Montepaone, “Il volo delle comete” vince il premio teatrale
Montepaone, la compagnia “Il volo delle comete” vince il premio teatrale
Migliore attrice Anna Buffone e migliore attore Andrea Avallone
La compagnia “Il volo delle comete” di Amantea ha vinto a Montepaone il primo premio “Vernaculando” quale miglior gruppo partecipante all'omonima rassegna. Il riconoscimento è stato assegnato nel corso della quarta “Festa del Teatro”, organizzata dall'associazione culturale “Il Piccolo Teatro d'Arte”. La cittadina jonica ha ospitato la partecipata manifestazione che si è svolta con la consueta, brillante regia del direttore artistico Edoardo Servello, nella cornice dell'anfiteatro all'aperto sul lungomare. Tanta musica, con il bravo violinista Gabriel Giannotti e il cantastorie Nando Brusco, in coppia con il maestro Emanuele Filella, ma anche divertimento, con la leggerezza del mimo Achille Veltri, ad allietare la serata. Il sindaco di Montepaone, Mario Migliarese, ha consegnato il premio quale migliore attrice ad Anna Buffone (compagnia “Il volo delle comete”). Il presidente Zona 22 della X circoscrizione Lions Distretto 108 YA, Francesco Pugliano, ha consegnato il premio quale migliore attore ad Andrea Avallone (Compagnia Comica Salernitana). L'avvocato Luigi Muraca ha consegnato il premio quale migliore caratterista a Salvatore Filosa (gruppo teatrale “La Torre” di Torre Melissa). Felice Reverso, componente del consiglio di amministrazione della Bcc di Montepaone, ha consegnato il premio quale migliore regia a Franco Sacco (compagnia “Il Sorriso” di Isola capo Rizzuto). Edoardo Servello ha colto l'occasione per sottolineare l'importanza del “Piccolo Teatro d'Arte” di Montepaone sulla scena culturale del comprensorio. Un luogo di incontro e socializzazione che va avanti da ben 21 anni con gli sforzi di un solido gruppo di volontari e di altrettanti generosi sponsor. Per dare maggiori certezze al progetto servirebbero, però, maggiori investimenti di parte pubblica e, soprattutto, una nuova struttura, un polifunzionale magari da adibire anche a teatro. [8 agosto 2019]
Teatro Jazz a Montepaone
Teatro Jazz a Montepaone. Uno spettacolo unico e originale, ospitato dal Piccolo teatro d'arte egregiamente diretto da Edoardo Servello. In scena un quartetto d'eccezione composto da Nilde Paonessa, Rodolfo Cervetto, Pino Delfino e Bruno Marrazzo. Strumenti diversi, musicisti provenienti dai luoghi più disparati d'Italia, ma una miscela di grande effetto artistico che ha strappato lunghi applausi al pubblico calabrese.
Tsunami
Diventata ormai di uso comune in molte lingue, italiano compreso, tsunami è una parola giapponese che alla lettera in lingua giapponese indica onda contro il porto, e viene utilizzata fin da tempi molto antichi per indicare, appunto, un'onda anomala molto alta, molto forte, che dal mare arriva a colpire le coste.
Ha perfettamente senso che questa parola esista solo in giapponese. Si tratta di un fenomeno estremamente raro che per verificarsi richiede due cose: un terremoto estremamente forte, che si verifica in mezzo al mare, e quindi è comprensibile che la parola sia stata introdotta in Giappone, che si trova in una delle zone più fortemente sismiche del pianeta, ma che è, al tempo stesso un paese insulare costruito su un arcipelago di isole.
Quando un terremoto estremamente forte ha il suo epicentro in mezzo al mare lo spostamento della superficie terrestre, di un blocco di crosta terrestre, libera una grande quantità di energie che provoca un'onda che si propaga sul mare. In realtà può essere poco visibile mentre si sposta sul mare, perché l'altezza dell'onda può essere relativamente limitata, ma una volta che raggiunge la terraferma e quindi i fondali più bassi quell'onda si alza fino a raggiungere la terraferma con effetti catastrofici provocando grandi devastazioni, un fenomeno appunto molto raro ma che nella storia giapponese si è ripetuto alcune volte al punto da meritarsi una parola per sé.
Tutti noi abbiamo avuto familiarità con questa parola la prima volta in occasione del terremoto che ha colpito il Sud Est Asiatico, in particolare l'Indonesia e le zone di Giava e Sumatra nel dicembre del 2004. Quel terremoto, che fu uno dei più potenti mai registrati da quando esistono i moderni sismografi, fece in realtà ancora più danni per il potente tsunami che causò, che fece oltre 230 mila morti in diversi paesi del Sud Est Asiatico e che, dalla zona di Giava e Sumatra dov'era partito, fu percepito addirittura fino alle coste dell'Africa.
Un altro tsunami di cui abbiamo visto tragicamente gli effetti fu quello causato invece proprio in Giappone dal terremoto nella primavera del 2011, terremoto estremamente forte che però provocò relativamente pochi danni in quel paese molto ben attrezzato per resistere agli eventi sismici. Lo tsunami che passò, invece, fu così forte al punto da provocare un grave e preoccupante incidente alla centrale nucleare di Fukushima che fu investita proprio dall'ondata d'acqua. Da notare che anche in quel caso le onde causate da quello tsunami arrivarono addirittura dall'altra parte dell'Oceano Pacifico e si fecero sentire fino alle coste della California.
Oggi la maggior parte dei paesi sismici e collocati su coste stanno mettendo in piedi dei sistemi di allerta per essere in qualche modo allertati e preparati con qualche ora di anticipo all'arrivo dello tsunami nel caso di un forte terremoto, qualcosa di cui forse ci sarebbe bisogno anche in Italia, dove in particolare la zona di Messina e Reggio Calabria, già teatro di un fortissimo terremoto nel 1908, è esposta proprio a questo tipo di rischio, e infatti nel 1908 al terremoto di Messina fu associato anche un forte tsunami.
Da notare, per chiudere, come negli ultimi anni, in senso metaforico, la parola tsunami sia venuta a indicare ogni fenomeno che possa essere descritto come un'onda improvvisa, estremamente violenta, imprevista e sostanzialmente inarrestabile.