COLLEMANCIO Borgo gioiello dell'UMBRIA - village jewel of Umbria - HD
© CLAUDIO MORTINI ❀
Arroccato alla sommità di un colle nei pressi di Cannara - PG, il borgo di Collemancio è circondato da boschi ed olivi, ricco di storia e profondamente immerso nella quiete e nel silenzio, lasciando il proscenio a profumi e tradizioni antiche che si rinnovano nella quotidianità dei collemancioli.
La storia di Collemancio affonda le proprie radici sino all'epoca romana, ne è testimonianza il sito archeologico di Urvinum Hortense, il cui antico municipio romano è collocato in una posizione incantevole, perfetto dominatore del magnifico panorama.
La storia di Urvinum Hortense sembra avere inizio nel corso del III secolo a.C. durante il consolidamento delle posizioni militari romane nell'area umbra. Nel 545 d.C. le orde barbariche guidate da Totila saccheggiarono la città.
Le prime campagne di scavo furono effettuate sotto la direzione del Prof. Bizzozzero negli anni dal 1932 al 1938, in quell'occasione furono riportati alla luce una grande quantità di reperti tra i quali un mosaico policromo del I sec. d.C. Attualmente gli scavi proseguono con un piano annuale in collaborazione con l'Università di Perugia.
Dopo la distruzione della città romana, il nucleo abitativo si spostò dove si trova tuttora e la tradizione vuole che a fondarlo sia stato l'abate Mancio.
Le notizie più antiche riguardanti Collemancio ed il suo Castello risalgono al 1224, anno in cui Onorio III concesse al vescovo di Assisi la giurisdizione temporale sull'allora Collismanci, ma le sue origini vanno certamente ricondotte a prima dell'anno 1000.
Nel 1923 Collemancio diventa comune e nel 1377 si sottomette a Perugia. In seguito, nel 1435, entrò a far parte dello stato dei Baglioni che ne fecero la loro residenza estiva per la bellezza e la piacevolezza del luogo.
Dal 1500 Collemancio visse la sua autonomia come libero comune, avendo quindi statuti propri, scuole, chiese e gendarmi. Successivamente, come Cannara, entrò a far parte dei territori ecclesiastici nel 1648, e del comune di Cannara nel 1870.
Le sue solide mura a strapiombo, il robusto cassero a protezione della principale porta d'accesso al borgo, dove è scolpito lo stemma di Collemancio (una torre sormontata da un cassero e merli guelfi), rievocano un fascino antico ancora vividamente presente.
Il Castello è di pianta molto semplice, all'interno si snodano due strade principali e parallele che attraversano tutto il borgo.
La strada inferiore conduce al nucleo intorno al quale si è sviluppato l'antico paese, costituito dalla chiesa di Santo Stefano e dal Palazzo del Podestà.
Nota sin dal trecento, la Chiesa di Santo Stefano ha un'unica navata ed al suo interno sono presenti diversi affreschi nonché una colonna romana. Nella piazzetta antistante è presente il Palazzo del Podestà, una costruzione del XIV secolo, al cui piano terra era sita una piccola cappella detta Santa Maria Nuova a destra della quale esisteva un piccolo e tetro carcere.
Attualmente il Palazzetto è sede dell Antiquarium Urvinum Hortense, sorta per valorizzare le risorse artistiche del luogo.
Oggi Collemancio è una frazione del comune di Cannara; è un ridente borgo dove il tempo sembra essersi fermato.
Durante la Festa del Vino il nettare di Bacco viene offerto ai visitatori lungo le vie del Castello; dopo l'acquisto di un boccale di coccio all'ingresso del paese, possono attingere direttamente dalle botti poste lungo le vie. Possiamo poi ritrovare Collemancio anche in settembre, in occasione della Festa della Cipolla di Cannara, durante la quale è possibile scegliere la sapienza culinaria e la cordialità della Taverna del Castello di Collemancio.
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