Forza d'Agrò (Me)
Forza d'Agrò è un comune italiano di 914 abitanti della provincia di Messina in Sicilia.
Fa parte del comprensorio della Valle d'Agrò e all'Unione dei Comuni delle Valli joniche dei Peloritani ed è situato su un cocuzzolo alla quota di 420 m s.l.m.Il primo insediamento risale al X secolo, con il nome di Vicum Agrillae, mentre l'attuale denominazione risale al XIV secolo.I monumenti più rilevanti sono la chiesa madre, dedicata alla Santissima Annunziata (secolo XVI), il convento Agostiniano, la chiesa della Santissima Trinità ed il castello normanno (XIV secolo), del quale rimangono soltanto dei ruderi.
Come un balcone sul mare Jonio, dal suo belvedere è possibile ammirare la costa da Messina a Siracusa, con Taormina e Castelmola, la baia di Giardini-Naxos e l'imponente mole del vulcano Etna.Nel 1971, il centro storico di Forza d'Agrò (assieme a quello della vicina Savoca) è stato scelto da Francis Ford Coppola per l'ambientazione di numerose scene presenti in tutti i film della saga della famiglia Corleone, a partire da Il padrino.
Forza d'Agrò is an Italian town and comune in Sicily, part of the Province of Messina.Forza d'Agrò is on the lower peak of a small mountain, while on the higher peak that overlooks the town are the remains of a Norman castle. Much of the town consists of traditional buildings and stone paved lanes that are impassable by car. Due to this lack of recent development, Forza d'Agrò has featured as the backdrop in a number of films, such as The Godfather trilogy.
Font : Wikipedia
IL CASTELLO DI PATERNO' (Catania)
PATERNO' e il suo CASTELLO.
Documentario realizzato dall'arch. Mannoia.
Sottotitoli in qualunque lingua.
Castello di Sant'Alessio Siculo
Il castello di Sant'Alessio Siculo sorge sul promontorio roccioso noto come capo Sant'Alessio, all'interno del comune di Sant'Alessio Siculo, nella città metropolitana di Messina.
Il capo è l'unico promontorio a sorgere lungo la fascia costiera ionica tra Messina e Taormina. Per questa ragione ha rivestito, e riveste tuttora, un ruolo importante dal punto di vista strategico; tutti gli eserciti storicamente presenti in Sicilia hanno contribuito, in fasi successive, all'edificazione del castello sulla sua sommità.
Il castello si compone di due torrioni, uno a pianta rettangolare e uno a pianta circolare, e di un muro di cinta. I due torrioni sorgono su due picchi situati all'estremità del promontorio, a strapiombo sul mare. Il torrione circolare sul picco lato monte, il torrione a base rettangolare sul picco lato mare.
Il promontorio, già noto in epoca greca come Arghennon Akron (Argenteo Capo), veniva chiamato Promontorium dai romani, che vi edificarono per primi una fortificazione. Durante la battaglia tra Ottaviano e Sesto Pompeo (36 a.C.), il castello avrebbe ospitato lo stesso Sesto Pompeo, il figlio di Gneo Pompeo Magno, che si era dato alla pirateria, in quegli anni, nei pressi delle coste siciliane, ostacolando i rifornimenti romani.
Nell'atto di donazione con il quale Ruggero II di Sicilia, nel 1117, concesse le terre di Forza d'Agrò al monastero basiliano annesso alla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo d'Agrò, compare l'iscrizione Scala Sancti Alexi in riferimento al promontorio. Durante il medioevo Forza d'Agrò fu centro di non secondaria importanza, e il territorio della odierna (e allora pressoché inesistente) Sant'Alessio vi apparteneva.
La costruzione del castello vero e proprio avvenne in questi anni per iniziativa di Alessio I Comneno, nell'ambito delle guerre condotte da Bisanzio contro i Normanni e i Turchi. In seguito il castello appartenne agli Arabi. In questi periodo il promontorio fu noto come Ad Dargah (La Scala). In epoca normanna furono realizzate significative modifiche strutturali che portarono la fortificazione ad assumere la forma odierna.
La fortezza ospitò Carlo V d'Asburgo (1500-1558) reduce dalla presa di Tunisi del 1535. Nel 1608 il castello venne acquistato, con la relativa baronia, da don Francesco Romeo da Randazzo. In seguito passò alla famiglia Paternò-Castello. Nel 1676, durante la contesa tra francesi e spagnoli, divenne il deposito di viveri della città di Messina.
Agli inizi dell'Ottocento gli Inglesi, per difendere la costa dagli attacchi dei Francesi, provenienti dalla Calabria, ristrutturarono la fortezza costruendo la cinta muraria esterna. Nel 1900 il castello fu acquistato da Giovanni Impellizzeri.
Dall'area antistante il castello si dipartono due gallerie sotterranee che scorrono sotto di esso e terminano in due aperture sulle pareti rocciosa, una lato Messina, una lato Taormina. Qui, nel corso della seconda guerra mondiale, le truppe di tedesche posizionarono due batterie di artiglieria.
Attualmente gli edifici che compongono la fortificazione sono chiusi al pubblico, e in parte diroccati.
Sant'Alessio Siculo (Me)
Soundtrack by Luciano Occhino
Sant'Alessio Siculo is a comune (municipality) in the Province of Messina in the Italian region Sicily, located about 180 km east of Palermo and about 35 km southwest of Messina.Its main attraction is a castle built by the Byzantine emperor Alexios I Comnenos in his war against the Normans and the Arabs, who also held it.
Sant'Alessio Siculo è un comune italiano di 1.493 abitanti della provincia di Messina in Sicilia.Fa parte del comprensorio della Valle d'Agrò e aderisce all'Unione dei Comuni delle Valli joniche dei Peloritani.La regione costiera in cui si trova l'abitato di Sant'Alessio è stata scarsamente popolata in epoca medioevale, a causa dell'elevata esposizione di quell'area alle incursioni dei pirati saraceni. In questo periodo l'epicentro delle attività socio-economiche (prevalentemente agricoltura e pesca) che si svolgevano a Sant'Alessio era Forza d'Agrò, oggi comune contiguo e all'epoca città di primaria importanza. Di questo periodo storico rimangono alcune tracce nel quartiere vecchio, immediatamente sottostante il promontorio su cui sorge Forza d'Agrò.La cessazione della minaccia di incursioni dal mare e lo sviluppo delle vie di comunicazione costiere hanno prodotto in tutta la regione un lento ed inesorabile flusso migratorio dalle località montane, un tempo unico rifugio sicuro, a quelle costiere, maggiormente integrate in un sistema economico non di pura sussistenza. Ciò ha comportato per Sant'Alessio un significativo incremento demografico associato alla crescita del nucleo urbano; nel dopoguerra Sant'Alessio, precedentemente frazione di Forza d'Agrò, assume lo status di comune.All'interno del territorio comunale, sul promontorio noto come Capo Sant'Alessio sorge un castello di epoca normanna. Sulle pendici montuose del Capo sono ancora visibili i resti di fornaci utilizzate per il trattamento della calce. Nel quartiere della Madonna del Carmelo si trova una chiesa risalente anch'essa al periodo normanno. Sempre nella stessa zona, come anche in altre, sono presenti edifici residenziali antichi, in parte abbandonati. Il paese ospita inoltre la Villa Genovese.
Font : Wikipedia
Sicilia - Ponte dei Saraceni e Castello di Sperlinga
Due meravigliosi posti della Sicilia. Il Ponte dei Normanni è un manufatto che da oltre mille anni sfida gli agenti atmosferici e le acque impetuose del fiume Simeto. Il Castello di Sperlinga quasi interamente scavato nella roccia, insieme a quello di Gagliano Castelferrato, rappresenta un capolavoro dell'architettura rupestre siciliana.
VISITA AL CASTELLO DEI GRESTI
VISITA AL CASTELLO DEI GRESTI
Giornata Nazionale degli Amici dei Musei 2011 - 3° Tappa: Monastero Agostiniano di Forza d'Agrò
Grande successo ha avuto la due giorni dedicata alla Riviera Jonica Messinese nell'ambito della VIII Giornata Nazionale degli Amici dei Musei, che ha goduto tra l'altro dell'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il significativo evento, svoltosi sabato 1 e domenica 2 ottobre 2011, è stato organizzato dall'Associazione Amici del Museo di Messina, presieduta da Franz Riccobono con il significativo supporto del Segretario Marco Grassi. Numerosa la partecipazione alle ben cinque visite guidate che hanno fatto scoprire o riscoprire magici e suggestivi luoghi del nostro territorio. Il ricco programma ha visto sabato la visita al Castello Rufo Ruffo di Scaletta Zanclea con il suo interessante Museo ricco di testimonianze del passato del dongione normanno. Il pomeriggio culturale si è concluso a Itala dove nel sagrato dell'Abbazia Normanna dei Santi Pietro e Paolo di Itala si è tenuta la proiezione del significativo documentario: Monte Scuderi: la Montagna del Tesoro di Mario Sarica, Franz Riccobono ed Egidio Bernava. Domenica 2 ottobre la lunga giornata è iniziata alle ore 11 con la visita guidata a Forza d'Agrò della Chiesa della Triade e del Monastero Agostiniano. Nel pomeriggio a Taormina visita al riallestito Museo Siciliano di Arti e Tradizioni Popolari di Palazzo Corvaja e a seguire corteo storico lungo tutto Corso Umberto, da Porta Messina a Porta Catania, della Compagnia d'Armi Rinascimentali della Stella di Messina. Infine le iniziative si sono concluse in serata con la visita in notturna della splendida dimora di Casa Cuseni che vide fra le sue mura ospiti del calibro di Greta Garbo e Pablo Picasso, un nuovo museo voluto da Franco Spadaro che arricchisce il patrimonio culturale taorminese. Le iniziative peloritane della Giornata Nazionale dei Musei sono organizzate anche grazie alla fattiva collaborazione dell'Associazione Bella Sicilia, del Touring Club Italiano Sezione di Messina, della Provincia Regionale di Messina, dei Comuni di Forza d'Agrò, Scaletta e Taormina e dell'Antica Badia Ristoro di Itala.
Castello di Sant'Alessio Siculo 4K
Il castello si compone di due torrioni, uno a pianta rettangolare e uno a pianta circolare, e di un muro di cinta. I due torrioni sorgono su due picchi situati all'estremità del promontorio, a strapiombo sul mare. Il torrione circolare sul picco lato monte, il torrione a base rettangolare sul picco lato mare. Il promontorio, già noto in epoca greca come Arghennon Akron (Argenteo Capo), veniva chiamato Promontorium dai romani, che vi edificarono per primi una fortificazione. Durante la battaglia tra Ottaviano e Sesto Pompeo (36 a.C.), il castello avrebbe ospitato lo stesso Sesto Pompeo, il figlio di Gneo Pompeo Magno, che si era dato alla pirateria, in quegli anni, nei pressi delle coste siciliane, ostacolando i rifornimenti romani. Nell'atto di donazione con il quale Ruggero II di Sicilia, nel 1117, concesse le terre di Forza d'Agrò al monastero basiliano annesso alla Chiesa dei Santi Pietro e Paolo d'Agrò, compare l'iscrizione Scala Sancti Alexi in riferimento al promontorio. Durante il medioevo Forza d'Agrò fu centro di non secondaria importanza, e il territorio della odierna (e allora pressoché inesistente) Sant'Alessio vi apparteneva.
La costruzione del castello vero e proprio avvenne in questi anni per iniziativa di Alessio I Comneno, nell'ambito delle guerre condotte da Bisanzio contro i Normanni e i Turchi. In seguito il castello appartenne agli Arabi. In questi periodo il promontorio fu noto come Ad Dargah (La Scala). In epoca normanna furono realizzate significative modifiche strutturali che portarono la fortificazione ad assumere la forma odierna.
La fortezza ospitò Carlo V d'Asburgo (1500-1558) reduce dalla presa di Tunisi del 1535. Nel 1608 il castello venne acquistato, con la relativa baronia, da don Francesco Romeo da Randazzo. In seguito passò alla famiglia Paternò-Castello. Nel 1676, durante la contesa tra francesi e spagnoli, divenne il deposito di viveri della città di Messina.
Agli inizi dell'Ottocento gli Inglesi, per difendere la costa dagli attacchi dei Francesi, provenienti dalla Calabria, ristrutturarono la fortezza costruendo la cinta muraria esterna. Nel 1900 il castello fu acquistato da Giovanni Impellizzeri.
Dall'area antistante il castello si dipartono due gallerie sotterranee che scorrono sotto di esso e terminano in due aperture sulle pareti rocciosa, una lato Messina, una lato Taormina. Qui, nel corso della seconda guerra mondiale, le truppe di tedesche posizionarono due batterie di artiglieria
The castle consists of two towers, one with a rectangular plan and one with a circular plan, and a surrounding wall. The two towers rise on two peaks located at the end of the promontory, overlooking the sea. The circular tower on the mountain side peak, the rectangular tower on the sea side peak.
The promontory, already known in Greek times as Arghennon Akron (Argenteo Capo), was called Promontorium by the Romans, who first built a fortification there. During the battle between Octavian and Sesto Pompeo (36 BC), the castle would have hosted Sesto Pompeo himself, the son of Gneo Pompeo Magno, who had given himself to piracy, in those years, near the Sicilian coasts, hindering Roman supplies .
In the act of donation with which Roger II of Sicily, in 1117, granted the lands of Forza d'Agrò to the Basilian monastery annexed to the Church of Saints Pietro and Paolo d'Agrò, the inscription Scala Sancti Alexi appears in reference to the promontory. During the Middle Ages Forza d'Agrò was a center of no secondary importance, and the territory of today's (and then almost non-existent) Sant'Alessio belonged to it.
The construction of the actual castle took place in these years on the initiative of Alessio I Comneno, in the context of the wars waged by Byzantium against the Normans and the Turks. Later the castle belonged to the Arabs. During these times the promontory was known as Ad Dargah (La Scala). In the Norman era significant structural changes were made which led the fortification to take on its present form.
The fortress hosted Charles V of Habsburg (1500-1558) after the capture of Tunis in 1535. In 1608 the castle was purchased, with the relative barony, by Don Francesco Romeo from Randazzo. Later it passed to the Paternò-Castello family. In 1676, during the dispute between the French and the Spanish, it became the food warehouse of the city of Messina.
At the beginning of the nineteenth century the British, to defend the coast from the attacks of the French, coming from Calabria, restructured the fortress by building the external walls. In 1900 the castle was bought by Giovanni Impellizzeri.
From the area in front of the castle there are two underground tunnels that flow under it and end in two openings on the rocky walls, one side Messina, one side Taormina. Here, during the Second World War, German troops placed two artillery batteries
Il Castello Di Pietratagliata
Castello Saraceno
Venerdì esibizione dell'Orchestra a Plettro Città di Taormina. Speriamo che resti aperto al pubblico per sempre!!!
Giardino esterno del castello di Salemi
Ripetuti atti vandalici hanno trasformato nella peggior maniera il giardino esterno del castello di Salemi. Le amministrazioni hanno fatto sempre riparare i danni ma senza mai porre rimedio agli atti vandalici. Da un paio d' anni gli attivisti del MoVimento 5 Stelle Salemi hanno chiesto di fare installare delle telecamere per tutelare alcuni luoghi sensibili agli atti vandalici, in modo tale da poterli conservare nel migliore dei modi per i cittadini e i turisti che li vorrebbero ammirare nel loro splendore.
Giornata Nazionale degli Amici dei Musei 2011 - 6° Tappa: Casa Cuseni - Kitson Museum di Taormina
Grande successo ha avuto la due giorni dedicata alla Riviera Jonica Messinese nell'ambito della VIII Giornata Nazionale degli Amici dei Musei, che ha goduto tra l'altro dell'Alto Patronato del Presidente della Repubblica. Il significativo evento, svoltosi sabato 1 e domenica 2 ottobre 2011, è stato organizzato dall'Associazione Amici del Museo di Messina, presieduta da Franz Riccobono con il significativo supporto del Segretario Marco Grassi. Numerosa la partecipazione alle ben cinque visite guidate che hanno fatto scoprire o riscoprire magici e suggestivi luoghi del nostro territorio. Il ricco programma ha visto sabato la visita al Castello Rufo Ruffo di Scaletta Zanclea con il suo interessante Museo ricco di testimonianze del passato del dongione normanno. Il pomeriggio culturale si è concluso a Itala dove nel sagrato dell'Abbazia Normanna dei Santi Pietro e Paolo di Itala si è tenuta la proiezione del significativo documentario: Monte Scuderi: la Montagna del Tesoro di Mario Sarica, Franz Riccobono ed Egidio Bernava. Domenica 2 ottobre la lunga giornata è iniziata alle ore 11 con la visita guidata a Forza d'Agrò della Chiesa della Triade e del Monastero Agostiniano. Nel pomeriggio a Taormina visita al riallestito Museo Siciliano di Arti e Tradizioni Popolari di Palazzo Corvaja e a seguire corteo storico lungo tutto Corso Umberto, da Porta Messina a Porta Catania, della Compagnia d'Armi Rinascimentali della Stella di Messina. Infine le iniziative si sono concluse in serata con la visita in notturna della splendida dimora di Casa Cuseni di Robert Hawthorn Kitson che vide fra le sue mura ospiti del calibro di Greta Garbo e Pablo Picasso, un nuovo museo voluto da Franco Spadaro che arricchisce il patrimonio culturale taorminese. Le iniziative peloritane della Giornata Nazionale dei Musei sono organizzate anche grazie alla fattiva collaborazione dell'Associazione Bella Sicilia, del Touring Club Italiano Sezione di Messina, della Provincia Regionale di Messina, dei Comuni di Forza d'Agrò, Scaletta e Taormina e dell'Antica Badia Ristoro di Itala.
Calatabiano,un antico paese ricco di storia (Ct).wmv
Sountrack : Dino Zullo - L'amuri sicilianu
Calatabiano is a comune (municipality) in the Province of Catania in the Italian region Sicily, located about 170 km east of Palermo and about 35 km northeast of Catania. As of 31 December 2004, it had a population of 5,286 and an area of 26.3 km².The municipality of Calatabiano contains the frazione (subdivision) Pasteria.Calatabiano borders the following municipalities: Castiglione di Sicilia, Fiumefreddo di Sicilia, Giardini-Naxos, Linguaglossa, Piedimonte Etneo, Taormina.
After a lengthy renovation, Cruyllas Castle of Calatabiano (situated between the Alcantara Valley and Etna and not far from Taormina and Naxos) is ready to welcome its visitors thanks to its splendid panorama Between the walls of the castle is enclosed the entire history of the Mediterranean. A procession of populations and cultures who, battling for strategic control of the area by way of the stronghold, have all contributed to the development and enlargement during the course of the centuries: from the Sicels to the Greeks, from the Byzantines to the Arabs; from the Normans to the Suebi/Suevi, until the settlement of the Cruyllas, in the Aragon period, during which the castle was at its maximum splendor.
Calatabiano è un comune italiano di 5.458 abitanti della provincia di Catania,Si trova a 62 metri d'altitudine e a meno di 3 chilometri dal mare Ionio. Il suo territorio, delimitato a nord dal corso del fiume Alcantara, è costituito da una fertile e ottimamente irrigata piana alluvionale e dalle retrostanti colline. Dista 40 chilometri da Catania e 59 chilometri da Messina.La popolazione è concentrata per circa il 75% nel centro capoluogo, e per la restante parte nella frazione di Lapide Pasteria.Calatabiano è un comune del Parco fluviale dell'Alcantara.Il suo territorio si trova sulla direttrice orientale sicula dei collegamenti stradali e ferroviari. Sono inoltre agevoli i collegamenti con l'entroterra alcantarino. È servito da una stazione ferroviaria.La storia di Calatabiano è strettamente collegata a quella del suo castello che si erge su un'altura a 160 metri d'altitudine, all'imboccatura meridionale della Valle dell'Alcantara. Con tutta probabilità, stante l'importanza strategica e militare del sito, una fortezza doveva già essere presente in epoca greca e forse addirittura sicula. A tal proposito lo Schubring sostenne che i Siculi dovevano tenere un caposaldo all'imboccatura della valle, di fronte al monte Tauro, nominato come Castello di Bidio, ma tale ipotesi non è mai stata suffragata dai reperti archeologici rinvenuti, che hanno invece datazione posteriore al II secolo.Il castello, nella sua conformazione attuale, e con l'annesso borgo collinare cinto da mura merlate, venne fondato dagli Arabi, che proprio dal territorio di Calatabiano mossero nel 902 alla conquista di Taormina. Lo stesso toponimo del paese è di chiara origine araba, derivando da قلعة, kalaat (castello) e 'al Bîan, probabile nome proprio del signore locale.Sotto il dominio normanno, regnando Ruggero II, nel 1135 Calatabiano venne elevata a baronia. Tra i vari signori che si succedettero nel corso dei secoli, il periodo più fulgido nella storia di Calatabiano si ebbe con la signoria dei Cruyllas. Famiglia di origine catalana, i Cruyllas ottennero la baronia nel 1396 tenendola per circa un secolo, ingrandendo il castello ed edificando la Chiesa del Santissimo Crocifisso. Esauritasi la successione per linea maschile questa continuò per linea femminile con il passaggio della signoria prima ai Moncada e poi ai Gravina, principi di Palagonia.Nel 1544 si ebbe la venuta del pirata Dragut che, sbarcato sul lido di San Marco, espugnò e saccheggiò il borgo. Nel 1677, a seguito della rivolta anti-spagnola di Messina i francesi assediarono lungamente il castello, venendo respinti dai 150 difensori spagnoli e poi sopraffatti dai soverchianti rinforzi.Il borgo e il castello vennero completamente abbandonati a seguito del Terremoto del Val di Noto del 1693, che danneggiò gravemente l'abitato. La popolazione si reinsediò ai piedi della collina da dove da qualche decennio insisteva già un piccolo insediamento, primo nucleo della Calatabiano moderna, che progressivamente si espanse sulla pianura.Nel 1813 il Parlamento Siciliano decretò la fine del feudalesimo nell'isola, elevando nello stesso anno il territorio di Calatabiano a comune autonomo, con i confini che ha mantenuto fino ad oggi.
Font : Wikipedia
Alla Scoperta della Sicilia col Drone : Paterno' CT Borgo Mediovale
Paterno' CT (Sicily) Borgo Mediovale Ripreso dall'alto con Phantom 2 VISION Plus V.3 e sullo sfondo la meravigliosa Etna
Sicily Castello di Lombardia
Visita culturale Basilica SS Pietro e Paolo d'Agrò - Casalvecchio Siculo
La chiesa dei Santi Pietro e Paolo d'Agrò si trova in Sicilia, in provincia di Messina, nella frazione San Pietro di Casalvecchio Siculo. La chiesa originaria risaliva presumibilmente all'incirca al 560 Fu in seguito completamente distrutta dagli arabi e quindi ricostruita nel 1117. La basilica molto probabilmente subì dei gravi danni nel 1169 a causa del fortissimo terremoto che quell'anno squassò tutta la Sicilia orientale. Fu quindi ristrutturata e rinnovata nel 1172 dall'architetto (capomastro) Gherardo il Franco come si può dedurre dall'iscrizione in greco antico posta sull'architrave della porta d'ingresso.
Sizilien 7: Taormina, Santa Madonna della Roca, Castello Saraceno
Wanderung von Giardini Naxos nach Taormina und hoch zu Santa Madonna del Roca und Castello Saraceno
SANT'ALESSIO CASTELLO BAIA TAORMINA
SANT'ALESSIO SANTA TERESA LETOJANNI 333 7477702 090 2005749 Il parco nel fiume Agrò è stato aperto al pubblico nel 2009 ,su 5 chilometri si snoda il percorso ciclabile sino alla chiesa di San Pietro e Paolo. Dal mare della riviera Jonica si sale verso Antillo passando da Sant'Alessio Scifì, Rocca Fiorita sul lato destro del fiume Agrò. Baia Taormina si apre dopo il Castello di Sant'Alessio sotto Forza d'Agrò, il paese proprio sopra la roccia a strapiombo sul mare che ospita il famoso castello.
Santa Severina(KR) Calabria -Italy - Drone
Castello Cefalà Diana
Il castello del XIII sec, edificato direttamente sulla roccia, è costituito da una cinta interna che riproduce la configurazione del terreno, delimitando quindi un cortile di pianta triangolare. L'ingresso al castello avveniva originariamente attraverso una torre, situata a sud, con due vani porta, chiuso da battenti di legno sprangabili
Nel punto più alto del sito sorge la torre mastra di pianta rettangolare (lughezza 12,60 metri, larghezza 8,40 metri ed altezza 20 metri), costruita da tre livelli con una terrazza coronata da merli ghibellini.
The castle of the thirteenth century, built directly on the rock, consists of an inner wall that mimics the lay of the land, thus defining a triangular courtyard. The entrance to the castle originally occurred through a tower, located to the south, with two compartments, closed by wooden doors sprangabili
At the highest point of the site is the tower coaming rectangular (total length 12.60 meters, width 8.40 meters and height 20 meters), built by three levels with a terrace crowned by merlons.
Le château du XIIIe siècle, construit directement sur la roche, est constitué d'une paroi intérieure qui imite la configuration du terrain, définissant ainsi une cour triangulaire. L'entrée du château à l'origine se est produite dans une tour, située au sud, avec deux compartiments, fermés par des portes en bois sprangabili
Au point culminant du site est rectangulaire tour de hiloire (longueur totale 12,60 mètres, largeur 8,40 mètres et une hauteur de 20 mètres), construit par trois niveaux avec une terrasse couronnée de merlons.
El castillo del siglo XIII, construido directamente sobre la roca, se compone de una pared interior que imita la configuración del terreno, definiendo así un patio triangular. La entrada al castillo originalmente se produjo a través de una torre, situada al sur, con dos compartimentos, con cierre de puertas de madera sprangabili
En el punto más alto de la página es la torre rectangular brazola (longitud total de 12,60 metros, ancho de 8,40 metros y una altura de 20 metros), construida por tres niveles con una terraza coronada por almenas.
Замок тринадцатого века, построенный прямо на скале, состоит из внутренней стенки, которая имитирует рельеф местности, определяя тем самым треугольный двор.Вход в замок изначально осуществлялся через башню, расположен на юге, с двумя отделениями, закрыта деревянных дверей sprangabili
На самой высокой точке участка является башня комингса прямоугольная (общая длина 12,60 м, ширина 8,40 м и высота 20 метров), построенный трех уровнях с террасой, увенчанной зубцами.
O castelo do século XIII, construída diretamente sobre a rocha, é composto por uma parede interna que imita a postura da terra, definindo assim um pátio triangular. A entrada para o castelo originalmente ocorreu através de uma torre, localizada ao sul, com dois compartimentos, fechado por portas de madeira sprangabili
No ponto mais alto do local é a torre retangular coaming (comprimento total de 12,60 metros, largura de 8,40 metros e altura de 20 metros), construído por três níveis, com um terraço coroada por ameias.
十三世纪的城堡,直接在岩石上建造,由模仿土地的外行,从而确定一个三角形庭院的内壁。入口处的城堡最初通过塔发生后,位于南部,有两个隔间,木制门关闭
在最高点的部位是在塔围矩形(总长12.60米,宽度8.40米和高20米),由三个级别与由城齿冠的露台建造。
岩の上に直接構築された13世紀の城は、このように三角形の中庭を定義する、土地のレイを模倣内壁で構成されています。城への入り口は、もともと木製ドアによって閉じ、二つの区画で、南に位置する、塔を介して発生
サイトの最高点に によって戴冠テラス付きの三つのレベルによって建てられた塔のコーミングの長方形(全長12.60メートル、幅8.40メートル、高さ20メートル)が、ある。
Il-kastell tas-seklu tlettax, mibnija direttament fuq il-blat, tikkonsisti minn ħajt ta 'ġewwa li jimita l-lajċi tal-art, u b'hekk jiddefinixxu bitħa trijangolari. L-entratura għall-kastell oriġinarjament seħħet permezz ta 'torri, li tinsab fin-nofsinhar, b'żewġ kompartimenti, magħluqa permezz ta' bibien tal-injam sprangabili
Fl-ogħla punt tas-sit huwa l-rettangolari muxxillara torri (tul totali 12.60 metri, wisa 8.40 metri u għoli 20 metru), mibnija minn tliet livelli bil-terrazzin nkurunat mill merlons.