ulteriormente l'intero castello in vista dell’imminente attacco aragonese. Successivamente, nel XV secolo, durante il regno di Alfonso il Magnanimo venne recintato il colle, costruite le due torri secondarie e la chiesetta. Durante il governo aragonese, le principali sette città della Sardegna vennero fregiate del titolo di Città Regia. Le prime furono Cagliari, Iglesias e Sassari nel 1327, seguiti da Castelsardo nel 1448, Bosa nel 1499 e infine Alghero nel 1501. In questo periodo Bosa risultava completamente protetta dalle mura attuali. Nel 1800 venne eseguito un primo restauro conservativo ad opera di Filippo Vivanet e di Dionigi Scano.
Leggenda:
Un'antica leggenda racconta che il Marchese Malaspina, proprietario del Castello di Bosa, delizioso borgo del nord Sardegna, era così geloso della giovane moglie che fece costruire un passaggio sotterraneo che dal Castello conduceva alla Cattedrale, in modo che la Marchesa potesse partecipare quotidianamente alle funzioni religiose senza essere vista da occhi indiscreti. La marchesa viveva relegata tra le mura e l'unica cosa che poteva fare era osservare la coloratissima città di Bosa dall'alto. Un giorno il Marchese, in preda a un raptus di gelosia per un'immaginaria colpa di tradimento, portò lontano dalle mura la marchesa con l'inganno, afferrò un coltello e la uccise; poi li tagliò le dita di ambo le mani, le avvolse in un fazzoletto e lo mise in tasca. Dopo qualche ora incontrò gli amici in città e si ubriacò. Dimenticatosi del folle gesto e avendo bisogno del fazzoletto, lo tolse dalla tasca facendo cadere le dita di fronte allo sguardo esterrefatto dei compagni che con l'aiuto del popolo lo incarcerarono. Non si sa cosa avvenne alla Marchesa ma si narra che non potendo trovare pace, il suo spirito vaghi per l'eternità in quegli stessi luoghi in cui era stato soppresso il corpo. Secondo un'altra versione, le sue dita si sarebbero pietrificate come rocce nei pressi del Castello. Un'altra interpretazione vuole che quelle rocce dette Sos Testimonzos sarebbero i testimoni dell'atroce fatto rimasti impietriti dall'orrore.
Chiesa di Nostra Signora di Regnos Altos:
La piccola chiesa si trova all’interno del Castello di Serravalle che domina l’abitato di Bosa. Probabilmente fu edificata prima del castello e quando, nel 1443, fu ampliata la cinta muraria essa si ritrovò chiusa al suo interno. Originariamente dedicata a San Giovanni prima e a Sant’Andrea poi, cambiò la sua dedicazione nel 1847 quando, tra le macerie del mastio, fu ritrovata una statuetta lignea che raffigurava la Madonna. Questa statuetta, dalle probabili origini tardo-medioevali, venne chiamata Nostra Signora de Regnos Altos; viene ancora oggi conservata nella chiesa e la sua celebrazione ricorre il sabato e la domenica della seconda settimana di Settembre.
Durante i restauri del 1972 furono rinvenuti, nella parte più antica, degli antichi affreschi di grande importanza; gli autori sono anonimi ma considerati i temi trattati è evidentemente l'influenza dei Francescani e degli Spagnoli. Queste raffigurazioni dipinte intorno al 1350 rappresentano un raro esempio di pittura gotica in Sardegna e mostrano scene tratte dal Nuovo Testamento e dalle Vite dei Santi.
FONTI:
Storia del Castello
Leggenda del Castello:
Chiesa e affreschi:
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Bosa Castello di Serravalle (Malaspina)
Il Castello di Bosa.
Castello dei Malaspina a Bosa | Fantasmi della Sardegna
L'antico castello dei Malaspina a Bosa, arroccato sulle pendici del colle di Serravalle, fù in passato protagonista di storie crudeli ed efferate ed ancora oggi sembra che al suo interno si aggirino alcune anime che non riescono a trovare pace.
Ci sono almeno tre leggende che aleggiano attorno al castello dei Malaspina di Bosa e tutte terminano nel peggiore dei modi; oggi scopriremo la più famosa di tutte.
La Sardegna è una antichissima isola ricca di storie e leggende che si tramandano di generazione in generazione, alcune delle quali raccontano di fantasmi che infestano alcuni luoghi particolari.
Sono racconti nati ai tempi in cui le vite dei paesani ruotavano attorno alle residenze dei benestanti come i castelli e le ville, i luoghi di culto come le chiese e le abbazie e i luoghi di lavoro come le miniere.
In Sardegna gli antichi racconti vengono chiamati “contos”, mentre in tutto il mondo vengono chiamate col nome inglese di “ghost stories”, storie di fantasmi.
Nell'isola se ne contano centinaia, un video dopo l'altro scopriremo le storie più famose e i luoghi che le custodiscono nella nuova serie chiamata Fantasmi della Sardegna.
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Citta' di Bosa, Centro storico, Le chiese, Il castello, Le spiagge
La citta' di Bosa, giro su trenino turistico, il centro storico, le chiese, il fiume Temo, il castello dei Malaspina, vista panoramica su Bosa, le spiagge di S'Archittu e di Pòglina, Bosa Marina e i ripetitori di Punta Sa Sea (26/08/2014)
Bosa Castello Malaspina
Bosa Castello Malaspina
Bosa Castello Malaspina
Bosa Castello Malaspina
Philippe Daverio, Castello Malaspina - Massa (Toscana-Italy) -
Tratto da una puntata di Passpartout: Una nuova interpretazione del Medioevo
Borghi d'Italia: Bosa e il fiume Temo
Il borgo antico di Bosa (OR), attraversato dal fiume Temo, è fatto di casette dai colori pastello. È arroccato lungo le pendici del colle di Serravalle su cui domina il Castello Malaspina una delle fortificazioni medievali più conosciute della Sardegna. Da qui la vista sulla cittadina toglie il fiato.
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Bosa fiume temo Ponte vecchio Castello Malaspina sardinia drone
Bosa fiume temo Ponte vecchio Castello Malaspina sardinia drone
Stanze del Castello Malaspina
Filmato realizzato nel 2004 per il Comune di Massa destinato ad essere visualizzato all'interno del Castello Malaspina, che illustra, a partire da un inventario d'epoca, come poteva apparire l'interno del castello in epoca rinascimentale
In visita con Mare Calmo al Castello di Bosa
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???????? Per approfondire:
Antonio Falchi - Il Castello di Malaspina Illuminato
Il castello di Malaspina dal 21 Luglio 2015 è nuovamente illuminato e sembra che il colle di Serravalle, alla sera sia resuscitato a nuova vita e che il maniero vegli su Bosa e su tutta la vallata.
Castello Malaspina (MS)
Questo video riguarda Il mio filmato
Castello Malaspina di Fosdinovo
Alcune immagini del Castello Malaspina di Fosdinovo
in provincia di Massa Carrara
grazie a Sonia per l'improvvisazione alla chitarra classica:)
(Sonia Cenceschi:
Il castello sorge a 500 metri s.l.m., nel borgo medievale di Fosdinovo il cui nome deriva da Fauce Nova ossia Nuovo Passo, attestato per la prima volta nell'XI secolo. La fortezza fu innalzata a difesa del precedente Castro, da un gruppo detto dei Nobili di Fosdinovo, in una posizione strategica per il controllo degli scambi fra zona costiera e pianure della valle del Po. Questi nobili e i Bianchi di Erberia furono feudatari del Conte Vescovo di Luni. In seguito alla decadenza della potenza vescovile, cedettero alla supremazia dei Malaspina.
Negli Atti della Pace di Castelnuovo stipulata a Sarzana il 6 ottobre 1306, fra i marchesi Malaspina e il vescovo-conte di Luni, viene citato Dante Alighieri che aveva ricevuto in piazza della Calcandola, dal marchese di Mulazzo, Franceschino Malaspina, la procura generale per concludere la pace con Antonio Nuvolone da Camilla, vescovo-conte di Luni. Il trattato fu concluso nel palazzo vescovile di Castelnuovo Magra.
Dal 1340 i diritti e il possesso di Faucenova passarono a Spinetta Malaspina il Grande. Il marchese risiede nel castello che sarà ampliato come il borgo dal nipote Galeotto, tanto che Fosdinovo avrà il titolo di Città Imperiale.
Il castello ha pianta rettangolare, 4 torri tonde, un bastione, due cortili di cui uno centrale, ronde di camminamento sui tetti, un avamposto detto Spuntone, a difesa, verso il borgo sottostante. E' ottimamente conservato e visitabile. Vi risiede l'attuale proprietario, Vieri Torrigiani Malaspina che continua l'opera di restauro e cura del castello, intrapresa dal padre Carlo Filippo che nella seconda metà del secolo scorso riportò la dimora all'antico splendore.
1.08: anticamente l'entrata era protetta da un ponte levatoio
1.20: lo stemma raffigurante l'albero dei Malaspina, il cui motto è: Sum mala spina bonis, sum bona spina malis (Sono una spina che non punge per i buoni, sono una spina pungente per i cattivi) e deriverebbe dalla frase pronunciata in punto di morte, Ah, mala spina! dal re franco Teodoberto ferito a morte (547) con una spina da Accino Marzio per vendicare l'uccisione a tradimento del padre Ilduino duca di Milano.
1.30: feritoia per archibugi
1.40: ingresso con porticato rinascimentale e scale cordonate che conducevano uomini e cavalli al cortile centrale
2.33: parte della sala d'ingresso
2.40: ingresso e parte del cortile centrale
3.01: stemma dei Malaspina in cui la testa di un delfino tiene in bocca lo Spino Fiorito (i Malaspina nel 1202 si divisero nei due rami detti dello Spino Secco che ebbe i feudi della sponda destra del fiume Magra, e quello dello Spino Fiorito che ebbe i feudi della sponda sinistra
3.17: cassapanca che contenne il corredo portato in dote da Valentina Visconti a Luigi d'Orleans
3.24: Resurrezione di Cristo affresco del XIV secolo in cui compare inginocchiato in basso a sinistra il committente, Obizzo Malaspina - si trova nella stanza detta di Dante Alighieri
3.37: cassaforte
4.19: parte degli affreschi della Sala Grande
4.48: culla con lucchetto usata per proteggere i neonati della famiglia da rapimenti o sostituzioni
5.20: alcuni particolari della stanza delle torture
5.33: merli del camminamento di ronda
5.39: vista sui tetti di Fosdinovo
5.49: vista sulla vallata e la foce del fiume Magra
per la storia della famiglia Malaspina e del castello:
Italia segreta i fantasmi di Malaspina di Fosdino