Aidone il rientro della Venere Dea Demetra di Morgantina
Aidone. Il capolavoro dell'arte greca classica, è stato realizzato alla fine del V secolo avanti Cristo in Sicilia, forse da un discepolo di Fidia. La statua, alta circa due metri e trenta cm è realizzata in tecnica pseudo acrolitica: la testa, le mani e i piedi scolpiti in prezioso marmo pario, il corpo in pietra calcarea è avvolto dal mantello riccamente panneggiato.
Il video segue il rientro della Statua, che la Regione ha deciso di denominare la dea di Morgantina, dall'arrivo in Italia, a Roma Fiumicino nella giornata storica del 17 marzo, all'arrivo, il 19, al Porto di Palermo da dove è stata trasferita direttamente in Aidone per essere sistemata nella sala del Museo che era stata appositamente allestita. Il filmato mostra le varie fasi dell'assemblaggio della statua, che era stata spezzata in tre grandi pezzi forse dagli stessi tombaroli, sotto la guida e l'opera competente del curatore del Paul Getty Museum Jerry Podany e dei suoi collaboratori. Il lungo viaggio della dea è raccontato dalla dottoressa Fulvia Caffo, soprintendente ai BB.CC. di Enna. Seguono delle interviste rilasciate tra il 17 marzo e il 19 maggio. La dottoressa Basile, ex soprintendente di Enna, rivendica il ruolo giocato dalla stessa soprintendenza, dall'ex sindaco Curia e dal territorio per ottenere il ritorno definitivo della statua in Aidone; anche lo scettico ministro Giancarlo Galan si dichiara emozionato davanti a tanta bellezza che lo fa sentire orgoglioso di essere italiano. Le lodi più grandi provengono da Luis Godart, l'archeologo consigliere di Napolitano, che parla di bellezza assoluta della statua e si dice convinto della bellezza strepitosa della Sicilia e del nostro territorio, ricco di passato e ricco del presente, veramente destinato ad un grande futuro, purchè si punti sull'eccellenza dei BB:CC.. L'ultima intervista è quella a Rutelli, che, da ministro dei BB.CC., ha avuto un ruolo da protagonista nel processo di restituzione dei beni trafugati e acquistati dai musei americani e che reitera la sua raccomandazione ai siciliani di creare quel sistema turistico integrato che potrebbe far diventare il nostro uno dei distretti culturali più importanti dell'intero Mediterraneo. Anche questa volta riprese e montaggio sono magistralmente curate da Giuseppe Bonasera, la colonna sonora è composta ed eseguita da Emanuele Primavera.
Franca Ciantia
La Dea di Morgantina
di Daniele Fabrizi
Morgantina, antica città sicula e greca nel centro della Sicilia, è uno dei siti archeologici più importanti dell’isola. Venne riportata alla luce nell’autunno del 1955 dalla missione archeologica sostenuta dalla Princeton University.
Oltre ai lavori dell’università e degli archeologi ufficiali a Morgantina hanno scavato per decenni anche bande organizzate di clandestini, i cosiddetti “tombaroli”, che hanno vandalizzato molti antichi edifici e rubato e commercializzato diversi reperti. In questo fiume di oggetti che negli anni è uscito illegalmente dal sito, c’è stata anche una colossale statua di due metri e venti di altezza.
Apparsa misteriosamente a Ginevra, fu acquistata nel 1988 da uno dei più grandi antiquari internazionali del tempo, il londinese Robin Symes, che la rivendette al J. Paul Getty Museum di Malibu per 18 milioni di dollari. Fu allora che il mondo conobbe questa statua, scambiata inizialmente per una “Venere”.
Per 25 anni è stata al centro di una lunga contesa giudiziara tra lo stato italiano e il museo californiano, che però nel maggio del 2011, a seguito di una lunga trattativa, ha acconsentito a riconsegnare questo capolavoro alla Sicilia.
Ora la “Dea” è esposta al museo archeologico di Aidone.
Il magistrato che ha seguito tutta l’indagine, l’archeologo americano che da vent’anni dirige gli scavi a Morgantina e un noto collezionista della zona, ci raccontano il misterioso viaggio della statua, provando a gettare uno squarcio di luce sull’oscuro mercato internazionale dell’arte antica che per anni ha spostato fiumi di denaro e grandi capolavori.
Sullo sfondo il piccolo paese di Aidone, con i suoi atavici problemi e i suoi sogni di grandezza e riscatto economico, alimentati da questo ritorno.
Da Malibù a Morgantina: La dea in Sicilia - Atlantide La7
Siamo arrivati in Sicilia per visitare la città ellenistica di Morgantina. Un sito archeologico che ha restituito autentici tesori conservati nel museo di Aidone. Tra questi una preziosa statua colossale di divinità femminile, rimasta per anni al centro di una contesa tra l'Italia e il Paul Getty Museum di Malibù. Ora la Dea è tornata a casa.
La strada per raggiungere la Dea di Morgantina ad Aidone
Dopo anni di contenziosi, dal 2011 il pezzo pregiato è custodito nel paesino in provincia di Enna. Negli ultimi quattro anni i visitatori sono scesi da 21mila a 4mila. Nonostante il biglietto unico, non più obbligatorio, con la villa del Casale e gli scavi. E il percorso per raggiungere il museo è pieno di buche e avvallamenti. Leggi l'articolo su MeridioNews.it
Il Sud - La Dea di Morgantina è tornata a casa
18 maggio 2011 - Un evento tanto atteso, la possibilità -- si spera -- di riscatto di un territorio, l'occasione giusta per conferire attrattività in termini turistici ad una provincia -- quella di Enna -- che le statistiche indicano come la più povera d'Italia.
Grande festa ieri ad Aidone per il ritorno della Venere (o Dea) di Morgantina, la statua di marmo e tufo calcareo al centro di una contesa tra Italia e Stati Uniti durata oltre un quarto di secolo.
Trafugata dal sito archeologico di Morgantina nella seconda metà del Novecento, passata tra le mani di ricettatori ed antiquari ed infine venduta al Paul Getty Museum di Malibù nel 1988 per 18 milioni di dollari.
Una preziosa testimonianza storica ed archeologica fortemente rivendicata dai siciliani che hanno sempre sostenuto che fosse giusto che l'antica Dea tornasse proprio tra le colline dalle quali, a forza, era stata strappata via.
Adesso la Dea sarà ospitata al Museo Archeologico di Aidone, a 3 km da Morgantina.
Molte le autorità intervenute all'inaugurazione dell'esposizione, primo tra tutti il ministro della Cultura, Giancarlo Galan. La più potente arma di seduzione della Sicilia nei confronti del mondo è il suo patrimonio culturale ed artistico -- ha detto -- Bisogna dunque usarlo. E a chi ha fatto notare che forse sarebbe stato meglio esporre la Venere in luoghi maggiormente interessati dai flussi turistici ha risposto che non è esclusa questa possibilità, facendo riferimento all'ipotesi di portare la Dea fuori da Aidone per alcuni periodi dell'anno.
Il ritorno della Dea di Morgantina
Aidone - Morgantina (Enna - Sicily)
video and editing: angelo minacapilli
Speciale Tgweb Museo di Aidone: la nuova reggia della dea di Morgantina
Premio LA PA CHE SI VEDE 2011
Ente: REGIONE SICILIANA Ufficio Stampa Presidenza
Categoria: Canali Tematici
Da Malibù a Morgantina: La dea in Sicilia Atlantide La7
La Venere di Morgantina, come molti la definiscono, in realtà rappresentante Demetra o Persefone, per questo si è scelto di chiamarla più genericamente dea di Morgantina.
Il Touring Club di Catania visiterà il museo di Aidone che ospita la Dea il prossimo 9 giugno. Per maggiori informazioni
La famosa scultura greca del V secolo avanti Cristo era stata trafugata 30 anni fa per poi essere acquistata dal Paul Ghetty Museum di Malibu, che l'ha restituita dopo una lunga trattativa. Insieme alla Dea riconsegnate alla Regione Sicilia altre importanti opere: gli Acroliti di Demetra e Kore e 15 Argenti.
Il Museo archeologico di Aidone ospitato nell'ex convento dei Cappucini è stato risistemato, tanto da recuperare quattro nuovi spazi espositivi. Una stanza è stata dedicata alla dea, nelle altre tre nuove stanze sono sistemati gli argenti del tesoro di Eupolemo, gli acroliti di Demetra e Kore e alcuni resti architettonici del sito di Morgantina.
Sul rientro della dea di Morgantina sono stati realizzati diversi servizi televisivi, fra tutti abbiamo scelto di proporvi quello di Atlantide su La7
Cartolina dal museo Archeologico di Aidone
Racchiude al suo interno una preziosissima collezione di antichità a cominciare dalla Venere di Morgantina. Anfiteatro Sicilia vi porta alla scoperta del Museo archeologico di Aidone.
Venere di Morgantina, il rientro dagli USA. Rai Educational, ArtNews - 24 Apr 2011
Trasferimento dagli USA all'Italia (Aidone) della statua Venere di Morgantina Museo Archeologico di Aidone (EN).
Servizio Mandato in onda su Rai Educational durante la trasmissione Art News del 24 Aprile 2011.
Torna a casa la Testa di Ade rubata a Morgantina
Palermo (askanews) - Torna a casa la testa di Ade. I carabinieri del Comando tutela patrimoniale culturale hanno riportato in Sicilia la scultura restituita dal Getty Museum di Los Angeles che l'aveva acquistata nel 1985 e collocata presso la Getty Villa di Malibù.
Il reperto di età ellenica era stato rubato alla fine degli anni '70 dall'area archeologica di Morgantina, nel territorio di Aidòne. Attraverso la comparazione di alcuni reperti abbandonati dai tombaroli con la testa custodita presso il Getty si è rusciti a risalire al furto.
Tra la fine degli anni '70 e gli anni '80, il centro archeologico di Morgantina è stato oggetto di numerosissimi scavi clandestini che hanno portato al trafugamento di inestimabili capolavori dell'arte greca. Molti sono stati restituiti all'Italia negli ultimi anni e ora sono custoditi nel Museo archeologico di Aidone.
La Venere di Morgantina torna a casa. Inaugurata l'esposizione ad Aidone
Grande festa ad Aidone per l'inaugurazione dell'esposizione della Venere di Morgantina.
La dea di Morgantina
La dea di Morgantina
Sicilia: Morgantina Aidone. Il ritorno delle Dee (Acroliti)
Gli Acroliti di Morgantina risalgono al 530 a.C. e sono il più antico esempio conosciuto di tecnica acrolitica, ma anche uno dei più raffinati esempi di scultura greca di influsso insulare. La tecnica acrolitica consisteva nell'accompagnare a statue di materiale povero (pietra o legno), testa, mani e piedi in materiali più pregiati come il marmo. I frammenti, due teste, tre mani e tre piedi, attribuiti a statue di Demetra e Persefone, di dimensioni poco più grandi del naturale, rappresentano le divinità in posizione seduta, frontale e affiancate. Il sito di provenienza è stato identificato nella contrada di San Francesco Bisconti, dove si trova un complesso di sacelli allineati e distribuiti su tre livelli di terrazze. Dopo una storia rocambolesca la restituzione al Museo di Aidone è avvenuta il 13 dicembre 2010. Oggi sono esposti con un allestimento tendente a suscitare l'emozione dell'epifania della divinità.
Dal Getty Museum a Enna, l'Italia si riprende Barbablù
Dopo 38 anni, la testa di Ade (un'opera in terracotta trafugata a Morgantina, Enna) è tornata in Italia. E’ stata restituita, pochi giorni fa dal Paul Getty Museum di Malibù (che l’aveva comprata per 530mila dollari nel 1985) e a giugno sarà esposta nel Museo Archeologico di Aidone, in provincia di Enna.
Atlantide La7 - Da Malibù a Morgantina: La dea in Sicilia
Intenta
Sicilia: Morgantina Aidone. Il ritorno degli argenti di Eupolemo
I motivi stilistici ed iconografici hanno convinto gli studiosi che gli argenti di Morgantina sono appunto opera di artigiani siracusani del periodo ieroniano, della seconda metà del III sec. a.C. Il tesoro degli Argenti di Morgantina comprende sedici oggetti di argento dorato, il numero sedici si raggiunge con la somma di alcuni oggetti che comprendono più elementi. Sono di produzione e cronologia diversi, acquistati forse, quasi con modalità collezionistiche, in tempi e modi vari. Nove oggetti sembrano destinati al simposio. Tutti i pezzi presentano decorazioni vegetali e figurate, raffinate e curate nei dettagli, esse sono ottenute attraverso la lavorazione a sbalzo, la martellatura avveniva dal retro sull'oggetto appoggiato sulla pece; i dettagli venivano realizzati a cesello. La doratura era fatta con la foglia d'oro che si scioglieva col calore sul decoro ricoperto prima di mercurio. Sono presenti molte iscrizioni in lingua greca, ottenute per puntinatura e incisione, si tratta di dediche votive, di indicazioni sulla proprietà e sul valore ponderale, su almeno tre oggetti sono presenti notazioni del peso, con lettere e segni secondo un sistema ponderale tipico della Sicilia e della stessa Morgantina, un'ulteriore elemento a supporto dell'identificazione del luogo di provenienza del Tesoro.
Gli Acroliti di Morgantina
L'Agorà
Girolamo Ciulla celebra la Dea di Morgantina
Girolamo Ciulla, artista del Mito, espone al Museo Archeologico di Aidone, casa della Dea di Morgantina di ritorno dagli Usa. Giulla, siciliano, toscano d'adozione, ha ideato un progetto dedicato alla Dea in occasione della Rassegna Internazionale di Scultura e Pittura Il Mito Contemporaneo. La mostra è prodotta da Athena Communications.