Arco Del Garda (Trentino-Alto Adige) Collegiata dell'Assunta - esterno e interno - videomix
La collegiata dell'Assunta
Sita nella piazza principale della città, piazza 3 novembre. I lavori di edificazione furono intrapresi nel 1613 sui resti di un'antica e precedente chiesa di origine romanica, affidando il progetto all'architetto trentino Giovanni Maria Filippi da Dasindo. I lavori, finanziati anche dalle diverse comunità della zona, si protrassero per alcuni decenni fino al 1630 quando dovettero essere interrotti a causa della violenta epidemia di peste che decimò - quasi tremila vittime - la comunità arcense. La collegiata fu ufficialmente consacrata il 15 maggio del 1671.
All'interno della collegiata - ad unica navata - vi è presente una statua marmorea dedicata all'Assunta, forse opera dello scultore Gabriele Cagliari di Verona. Tra gli altari presenti, di cui cinque sono opera di Domenico Rossi, il quarto sulla destra è intitolato al Santissimo Sacramento - chiuso da una cancellata in ferro ed ottone - mentre il secondo altare di sinistra è dedicato alla Maria Maddalena scolpito dai fratelli Cristoforo e Sebastiano Benedetti di Castione.
Sopra il primo altare di sinistra è presente una pala raffigurante la Madonna con il Bambino Gesù, due angeli e san Michele Arcangelo di Felice Brusasorzi, eseguita su commissione di Guglielmo Torboli di Arco, arciprete di Angiari (Vr). La cantoria in legno è opera di Giacomo Benedetti di Desenzano del Garda, ultimata nel 1731.
Adiacente il presbiterio sono collocati i due ingressi nel pavimento che conducono ad un sepolcro sotterraneo dove in passato venivano sepolti i canonici della collegiata e i conti locali. Negli ultimi anni del XIX secolo qui fu sepolta - provvisoriamente - la salma di Francesco II delle Due Sicilie, l'ultimo monarca del Regno di Napoli, morto ad Arco nel 1894.
Arco Del Garda (Trentino Alto Adige) Castello Città e Collegiata dell'Assunta - videomix
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A caccia di Presepi Natale ad Arco 2015
Natale ad Arco(Trento) 2015. Presepi. Centro Storico. Tradizione. Mercatino di Natale. Piazza 3 Novembre. Case e Vicoli. Fontana. Sacra Famiglia. Chiesa Collegiata di Santa Maria Assunta. Chiesa di San Bernardino. Pastori. Angeli. Re magi . Maria . Giuseppe. Gesù Bambino. Babbo Natale. Tradizione e cultura. Trentino Alto Adige. Inverno. Luci e Colori. Negozi. Casette. Pace e Amore. Gioia. Serenità. Giocattoli.Bambini. Castello di Arco. Castello illuminato. Alberi di Natale.Regali. Presepi.
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ARCO, L’ALTRA FACCIA DEI MERCATINI ALPINI
C’è un Natale “insulare” ai piedi delle Alpi.
E’ quello del Garda trentino con le sue atmosfere tradizionali, ma dove continua la lunga stagione della vacanza attiva.
Falesie e sentieri vi aspettano anche nel periodo invernale per proseguire l’avventura in un ambiente ideale per lo sport e l’avventura.
Attorno alla chiesa della Collegiata dell’Assunta di Arco si svolge inoltre il caratteristico Mercatino di Natale con una quarantina di casette che offrono la possibilità di acquistare articoli regalo e prodotti tipici del Natale.Si può scegliere tra un’ampia varietà di prodotti per ogni gusto e interesse. Per chi è in cerca di souvenir tipicamente natalizi ci sono presepi di ogni genere, ma anche candele e prodotti naturali. E se il freddo dell’inverno comincia a preoccupare, al Mercatino si possono acquistare pantofole in stile tirolese, maglioni d’alpaca, caldissime sciarpe in pura lana, guanti e cappelli. Impossibile non trovare il regalo giusto: l’oggettistica spazia tra angeli in vetro soffiato, fiori in legno, centritavola, feltro artistico e lanterne d’arredamento. I più piccoli potranno trovare tra le bancarelle giocattoli in legno, giochi educativi e di società.
La gastronomia è protagonista anche nel Mercatino: si può sorseggiare un caldo brulè di mele mentre si passeggia tra le bancarelle, oppure fare merenda con le caldarroste e gli strauben, o perché no, optare per un regalo goloso come i prodotti tipici, i formaggi e le confetture.Come ogni anno, anche gli animali sono ospiti del mercatino di Arco: caprette, asinelli e animali da cortile si faranno conoscere ed accarezzare da bambini e adulti.Ogni fine settimana sono previsti diversi appuntamenti: visite guidate nel centro storico della città di Arco, mostre di presepi, giri del centro a bordo del trenino, spettacoli musicali, concerti natalizi e tanto altro.
Presso Palazzo Marchetti il comune ha quindi allestito una mostra dedicata a Gianni Caproni e alle sue imprese aereonautiche. Dalla piccola ma significativa esposizione si evince come Caproni avesse intuito, decenni prima dello sviluppo industriale degli aerei civili, la grandi potenzialità di questo settore per lo sviluppo economico dell’Italia.
L’omaggio a Caproni segue quello a Segantini dell’anno scorso e fa del Natale arcense anche un’interessante occasione culturale.
Gli ospiti potranno poi approfittare delle visite presso il parco Arciducale, nella parte alta del centro storico di Arco, dove ammirare un paesaggio forestale e botanico unico nel suo genere impreziosito da simpatici elfi.
Altre attrattive per il Natale sul Garda trentino si ritrovano poi a Riva del Garda e a Canale di Tenno, nella caratteristica cornice medievale di questo caratteristico borgo.
Roman and medieval Aosta
( Riprese effettuate con Videocamera Samsung HMX-H100P/EDS )Aosta fu fondata dai Romani nel 25 a.C., nel punto in cui la Dora Baltea — il fiume che attraversa tutta la Valle d’Aosta — incontra il torrente Buthier, e la valle raggiunge la sua ampiezza massima.
Testimonianze di epoca romana sono l’inconfondibile Arco d’Augusto, la Porta Praetoria (una delle poche del mondo romano ancora perfettamente conservate), il Teatro romano, il Criptoportico forense, il perimetro quasi completo della cinta muraria, una villa extra muros.
La Cattedrale e la chiesa Collegiata di Sant’Orso sono capolavori medievali che racchiudono opere d’arte importanti come gli affreschi ottoniani nel sottotetto, i mosaici pavimentali, il coro ligneo, il museo del tesoro (nella Cattedrale); e affreschi, coro ligneo e il chiostro (nella Collegiata di Sant’Orso).
Collegiata di Sant'Orso e chiostro ad Aosta
Il complesso di Sant'Orso, uno dei più importanti dell'arco alpino, comprende la Collegiata dei Santi Pietro e Orso, l'isolato e maestoso campanile, la cripta, il meraviglioso chiostro e il priorato rinascimentale. I capitelli istoriati rappresentano scene bibliche, favole o motivi ornamentali o episodi della vita di Sant'Orso.
2006 04 Chiesa della Collegiata di Santarcangelo Alessandro Giovanardi
Alessandro Giovanardi parla della Collegiata di Santarcangelo di Romagna
IMPROVVISO - Coro Castel sez. SAT di Arco
Chiesa Collegiata di Arco - Aprile 2016
La Chiesa Evangelica Luterana della Santa Trinità - Arco (Trento)
E' l'unica Chiesa Evangelica Luterana nel territorio provinciale, dedicata alla Santa Trinità. Costruita nel 1897 e inaugurata il 18 febbraio del 1900 con l'intervento dell'Intendente superiore Koch di Wallern. Un vero e proprio monumento architettonico in stile neogotico con un tetto pregevolissimo di embrici maiolicati e policromi. Dal suggestivo campanile con guglia terminale e imponenti mura in conci di pietra calcarea rossa. Bello l'accostamento delle sue forme slanciate del tetto e del superbo campanile, e quelle più austere dei muri portanti. Il tutto perfettamente integrato con tre grandi vetrate tripartite. L'interno appare povero, quasi spoglio, essenziale nei suoi ornamenti religiosi, con un presbitero che presenta un altare ligneo sovrastante un crocefisso dalla pregevole fattura, con a lato un pulpito, anch'esso di legno massiccio. E' l'unica chiesa evangelica di lingua tedesca nel Trentino, ovvero nella giurisdizione di quella città (Trento) nella quale, dal 1545 al 1563, ebbe luogo il Concilio che si occupò della riforma di Martin Luther (Lutero) e dei relativi riflessi sulla Chiesa cattolica. La presenza di circa 70 evangelisti, ad Arco, è documentata sin dal 1881. Questi venivano assistiti dalla chiesa di Merano, il più antico comune del Tirolo. La chiesa è particolarmente frequentata nel periodo estivo dai numeri turisti dell'Europa settentrionale che frequentato le località turistiche di Arco e Riva del Garda. Dalla Domenica delle Palme a fino ottobre, il servizio liturgico si svolge la domenica e nei giorni di festa alle ore 10.45
Un documento inedito della storia del castello di Arco
Nenia di Gesù Bambino - Coro Castèl sez.SAT di Arco
Rassegna Natalizia 2015
Chiesa Collegiata Arco
Chiesa di Sant'Angelo in Spatha
La chiesa ha origini molto antiche, era probabilmente la piccola pieve del Vico , cioè della borgata antecedente alla formazione della città. La sua fondazione risale ad un periodo compreso fra il 1078 e il 1088, quando fu eretta in forme tipicamente romaniche.
L'impianto primitivo della chiesa corrispondeva alla tipologia basilicale a tre navate terminanti in altrettante absidi, in linea con lo schema architettonico diffuso nell'Italia centro-meridionale nell'arco dell'XI secolo. Della fase originaria rimane il muro rivolto su via di S. Angelo, su cui fu poi innestato il fianco della chiesa stessa, nel quale si aprono cinque finestre a tutto sesto ed un portale sormontato da una lunetta con lacerti di affresco. Nel 1092 l'importanza della chiesa crebbe, con l'elevazione a collegiata (chiesa che disponeva di un collegio di chierici, con posizione di rilevo fra le chiese della città); nel 1145 fu riconsacrata dopo aver subito un primo sostanziale restauro promosso da papa Eugenio III (1145-1153),
AOSTA SANT'ORSO Collegiata e chiostro - Ss. Pietro e Orso / Collégiale des Saints Pierre et Ours
La chiesa collegiata dei Santi Pietro e Orso (in francese, Collégiale des Saints Pierre et Ours) è un edificio religioso di Aosta, in Italia settentrionale. Costituisce, assieme alla cattedrale di Aosta, la testimonianza di maggior rilievo della storia dell'arte sacra in Valle d'Aosta. Uno specifico interesse rivestono gli antichi affreschi ottoniani conservati tra il tetto e la copertura della navata centrale, e il chiostro con i suoi capitelli medievali.
Esterno.
Il complesso che si affaccia sulla piazzetta di Sant'Orso, costituisce un angolo della città di notevole interesse storico e di grande suggestione artistica.
La piazzetta è dominata dall'imponente campanile romanico a pianta quadrangolare, con la parte inferiore (quella del XII secolo) formata da enormi massi squadrati , nei quattro piani più alti si aprono rispettivamente tre eleganti trifore sovrapposte ed una quadrifora finale, con colonnine e capitelli a gruccia. La cuspide piramidale che lo sormonta è del XV secolo.
La facciata ha la classica forma a salienti, che si presenta tuttavia asimmetrica verso Nord per effetto dell'inglobamento del vecchio campanile (reso ancora visibile da archetti pensili e da quanto resta di una bifora tamponata) demolito nel XV secolo. Essa si presenta in forme tardogotiche per effetto del portale ad ogiva contornato da un'alta ghimberga con cornice in cotto, sormontata a sua volta da un pinnacolo che arriva quasi al colmo del tetto. Un piccolo campanile e due ulteriori pinnacoli in cotto, posti rispettivamente sul colmo ed agli estremi del tetto, ne aumentano ulteriormente lo slancio verticale.
Vista dal lato orientale la chiesa mostra l'abside semicircolare che chiude la navata maggiore e due absidi quadrate che chiudono le navate minori.
Interno.
Le volte e gli affreschi di fine Quattrocento.
Le tre navate segnate da robusti pilastri a sezione quadrangolare, mettono in evidenza un'architettura tardogotica,
Allo stesso atelier si deve l'esecuzione degli affreschi dell'altare di San Sebastiano, posto al termine della navata destra, all'esterno del coro.
Un tramezzo barocco in marmi policromi con tre archi sormontato da una balaustra traforata separa la navata centrale dal coro
Più in basso rispetto al pavimento, si osserva un mosaico a tessere bianche e nere con alcuni inserti di tessere di colore marrone chiaro riportato alla luce durante gli scavi del 1999. Il tappeto musivo che risale al XII secolo ha forma quadrata, di lato pari a 3 metri, con gli spigoli disposti secondo i quattro punti cardinali;Meritano particolare attenzione gli stalli lignei posti sui due lati del coro realizzati verso il 1487. Si tratta di un lavoro di notevolissimo livello, sia per l'architettura complessiva nello stile gotico , sia per il dettaglio degli intagli lignei; Volgendo lo sguardo verso le finestre dell'abside, il visitatore è colpito dai colori delle cinque vetrate, opera di notevole qualità artistica realizzate tra il 1494 ed il 1503.
Al termine le navate laterali, una scala consente di scendere nella cripta: è questa la parte più antica della cattedrale, testimonianza della basilica anselmiana che si è quasi integralmente conservata, con la sua aula sotterranea divisa in cinque navatelle con tre absidiole semicircolari disposte a raggiera.
Gli affreschi ottoniani.
Del periodo della chiesa anselmiana rimangono nello spazio tra il tetto e le volte quattrocentesche
L'ambito culturale dell'atelier che ha realizzato gli affreschi è quello cosiddetto lombardo; ad esso possono essere stilisticamente collegati i cicli della basilica di San Vincenzo a Cantù e del battistero del Duomo di Novara.
Organo a canne.
Nell'abside, dietro l'altare maggiore barocco, si trova l'organo a canne costruito nel 1901 da Giuseppe Mola, restaurato nel 1983 dalla ditta Krengli di Novara. Esso presenta due tastiere di 61 note e una pedaliera concavo-radiale di 32 note.
Il chiostro.
Il chiostro, con le sue arcate a tutto sesto, le sue colonnine e i capitelli istoriati, costituisce un esempio di arte romanica lombardo-catalana-provenzale.
Rimaneggiato nel XV e nel XVIII secolo, conserva 37 degli originali 52 capitelli in marmo bianco, molto utilizzato in epoca imperiale romana per la copertura degli imponenti monumenti. Ai capitelli, per impermeabilizzarli, venne data una mano di un composto colloso trasparente misto a cenere, che ossidandosi con il tempo li ha definitivamente scuriti.
Quelli del Borgo per la Chiesa Collegiata a Somma Vesuviana (NA)
Venerdì 20 dicembre 2013
Auditorium Istituto Montessori
Nenia di Gesù bambino - Coro castèl sez. SAT di Arco
8° Rassegna Natalizia Chiesa Collegiata Arco
dirige Michele Brescia
Videoguide - Carmagnola: arte
Numerose le testimonianze artistiche: la casa delle meridiane e la chiesa di S’Agostino nell’omonima piazza, la cinquecentesca casa Cavassa e la collegiata dei santi Pietro e Paolo che conserva la statua della Madonna miracolosa di primo Seicento.
Campane di Riva del Garda (TN) - Chiesa Parr. di S. Giuseppe
Soggiorno Riabilitativo di EUGENIObuffa alla Casa di Cura EREMO di Arco (Tn)
Casa di cura EREMO X operati di cuore e malati traumatologici in riabilitazione:!!)=foto e video di (eugeniobuffa) -Escursione nella Citta' di Arco--
Parrocchia S. Michele Arcangelo di Santarcangelo di Romagna
Parrocchia S. Michele Arcangelo di Santarcangelo di Romagna