23 05 12SOLIDARIETA' CON I LAVORATORI DEL SAN PAOLO IN LOTTA! LA LORO VERTENZA CI RIGUARDA TUTTI
SOLIDARIETA' CON I LAVORATORI DEL SAN PAOLO IN LOTTA!
LA LORO VERTENZA CI RIGUARDA TUTTI
Togliere al personale sanitario una parte del salario. Questo è quanto ha deciso l'attuale direzione dell'ospedale San Paolo, in accordo con le strategie della Giunta Formigoni. Agli ospedali pubblici si sono sottratti in questi anni oltre mezzo miliardo di Euro di investimenti (12 milioni al San Paolo!) per finanziare infiniti sperperi: il buco contabile del San Raffaele, i fondi della Maugeri, i costi del fallimento di quella struttura dei denti pubblica/privata (Dental Building spa), i costi della palazzina di Viale Famagosta dove c'è poco servizio pubblico e molta libera professione, i costi degli uffici che opprimono i lavoratori con le commissioni di disciplina, gli interessi privati del doppio canale (libera professione=sanità a pagamento). Così come non si bada a spese nemmeno per assumere guardie armate (per difendere cosa e da chi?) mentre 80 mila euro si sono trovati e spesi per due posti letto per ospitare detenuti in regime di 41bis, militarizzando un intero settore dell'ospedale con conseguenze gravi per il funzionamento della struttura.
I soldi non ci sono invece per investimenti utili e necessari. Per alcune ristrutturazioni urgenti, per adeguare i locali destinati al Centro per i bambini autistici (nuovi locali già inaugurati, però, dalla Moratti in campagna elettorale!), per garantire il minimo di rapporto con i dipendenti ai quali si tagliano competenze già concordate.
O per ridurre i tempi di attesa scandalosamente lunghi. Tre cittadini su quattro che si rivolgono al Poliambulatorio dell'Ospedale San Paolo devono attendere oltre un mese. Questo è quanto emerge da un'inchiesta condotta recentemente dal nostro Comitato. Molto più lunga è l'attesa di chi prenota un intervento che prevede il ricovero: in certi casi oltre un anno! Ben diverso è il trattamento riservato a chi è disposto a pagare: per lui l'attesa si riduce a meno di una settimana!
Una sordità inquietante. La nuova direzione ha inoltre preso un brutto vizio, quello di non rispondere neppure alle lettere con cui, sia come singoli cittadini, sia come Comitato di Difesa della Sanità pubblica Sud Milano, abbiamo denunciato altri inconvenienti e altre disfunzioni, alcune delle quali di notevole gravità. Un atteggiamento preoccupante che non siamo disposti a tollerare e che, del resto, fa il paio con l'atteggiamento di chiusura manifestato nei confronti delle organizzazioni sindacali che sono così costretti a proclamare l'attuale stato di agitazione.
Condividiamo pertanto le ragioni dei lavoratori dell'ospedale che sono in stato di agitazione. La loro lotta coincide con la nostra e contribuisce alla difesa della sanità pubblica perché la malattia non diventi un lucroso affare per pochi furbi.
PER QUESTO PARTECIPEREMO AL CORTEO CHE IL 23 MAGGIO ALLE ORE 9.30 PARTIRÀ DALLA PORTINERIA CENTRALE DELL'OSPEDALE FINO A VIA VOLTRI, PIAZZA MIANI, VIALE FAMAGOSTA FINO AL CIVICO N.46, DOVE C'È LA SEDE DELLA KINESITERAPIA, EX DENTAL BUILDING.
COMITATO PER LA DIFESA DELLA SANITA' PUBBLICA SUD MILANO
Via Ovada 1 c/o Migrazione Uguaglianza
Per chi volesse mettersi in contatto con il Comitato può contattarci a:
e-mail :v sanitasudmilano@libero.it