La terza campagna degli archeologi dell'Università di Pavia in Oltrepò
Continuano gli scavi degli archeologi dell'Università di Pavia nelle vicinanze dell’attuale Cascina Boarezza, nei pressi di Rivanazzano Terme, nell'Oltrepò pavese. I ricercatori hanno indagato quest'anno il lato nord dell'edifico rustico rinvenuto nel 2016 e caratterizzato da più fasi di vita, dall’età augustea a quella di Costantino. Altri importanti reperti si aggiungo alla lunga lista di quelli già rinvenuti, come monete e numerose tipologie di ceramiche, tra cui quella a vernice nera (IV-I sec. a.C.).
In un nuovo scavo, a poche centinai di metri dal campo principale, sono emerse invece tracce di intonaco: segno di una probabile villa mista con una porzione dedicata a residenza per il dominus.
La campagna si inserisce in un più ampio progetto di ricostruzione del paesaggio storico fatto non solo di opere dell'uomo ma anche della natura, e in questo caso realizzato in collaborazione con i ricercatori di geologia per lo studio dei paleosuoli e delle divagazioni del torrente Staffora.
Il torrente Staffora mette a rischio 7 Comuni dell'alto Oltrepò. Servono interventi urgenti
Il torrente potrebbe mettere a rischio 7 centri abitati in tutta la Valle e bisogna intervenire. Questo in estrema sintesi il risultato dello studio sulla sicurezza idrogeologica del torrente Staffora, presentato giovedì mattina presso la sede della comunità montana a Varzi dai tecnici incaricati dalla Regione. Gli interventi in alveo, che dovrebbero essere finanziati all’interno di un maxi stanziamento del governo da 148 milioni di euro per la messa in sicurezza di tutta la Lombardia, riguardano in prevalenza tratti di fiume in diversi paesi della valle. Più precisamente, Varzi, Bagnaria, Godiasco Salice Terme e Rivanazzano Terme. Più nel dettaglio, gli interventi consisteranno nell’abbassamento delle briglie già presenti per abbassare il letto del fiume riducendo il rischio di esondazione in caso di piena.
Ponte di Salice, la piena distrugge i lavori per la riapertura
La piena dello Staffora distrugge gli interventi provvisori di messa in sicurezza delle sponde necessari alla sistemazione del ponte fra Rivanazzano e Salice Terme. Slitta la riapertura, prevista inizialmente l'8 marzo per il traffico ciclopedonale e entro l'estate per quello veicolare
27/04/019 Oltrepò - Valle Staffora
Una giornata in Alta Valle Staffora
28-7-2015 Reportage sulla giornata organizzata da Angelo Dedomenici, ospiti gli amici francesi. Visita al museo del Salumiere, al Tempio della Fraternità, Pian del Poggio e Monte Chiappo, ottimi pasti alla Trattoria Ginepro di Sala.
Alla partenza della Greenway....
Io, Monfa ed il Gabri alla partenza della Grennway a Voghera. Direzione Codevilla, Retorbido, Rivanazzano (e ritorno). 32 gradi circa......Ragazzi, vi vedo carichi! Vi vedo Pronti... :P
2006 Giugno, Rivanazzano Terme (PV), Rievocazione medievale Ripa Di Nazzano 2/3
2006 Giugno, Rivanazzano Terme (PV), Rievocazione medievale Ripa Di Nazzano 2/3
La più antica località della zona, nota fin dal 1006, era Vico Lardario, luogo della pieve di San Germano (diocesi di Tortona), che si trovava probabilmente nel luogo della parrocchia di Rivanazzano, leggermente decentrata rispetto al centro attuale dell'abitato. Il nome Vico Lardario fu utilizzato in campo ecclesiastico per tutto il medioevo. Già dal XII secolo però si ha notizia di un nuovo centro, Ripa, situato verosimilmente presso la Staffora, al centro dell'abitato attuale, dove sorgerà la torre pentagonale.
Nel frattempo si andava sviluppando anche Nazzano, situato su un colle sull'opposta riva della Staffora, e il cui castello era il guardiano della valle. Era stato assegnato ai Malaspina, signori della vallata, nel 1164 da Federico I, ma già nel 1191 il successore Enrico VI lo aggiunse ai domini pavesi dell'Oltrepò, sotto i quali fu sede di podesteria.
La storia successiva di Riva e di Nazzano non è sempre chiara, anche perché è probabile che almeno fino al XVI secolo esistesse una località Ripa Nazzani posta sulla riva della Staffora, ma ai piedi di Nazzano, dunque sulla sponda opposta rispetto a Riva. Comunque fino al XVII secolo i due centri furono indipendenti.
Nazzano fu, dal XIII fino all'inizio del XV secolo, signoria dei Sannazzaro, maggiori feudatari guelfi dell'Oltrepò, sempre in lotta con i Beccaria; in questo periodo Nazzano fu quasi sempre in dissidio con la vicina Voghera. Successivamente passò ai Pusterla.
Riva, dal canto suo, dopo essere stato forse sotto la signoria del vescovo di Tortona e poi di un altro ramo dei Sannazzaro, nel 1457 fu infeudato ai Fregoso di Genova, ai Terzago nel 1488, ai Pietra nel 1540 e infine, nel 1609, ai Mezzabarba di Pavia. Essi, nel 1613, acquistarono anche il feudo di Nazzano, determinando così l'unione feudale e ben presto anche comunale dei due centri.
Il feudo unito di Riva di Nazzano passò poi ai De Mari di Genova e per eredità ai Rovereto -- De Mari (dal 1712), che lo tennero fino all'abolizione del feudalesimo (1797).
Nel XIX secolo il nome del comune divenne Rivanazzano. A seguito del risultato positivo del referendum indetto nel marzo 2009, in cui i cittadini sono stati chiamati a pronunciarsi sulla proposta di modifica del nome, il comune ha assunto la denominazione di Rivanazzano Terme
Da Rivanazzano transitava la via del sale lombarda, percorsa da colonne di muli che passando per la valle Staffora raggiungevano Genova attraverso il passo del Giovà e il monte Antola.
Rivanazzano Terme (Lombard: La Riva; known simply as Rivanazzano before 30 July 2009[1]) is a comune (municipality) in the Province of Pavia in the Italian region Lombardy. It is located in the Oltrepò Pavese on the Staffora torrent, about 60 km south of Milan, about 30 km southwest of Pavia and on the boundary with the Province of Alessandria. As of 31 December 2004, it had a population of 4,725 and an area of 29.0 km².[2]
Rivanazzano Terme borders the following municipalities: Casalnoceto, Godiasco, Pontecurone, Retorbido, Rocca Susella, Voghera.
Fonte Wikipedia
2006 Giugno, Rivanazzano Terme (PV), Rievocazione medievale Ripa Di Nazzano 3/3
2006 Giugno, Rivanazzano Terme (PV), Rievocazione medievale Ripa Di Nazzano 3/3
La più antica località della zona, nota fin dal 1006, era Vico Lardario, luogo della pieve di San Germano (diocesi di Tortona), che si trovava probabilmente nel luogo della parrocchia di Rivanazzano, leggermente decentrata rispetto al centro attuale dell'abitato. Il nome Vico Lardario fu utilizzato in campo ecclesiastico per tutto il medioevo. Già dal XII secolo però si ha notizia di un nuovo centro, Ripa, situato verosimilmente presso la Staffora, al centro dell'abitato attuale, dove sorgerà la torre pentagonale.
Nel frattempo si andava sviluppando anche Nazzano, situato su un colle sull'opposta riva della Staffora, e il cui castello era il guardiano della valle. Era stato assegnato ai Malaspina, signori della vallata, nel 1164 da Federico I, ma già nel 1191 il successore Enrico VI lo aggiunse ai domini pavesi dell'Oltrepò, sotto i quali fu sede di podesteria.
La storia successiva di Riva e di Nazzano non è sempre chiara, anche perché è probabile che almeno fino al XVI secolo esistesse una località Ripa Nazzani posta sulla riva della Staffora, ma ai piedi di Nazzano, dunque sulla sponda opposta rispetto a Riva. Comunque fino al XVII secolo i due centri furono indipendenti.
Nazzano fu, dal XIII fino all'inizio del XV secolo, signoria dei Sannazzaro, maggiori feudatari guelfi dell'Oltrepò, sempre in lotta con i Beccaria; in questo periodo Nazzano fu quasi sempre in dissidio con la vicina Voghera. Successivamente passò ai Pusterla.
Riva, dal canto suo, dopo essere stato forse sotto la signoria del vescovo di Tortona e poi di un altro ramo dei Sannazzaro, nel 1457 fu infeudato ai Fregoso di Genova, ai Terzago nel 1488, ai Pietra nel 1540 e infine, nel 1609, ai Mezzabarba di Pavia. Essi, nel 1613, acquistarono anche il feudo di Nazzano, determinando così l'unione feudale e ben presto anche comunale dei due centri.
Il feudo unito di Riva di Nazzano passò poi ai De Mari di Genova e per eredità ai Rovereto -- De Mari (dal 1712), che lo tennero fino all'abolizione del feudalesimo (1797).
Nel XIX secolo il nome del comune divenne Rivanazzano. A seguito del risultato positivo del referendum indetto nel marzo 2009, in cui i cittadini sono stati chiamati a pronunciarsi sulla proposta di modifica del nome, il comune ha assunto la denominazione di Rivanazzano Terme
Da Rivanazzano transitava la via del sale lombarda, percorsa da colonne di muli che passando per la valle Staffora raggiungevano Genova attraverso il passo del Giovà e il monte Antola.
Rivanazzano Terme (Lombard: La Riva; known simply as Rivanazzano before 30 July 2009[1]) is a comune (municipality) in the Province of Pavia in the Italian region Lombardy. It is located in the Oltrepò Pavese on the Staffora torrent, about 60 km south of Milan, about 30 km southwest of Pavia and on the boundary with the Province of Alessandria. As of 31 December 2004, it had a population of 4,725 and an area of 29.0 km².[2]
Rivanazzano Terme borders the following municipalities: Casalnoceto, Godiasco, Pontecurone, Retorbido, Rocca Susella, Voghera.
Fonte Wikipedia