Spiaggia del Castello di Baia (NA) 2016 - SJCAM SJ4000 (NA) 2016 - SJCAM SJ4000
Il Castello di Baia
Il Castello Aragonese sorge a Baia, frazione di Bacoli, ed è situato in un'area di notevole importanza strategica, fu eretto su di un promontorio (51 m s.l.m.) naturalmente difeso a est da un alto dirupo tufaceo a picco sul mare, e a ovest dalla profonda depressione data dalle caldere di due vulcani chiamati Fondi di Baia (facenti parte dei Campi Flegrei); con l'aggiunta di mura, fossati e ponti levatoi, il castello risultava praticamente inespugnabile. La sua posizione - dalla quale si dominava tutto il Golfo di Pozzuoli fino a Procida, Ischia e Cuma - consentiva un controllo molto ampio della zona, impedendo tanto l'avvicinamento di flotte nemiche, quanto eventuali sbarchi di truppe che avessero voluto marciare su Napoli con un'azione di sorpresa alle spalle.
Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei, inaugurato nel 1993, è ospitato all’interno di una fortezza di età aragonese, opportunamente restaurata ed adeguata alla nuova destinazione espositiva, collocata sulla sommità dell’alto promontorio che chiude a Sud il golfo di Baia, e dal quale si domina l’intero golfo di Pozzuoli e le isole di Capri, Ischia e Procida. Nel museo sono esposti reperti archeologici unici e di straordinario valore provenienti dai Campi Flegrei, un territorio la cui fama, legata all’amenità dei luoghi e alla salubrità delle sue sorgenti termali e del clima, è celebrata e tramandata anche nelle fonti antiche. Nella splendida cornice paesaggistica che si ammira dalla fortezza aragonese, l’allestimento museale ricostituisce contesti smembrati di provenienza flegrea, riunendo reperti di vecchio ritrovamento, nora custoditi prevalentemente nei depositi del Museo Archeologico Nazionale di Napoli, a quelli provenienti dai recenti scavi, secondo una esposizione ragionata per contesti topografici e tematici. Sulla piazza d’Arme è visitabile la Sezione del Rione Terra, con l’esposizione dei reperti provenienti dai recenti scavi e pertinenti alla decorazione architettonica del Capitolium e a quella scultorea di altri edfiici pubblici del foro augusteo: da statue ideali, tra cui la testa di Athena Lemnia, a una serie di ritratti di età giulio-claudia e frammenti di statue di cariatidi e clipei, che ricordano l’attico del foro di Augusto aRoma, di cui si propone all’esterno un’ipotesi di ricostruzione.
Il Museo Archeologico dei Campi Flegrei nel Castello di Baia (NA)
Una visita imperdibile per chi visita i Campi Flegrei, perchè vi sono raccolti molti reperti provenienti dagli scavi antichi e più recenti delle aree di Cuma, Puteoli (Pozzuoli), con il Rione Terra e Liternum (mentre le sezioni di Baia e Miseno le abbiamo purtroppo trovate chiuse). Ripercorriamo la formazione del Museo stesso, non facile, allestito nel Castello Aragonese di Baia (comune di Bacoli, NA), emergente dal colle della Lanterna a picco sul mare. E non potendo portare in un video tutti i reperti (ciascuno meriterebbe!), ne abbiamo scelti alcuni rappresentativi, in modo che questa visita virtuale sia qualcosa di insolito. La Tomba dipinta sannita (IV secolo a.C.) ritrovata a Cuma, con i suoi simbolismi, i tre altari a Dusares eretti dalla comunità di mercanti nabatei insediata a Pozzuoli, i rilievi con orecchie, la ricostruzione del riparo del Wadi Minayh, nel deserto orientale egiziano, dove due servi di ricchi puteolani lasciarono straordinarie testimonianze, per finire con Liternum, antica colonia romana (194 a. C.) le cui vestigia sono state scoperte nei pressi di Lago Patria. Forse qualcosa che non tutti conoscono. Per il resto, dovete assolutamente visitarlo (ma prima informatevi sugli orari e sugli eventi in programma).
Chiar di luna all'ombra del Castello di BAIA, BACOLI, Musica classica, Gennaro di Fraia
Chiar di luna all'ombra del Castello di BAIA, BACOLI, Musica classica, Comune di Bacoli, Gianluca d'Isanto ,
Federico Matrusciano
Museo del Castello di Baia - Freetour con Ciro Amoroso
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WeCanFly - Penisola Flegrea: Bacoli ,Capo Miseno, Miliscola, Castello Aragonese di Baia
Capo Miseno è la punta estrema della penisola flegrea, nelle immediate vicinanze del porto di Miseno, nel comune di Bacoli.
È un'altura che offre una vista sul golfo di Napoli e sulle isole di Ischia e Procida. Segna il confine tra il golfo di Pozzuoli e il canale di Procida. È sede di un faro molto importante per la navigazione costiera notturna. Un luogo, splendido e suggestivo!
Visita al Castello di Baia .wmv
Passeggiata al Castello Museo di Baia con gli auguri di cuore per la cara amica Luisa da Tina e Antonio
Rai1 a Baia - Bacoli
Video tratto dal programma Fuori Luogo di Rai1 con Mario Tozzi girato nel Parco archeologico di Baia - Bacoli a giugno 2017 e pubblicato il 3/7/2017. La trasmissione integrale è qui
Link per maggiori info sulla zona: campiflegreionline.it - baiasommersa.it
VIDEO - Lady Milik al Castello Aragonese di Baia
Lady Milik al Castello Aragonese di Baia. Ecco un video da lei pubblicato su Instagram.
Castello Aragonese Baia (NA)
Il Castello Aragonese di Baia situato in un'area di notevole importanza strategica, fu eretto su di un promontorio (51 m s.l.m.) naturalmente difeso ad est da un alto dirupo tufaceo a picco sul mare, e ad ovest dalla profonda depressione data dalle caldere di due vulcani chiamati Fondi di Baia (facenti parte dei Campi Flegrei); con l'aggiunta di mura fossati e ponti levatoi, il Castello risultava praticamente inespugnabile. La sua posizione - dalla quale si dominava tutto il Golfo di Pozzuoli fino a Procida, Ischia e Cuma - consentiva un controllo molto ampio della zona, impedendo tanto l'avvicinamento di flotte nemiche, quanto eventuali sbarchi di truppe che avessero voluto marciare su Napoli con una azione di sorpresa alle spalle. In epoca romana la collina era occupata da un grandioso complesso residenziale, forse la villa di Cesare (Tacito afferma che la villa di Cesare si trovava su di un'altura dominante il golfo di Baia), i cui resti furono distrutti e talora inglobati nell'attuale fortezza. Strutture superstiti della villa sono visibili intorno ad essa lungo la costa e a terra presso il campo sportivo, mentre altre sono state individuate recentemente e messe in luce nel corso dei lavori di restauro delle parti più alte del castello (Torre Cavaliere) e più in basso lungo le sue scarpate a mare, a seguito del loro diserbo.
La costruzione del castello fu avviata dagli Aragonesi - insieme a numerose altre fortificazioni nel Regno di Napoli - nel 1495, poco prima dell'invasione dei francesi di re Carlo VIII. Per la progettazione del sistema difensivo e delle singole fortezze, il re Alfonso II d'Aragona si servì della consulenza di Francesco di Giorgio Martini, architetto senese, rinomato per le nuove tecniche e le soluzioni da lui applicate a difese militari.
Dopo l'eruzione del Monte Nuovo, nel generale programma di difesa delle coste dalle incursioni saracene e turche, il viceré spagnolo Pedro Álvarez de Toledo avviò una radicale ristrutturazione ed ampliamento del castello (1538-1550), in seguito alle quali esso assunse il suo aspetto attuale, a forma di stella.
L'edificio mantenne la sua funzione di fortezza militare nel periodo del vicereame spagnolo (1503-1707), del dominio austriaco (1707-1734), ed infine del regno borbonico (1734-1760).
Gravemente danneggiato nella guerra che contrappose gli austriaci ai Borboni (1734), fu restaurato ed ulteriormente fortificato dal re Carlo III di Borbone.
Durante la Repubblica Partenopea (1799) una flotta inglese tentò, ma inutilmente, di strapparlo ai francesi ed ai repubblicani napoletani che lo presidiavano.
Dopo l'unità d'Italia (1860), per il castello subentrò un periodo di lenta decadenza e di inesorabile abbandono. Considerato, infatti, non più utile a scopi militari, il castello passò nel 1887 sotto l'amministrazione di vari Ministeri: prima quello della Marina, poi degli Interni, ed infine della Difesa.
Nel 1927 lo Stato ne dispose la concessione - con diritto di godimento perpetuo - al Reale Orfanotrofio Militare. Per questa nuova destinazione d'uso negli anni 1927-1930 vi furono eseguiti numerosi lavori di ristrutturazione che inevitabilmente comportarono aggiunte ed alterazioni.
Durante la seconda guerra mondiale il castello fu utilizzato come carcere militare e come soggiorno per prigionieri di guerra.
L'Orfanotrofio Militare rimase fino al 1975, anno in cui l'ente fu sciolto. Passato quindi alla Regione Campania, in occasione del sisma del 23.11.1980 il castello venne occupato parzialmente per alcuni anni da famiglie terremotate.
Nel 1984 è stato definitivamente consegnato alla Soprintendenza Archeologica di Napoli e Caserta perché diventasse sede del Museo
Bacoli in 4K - DJI Mavic Pro - Estate 2017
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Bacoli, Baia e dintorni, visti dall'alto nel miglior periodo dell'anno. Dalle rovine romane presenti nella baia all'inizio al porto presente poco prima, passando per il Castello di Baia presente proprio a metà tra le due cittadine.
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NAPOLI E DINTORNIi- il castello Aragonese di Baia
Foto fatte in occasione del Maggio dei monumenti nel castello Aragonese di Baia-Napoli
Porto di Baia, Bacoli (Napoli)
RAI TG3 CASTELLO DI BAIA e CUCINA FLEGREA PACOSMART, BACOLI, MUSEO DEI CAMPI FLEGREI
RAI TG3 CASTELLO DI BAIA e CUCINA FLEGREA PACOSMART, BACOLI, MUSEO DEI CAMPI FLEGREI
STAZIONE DI BAIA, BACOLI, VIABILITA' e VIE DEL MARE, MARIANNA ILLIANO,
VIABILITA' e VIE DEL MARE, MARIANNA ILLIANO, BACOLI, STAZIONE DI BAIA
BACOLI e i Campi Flegrei. Meraviglie del Golfo di Napoli
Meraviglie di Bacoli e del Golfo di Napoli.
Foto e musica di Gabriele Tosi.
Un viaggio in uno dei tanti meravigliosi e sconosciuti luoghi italiani ricco di arte, storia e anche ottima gastronomia.
Luoghi visitati: Cuma, Terme di Baia, Parco sommerso di Baia, Castello Aragonese e museo archeologico, Miseno, Arco Felice
Musica di sottofondo: Pegaso brano per pianoforte e orchestra di Gabriele Tosi
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Una notte al Castello - Baia Beach Party
Sabato 27 luglio 2013 Una Notte al Castello @ Baia Beach Party
Eretto dagli aragonesi su un promontorio di 51 metri, il castello nasconde nella sua insenatura tufacea una spiaggia antica centinaia di anni, a cui si può accedere soltanto via mare.
A partire dalle ore 22.30 il servizio navetta via mare collegherà il parcheggio auto di Baia alla spiaggia in cui si svolgerà l'evento.
La suggestione della baia, del Faro militare e dell'imponente complesso difensivo-murario, sarà amplificata non solo dalla luna piena ma anche da giganti palloni ad elio con led luminosi all'interno.
Sensazioni amplificate da 10.000 watt di emozioni musicali
Dj Paulus
Dj Elio Foglia
Dj Dario P
Dj Tony N.
Voice Mc Ralph
L'evento si chiuderà con un BAGNO FINALE nelle acque di Baia!!!
Castello di Baia (navetta)
Il museo del Castello di Baia - Il Museo
Uniti si può Stadio di Baia ,Bacoli, Josi della Ragione, Peppe Pugliese, La casetta Onlus
Uniti si può Stadio di Baia ,Bacoli, Josi della Ragione, Peppe Pugliese, La casetta Onlus, Calcio, Bacoli, Monte di Procida, Baia, Tony Chiovato, Beneficenza