Orvieto. La necropoli di Crocifisso del Tufo
Il Dott. Paolo Bruschetti, Direttore del Museo Archeologico Nazionale di Orvieto, illustra il fascino e il valore archeologico della necropoli etrusca di Crocifisso del Tufo.
Crocifisso del Tufo Orvieto
Dalla Necropoli Etrusca di Crocifisso del Tufo in Orvieto
ORVIETO CAPUT ETRURIAE - NECROPOLI CROCIFISSO TUFO
A cura della Direzione Canali Tematici di TELEORVIETOWEB NETWORK - Direttore Antonello Romano - Art Director Camilla Ballarin - Executive Producer Maria Lavinia Sperotti
Claudio Bizzarri, Paolo Binaco - La necropoli di Crocifisso del Tufo a Orvieto: le nuove indagini
XXV Convegno Internazionale di Studi sulla Storia e l'Archeologia dell'Etruria - Scavi d'Etruria - Orvieto. 15/17 Dicembre 2017
- Claudio Bizzarri, Paolo Binaco
- University of Arizona
- La necropoli di Crocifisso del Tufo a Orvieto: le nuove indagini
LIONS CLUB ORVIETO - CHIESA del CROCEFISSO del TUFO
La Venerabile Chiesa del Santissimo Crocefisso del Tufo è un'antichissima chiesa, assai venerata dagli orvietani, scavata nel tufo lungo il percorso che corre alla base della rupe sulla quale sorge la città umbra. Il Lions Club Orvieto ne ha finanziato alcune delle opere che ne hanno consetito il ripristino. Ce ne parla Claudio Scattoni, Past Presidente del Lions Club Orvieto
Etruscan Necropolis - Orvieto, Italy
Etruscan tombs located below the hill town of Orvieto (off the Rupe Walk) are interesting and erie as you'll see in my video. Necropolis Del Crocifisso Del Tufo was formed by tomb chambers constructed of tufa blocks. Walk around the area for an up close look. Some believe Orvieto may have been a kind of Etruscan Mecca. More to come on the Etruscans in Cortona.
Project Tuscia: Necropoli del Crocifisso del Tufo
La necropoli del Crocifisso, è una delle necropoli più importanti e meglio conservate degli Etruschi, si presenta come una piccola città dei morti in cui le tombe a dado, sono allineate lungo delle strade, secondo uno schema ortogonale.
Questa nuova progettazione, coerente e unitaria riflette le evoluzioni sociali della civiltà etrusca del VI a.C.
Monumenti Etruschi, Orvieto Umbria ITA - Orvietoviva.com
Il Tempio Etrusco del Belvedere fu dedicato probabilmente al dio Tinia (il Giove degli Etruschi). Il tempio risale al V secolo a.C. e si ritiene avesse una struttura in legno andata persa nel tempo. Di questa costruzione oggi restano ben visibili il basamento, la scalinata, alcuni blocchi perimetrali e le basi delle colonne.
Altrettanto di rilievo, per quanto riguarda la storia etrusca ad Orvieto, sono le necropoli del Crocifisso del Tufo e di Cannicella i cui ritrovamenti sono esposti nei musei della città. La Necropoli del Crocefisso del Tufo -- strutturata come una vera e propria città dei morti, con tanto di strade - è visitabile e si trova appena fuori centro storico, in direzione Orvieto Scalo.
Orvieto | Capolavori dell'antica Velzna
Il Dottor Giuseppe M. Della Fina, Direttore scientifico del Museo archeologico Claudio Faina, illustra due capolavori affiorati dalle necropoli etrusche di Orvieto: la Venere di Cannicella e un cippo a forma di guerriero di fine fattura
Orvieto. Masterpieces from ancient Velzna
Doctor Giuseppe M. Della Fina, Claudio Faina Museum's scientific Director, talk about twoo masterpieces from Orvieto's Etruscan necropolis: a valuable Venus from Cannicella and a refined gravestone in the shape of a warrior head stand out.
Etruscan Monuments, Orvieto Umbria ENG - Orvietoviva.com
The Etruscan Temple of Belvedere was probably dedicated to the god Tinia (the Etruscan Jupiter). This temple dates back to the Fifth Century B.C. and its structure - probably made of wood -- was destroyed. Today we still can admire the remaining basement, staircase, some perimetric blocks and the column bases.
The temple, the Crocifisso del Tufo Necropolis and the Cannicella Necropolis are all important pieces of the Etruscan history in Orvieto. Findings from all three sites can be viewed in the town museums. Crocefisso del Tufo -- structured as an actual city of the dead, is located right outside the historic center of Orvieto, towards Orvieto Scalo.
DISCOVERY ORVIETO - la città degli Etruschi
Scopriamo la nascita di Orvieto, partendo dalla formazione della rupe orvietana, avvenuta circa 700.000 anni fa, alla scoperta del pozzo di San Patrizio, delle sepolture di Crocifisso del Tufo ricostruite in 3D, ai ritrovamenti di epoca villanoviana e addirittura di epoca neo-eneolitica.
Racconteremo la storia dai primi insediamenti al processo di urbanizzazione che nel corso dei secoli formarono l'antica Velzna, centro etrusco di grande prestigio e ricchezza, preso di mira dall'Impero Romano che la distrusse. Rinascerà a nuovo splendore solamente nel Medioevo.
Una panoramica finale nelle prestigiose sale del Museo Archeologico, ci presenteranno i corredi e reperti riscoperti nelle tombe, fornendoci così un quadro esauriente sulla storia archeologica della città.
VOLTERRA - Tomba Etrusca in abbandono - by R.Caldon
Una tomba etrusca abbandonatra fra la vegetazione: la terra franata l'ha semisepolta e rischia il crollo. Ha un portale d'ingresso imponente, bellissimo; la tomba si trova nella zona dei Marmini. Come si può dimenticare così la ricchezza di Volterra?!?
CROCIFISSI E OPERE LIGNEE, IN 7 MILA ALLA MOSTRA
CIVIDALE DEL FRIULI - E' in chiusura domenica 12 ottobre la mostra dedicata alle sculture e al crocifisso ligneo nel Patriarcato di Aquileia ai tempi di Pellegrino II. Opere rarissime e preziose finora ammirate da 7 mila appassionati.
- Intervistati: LUCA CABURLOTTO (Soprintendente del FVG) - Servizio di Simonetta D'Este, riprese di Giancarlo Virgilio, montaggio di Giancarlo Virgilio
Il Tempio del Belvedere, storia e reperti del sito- (Orvieto)
Il tempio etrusco del Belvedere in Orvieto è uno dei più importanti della civiltà etrusca dell'Italia tiberina Gli scavi archeologici (4 per l'esattezza)fatti in più riprese ad incominciare dai primi anni dell'ottocento e terminati nel 1879, hanno riportato alla luce molti reperti di sculture in argilla risalenti al 5° ed inizi 4° secolo avanti Cristo ed oggi conservati al museo archeologico di Orvieto- Il filmato è andato in onda nella TV locale Orvieto 39 nell'anno 2003 e facente parte della serie di puntate Scavare nel passato condotta da Mauro Sborra -
Orvieto (Terni - Umbria - Italy)
Piccolo borgo dell’Umbria, abbarbicato su di una rupe di tufo, Orvieto ha una storia antica. Ed è un vero e proprio gioiello dell’architettura etrusca, ricco di testimonianze, d’architetture civili e religiose e di angoli da esplorare.
Famosa soprattutto per il Duomo dalla facciata a mosaico, Orvieto offre in realtà tutta una serie di itinerari storico-artistici.
DA VEDERE:
Gli Etruschi a Orvieto
A ridosso di Orvieto, numerosi sono i siti d’epoca etrusca e i luoghi di sepoltura che negli anni sono stati scoperti. Tra i principali siti, meritano una visita la Necropoli di Crocifisso del Tufo – costruita secondo uno schema di vie ortogonali che ricalca i modelli urbanistici dell’epoca – e i vari musei che ospitano testimonianze provenienti dalle vicine necropoli etrusche.
Il Museo Archeologico Nazionale di Orvieto e il Museo della Fondazione Claudio Faina ospitano ceramiche a figure rosse, armature da parate composte di elmo, corazza, schinieri e scudo, e tutta una serie di oggetti da corredi funerari, sia di importazione che di produzione locale: spille, monili, pugnali in metallo, vasellame di bucchero.
Infine, in piazza della Repubblica, è possibile visitare i sotterranei della chiesa di Sant’Andrea.
Il duomo di Orvieto
Simbolo di Orvieto, e capolavoro dell’arte gotica italiana, il Duomo cittadino è molto più che una chiesa. Il suo Sacro Corporale ospita moltissime opere d’arte, e la sua armonia è incredibile se si pensa che – qui – hanno lavorato per oltre tre secoli più di venti artisti.
Iniziato nel 1290 per offrire al Corporale del Miracolo di Bolsena un posto dove essere venerato, il Duomo fu costruito fino alla seconda metà del Millecinquecento. Arnolfo di Cambio, Lorenzo Maitani e Andrea Orcagna si alternarono, e l’effetto è straordinario: i bassorilievi con Storie del Vecchio e Nuovo Testamento e del Giudizio Finale, il fronte impreziosito dai mosaici e dal rosone di Andrea Orcagna, le cappelle. Veri capolavori d’arte religiosa.
E sono proprio le cappelle, ad essere imperdibili. Innanzitutto la Cappella del Corporale, dove il corporale è quello del Miracolo di Bolsena, un evento fondamentale per la chiesa cattolica, che vide un’ostia perdere del sangue. Il Duomo fu costruito proprio per ospitare il corporale, che oggi trova posto – insieme all’ostia – in un reliquiario d’oro, argento e smalto, d’epoca medievale.
C’è poi la Cappella di San Brizio, importantissima testimonianza del Rinascimento italiano e affrescata da Beato Angelico, Benozzo Gozzoli e da Luca Signorelli. A tema Giudizio Universale, ospita scene straordinarie che incantano il visitatore.
Il pozzo di San Patrizio
Capolavoro dell’ingegneria costruito nel 1527 per volere di papa Clemente VII da Giuliano da Sangallo il Giovane, il pozzo di San Patrizio aveva un obiettivo: assicurare ad Orvieto la disponibilità d’acqua per tutto l’anno. E in effetti, questo pozzo scavato nel tufo, raggiunge l’acqua nascosta sotto la rupe su cui il borgo è costruito.
Profondo 62 metri e con 72 finestre, si caratterizza per le due scale elicoidali gemelle: una per la discesa, una per la risalita. Grazie ad esse, e grazie alla possibilità di far scendere nel pozzo i muli da soma, le operazioni di carico dell’acqua erano molto più semplici. Oggi, il pozzo di San Patrizio può essere visitato. Basta aver voglia di scegliere, e poi di risalire, i suoi 258 gradini.
Underground: la città sotterranea
Ma Orvieto non è bella solo in superficie: nella sua rupe si nasconde un complesso labirinto scavato nel corso di 2500 anni e composto da oltre 1200 grotte, cunicoli, pozzi e cisterne, venute alla luce per caso dopo una frana. Oggi, grazie al progetto di Orvieto Underground, quel labirinto può essere visitato. Ed è un’esperienza davvero indimenticabile.
La visita guidata, prenotabile online, si snoda lungo un agevole percorso che attraversa strutture ipogee rimaste intatte. Laddove il sentiero corre parallelo alla rupe, panoramiche aperture fanno filtrare la luce. E tutto s’accende di leggenda.
La bistecca del villano
Testimonianze storiche a parte, Orvieto ha anche una sua tradizione culinaria. O, meglio, ha prodotti tipici assolutamente degni di nota. Su tutti, la pera di Monteleone. Soprannominata “bistecca del villano” per via del suo valore nutrizionale, ha un peso medio di 140 – 160 grammi e una forma conica corta. La sua buccia è gialla, liscia e spessa, la polpa saporita e aromatica. E, a detta dei buongustai, è buonissima al forno oppure in una zuppa dolce, insieme alle castagne. L’ideale per rifocillarsi, dopo un giro tra le diverse anime d’Orvieto.
Orvieto - Appunti di viaggio ♥
Le origini di Orvieto risalgono alla civiltà etrusca: i primi insediamenti, sono del IX° secolo a.C. e si localizzarono all'interno delle grotte tufacee ricavate nel massiccio su cui sorge attualmente la città.
Dopo essere stata annessa nel III° secolo a.C. ai territori di Roma, Orvieto rimane sotto la sua dominazione fino al declino dell'Impero Romano d'Occidente. Diviene poi libero Comune, e durante le lotte tra Guelfi e Ghibellini, è strenua oppositrice del Barbarossa, rimanendo fedele al Papa. Forte della considerazione dello Stato Pontificio, Orvieto può così prosperare per tutto il Medioevo, raggiungendo l'apice dello sviluppo nel XIII° secolo con la costituzione del Consiglio generale dei 400 e l'elezione del Capitano del Popolo.
E' durante questo periodo che si ebbe un fervido lavoro di costruzione di palazzi ed edifici sacri tra cui spicca il celeberrimo Duomo, risalente al 1263, indubbiamente la testimonianza architettonica più importante della città, con la sua splendida facciata gotica e con la ricchezza delle decorazioni e delle cappelle interne. Nella città antica troviamo poi il Pozzo di San Patrizio, edificato nel 1527 su progetto di Antonio da Sangallo il Giovane, il Palazzo dei Sette del 1300, il Palazzo del Capitano del Popolo (XII° secolo) nel quale si tenevano le riunioni del Consiglio Popolare, le chiese di S. Andrea (XII° secolo), S.Domenico (XIII° secolo), S.Giovenale (XI° secolo), Palazzo Soliano (1262) al cui interno sono ospitati due musei : il Museo dell'Opera del Duomo ed il Museo d'Arte Moderna. Inoltre si ricordano il Teatro Mancinelli (1866), la suggestiva Città Sotterranea e la Necropoli del Crocefisso del Tufo risalenti al periodo etrusco.
♫ Run with you dall'Album : Melinda ♪♪
Rinnovato l'apparato didascalico del Museo Faina - Orvieto
E' stato completamente rinnovato l'apparato didascalico del Museo etrusco Claudio Faina, che compare ora nelle vetrine sia in lingua italiana che in lingua inglese. Un'operazione che si rendeva necessaria, è stato spiegato dal Direttore, Prof. Giuseppe Della Fina, in un museo importante e frequentatissimo da stranieri quale è il Faina.
A compiere questa rivoluzione comunicativa è stata una giovane studiosa americana dell'Università dell'Arizona, la dottoressa Nancy Leo che sta seguendo un corso indipendente di studi in archeologia classica all'interno dei programmi scolastici che l'università statunitense svolge presso la sede di Orvieto Studi con il coordinamento del prof. Claudio Bizzarri.
La rivisitazione dei testi in lingua inglese cerca di rapportarsi alle esigenze di persone con una preparazione classica diversa da quella della nostra civiltà mediterranea e offre ai visitatori la possibilità di comprendere a fondo le caratteristiche dei reperti esposti.
Per ognuno di essi viene segnalata la datazione, l'attribuzione e il contesto di provenienza quando esso è noto, vengono inoltre forniti gli strumenti di base per comprendere l'uso antico dei singoli oggetti e capire il significato delle scene eventualmente raffigurate su di essi.
Storie di Persone e di Musei - Museo Etrusco Claudio Faina di Orvieto (TR)
Il ciclo Storie di Persone e di Musei presenta il Museo Etrusco Claudio Faina di Orvieto (TR); il racconto di questa struttura museale, tenutosi il 16 marzo 2018) è affidato ad Antonio Concina, Presidente della Fondazione per il Museo Claudio Faina, ad Alessandra Cannistrà, Assessore alla Cultura del Comune di Orvieto e a Giuseppe M. Della Fina, Direttore Scientifico della Fondazione per il Museo Claudio Faina.
Il fascino di una collezione sta in quel tanto che rivela e in quel tanto che nasconde della spinta segreta che ha portato a crearla, l'osservazione è di Italo Calvino e appare in Collezione di sabbia. Va tenuta presente percorrendo le sale del Museo Claudio Faina di Orvieto che sembrano progettate proprio in funzione di quella spinta segreta che condusse i conti Mauro e Eugenio Faina a divenire collezionisti di antichità tra gli anni Sessanta e Ottanta dell'Ottocento.
Il percorso espositivo si apre proprio con la presentazione del monetiere, così caro a Mauro, quindi s'incontrano altri reperti raccolti da lui. Si arriva, quindi, alle sale con le antichità collezionate da Eugenio, qui il primato passa alla ceramica attica a figure nere e rosse rinvenuta nella necropoli orvietana di Crocifisso del Tufo.
Vi si trovano capolavori assoluti, fra cui tre anfore attribuite ad Exekias.
Il percorso prosegue al secondo piano e qui gli oggetti sono disposti secondo il tradizionale criterio cronologico e tipologico. Dopo il luogo di sosta, un lungo corridoio da cui si può ammirare la splendida facciata della Cattedrale orvietana, i reperti archeologici tornano ad essere i protagonisti.
Da qualche mese, questo piano raccoglie anche la collezione di vasi donata al museo dall'architetto Mario Lolli Ghetti. Palazzo Faina, al pianterreno, ospita anche la collezione civica di archeologia, vi figurano pezzi molto noti di ritrovamento ottocentesco: la Venere di Cannicella, il cippo a testa di guerriero, alcuni altorilievi di terracotta dal tempio di Belvedere.
Places to see in ( Orvieto - Italy ) Museo Claudio Faina
Places to see in ( Orvieto - Italy ) Museo Claudio Faina
Palazzo Faina, located in the Piazza del Duomo, is worthy of facing the Cathedral thanks to its elegant symmetry typical of a nineteenth-century noble residence. Its construction started in 1846 at the wish of earl Claudio Faina senior, who decided to put to new use the ground floor structure of a thirteenth-century house belonging to the Monaldeschi, that had already undergone renovation work in the seventeenth century. It deserves much more than just a glance and there are several reasons why you should not overlook this building.
In the first place, because of the important archaeological collection it hosts, composed of findings of the Municipal Museum located on the ground floor and of the art collection originating from collection activities of the Conti Farina on the upper floors. The Municipal Museum will allow you to view the interesting Etruscan findings coming from the holy site of Cannicella, the Crocifisso del Tufo Necropolis and the Belvedere Temple, among which the pediment decoration of the Temple itself, a valuable archaic Venus and a refined gravestone in the shape of a warrior head stand out. The collection hosted on the upper floors will put you into contact with an interesting example of the history of collecting and the culture of the ruling class after Italy's unification.
Started by earl Mauro, upon his death it was inherited by his brother Claudio who, in turn, entrusted his nephew Eugenio with the task of looking after it; the latter decided to move the collection from the family palace in Perugia to Orvieto, thereby also changing the collection orientation. In fact, rather than buying antiquities in art markets, Eugenio oriented his interest towards the findings that were being brought to light in the 1870s and 1880s thanks to the feverish excavation activity in Orvieto's necropolis. The collection was left by Claudio junior to the Municipality of Orvieto in 1954, together with all his properties, in order to fund the Fondazione per il Museo Claudio Faina, an entity that deals with the management and conservation of these precious works of art still today. The collection includes a rich coin cabinet, prehistoric and protohistoric materials, buccheri, Etruscan bronze and ceramic items, Attic vases with red and black figures, amongst which three beautiful amphorae are attributed to Exekias, the main Attic potter in the black-figure technique.
But the Faina Museum also deserves a visit for the beauty of the building itself, showing valuable decorations attributed to painter Annibale Angelini from Perugia, and the magnificent view of the Duomo that one can enjoy from its windows. In this respect, ask the keepers to show you the way to the second floor gallery, from where you can have an even more particular view of the Cathedral.
Last but not least, especially if you have children or teenagers with you, the Museum offers a playful interactive route for kids, an enjoyable experience to make the younger approach history as an adventure while improving their knowledge of the Etruscans.
( Orvieto - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Orvieto . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Orvieto - Italy
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