Pronti Partenza...Via - BOLZANO e MERANO i mercatini dell'Alto Adige #documentario
In questa puntata di Pronti Partenza ...Via il protagonista è l'Alto Adige con le città di Bolzano e Merano, entrambe colorate e affollate durante i tradizionali mercatini natalizi.
Le due località già in epoca romana rivestivano un ruolo fondamentale grazie alla loro posizione alle porte delle Dolomiti, divennero in epoca medievale importanti centri mercantili di cui la testimonianza più evidente è la conformazione urbanistica dei centri storici porticati e le piazze in cui venivano vendute e acquistate merci e granaglie. E se Bolzano è l'attuale capitale dell'Alto Adige, Merano divenne dapprima la capitale del Tirolo e durante l'Ottocento rinomata stazione climatica. Vi si trovano infatti le famose terme ed edifici destinati all'accoglienza turistica di chiara impronta liberty. L'abitante più noto di Bolzano invece è diventato Otzi, l'uomo venuto dal ghiaccio, ritrovato sul ghiacciaio Similaun nel 1991 ed esposto nel Museo Archeologico dell'Alto Adige.
Il centro storico delle due località altoatesine dalla fine di novembre ai primi di gennaio diventa il palcoscenico ideale per i Mercatini dell'Avvento in cui è possibile acquistare prodotti made in Sudtirol tra cui cibi, decorazioni, manufatti di lana, oggetti di legno e molto altro tra tradizione, innovazione e sostenibilità.
Una realizzazione a cura di Fabrizio Vaghi e Silvia Sissa;
testi, grafica, montaggio e regia di Fabrizio Vaghi.
Una produzione Vaghi per il mondo.
Puntata condotta da Fabrizio Vaghi e Silvia Sissa,
con la partecipazione di Roberta Agosti (Direttrice Azienda di Soggiorno di Bolzano) e Daniela Zadra (Direttrice Azienda di Soggiorno di Merano).
Si ringrazia per la collaborazione organizzativa l'Azienda di Soggiorno e Turismo di Bolzano, l'Azienda di Cura Soggiorno e Turismo di Merano e Alto Adige Marketing. Si ringraziano inoltre il Comune di Bolzano, il Comune di Merano, il Museo Archeologico dell'Alto Adige, il Museo Mercantile, il Museo delle Donne, SAD trasporto locale Bolzano, Farmacia Madonna, la Merano Pop Symphony Orchestra e Silvia Mezzanotte.
Tutti i diritti riservati, Vaghi per il mondo, 2015 -
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Merano Wine Festival: intervista a Giovanni Sidoli
Siamo al Merano Wine Festival 2012. Giovanni Sidoli presenta l'azienda Casali Viticultori e la sua produzione che punta a valorizzare i vitigni autoctoni dell'Emilia. Presenta qui, tra gli altri, il Ca'Besina: spumante metodo classico da uva spergola.
Mercatini di Natale in Alto Adige - Bressanone e Vipiteno
Siete mai state ai Mercatini di Natale in Alto Adige? Quest’anno ho visitato quelli di Bressanone e Vipiteno e, come ogni volta, ne sono rimasta letteralmente incantata.
Quindi vi porto con me e la mia amica Valentina alla scoperta della magica atmosfera dei Mercatini Originali per vivere l'atmosfera del Natale in Alto Adige.
Si ringrazia l'Azienda Turistica di Bressanone e Alto Adige.
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Vinum Hotels Südtirol Più valore al mercato italiano
Vino e gusto, cultura e stile di vita made in Alto Adige. Con queste parole si può riassumere la mission delle 29 strutture dedicate al dio Bacco e all’arte del buon vivere
Esperienze a tema vino, degustazioni settimanali, consigli personalizzati e una posizione invidiabile nelle migliori zone di produzione vinicola dell’Alto Adige: i Vinum Hotels Alto Adige/Südtirol sono un gruppo che comprende 29 strutture di alto livello, a conduzione familiare, specializzate nel mondo del vino e del buon gusto. Al momento il mercato principale dei Vinum Hotels è ancora quello tedesco. «Abbiamo turisti che vengono soprattutto dalla Germania, Svizzera e Austria - spiega Christoph Mahlknecht, amministratore dei Vinum Hotels - mentre abbiamo soltanto un 3% di turisti italiani. Quello che intendiamo fare è dare più valore agli ospiti italiani».
Per aiutare l’ospite a scegliere la struttura “giusta” dove trascorrere il proprio soggiorno, i Vinum Hotels sono stati suddivisi in categorie. Si va da “Vino & tradizione” dove la vacanza diventa occasione per scoprire tradizioni, usi e costumi altoatesini, a “Vino & design” con strutture dalle linee precise e forme futuristiche, arredi innovativi e accessori di classe. Da “Vino & benessere” dove trovare saune, massaggi e beauty center, a “Vino & attività” per praticare sport e andare alla scoperta delle montagne dell’Alto Adige a piedi e in bicicletta. Infine “Vino & romanticismo” comprende gli hotel per innamorati, alla ricerca di un nido d’amore lontano dalla frenesia di tutti i giorni.
Nei Vinum Hotels Alto Adige la vacanza diventa un’esperienza sensoriale dove il protagonista è il vino. A cominciare dai vigneti lavorati con passione dai viticoltori, passando per giovani cantine o dalla storia plurisecolare, per finire nelle sale di degustazione. Tra le iniziative proposte il Wine Safari con tour romantico tra le vigne a bordo di carrozze trainate da cavalli.
La nostra esperienza inizia al Vinum Hotel Schloss Korb di Fritz Dellago a Missiano, un suggestivo castello dove vivere una vacanza da fiaba con i vini che maturano nella cantina ricavata da un antico rifugio antiaereo. Hotel di charme dal fascino senza tempo con un apprezzato ristorante gastronomico e una grandiosa terrazza panoramica con vista sui vigneti, offre piatti tipici tirolesi e ricette della tradizione regionale italiana.
Il nostro viaggio continua a Castel Sallegg di Caldaro. Bischofsleiten - che il proprietario, il conte Kuenburg, ha definito il “sangue” di questa terra - è stato premiato da Falstaff come la miglior schiava dell’Alto Adige. Altro gioiello è la Cantina Tramin di Termeno. Epokale, il vino che riposa nelle viscere della terra, ha conquistato i 100 punti di Robert Parker Wine Advocate. Questo straordinario Gewürztraminer, che matura al buio per sette anni nella miniera di Ridanna Monteneve, a oltre 2mila metri di altitudine, si ispira al vino di un'epoca lontana quando il Gewürztraminer, anche nel Sud Tirolo, veniva prodotto con un residuo zuccherino ben percepibile.
Per pranzo merita una sosta l'Hotel Teutschhaus, un albergo diffuso situato nel centro di Cortina sulla Strada del Vino. Walter Teutsch ci spiega che l’idea di un hotel sparso tra le abitazioni che circondano il centro del paese è nata ancora 40 anni fa quando la moda dell’albergo diffuso ancora non aveva preso piede. 72 posti letto in tutto distribuiti in 5 palazzine e una sesta in via di costruzione. Ideale per i ciclisti, ma non solo. In questa struttura si possono noleggiare anche bici elettriche.
A pochi passi c’è la cantina Castelfeder dove troviamo Ines Giovanett per una degustazione di vini altoatesini. Dal 2011 l’azienda, che quest’anno festeggia il cinquantesimo anniversario, si dedica anche alla coltivazione di Riesling nella sua zona di elezione: la Mosella in Germania. Infine tappa nella deliziosa enoteca Peter Sölva. L’azienda vitivinicola è una della più antiche strutture di Caldaro. L’attività è documentata fin dal lontano 1731 e prosegue ormai da dieci generazioni.
L’Alto Adige è una delle più antiche zone vinicole, dove il vino si produce da più di 2.500 anni. Le particolari condizioni climatiche e il variegato paesaggio viticolo, che caratterizza il fondovalle e i rilievi fino ai mille metri, permettono di produrre vini rossi di grande eleganza e bianchi dal carattere fresco e spiccato. Sono 7 le zone vinicole riconosciute in Alto Adige, ognuna con caratteristiche proprie che le rendono uniche. Nella zona vinicola Merano e dintorni da sempre la Schiava “Colli di Merano” indica una varietà speziata e di ottima digeribilità, accanto al delicato Pinot nero dall’inconfondibile aroma di ciliegia e amarena, alla grande qualità ed eleganza del Gewürztraminer e Pinot bianco.
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Trento, Mercatino di Natale raddoppia e la tradizione si rinnova
Trento, (askanews) - E' una tradizione che risale al XV secolo e arriva dalla Germania, il primo fu allestito a Dresda, da dove si è trasferita nel Nord Italia per diffondersi e radicarsi in particolare in Trentino. Il Mercatino di Natale è da 21 anni un appuntamento fisso a Trento, dove viene allestito quello più grande della regione, che quest'anno per la prima volta nella storia raddoppia: 90 casette in due sedi, perchè a quella storica di piazza Fiera si è aggiunta piazza Cesare Battisti. L'organizzazione è affidata a Trento Fiere Spa: Qui troviamo i classici addobbi natalizi, realizzati anche con materie prime della zona, accompagnati da piatti della tradizione trentina come canederli, strudel e polenta.
Tra le casette più particolari c'è Il mondo degli gnomi, dove questo artigiano e scultore della val di Fiemme vende prodotti in legno locale tramandando una tradizione di famiglia: protagoniste queste creature leggendarie del bosco, che le famiglie tengono in casa come portafortuna: Vado direttamente io a raccogliere i pezzi di legno nel bosco, li scelgo e durante l'inverno li lavoro per i mercatini dell'anno successivo.
Gironzolando tra le casette trionfano colori, suoni e profumi del Natale, che attirano ogni anno migliaia di turisti, anche dall'estero. Tanti arrivano dalla Germania e dall'Austria, anche grazie a un accordo tra l'Azienda di promozione turistica di Trento e quella di Innsbruck. Il Mercatino di Natale di Trento, iniziato il 22 novembre, si chiude il 6 gennaio prossimo.
C'era una volta la mitica Ferrovia delle Dolomiti p.1 (Sett-1991)
Per 43 anni, il trenino bianco-azzurro della Ferrovia delle Dolomiti, ha costituito il principale mezzo di collegamento tra il Cadore, Cortina e la Val Punteria, nato nei tormentati anni della Grande Guerra, quando gli opposti eserciti, per le proprie necessità di rifornimento, diedero vita a rudimentali ferrovie da campo. Prima a vapore a poi a trazione elettrica, contribuì allo sviluppo sociale e turistico delle zone,
In treno perfettamente inserito nel paesaggio alpino: era bello vederlo passare d'estate attraverso verdi prati per poi infilarsi nei boschi, mentre d'inverno, arrancando con fatica e semisepolto dalla neve lo spettacolo era sublime.
Nata in 2 tronconi separati, la ferrovia da campo, durante l'inverno 1918 -- 1919, si trovava in completo stato di abbandono, e per evitare che le opere ed i materiali si deteriorassero, il Genio Militare della IV armata decise di intervenire completando l'intero tracciato, costruendo ponti, gallerie e stazioni.
La linea Calalzo-Cortina-Dobbiaco a scartamento di m 0,95, lunga Km. 65 veniva così attivata e gestita dall'autorità militare il 15 Giugno 1921 con trazione a vapore. Dal I Gennaio 1923 la gestione passo al Regio Circolo Ferroviario di Bolzano, fino al Giugno del 1924, quando passò alla neonata società per la Ferrovia delle Dolomiti (SFD). L'azienda entrò così in piena attività e si preparò ad ulteriori perfezionamenti, tanto che con l'aumento del traffico, decise per l'elettrificazione della linea. I lavori iniziarono nell'Aprile del 1928 e il I Luglio del 1929 iniziava il regolare servizio a trazione elettrica.
Le elettromotrici e le vetture nuove, moderne, pulite e ben illuminate davano ai turisti una sensazione di piacevole confort, rispetto ai precedenti viaggi con trazione a vapore.
Negli anni '30 era classificata la migliore ferrovia italiana a scartamento ridotto.
Purtroppo nel Maggio 1964, quasi all'improvviso ne veniva decretata la soppressione, per motivi politico-economici, ignorando l'importanza culturale e turistica di tale opera, che avrebbe potuto servire da richiamo per la valorizzazione dell'ambiente interessato.
L'ho percorsa a piedi nel Settembre 1991 e posso solo dire che non aveva nulla da invidiare a tante ferrovie private Svizzere, il panorama dolomitico è unico, specialmente nel tratto Dobbiaco-Cortina che attualmente viene utilizzato come pista da sci di fondo.
Una linea bellissima, a mio parere il sopprimerla è stato un' errore imperdonabile, che solo amministratori miopi ed imbecilli potevano commettere.
Video 1: da Dobbiaco Km.64+913 al Km.42
For 43 years, the white-blue train Railway in the Dolomites, has been the main liaison between half Cadore, Cortina and Val Punteria, born in tormented years of the Great War, when the opposing armies, for its own needs refueling , Gave birth to rudimentary railways Field. Before steam then electric traction, contributed to social development and tourist areas,
By train perfectly inserted in Alpine landscape: it was nice to see it go in summer through green meadows and then infilarsi in the woods, while in winter, lagging with fatigue and the snow semisepolto the show was sublime.
Born in 2 separate sections, rail camp during the winter of 1918 - 1919, was in complete state of abandonment, and to prevent the works and materials deteriorassero, Military Genius of the Fourth Army decided to intervene completing the 'Entire route, building bridges, tunnels and stations.
The line-Calalzo Cortina-Dobbiaco gauge of 0.95 m long Km. 65 was developed and managed by the military on 15 June 1921 with traction steam. Since January 1923 I manage to step Regio Circle Ferroviario of Bolzano, until June 1924, when it passed the newborn company for the Trail of the Dolomites (SFD). The company entered the case in full swing and prepared to further refinements, so that with the increase in traffic, decided for the electrification of the line. Work began in April 1928 and July 1929 I began regular service to electric traction.
The elettromotrici and new cars, modern, clean and well lit gave the tourists a pleasant feeling of comfort, compared with previous trips with traction steam.
In the'30s was ranked the best Italian rail narrow-gauge.
Unfortunately, in May 1964, almost suddenly it was decreed the abolition, for reasons political and economic, ignoring the cultural and tourist importance of this work, which could serve as a reminder for the exploitation of the environment.
Video 1: from Dobbiaco km.64+913 to Km.42
Produzione di olio di qualità e agriturismo all'Azienda agraria Giulio Mannelli
L'azienda agricola di Giulio Mannelli guarda il borgo medievale di Bettona dalle colline che lo circondano. La produzione di olio di alta qualità è affiancata ad un'offerta agrituristica, tra ospitalità ed enogastronomia. Insomma, l'Azienda agraria Giulio Mannelli insieme con l'agriturismo annesso, il Poggio degli Olivi, simboleggia un piccolo centro di attrattività turistica, offrendo un'esperienza davvero a tutto tondo.
L'olio
L'area è da sempre vocata alla coltivazione degli ulivi, tanto da essere il cuore della Dop Umbria Colli Martani. Gli uliveti di proprietà si estendono tra le colline umbre per una superficie di circa 60 ettari, ad un'altitudine compresa tra i 300 e i 600 metri sopra il livello del mare. L'azienda è a gestione familiare e da diversi anni fa della produzione dell'olio evo l'espressione di una cultura capace di valorizzare la passione per il territorio e i suoi prodotti. «Siamo un'azienda nuova. Sono solo 10 anni che produciamo - ha spiegato in occasione di un incontro a Extralucca 2019, il titolare Giulio Mannelli - mi piace definirci ancora in una fase iniziale, durante la quale c'è ancora da imparare molto sul fare olio e sul migliorare la qualità del nostro prodotto».
«Nel nostro contesto abbiamo gli ulivi, il frantoio... insomma, la filiera completa, fino anche al confezionamento». L'azienda agraria Giulio Mannelli gestisce l'intera filiera produttiva dell'olio, controllando tutte le operazioni preparatorie, dalla concimazione (rigorosamente organica) alla potatura fino a tutti i processi di lavorazione che avvengono nel frantoio aziendale. Gli impianti sono all'avanguardia e permettono una linea di molitura a ciclo continuo con estrazione a freddo e monitoraggio costante delle temperature in tutte le fasi, ottimizzando così i tempi di trasformazione a beneficio della qualità finale dell'olio ottenuto.
Le cultivar di questa zona sono Moraiolo, Frantoio, Leccino e Ascolana. Ed è da queste 4 cultivar che nacono gli oli dell'Azienda agraria Giulio Mannelli. «Produciamo ben 14 tipologie di olio, dai monovarietali ai blend».
Olio extravergine classico. Ideale in tavola abbinato a formaggi stagionati, carni e verdure grigliate, zuppe di legumi, funghi e tartufo.
Olio extravergine di oliva tracciato. Anche in questo caso gli abbinamenti sono quelli dell'evo classico.
Olio extravergine d'oliva - Mosto d'oliva. Rigorosamente da utilizzare su condimenti a crudo, bruschette, pinzimonio, zuppe e legumi.
Monocultivar Moraiolo. Ideale con pesce affumicato, calamari, carni rosse ai ferri, zuppe di legumi e castagne.
Monocultivar Ascolana. Ideale in abbinamento a pesci nobili bolliti o grigliati, carpaccio di pesce, crudo di crostacei e carni delicate.
Biò. Dà il meglio di sé in abbinamento con tagliata di manzo, sughi freschi di zucchine e pomodori o - un consiglio del produttore - su bruschetta di polenta.
Dodò. Da uve Moraiolo, Frantoio e Leccino, il Dodò è l'olio ideale per i più piccoli.
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L'agriturismo
Oltre all'olio, Giulio Mannelli produce anche vino: «Ne facciamo due tipologie. Un bianc, da uve Pinot Grigio e Vermentino, e uno rosso, Igp, Sangiovese e Merlot». E per non farsi mancare nulla, a fianco di queste produzioni, al Poggio degli Olivi c'è una vera e propria attività agrituristica: relais, con tanto di camere e appartamenti, ristoranti, un parco, una piscina e un campo da tennis. Insomma, tutto il necessario per una vacanza in mezzo alla natura per ritrovare se stessi.
Il Poggio degli Olivi dispone di dodici romantiche camere, ognuna delle quali è stata arredata con mobili dal sapore rustico.
Per quanto riguarda l'enogastronomia, a Poggio degli Olivi si presta attenzione ad ogni momento della giornata, a cominciare dalla colazione: ricca, a buffet, ingredienti naturali, gustose marmellate di frutta e miele di produzione propria. Tutt'altra proposta è quella dei ristoranti della struttura. A cominciare dal Ristorante La Veranda: una vista ineguagliabile per accompagnare una cucina regionale tradizionale con piccole varianti innovative. L'ingrediente principale è la genuinità, caratterizzata dal forte utilizzo di prodotti dell'azienda e del frantoio: salumi di Cinta Senese, miele, ortaggi e ovviamente l'olio. A questo primo ristorante si aggiunge l'Osteria. Aperto il venerdì e il sabato a cena, si presenta in una veste di tradizione e convivialità. La ricerca è della qualità, tanto è che si utilizzano i prodotti più validi del territorio. La selezione dei vini è affidata a Giulio, olivicoltore ma anche oste per passione.
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Lefay Resort e SPA Arrivano le 5 Stelle Lusso
L'assessore provinciale Silvia Razzi: classe lusso importante strumento per promuovere le eccellenze del territorio, incrementare il business e tutelare il consumatore.
L'Assessore alla Cultura e al Turismo della Provincia di Brescia, Silvia Razzi, ha conferito lo scorso 12 marzo, il riconoscimento della classificazione Lusso al 5 stelle Lefay Resort&SPA Lago di Garda di Gargnano. La splendida struttura ricettiva che si affaccia dall'alto sulle acque gardesane, vero e proprio simbolo dell' eccellenza dell'ospitalità bresciana, è stata la prima ad ottenere il prestigioso conferimento previsto da un'apposita delibera della Giunta regionale Lombarda e l'Assessore Razzi, ha voluto sottolineare come la meritata classificazione Lusso andata al Lefay Resort&SPA Lago di Garda costituisca testimonianza dell'elevata vocazione turistica del nostro territorio valorizzandone ed amplificandone le potenzialità.
I requisiti previsti dalle linee guida regionali per la denominazione aggiuntiva lusso agli alberghi di categoria 5 stelle sono molto restrittivi e, rispetto a questi criteri — ha spiegato l'assessore Razzi — si è reso necessario definire una serie ulteriore di standard per meglio individuare le peculiarità distintive di un Hotel di lusso rispetto ad un Hotel con classe superiore.
Certa che l'eccellenza sia fondamentale leva per l'incremento del business legato al turismo nel nostro meraviglioso territorio, auspico -- ha detto ancora l'Assessore provinciale — che il Lefay Resort&Spa lago di Garda faccia da apripista e che si possa presto attribuire anche a tutte le altre prestigiose strutture 5 stelle della ricettività bresciana, già in possesso della maggior parte dei requisiti, il prestigioso riconoscimento lusso.
VIP-Alpen Connecting Kronplatz/Plan de Corones
INFO: olang@kronplatz.org - vip.kronplatz.org
In Zusammenarbeit mit der Firma Moessmer aus Bruneck wurde eine Gondel der Kabinenbahn Alpen Connecting veredelt und in eine VIP Kabine verwandelt.
In collaborazione con l'azienda Moessmer di Brunico è stato conferito un tocco di classe a una cabina dell'impianto di risalita Alpen Connecting, trasformata in una cabina VIP.
In collaboration with the Moessmer company from Brunico, a gondola from the Alpen Connecting cable car has been upgraded and transformed into a VIP cabin.
Base Logistica E.I. Colle Isarco La Pasticcera