DOLOMITI NORDIC SKI FORNI DI SOPRA (UD)
Forni di Sopra è un piccolo borgo dell'Alta Val Tagliamento, al confine tra Carnia e Cadore. La valle è coronata da un lato dalle cime delle Dolomiti Friulane e dall'altro dalle vette delle Alpi Carniche: un meraviglioso gioco di contrasti tra rocce rosa che formano eleganti torri e pinnacoli e i lussureggianti prati e boschi.
Forni di Sopra fa parte del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, di Borghi Autentici e di Alpine Pearls, il network creato tra le più belle località alpine che propongono vacanze di qualità in mobilità sostenibile.
L'anello di sci nordico Tagliamento ha una lunghezza totale di 15 km, di cui 3 anche innevati artificialmente e illuminati.
Il tracciato, che è da sempre riconosciuto come uno dei più interessanti e tecnici della regione, percorre il fondovalle offrendo l'opportunità di praticare questo sport immersi nella natura, lontano da strade e centri abitati, ammirando l'incomparabile scenario delle Dolomiti Friulane.
Le piste, sede di gare prestigiose come gli europei di sci nordico, conta quattro anelli (da 1,35 - 3,3 - 3,5 e 5 km) omologati dall'International Ski Federation.
Noleggio sci di fondo: dolomitiskibar.it
CORTINA D'AMPEZZO in estate - HD
© CLAUDIO MORTINI -
Solo negli ultimo 80 anni il mondo s'accorge dei tesori di Cortina, di quella valle
remota circondata da bastioni imponenti, di quelle cime maestose che ogni hanno richiamano centinaia di migliaia di turisti, sia in inverno a caccia delle piste da sci e snowbord, sia in estate, tra vie ferrate mozzafiato, sentieri e rifugi d'alta quota.
Per arrivare a Cortina la strada quasi obbligata risale la valle del Fiume Piave prima attraverso l'A27, l'autostrada che termina poco dopo Ponte delle Alpi, e di li proseguire lungo la statale di fondovalle che attraversa il Cadore prima di giungere a Cortina. Altri percorsi da nord e da ovest richiedono molto più tempo e l'attraversamento di passi di montagna che, seppur allietati da panorami splendidi, richiedono lunghi tempi di percorrenza.
A Cortina non c'è molto da vedere dal punto di vista artistico o architettonico, ma se siete giunti fin qua lo avete fatto sicuramente per il richiamo della natura e per quel pizzico di mondanità che arricchisce la vita sociale e notturna della città. Il centro si sviluppa principalmente in sinistra idrografica del torrente Boite e tra gli edifici più antichi si può ricordare la chiesa parrocchiale dei Santi Filippo e Giacomo, del diciottesimo secolo, e la Casa delle regole, detta in lingua ladina Ciasa de ra Regoles. Per il resto invece ottima scelta di hotel, anche esclusivi e di lusso, negozi d'abbigliamento, sport, artigianato e tutto quanto serve per rendere più interessante e piacevole il soggiorno dei turisti.
Ciò che comunque colpisce è lo sfondo di rara bellezza che fa da palcoscenico alle giornate Cortinesi, specie quando il cielo terso e limpido aggiunge spazio e profondità alla vista che si goda dalla conca di Cortina: le Tofane, la Croda da Lago, le Cinque Torri, il Cristallo, e il Sorapiss vegliano da milioni di anni sulle valli ampezzane e costituiscono gli obiettivi principali degli appassionati di alpinismo e trekking che giungono qui da tutto il mondo
I Sentieri di Black. Livigno: Passo Alpisella, Laghi di S. Giacomo e Cancano, Passo Trela
Uno degli itinerari più conosciuti nel comprensorio di Livigno (con un'allungo sotto citato) e percorribile senza errori anche da chi non è dotato di GPS (ma almeno una cartina portatevela però).
Si parte dalla Latteria di Livigno per arrivare senza non poca fatica a Passo Alpisella, con l'aggiunta però del peripleo di due laghi: quello di S. Giacomo e di Cancano, per poi rientrare a Livigno dal Passo Trela.
Itinerario impegnativo per la salita sul 138 che, se dal Ristoro Alpisella fino al Pontin da l'Alpasgèla è abbastanza affrontabile da quasi tutti i biker beh, dal Pontin fino al Passo Alpisella le cose cambiano: i primi 2 km. con pendenza media del 14% e il restante 1 al 9,5% (ricordatevi inoltre che non è da sottovalutare il fatto di pedalare tra i 2.000 e i 2.300 mt.).
Arrivati al Passo Alpisella si scende veloci su larga strada bianca, fino ad un bivio: entrambi portano al sottostante Lago di S. Giacomo, ma quello che consiglio di percorrere è quello di sx per le sorgenti dell'Adda: un bel trail veloce e divertente.
Al Lago di S. Giacomo, si fa un bell'allungo di 16 km. con dislivello minimo (187 mt.): si passa per la bella chiesetta di S. Giacomo di Fraele, il Rif. Val Fraele (dove si trova la diga che divide i due laghi), il Lago di Cancano (passando anche una galleria).
A Cancano giro di boa e si continua a seguire il perimetro del Lago di Cancano e di S. Giacomo, fino al bivio 130/136 per affrontare la salita per Passo Trela.
Qui inizia la seconda fatica di giornata: 1,7 km. all'11,9% che ci portano nella bella piana di Malga Trela (ci si può fermare per una bella pausa), per poi fare le ultime fatiche di giornata: ancora 1,6 km. al 7,2% fino a Passo Trela.
Ricordatevi questo passo, ricordatevelo perchè è da qui che parte una delle più belle discese che vi portano a Livigno (e che consiglio per il rientro da qualsiasi parte veniate).
Discesa very-flow, con passaggi anche un pò più tecnici: ai vari bivi che trovate tenete sempre la dx.
Si arriva così al fondo valle nei pressi di Stefan dove (è di fontamentale importanza) si ignora lo sterrato che prosegue diritto in piano nella gola della valle, ma si gira a sx per poi passare sul ponte in legno e prendere il trail che si stacca in salita sulla sx.
Dopo una prima parte esposta dove fare attenzione, ci si inoltra nel bosco e dopo un po di up'n'down, inizia una fantastica discesa (anche questa più vey-flow delle precedenti) che farà uscire nei pressi della strada bianca che collega il Ristoro Alpisella con la Latteria di Livigno che abbiamo percorso all'andata (138/136).
Si rientra alla Latteria con la voglia di fare altri percorsi, ma che passino (se possibile) da Passo Trela per godere ancora con dei ricci di questi fantastici trail.
Giro super-raccomandato: il giro dei laghi rimane un'allungo, se volete, non necessario.
Per tutti i dettagli di questo tour:
Per vedere tutti i miei tour:
CHI DECIDE DI AFFRONTARE L'ITINERARIO QUI PROPOSTO, SI ASSUME TUTTE LE RESPONSABILITA’ PER I RISCHI ED I PERICOLI A CUI PUO’ ANDARE INCONTRO E, UTILIZZANDOLO, DICHIARA DI AVER COMPRESO IL GRADO DI DIFFICOLTA’ DELLO STESSO. NON SI ASSUMONO RESPONSABILITA' DI ORDINE GIURIDICO PER EVENTUALI DANNI O INCIDENTI CHE POSSANO VERIFICARSI SUL PERCORSO.
MTB Friuli | Travesio - Casera Valinis
Dalle montagne carsiche delle Prealpi Carniche al fondovalle della Val Tramontina, presso la pianura di Pordenone. Discesa veloce e non difficile: descrizione completa su
RIFUGIO BRIOSCHI 2410mt
Grigna Settentrionale (LC)
30/9/17 Salita al Brioschi dal Cainallo. Giornata spettacolare là sopra
La partenza del percorso è posta al Vò di Moncodeno(1430 m.s.l.m),un piccola piana posto appena sopra al Cainallo,per raggiungerla dobbiamo salire da Varenna ad Esino Lario lungo il passo dell'Agueglio,superare Esino e dopo circa 2km dal paese troveremo le indicazioni per Cainallo che ci faranno svoltare a destra,seguendo sempre una strada ampia e asfaltata.
Una volta giunti a Cainallo,dal bivio sono circa 2km,proseguiremo sempre lungo la strada asfaltata per il Vò di Moncodeno,la strada diventerà sterrata negli ultimi 50 metri,dove alla sua fine troveremo un ampio parcheggio dove lasciare le nostre autovetture,dal 2014 il parcheggio è diventato a pagamento e per pagarlo occorre prendere nelle strutture ricettive di Esino o del Cainallo un Gratta e vinci da lascaire sull'autovettura
Una volta pronti per il nostro trekking,dovremo salire per circa 100m lungo un prato dove troveremo alla nostra destra i cartelli con le indicazioni per Rifugio Bogani Brioschi,Rifugi Bietti Brioschi,Monte Croce.
Il sentiero si addentrerà subito in un bosco di faggi,dove svolteremo il sentiero si dividerà,noi seguiremo il sentiero che sale a sinistra lungo dei massi rocciosi,mentre il sentiero che sale al monte croce a destra.
Il sentiero prosegue tra continui sali e scendi poco impegnativi per circa 20',fino a quando troveremo un bivio per il Rifugio Bietti(nr24) e la Cresta di Piancaformia,al bivio proseguiremo sempre dritti seguendo le indicazioni per il Rifugio Bogani,il percorso tenderà a scendere portandosi verso il fondo valle della Val delle Lavinie.
Dopo circa 10' di discesa,ricomincieremo a salire verso la Bogani,durante il tragitto troveremo un piccolo cancello,che impedisce agli animali delle baite di scappare,che ci sbarra la strada,aprendolo e richiudendolo lo oltrepasseremo senza alcun problema,ora inizia un primo tratto abbastanza impegnativo in mezzo ai boschi di larici che ci porterà sino all'Alpe Mondodeno(1700 m.s.l.m),che supereremo tenendo sempre la destra del percorso.
Dall'alpe in circa 20' raggiungeremo il rifugio Bogani,che dovremo superare e seguire sempre il sentiero numero 25.
Appena superato il rifugio troveremo un bivio con i sentieri che vanno al rifugio Riva dove dovremmo andare sempre dritti,troveremo dopo circa 10' che camminiamo su una roccia una piccola madonnina di bronzo.
Superata la quale entriamo sui ghiaioni dell Grignone,durante il percorso sempre motlo visibile con i vari segnavia,tra brevi pezzi in piano e in salita incontreremo vari crepacci,sempre ben segnalati,dove a volte anche nelle stagioni estive,possiamo trovare e vedere al loro interno ancora la neve delle nevicate invernali.
Durante questi tratti su sfasciume ghiaioso il sentiero alterna tratti in salita molto pendente con piccoli tornanti che ci aiutano,con tratti in piano,a volte dobbiamo salire piccoli massi rocciosi con l'ausilio di brevi e sicure catene.
Riusciamo fin da ora ad intravedere il rifugio,gli ultimi 100 m sono forsei più impegnativi,dobbiamo salire un tratto molto ripido su roccia liscia ma abbastanza scivolosa,le catene qui poste ci aiutano a salire regolari e senza preoccuparci di scivolare,questo tratto termina proprio nei pressi del rifugio ove è posta una piccola cappella che precede il rifugio.
Il parco avventura nelle Dolomiti Tre Cime Adventure Park ad Auronzo di Cadore
Scopri il parco avventura nelle Dolomiti ad Auronzo di Cadore, con 6 percorsi a diverse altezze, fino a 14 metri.
La massima sicurezza è garantita dalla Linea Vita con il moschettone e l'imbragatura.
Per i più piccoli percorso Junior a 2 metri di altezza e tappeto elastico per i più energetici.
Terminato una zona pic nic vi attende per rilassarvi e godere del panorama delle Tre Cime di Lavaredo immersi nella natura.
Lo staff del Tre Cime Adventure Park organizza giornate con attività di Team Building, Compleanni ed Addii al Nubilato/Celibato, su prenotazione.
Per info trecimeadventurepark@euro-sporting.it o +39 3462898224
Traversata carnica - La mia avventura (secondo giorno) ???? ????
Seconda parte di un trekking di tre giorni lungo una parte del percorso denominato Traversata Carnica, che da S. Candido in Val Pusteria permette di arrivare fino al confine con le Alpi Giulie, a Tarvisio.
Io sono partito da Forni Avoltri per salire al passo Giramondo dove mi sono inserito sul percorso della traversata e in tre giorni sono arrivato a casera Pramosio dove sono tornato a valle.
In questo video potete vedere il secondo giorno, dal rifugio Marinelli fino a casera Pal Grande di Sopra, passando per il passo di Monte Croce Carnico ed il Pal Piccolo.
Primo giorno:
Terzo giorno:
La mia opinione sui bastoncini da trekking:
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PLAYLIST
MTB -
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Sci -
GoPro HERO3 Mountain Bike Dolomiti
Forni Di Sopra
▶ Zero-3000 Extreme Race
The Hardest for the Strongest
L'unica gara al mondo che unisce due discipline di endurance come il ciclismo e lo sci alpinismo si snoda attraverso un territorio unico al mondo: dalle dolci colline di Asolo, città ricca d'arte e di storia, alla vetta della Marmolada, la Regina delle Dolomiti con i suoi 3343 m slm.Una vera sfida per uomini e donne d'acciaio. L'obiettivo? Coprire nel minor tempo possibile 3715 metri di dislivello dei quali circa 1900 m in bicicletta in 124 km e altri 1800 m con gli sci per circa 12 km di risalita.
The only race in the world that combines two endurance sports like cycling and ski mountaineering will cover some of the most unique territory in the world: from the rolling hills of Asolo, a town rich in art and history, to the highest peak of the Marmolada, Queen of the Dolomites at 3343 m. above sea level.
This is a true test for men and women of steel. The goal? Cover 3715 m of altitude change in the least time possible, 1900 metres distributed over 124 km by bicycle and another 1800 m with skis on a climb of about 12 km.