TOSCANA - TALAMONE Borgo di pescatori - Full HD
© CLAUDIO MORTINI -
Talamone è un piccolo centro che si trova nell'estremità meridionale dei monti dell'Uccellina, nel comune di Orbetello (GR); è una cittadina molto antica e ricca di storia, ad un passo dal Parco Naturale della Maremma.
Talamone sorge su un basso promontorio roccioso, solo 32m di altitudine, che racchiude un piccolo golfo a cui da il nome, poco lontano dall'antico centro portuale.Le spiagge sono sabbiose e costeggiate da pinete,mentre nell'entroterra prevale la macchia mediterranea. Per la sua posizione sulla costa domina il mare fino al Monte Argentario.
Il paese mantiene l'aspetto di piccolo borgo di pescatori; è presente un modesto porto, circondato da mura medioevali e dominato da una rocca di pietra grigia realizzata nel Cinquecento dai senesi, come postazione di guardia sul golfo, che purtroppo danneggiata durante la Seconda Guerra Mondiale. Anche la chiesa dedicata all'Assunta purtroppo ha subito la stessa sorte, ed è stata quasi completamente rasa al suolo; fu ricostruita nel 1949, inglobando le rovine della chiesa distrutta.
Nel 1860, quando il paese fu annesso al Regno d'Italia, Giuseppe Garibaldi, che era in rotta per Marsala con i Mille, vi sbarcò la mattina del 7 maggio, per procurarsi armi dal comandante del porto e far partire una colonna, comandata da Zambianchi, verso il confine romano; questo avrebbe dovuto provocare un'insurrezione nello Stato Pontificio. Anche qui interviene una leggenda a raccontare cosa successe quando Garibaldi sbarcò a Talamone; il generale fece chiamare il capitano De Labar. Tentando di controllare la sua voce tonante, Garibaldi affermò che era molto contento di essere in maremma, apostrofando il capitano con un nome sbagliato, ma che non vedeva le vettovaglie e le armi che gli erano state promesse. Il pavido capitano rispose che avrebbe provveduto in qualche maniera, e due giorni dopo, grazie all'intervento del Colonnello Giorgini di Orbetello, i due bastimenti ripartirono attrezzati in maniera migliore e con il morale più alto. Solo sei giorni dopo però, Vittorio Emanuele II, fece arrestare e imprigionare nella Fortezza da Basso, a Firenze il colonnello Giorgini e il capitano De Labar, con l'accusa di alto tradimento. Poichè l'impresa dei Mille ebbe successo, vennero però liberati, prosciolti e reintegrati nei ranghi, recuperarono le paghe che erano state confiscate, e ebbero onori e un cospicuo companatico.
Hotel Capo D'uomo a picco sul mare Talamone, Argentario, Toscana
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A picco sulle scogliere di Talamone e di Cala Regina, circondato da colorati e rigogliosi giardini. L'incantevole vista dalle terrazze dell'hotel che dalla Rocca senese si apre al promontorio dell'Argentario fino all'orizzonte, renderà il soggiorno ricco di forti emozioni.
L'hotel offre alla sua clientela un ambiente intimo ed accogliente. Le 24 camere, di cui due junior suite, si sviluppano in tre piani e sono dotate di servizi privati, telefono diretto, tv color. Due accessi al mare, internet point e parcheggio privato.
Talamone (Maremma Toscana) - mura e Rocca Aldobrandesca - punta faro - porto /// videomix
Mura di Talamone: una prima cinta muraria fu costruita nel corso del XIII secolo dai conti Aldobrandeschi, mentre a partire dal 1465 iniziò un'opera di ristrutturazione affidata ai lombardi Elia Mattei, Pietro Giovanni e Giovanni Albini. Nel 1541 l'architetto Antonio Maria Lari diresse ulteriori lavori di restauro dopo consistenti danneggiamenti dovuti ad una violenta incursione di pirati. La fortificazione fu ristrutturata e potenziata dagli spagnoli nel corso dei secoli XVI e XVII. La struttura fu ulteriormente danneggiata da bombardamenti nel 1944 e lentamente iniziò nell'immediato dopoguerra un'attenta opera di restauro. Gli ultimi restauri sono stati effettuati nel 2012. Delle antiche porte d'accesso al borgo rimane oggi solo la cosiddetta Porta Garibaldi.
Rocca aldobrandesca, imponente fortezza che domina il borgo di Talamone, fu costruita verso la metà del XIII secolo per volontà degli Aldobrandeschi, con funzioni di avvistamento e di difesa sull'approdo sottostante. Ampliata e ristrutturata dai senesi nel secolo successivo, fu ulteriormente modificata nel corso del XV secolo. Semidistrutta da alcune incursioni di pirati, fu restaurata nella seconda metà del XVI secolo, con l'entrata della località nello Stato dei Presidii. Da ricordare, inoltre, che la rocca fu il punto di raccolta per i volontari che si imbarcarono a Talamone per la spedizione dei Mille, a seguito del temporaneo sbarco di Giuseppe Garibaldi. Nel 1944 la fortificazione ha subito alcuni danneggiamenti a causa di un bombardamento, a cui seguirono opere di restauro che hanno riportato la rocca agli antichi splendori.
Faro di Talamone, faro marittimo risalente al 1865, venne attivato dalla Marina Militare (all'epoca Regia Marina) per l'illuminazione del promontorio di Talamone. Il suo aspetto attuale è stato conferito dalla ristrutturazione avvenuta nel 1947.
Roccalbegna e la sua rocca aldobrandesca
Un paese arroccato e sovrastato da due rocche, da un lato la rocca principale, sullo spuntone più alto che incombe, protettiva ma anche minacciosa, sui tetti delle case, dall'altra, sullo spuntone più basso, il cassero senese, dove un tempo c'era un giardino all'italiana. In mezzo il borgo di Roccalbegna. Michela è salita su entrambe le rocche per farci vedere il panorama davvero spettacolare che si può godere dall'alto.
Un detto popolare recita: se il Sasso scrocca addio la Rocca , la posizione a nido d'aquila infatti è proprio sovrastante le case e il sasso nei secoli ha destato preoccupazione negli abitanti a causa dei possibili crolli proprio sui tetti delle case stesse.
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Castello di Montemassi, Maremma Tuscany
Castello di Montemassi - Montemassi castle - in Maremma Tuscany Italy.
Rocca Aldobrandesca di Piancastagnaio
Un altro appuntamento della serie Amiata, la montagna delle meraviglie.
In queste viste è rappresentata la Rocca Aldobrandesca di Piancastagnaio, un gioiello di antica fortificazione eccellentemente mantenuto nel tempo.
Sotto la sua imponenza si sviluppò il paese e dentro le sue mura si raccolsero le popolazioni che dalla Val di Paglia erano salite sul monte per trovare più sicurezza. Il piccolo villaggio, costruito su un’altura di scogli, fu trasformato in grosso fortilizio di forma quadrangolare con una torre più elevata che serviva da vedetta.
Il castello fu concesso in feudo agli Aldobrandeschi dall'Abbazia del Santissimo Salvatore nel 1208 e da allora vide l’avvicendarsi di vari padroni: nel 1333 passò sotto il dominio di Orvieto, nel 1345 i senesi abbatterono le mura ed occuparono il castello fino al 1416 quando un podestà, inviato dalla Procura della Repubblica Senese, in collaborazione con alcuni uomini del paese redasse i primi statuti. Nello stesso anno iniziarono le opere di consolidamento della Rocca, anche se il restauro più importante risale al 1471-1478: la struttura fu potenziata con una copertura inferiore, le vecchie mura rinforzate da contrafforti e sul maschio fu aggiunta una corona di mensole e archetti pensili dove Siena appose il leone rampante simbolo della Repubblica e la balzana bianco nera della città. Nel 1559 Siena passò sotto il dominio de I Medici e Piancastagnaio ne seguì le sorti apponendo sopra la porta lo stemma della casata a sei bisanti. Nel 1601 il territorio fu dato in feudo al Marchese Bourbon del Monte che trasformò la Rocca in una prigione finché nel 1700 non perse del tutto la sua funzione sotto il Granduca di Lorena.
La storia recente della Rocca è caratterizzata da due restauri: uno dal 1962 al 1970 da parte del Commendator Gino Pietro Bigazzi e l’altro nel 1990 da parte dell’Amministrazione Comunale. Oggi la Rocca Aldobrandesca è meta obbligatoria per il turista.
Quindi che aspetti? Vieni a visitarla!
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Rocca Silvana - Selvena (Castell'azzara - GR)
La Rocca Silvana si trova nel territorio comunale di Castell'Azzara, pochi chilometri a sud del centro minerario di Selvena.
La rocca fu costruita nel corso del IX secolo ed era un antico possedimento dell'Abbazia di San Salvatore al Monte Amiata.
Nei secoli successivi divenne proprietà della famiglia Aldobrandeschi, assumendo un ruolo strategico per il controllo e lo sfruttamento delle vicine miniere di cinabro ed entrando nelle mire espansionistiche di Siena, sotto la cui giurisdizione passò attorno alla metà del Trecento.
Tuttavia, il dominio senese non fu molto lungo, in quanto gli Orsini di Pitigliano riuscirono ad inglobare la fortificazione nella loro contea nei primi anni del Quattrocento.
La rocca entrò a far parte del Granducato di Toscana attorno alla metà del Seicento, assieme a tutti gli altri territori della Contea degli Orsini che, proprio in quest'epoca, scompariva definitivamente dallo scenario politico.
Da allora, la fortificazione fu gradualmente dismessa, andando incontro ad un lungo ed inesorabile declino che si è protratto fino agli ultimi anni del secolo scorso, quando una serie di campagne di scavo e di interventi di restauro hanno permesso il recupero degli imponenti ruderi che testimoniano, ancora oggi, l'importanza della rocca nei secoli passati.
La Rocca Silvana si trova sulla vetta di un monte, dal quale si domina la vasta area circostante.
Nella parte bassa si estendeva il borgo, di cui rimangono le strutture murarie dei vari edifici, mentre nell'area sommitale si trova il palazzo signorile, a pianta quadrangolare, disposto su due livelli, presso il quale vi sono i resti di una cisterna per la raccolta e la distribuzione dell'acqua.
Il complesso è costituito anche da 2 torri, di cui una situata di fianco all'antico cassero, presso il quale si trovava un'altra cisterna.
Tutto attorno si trovano vari resti di altri edifici tra i quali si può individuare la cisterna e la cappella. Il complesso rimase in uso fino a tutto il XVII° secolo e poi iniziò la sua lenta rovina, in quanto dopo l'esaurimento delle miniere circostanti quella che fu la sua forza, la sua posizione di nido d'aquila difficilmente attaccabile e di conseguenza anche mal raggiungibile, divenne la sua condanna.
Fino a prima del 1997 era rischioso avventurarsi fra questi resti avvolti dalla vegetazione per pericoli di crolli, la recente opera di restauro ha fermato il degrado, anche se non è possibile poter godere liberamente dei suoi risultati [i lavori alla torre del mastio e le mura che la circondano sono completati, come quelli al palazzo signorile e molte altre aree dell'area residenziale, liberate dalla vegetazione al punto che sono tornate alla luce le pavimentazioni originarie in cotto].
Ancora oggi (08/2007) Selvena è visibile solo dall'esterno, da sotto le mura del mastio e dalle varie prospettive che ci offre la strada panoramica che porta a Sovana o Roccalbegna, nonostante i restauri siano praticamente terminati e sia stata realizzata addirittura l'area di accoglienza visitatori ( ... forse già bisognosa d'interventi di manutenzione, visto lo stato di abbandono). Nell'area restaurata, chiusa da un'alta cancellata in ferro, stanno già ricrescendo le erbacce ...
(Fonte wikipedia-castellitoscani) (Riprese video by Amiatavideo)
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Pirati Porto Ercole 2019
Nella primavera del 1544 Khayr ed Din, meglio noto come il pirata Barbarossa, ,si aggirava nei mari presso l'Argentario.
Stava tornando in patria e sebbene ormai piuttosto anziano, era ancora indomito e agguerrito, senza dubbio non avrebbe perso l'occasione di compiere sacchegi e razzie lungo il litorale del ritorno.
Il primo porto ad essere assalito e saccheggiato fu Talamone,di lì a poco il Barbarossa raggiunse Porto Ercole.
A niente valsero i tentativi di difesa messi in opera dagli abitanti del borgo, il Barbarossa saccheggiò il paese e nell'assalto andò parzialmente distrutto il palazzo del Governatore costruito da Agostino Ghigi .Vennero in aiuto dei portercolesi una coalizione di senesi e fiorentini che insieme al comandante spagnolo Don Juan de Luna tentarono di salvare il salvabile.
Nel frattempo il Barbarossa si era spostato all'isola del Giglio dove ordinò che fosse tagliata la testa a tutti i primi della terra ed anche ad un prete e dove fece schiavi 632 abitanti dell'isola.
Nel frattempo Porto Ercole veniva raggiunta da rinforzi da Siena e da Firenze e si lavorava alacremente al rinforzo dei bastioni della Rocca.
Ma in breve il Barbarossa, soddisfatto dei bottini ,fece rotta verso Sud ,lasciandosi alle spalle devastazioni e rovine .
A seguito dei danni lasciati dai pirati a Porto Ercole, furono immediatamente ordinati lavori di restauro alle strutture fortificate Siena prese coscienza della necessità di migliorare il sistema difensivo del litorale.
Ma l'Imperatore Carlo V incominciò a preoccuparsi della situazione in Toscana ,temeva le mire dei Francesi che si andavano facendo sempre più minacciose e non si fidava di Siena.
Dopo avere scongiurato il pericolo dei pirati non con poco affanno, Porto Ercole si accingeva ad affrontare un'altra importante impresa........che la vedrà protagonista ....ma questa è un'altra storia
In volo sul Castello di Porciano
Una panoramica aerea sul Castello di Porciano e sulla bellezza dei dintorni della dimora storica nei pressi di Stia in Casentino, Toscana, Italia.
Il video è stato realizzato da Air Video Drone.
L' ultima repubblica
L' ultima grande democrazia diretta dell' Europa Meridionale fu la Repubblica di Siena: mentre tutte le altre repubbliche (ad esempio Venezia, Genova, Lucca...) erano diventate aristocratiche, dunque si erano trasformate da democrazie in oligarchie, Siena restava democratica: perciò nella storiografia si parla dell' anomalia senese nel Cinquecento. Altre repubbliche (come Firenze, Milano e tante altre) si erano trasformate addirittura in monarchie. Tutte consideravano Siena con la sua democrazia diretta un elemento di disturbo, un fattore d' insicurezza nella politica internazionale. Il piú potente esercito del mondo di allora, quello dell' imperatore Carlo quinto, invase a metà Cinquecento la Repubblica di Siena e ne conquistò la capitale nell' aprile 1555 dopo un assedio di quattordici mesi. Ma gran parte del resto della Toscana Meridionale non si arrese nemmeno dopo la caduta della capitale, a dimostrazione del fatto che non si trattava semplicemente di territorio sottomesso da Siena: era una vera repubblica, una vera nazione con vero spirito di appartenenza. All' inizio del corteo storico, che precede il Palio, sfilano in massa un po' caotica le bandiere delle 67 località che anche dopo la caduta di Siena nel 1555 rimasero fedeli alla Repubblica con capitale provvisoria in Montalcino. Per la precisione si tratta delle bandiere di: Abbadia San Salvatore, Abbadia Spineta, Arcidosso, Batignano, Camigliano, Campagnatico, Campiglia d' Orcia, Cana, Casteldelpiano, Castelmuzio, Castelnuovo Berardenga, Castiglion della Pescaia, Castiglion d' Orcia, Celle sul Rigo, Cetona, Chianciano, Chiusi, Cinigiano, Civitella Ardenghesca, Contignano, Cotone, Fighine, Grosseto, Istia, Magliano, Manciano, Marsiliana, Montiano, Montegiovi, Montelaterone, Montemassi, Montemerano, Montenero, Montepescali, Montepò, Monticchiello, Monticello, Montisi, Montorgiali, Montorsaio, Orbetello, Paganico, Pari, Pereta, Petroio, Piancastagnaio, Pienza, Porto Ercole, Radicofani, Rocca d' Orcia, Roccastrada, Roccatederighi, Rocchette, Sant' Angelo in Colle, San Casciano dei Bagni, San Quirico d' Orcia, Sarteano, Sasso d' Ombrone, Sassofortino, Saturnia, Seggiano, Semproniano, Sovana, Talamone, Tatti, Torrita. A parte, con maggiore visibilità, sfilano le bandiere di Montalcino e di Massa Marittima (allora detta Massa di Maremma). Sono assenti dal Palio invece le bandiere degli altri comuni, che nel 1555 non giurarono fedeltà alla cosiddetta Repubblica di Siena in Montalcino, vuoi perché erano già stati conquistati dall' invasore, vuoi per scelta opportunistica.
Rustico/Casale in Vendita a Monteriggioni (SI)
Castello medievale in vendita a Siena, località Monteriggioni. Il fortilizio è composto da diversi corpi di fabbrica, alcuni sapientemente ristrutturati dagli attuali proprietari e altri da ristrutturare.
Immobili ristrutturati: abitazione, di circa 200 mq, si sviluppa su due piani ed è composta da un grande soggiorno, un'ampia cucina, due camere matrimoniali e due bagni. Chiesa tardo gotica del 1000, di circa 80 mq, presenta un'altezza di 7,50 mt. che consente la realizzazione di suggestivi soppalchi. Cappella, di circa 60 mq, disposta su due piani, con servizio igienico.
Immobili da ristrutturare: Torre di avvistamento di circa 60 mq, alta 8 mt. Cassero di circa 40 mq. Capanna di circa 30 mq. Forno di circa 70 mq.
Completano la proprietà 17 ettari di bosco, 1,3 ettari di uliveto su terrazze (215 ulivi) e 1,7 ettari di pascolo seminativo.
Il Fortilizio fu costruito nell'XI secolo a presidio della valle dell'Elsa, confine tra Siena e Firenze, e anche a controllo della via Francigena alta. Il Presidio fortificato ebbe una importante storia amministrativa, politica e militare al centro di contese tra importanti famiglie toscane e il Comune di Siena. Il Castello, sito nel comune di Monteriggioni, si trova nel punto più alto del promontorio collinare e domina sulle vallate sottostanti garantendo una vista suggestiva a 360° dalla quale si può godere di un panorama infinito (tutta la Toscana su tre punti cardinali, est,nord, ovest, e a sud sulla Montagnola senese). Circondato da un bosco sempreverde centenario e dagli animali che lo abitano, il complesso immobiliare è un oasi ancestrale di rara bellezza; collegato da una strada bianca è facilmente raggiungibile dalla provinciale e dista: da Colle Val d'Elsa (10 minuti), da Siena (20 minuti), da Firenze (45 minuti).
Comma relativo al diritto di mediazione
L'incarico di mediazione con la nostra agenzia è formalizzato con la stipula di un accordo. Il compenso per la mediazione (provvigione) corrisposto dall'acquirente è pari al 3% oltre ad IVA di legge sul prezzo della compravendita. La provvigione si considera guadagnata e dovuta contestualmente alla firma del contratto preliminare di compravendita (compromesso). L'importo lordo della provvigione può variare nel caso in cui ci sia un adeguamento dell'IVA. Coldwell Banker Florence Branch (FDP immobiliare s.r.l. P.IVA 06279260480), ha il diritto di richiedere immediatamente il pagamento di tale provvigione (contratto a favore di terzi). L'imposta di registro, l'eventuale IVA se dovuta, i costi notarili e le imposte catastali ed ipotecarie sono a carico dell'acquirente. La nostra società declina ogni responsabilità di qualsiasi genere collegata alle informazioni riportate nell'annuncio, poiché fornite dal venditore e non si assume alcuna responsabilità circa omissioni, inesattezze ed attualità delle stesse.
Castello, Vendita, Italia, Toscana, Siena, Monteriggioni
Rocca di Radicofani (Siena) - 30.04.2013 [Toscana]
Castello di Saturnia GR
Castello di Saturnia (GR)
Obiettivo Maremma - 19) Grosseto - le mura medicee
Le mura medicee di Grosseto, seconde soltanto a quelle di Lucca.
San Galgano - La spada nella roccia
San Galgano Secondo la tradizione, fu un figlio a lungo desiderato ed era destinato, per i costumi dell'epoca, ad una vita da guerriero, quale cavaliere medievale, e nacque nel senese, durante le lotte dei signori locali, Gherardesca, Pannocchieschi ed altri, per la supremazia politico-militare. Era un'epoca di violenze, soprusi e stupri vissuti anche in modo ludico, come manifestazione di vigore e vitalità, ma sempre tesi ad affermare la propria forza e ad ampliare la propria sfera di dominio. era un giovane violento, ma era destinato a cambiare vita e a diventare un Cavaliere di Dio come profetizzatogli da Misser santo Micchele arcangelo: ebbe infatti due visioni successive in cui l'arcangelo Michele gli indicò il suo percorso di vita.In questo contesto storico Galgano ebbe una gioventù improntata al disordine e alla lussuria, salvo in seguito convertirsi alla vita religiosa e ritirarsi in un eremitaggio vissuto con la medesima intensità con cui aveva precedentemente praticato ogni genere di dissolutezze. La spada fino al 1924 circa era conficcata in una fessura della roccia e poteva essere estratta. »Dopo una serie di atti vandalici fu fissata dal parroco di allora don Ciompi che
« bloccò la lama versando del piombo fuso nella fessura. »
L'URSEA AL CASTELLO DI STROZZAVOLPE
Il castello di Strozzavolpe si trova nei pressi di Poggibonsi ed e' un maniero con tutte le caratteristiche tipiche di questi edifici, fantasmi compresi. Si tratta di una costruzione compatta ed arcigna, la piu' importante delle fortificazioni che circondavano l'abitato di Poggibonsi, oltre che l'unica giunta praticamente intatta a noi - Foto di Aldo Innocenti - ursea.it
LA ROCCA di STAGGIA
Foto del suggestivo castello di Staggia 'La Rocca' in provincia di Siena
Buca delle Fate e Cala San Quirico
Descrizione
Route 1 Naar de Cipressen
De eerste route van de fietsvakantie in Lucca tijdens het WK wielrennen in Toscane
Magliano in Toscana
Magliano in Toscana (GR) , camminamento cinta muraria e Pieve di San Martino