La Ceramica di Montelupo
Scegliere di trascorrere un po' di tempo a Montelupo Fiorentino vuol dire scoprire la sua arte, l'antica tradizione ceramica che ha reso nei secoli celebre la cittadina alle porte di Firenze, non solo in Toscana, ma in tutto il mondo.
Per saperne di più stradaceramica.it
La Galleria Nuove Forme d'Arte
Fasi di lavorazione della ceramica artistica di Montelupo fiorentino, documentato da Salvatore Mirenda, titolare de La Galleria Nuove Forme d'Arte, negozio storico del paese.
Video realizzato in collaborazione con Regione Toscana e del Comune di Montelupo Fiorentino.
Materia Montelupo - Chiara Camoni & Ceramiche Artistiche Giglio
Materia Montelupo - Cantieri contemporanei in ceramica a cura di Matteo Zauli
Ceramiche d'Arte Ammannati
Materia Montelupo - Nicola Toffolini & Terrecotte Corradini e Rinaldi
Materia Montelupo - Cantieri contemporanei in ceramica a cura di Matteo Zauli
portamestoli in ceramica
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DisegniDipinti | due secoli di invenzioni grafiche fra matite e pennelli.
MOSTRA dal 27 Ottobre al 22 Dicembre 2018 | DisegniDipinti | E’ questo il titolo della nuova mostra della Galleria de’ Fusari. Che si compone non solo di disegni bensì di opere più complesse ed elaborate. Più di venti le opere riprodotte nel catalogo, alle quali se ne aggiungono numerose altre, pure esposte.
La loro autografia è studiata ad accertata anche grazie alla collaborazione di valenti specialisti (C. Poppi, R. Roli, M. Naldi, C. Travisonni).
Fra gli artisti bolognesi segnaliamo: Francesco Monti, Pietro G. Palmieri, Pelagio Palagi, Luigi Bertelli, il “gianesco” Pietro Piani, Luigi Busi, mentre fra gli stranieri un magnifico disegno di C.H. Kniep, un modello a olio preparatorio al principale affresco del palazzo di Giustizia di Montpellier realizzato da Ernest Michel, due opere di Lucien Ott ed un eccezionale paesaggio monocromo di J.A. Vanderburch. Infine una segnalazione particolare va riservata a due opere raffiguranti dei volti femminili, la prima è un ritratto del ferrarese Federico Bernagozzi, e la seconda uno straordinario disegno, in tecnica mista e di grandi dimensioni, dell’artista liberty Roberto Franzoni.
Galleria de’ Fusari
Via de’ Fusari 7/a,
40123 Bologna
tel. 051 223083
galleria@galleriadefusari.it
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CERAMICA MODERNA CECCOBELLI - FONDAZIONE MORETTI
Inaugurazione mostra d'arte moderna dell'artista Bruno Ceccobelli presso la Galleria Moretti - L'Antica Deruta a Deruta - Esposizione di Opere in ceramica realizzate personalmente da Ceccobelli nei laboratori dell'Antica Deruta. E' disponibile il catalogo della Mostra. Le Opere sono in vendita. Per ogni informazione contattare la Fondazione Ceramica Contemporanea d'Autore Alviero Moretti : 075972037 oppure visitare il sito fondazionemoretti.it Mostra 2006
Un mini corso di ceramica
Con la stessa passione che ci mettiamo nel produrre la ceramica artistica di Montelupo Fiorentino, La Galleria ha iniziato a fare corsi di ceramica a grandi e piccini.
Non so voi, ma il sorriso del bambino a fine video è bellissimo! :)
Ugo Cossu
(…)Cominciata forse come una sorta di fuga dalla realtà contingente, l'appassionata marcia di Cossu alla riscoperta delle sculture essenziali, potenti, primordiali delle antiche civiltà, dalla egizia alla cicladica e all’azteca, solo per dirne alcune, è poi diventata una discesa alla ricerca di valori archetipi e sacrali che hanno una validità universale non legata ad una scansione cronologica del tempo (il passato, il presente, il futuro) ma semmai a fondamenti biologici, spirituali e fisici che non possono essere scardinati e distrutti senza tragiche conseguenze per la sopravvivenza dello stesso genere umano. Consapevole del fatto che la civiltà di oggi si è messa da tempo su questa china pericolosa, Cossu chiama in causa con la sua scultura una fisicità metamorfica che diventa correlativo oggettivo dei più alti equilibri naturali poi in parte rispecchiati dai codici etici e sociali dell’umanità.(…) Anche dai suoi quadri (per certi aspetti memori della pittura 'totemica' di Lam e dell’Afro postcubista), le cui enigmatiche presenze sono fortemente plastiche e volumetriche e quindi tipiche di uno scultore, promana la volontà di un racconto evocativo poi inserito in un contesto quasi scenografico ed architettonico, spesso di ampio respiro.(…) Durante i suoi numerosi viaggi in Europa e nel centro America, Cossu ha assorbito avidamente la lezione di essenziale potenza plastica trasmessa, in modi diversi, dall’arte egizia, cicladica, azteca, nuragica, romanica e poi lungo il 900 da Brancusi, Boccioni, Archipenko, Julio Gonzàlez, Picasso, Giacometti, Moore, Marini, Nivola. Se a ciò aggiungiamo il suo forte interesse per la scultura magico-rituale africana ne emerge un inventario di forme e di invenzioni da far tremare le vene dei polsi.(…) Nella maggior parte delle opere di Cossu domina una ieraticità totemica dalla potente perentorietà, scarna, tetragona, ma senza dubbio fra le sue sculture più riuscite spiccano anche quelle mosse da una tensione interna che si fa dinamismo propulsivo non tanto in senso fisico quanto piuttosto in direzione psicologica ed interiore.(…) Nel loro complesso le forme primordiali e pur mutanti di Cossu, tese verso l’avvenire, sembrano chiedere silenziosamente, con la loro pura presenza, un ritorno dell'umanità sul sentiero della semplicità, dell'autenticità, della naturalezza.(…) L’artista sardo, paladino della coscienza storica della forma, non ha paura di sentirsi definire 'inattuale' perché oggi, per sfuggire alle spire soffocanti del tentacolare sistema dell'arte con le sue mode effimere e con l'ossessione del nuovo ad ogni costo, è necessario proprio un sincero e costante 'elogio dell’inattualità' volta anche alla chiarezza e alla trasparenza etica. Col passare del tempo Cossu, sapiente demiurgo dei materiali più diversi, sta dando maggiore centralità alla sua aspirazione di disegnare nello spazio soprattutto con le sculture in ferro (la serie dei Mezzi busti, ad esempio) che trasformano in leggera sostanza plastica perfino il vuoto integrato alle forme ma pur non privato della sua ariosità. Col ferro Cossu costruisce ed assembla, non modella (come avviene con l'argilla) né scolpisce (come accade con il marmo). E tale impulso costruttivo sembra quasi favorire un rapporto architettonico con lo spazio e non più soltanto scultoreo.(…) Nella sua costante proposta di un rinnovato e più equilibrato rapporto fra esseri umani e natura Cossu ha scelto di mettere mano ad una polifonica varietà di tecniche, materiali e soluzioni compositive che sembrano garantire la libertà più assoluta e pure la possibilità di sfuggire a qualsiasi meccanismo di facile ripetizione. L'artista cerca con tutti i mezzi di non cristallizzare le sue sculture in uno stile immutabile ma di innervarle almeno con un barlume di vitalità che trova il suo più alto modello, sia pur non mimetico, proprio nelle forme naturali.(…).
Gabriele Simongini
Marco Bagnoli da Europa Oggi a Au rendez -vous des amis | 1988-1998
Marco Bagnoli è stato presente al Centro Pecci sin dalla sua mostra inaugurale, Europa Oggi (1988), nel 1995 venne realizzata una sua mostra personale, mentre nel 1998 l'artista prese parte al simposio e alla mostra collettiva Au rendez -vous des amis. Il 6 dicembre 2018 proprio al Centro Pecci si è tenuta la presentazione del libro di Germano Celant a lui dedicato: la pubblicazione più ampia finora realizzata che analizza e documenta il percorso artistico di Marco Bagnoli dagli anni 1970 a oggi.
Marco Bagnoli, dopo la formazione scientifica e una laurea in chimica, si impone nella seconda metà degli anni 1970 e da allora la sua presenza sulla scena artistica è costante.
Sin dagli esordi negli anni Settanta il lavoro di Marco Bagnoli si sviluppa come ricerca di una sintesi possibile fra tensione spirituale dell’arte, natura trascendente dell’immagine e rigore scientifico adottato in esplorazioni e combinazioni di generi quali la scultura, la pittura e il disegno, ma soprattutto in riflessioni su forme e materiali organizzati dall’artista secondo schemi e formule ricorrenti.
Elementi della cultura orientale e richiami a civiltà del passato si uniscono nelle sue opere a considerazioni filosofiche e verifiche sperimentali, collegati spesso all’elemento immateriale della luce, inteso da Bagnoli non solo come realtà fenomenica ma anche come entità mistico-religiosa.
Ha partecipato alla Biennale di Venezia (1982, 1986, 1997), a Documenta di Kassel (1982, 1992) e al Sonsbeek di Arnhem (1986); alle sue personali presso prestigiose istituzioni artistiche quali De Appel, Amsterdam (1980 e 1984), Centre d’Art Contemporain, Genève (1985), Musée Saint-Pierre Art contemporain, Lyon (1987), Magasin, Centre National d’Art Contemporain, Grenoble (1991), Castello di Rivoli (1992), Centro per l’Arte Contemporanea Luigi Pecci, Prato (1995), IVAM, Centre del Carme, Valencia (2000), České Muzeum Výtvarných Umění, Praha (2009), Madre, Museo d’Arte Contemporanea Donnaregina, Napoli (2015); ai suoi passaggi in grandi musei, dalla Galleria Nazionale d’Arte Moderna di Roma al Centre Georges Pompidou di Parigi.
Nel 1981 occupa con una grande installazione la Villa Medicea La Ferdinanda di Artimino, e da lì in poi inizia una serie di interventi in architetture importanti spiritualmente e storicamente, come, a Firenze, la Cappella Pazzi (1984), la Sala Ottagonale della Fortezza da Basso (1989), l'Abbazia di San Miniato al Monte (1992, 1994, 2012, 2018), il Forte di Belvedere (2003, 2017), il Giardino di Boboli (2013), la Stazione Leopolda (2014). Opere di Bagnoli sono nelle collezioni del MAC Lyon dal 1987, del Centro Pecci di Prato dal 1988, del Castello di Rivoli dal 1992, del Garrison Art Center dal 2013 e del Magazzino Italian Art dal 2017, ambedue nello stato di New York.
Il Castello di Rivoli è il Museo d'arte contemporanea italiano che conserva il maggior numero di opere di Marco Bagnoli. Dal maggio 2016 presso il Museo Madre di Napoli è in comodato gratuito a tempo indeterminato l'installazione ambiente La voce. Nel giallo faremo una scala o due al bianco invisibile (1976-2015). Il 5 maggio 2017 si è aperto a Montelupo Fiorentino l'Atelier Marco Bagnoli: nel suo insieme è concepito dall'artista come un'opera d'arte totale (Gesamtkunstwerk). Dal febbraio 2018 è installata permanentemente in piazza Ciardi a Prato la fontana Lʼanello mancante alla catena che non cʼè (1989-2017) e, dal 20 aprile dello stesso anno, Araba fenice (2011-2013) è in comodato al Museo Novecento di Firenze. Janua Coeli, un lavoro commissionato per il Millenario dell'Abbazia di San Miniato al Monte a Firenze, è attualmente installato all'esterno e all'interno della basilica.
Montaggio: Maria Teresa Soldani
Immagini di repertorio: Carlo Gianni, Filippo Sileci, RAI
Tg Pegaso Speciale Caltagirone. Buongiorno Ceramica!
Caltagirone è una delle 37 città di antica tradizione ceramica e di forte vocazione contemporanea che, durante il prossimo week-end, saranno idealmente unite in una grande festa di forme, smalti, colori che dipingerà un'Italia più bella e creativa.
È la terza edizione di Buongiorno Ceramica!, il lungo e ricco week-end della ceramica italiana: tre giorni alla scoperta della ceramica artistica e artigianale, tra antiche tradizioni e nuove sensibilità. Aperture straordinarie di botteghe ceramiche, musei, studi e atelier, visite guidate, mostre, forni, laboratori, attività per bambini, performance; ma anche incontri, musica e food. Una mobilitazione della creatività e del saper fare artigiano, l'occasione per conoscere da vicino i ceramisti e, perché no, cimentarsi in prima persona nella creazione di un'opera al tornio, nella modellazione e nella decorazione dell'argilla. Buongiorno Ceramica! è un progetto promosso da Aicc – Associazione italiana città della ceramica e organizzato da Aicc insieme ad Artex.
Caltagirone è una delle 37 città di antica tradizione ceramica e di forte vocazione contemporanea che, durante il prossimo fine settimana (2, 3 e 4 giugno), saranno idealmente unite in una grande festa di forme, smalti, colori che dipingerà un'Italia più bella e creativa. È la terza edizione di Buongiorno Ceramica!: tre giorni alla scoperta della ceramica artistica e artigianale, tra antiche tradizioni e nuove sensibilità. Aperture straordinarie di botteghe ceramiche, musei, studi e atelier, visite guidate, mostre, forni, laboratori, attività per bambini, performance; ma anche incontri, musica e food. Buongiorno Ceramica! è un progetto promosso da Aicc – Associazione italiana città della ceramica e organizzato da Aicc insieme ad Artex in collaborazione, per ciò che attiene agli eventi calatini, con il Comune di Caltagirone.
Si comincia venerdì 2 giugno, dalle 16 alle 22: nel centro storico (via Roma, piazza Umberto, via Principe Amedeo, Scala di Santa Maria del Monte, vie Luigi Sturzo e Vittorio Emanuele), botteghe ceramiche aperte e performance dal vivo dei ceramisti al lavoro; musei civici aperti (Carcere borbonico, Corte Capitaniale, Museo della ceramica contemporanea al Palazzo Reburdone, Museo regionale della ceramica e convento di Sant'Agostino); dalle 18,30, al liceo artistico (via San Gregorio 153), rappresentazione di ceramica Raku; dalle 19, in piazza Marconi, spettacoli di arte varia (Acqua, terra e fuoco, dell'associazione di danza di Claudio Licciardi, performance del liceo classico Secusio e Terra Mia, dell'associazione Sabry Dance. Sabato 3 giugno, dalle 16 alle 22: nel centro storico, botteghe ceramiche aperte e performance dal vivo dei ceramisti; musei civici aperti; dalle 19,30, nel cortile del liceo artistico, performance artistica Le vibrazioni degli elementi; nel piazzale di San Giacomo, dalle 18 spettacoli di arte varia (concerto dell'orchestra giovanile del Narbone e spettacolo del Classico Secusio); alle 19, in Cattedrale, Canti, devozione e liturgia, con Maria Krylova (soprano) e Nadezhda Gerasimova (pianoforte), a cura dell'associazione musicale Brosmusic Italia; nella Galleria Sturzo mostra dei manufatti ceramici ispirati ad Antonino Ragona (a cura del liceo artistico).
Domenica 4 giugno, alle 16,30 e alle 18 spettacoli della Compagnia dell'Opera dei pupi siciliani; dalle 18 alle 22, nel centro storico, botteghe ceramiche aperte e performance dal vivo dei ceramisti al lavoro; alle 20, nella cappella del convento di Sant'Agostino, Concerto barocco dell'accademia musicale Amadeus; alle 20, nel Carcere Borbonico, concerto per chitarra del maestro Randazzo; dalle 19,30, in piazza Umberto, spettacoli (Acqua, terra e fuoco dell'Accademia Danza di Claudio Licciardi, Terra Mia dell'associazione Sabry Dance, Amuri, focu e gilusia delle associazioni Mira, Amici del Favo, Show People e Danza Claudio Licciardi. Inoltre Infiorata sulla Scala di Santa Maria del Monte, giare con fiori in diversi luoghi, carretti siciliani con musici, visite guidate degli studenti dell'Is Majorana-Arcoleo e apertura del liceo artistico per visitare le antiche fornaci ceramiche, la biblioteca specializzata sulla ceramica, le mostre delle opere di Antonino Ragona e di artisti contemporanei.
La scuola di ceramica di Biancini
Settimanale Ciac SC577
01/01/1960
Le muse in galleria.
La scuola di ceramica dell'artista di Castel Bolognese Angelo Biancini, dall'archivio Luce
Arte della ceramica
Arte della ceramica
Tessuto e ceramica vers. 1
Indossare l'arte...
le forbici, il pennello, il tessuto e la ceramica.
Fin dall'inizio della sua attività Angela Corsani si è contraddistinta per l'impegno nella ricerca di nuovi spazi creativi e di ispirazione da affiancare al tradizionale lavoro quotidiano della sartoria su misura. Così è nata, nel tempo, una collaborazione con alcune realtà artistiche che ha permesso la realizzazione del lavoro presentato in questo video. La tradizione dell'abito su misura è impreziosita da ricami e dipinti a mano, applicazioni in ceramica ed intarsi che rendono gli abiti stessi delle opere d'arte da indossare. Negli abiti presentati si ritrovano l'atmosfera dell'opera d'arte che li ha ispirati e la passione di coloro che li hanno ideati e realizzati. La creatività a sostegno della tradizione è il tema di questo impegnativo lavoro... il sarto ed il tessuto, il ceramista e la creta, il pittore ed i colori.. arti da non dimenticare ma da indossare.
Ceramiche Gialletti Giulio
Deruta, 2013