Nobile di Montepulciano, stile e qualità in crescita
Il Nobile di Montepulciano si conferma vino qualitativamente e stilisticamente in crescita, i risultati si leggono nel bicchiere con l’annata 2016 e la riserva 2015
“La 2015 è una grandissima annata” – racconta Andrea Contucci, Cantine Contucci – “questo vale per noi come per tutta la Toscana. Per noi di Montepulciano è una “cinque stelle lusso” siamo quindi confidenti, saràun anno molto positivo per i nostri vini.”
Un successo che prosegue e cresce di anno in anno quello dell’Anteprima a Montepulciano, circa 50 aziende partecipanti tutte con il proprio carattere distintivo: l’eleganza
“Ho riscontrato dei picchi che in altre annate non ho trovato” – racconta Francesco Saverio Russo, Wine Blog Roll – “la qualità media si sta livellando verso l’alto, complice una annata favorevolissima come la 2016.”
“Belli io sono un amante del Nobile” – racconta Roberta Perna, Sommelier – “continuo a pensare che sia un bel prodotto.”
“I produttori più bravi, quelli che veramente sanno come domare un cavallo di razza come il Sangiovese” – racconta Luca Barelli, Italyze – “sono riusciti a tirare fuori quei bouque con quella nota minerale, con un po' di polvere da sparo, ma anche pepe e soprattutto viola mammola, caratteristica principale dei vini di Montepulciano.”
In questa terra il vino trova radici antichissime, tanti produttori uomini e donne che riescono a coniugare perfettamente cultura ed emozione.
“Per me produrre vino significa tutto, è la vita” – racconta Caterina Dei, Cantine Dei – “vivo in azienda, i miei vini sono i miei figli, quando mi chiedono se sono sposata rispondo: si con il vino.”
“Le persone devono venire a visitare le nostre terre, per vivere appieno la nostra cultura e le nostre tradizioni – racconta Niccolò Trabalzini, Cantine Dè Ricci – “per me il vino è un tramite all’emozione che solo quando si è qui in Toscana si riesce ad avere.”
La tendenza più diffusa è sicuramente l’attenzione per il vitigno principe, il Sangiovese, qui le cantine storiche in degustazione rappresentano la testimonianza più autentica nella ricerca e nell’innovazione.
“Per l’annata 2013 del nostro Carpineto, abbiamo ricevuto il bellissimo premio di Wine Spectator, ci siamo infatti posizionati all’undicesimo posto.” – racconta Bianca De Francesco, Cantine Carpineto – “il nostro Nobile è composto da un 90% di Sangiovese e 10% di Canaiolo. Fa due anni di botte e poi affinamento in bottiglia.”
Il clima sta cambiando, e prima di tutti forse se ne accorgono i viticoltori, cresce quindi l’interesse per le nuove tecnologie che possono in qualche modo aiutare la produzione dei prossimi anni.
“Lo stress da caldo sta aumentando, le necessità irrigue aumentano, tutto questo è gestibile però con una tecnologia aggiornata” – racconta il Prof. Luigi Mariani, Università di Milano – “non si può solo pensare di tornare alla tradizione rispetto ad un certo tipo di andamento climatico, occorre usare le tecnologie migliori. “
Grandi aspettative per l’annata 2017, qui a Montepulciano infatti il vino in cantina ha fretta di farsi conoscere.
“E’ stata una annata veramente particolare soprattutto per il Sangiovese” – racconta Michele Merola, Fattoria La Talosa – “è stata una annata calda, e il vitigno è maturato bene. I tannini sono più dolci, con delle caratteristiche a livello olfattivo davvero particolari”
“Al di là della qualità eccellente dell’ultima vendemmia il dato che emerge da questa ultima Anteprima è che uniti si vince – ha commentato il Presidente del Consorzio del Vino Nobile, Piero Di Betto – in un momento così particolarmente vivace per la nostra denominazione, i tanti progetti che come Consorzio stiamo portando avanti dimostrano come lavorando sotto il marchio e con obiettivi condivisi si possano raggiungere traguardi che singolarmente hanno un valore meno rilevante a livello globale»