Marche Express - Amandola, Montemonaco, Lago di Gerosa
Marche Express è un'avventura on the road per raccontare e scoprire le bellezze delle Marche, un progetto di promozione digitale della Regione, in collaborazione con Confcommercio Marche Centrali, che coinvolge dal 26 maggio al 12 Luglio 2017 un gruppo di igers e blogger, accompagnati da influencer locali. #adv
Info:
#marcheexpress 4° Tappa: Amandola, Montemonaco, Lago di Gerosa
Alla scoperta dei borghi immersi nei Monti Sibillini con l'instagramer Marika Marangella accompagnata dai local Andrea Braconi e Alex Coda
Ascoli, la festa degli idrovolanti sul lago di Gerosa
Ascoli (askanews) - Grande spettacolo, domenica 22 luglio 2018
sul lago di Gerosa, tra i territori di Montemonaco, Montegallo,
Montefortino e Comunanza, nell'ascolano per l'inaugurazione della nuova idrosuperficie gestita da Cesare Rossi e creata nel bacino artificiale dei monti Sibillini, alimentato dal fiume Aso, allo
scopo di incentivare l'avioturismo nella regione marchigiana.
Grazie alla partnership con Zara, inoltre, la struttura potrebbe
diventare anche un punto di riferimento per i collegamenti tra
l'entroterra marchigiano e la costa croata.
Ad animare la giornata, paracadutisti, le pattuglie Blue voltige
e Yak Italia e, soprattutto, gli ultraleggeri anfibi Bingo, Savannah e Legend dell'Associazione Aviazione marittima italiana guidata da Orazio Frigino e da Graziano Mazzolari, titolare della Scuola italiana volo, azienda di Cremona che realizza galleggianti per la trasformazione anfibia degli ultraleggeri di tutto il mondo.
Tra i presenti il presidente della locale Camera di commercio,
Gino Sabatini, il vicepresidente della Regione, Anna Casini e il
sindaco di Comunanza, Alvaro Cesaroni oltre a diversi
parlamentari e imprendeitori della zona.
Rally europeo degli idrovolanti - Lago di Gerosa - Montemonaco (AP) 21-7-2018 (FULL HD)
Quello a cui abbiamo assistito è stato un trionfo di esperienze che è culminato con l’inaugurazione dell’Idrosuperficie al Lago di Gerosa. Momenti unici quando vengono decantati i versi di Leopardi poco prima dell’atterraggio dei primi idrovolanti. Emozioni a non finire con le acrobazie dei vari piloti, i colori delle frecce Tricolori, il taglio del nastro ed i saluti dei piloti dagli aerei orgogliosi di esser stati i primi ad aprire la porta di questa nuova pista. Una giornata che ha segnato la storia della nostra Regione e del Turismo diretto nelle Marche.
Il via è stato dato quando poco dopo le 16, quando gli Aeromobili Aquile del Fermano partiti dall’aviosuperficie di Montegiorgio hanno sorvolato il Lago, in perlustrazione. Poco più tardi il primo ammaraggio degli idrovolanti, un’esperienza unica, resa ancora più preziosa dai numerosi interventi delle autorità. Poi, lo spettacolo con i colori delle frecce tricolori, i lanci dei paracadutisti. A fare da intermezzo alle spericolate ed affascinanti acrobazie dei velivoli che sorvolavano il Lago, i messaggi dei piloti che salutavano le centinaia di persone che erano accorse.
Noi siamo veramente orgogliosi di esser stati parte di tutto ciò. Lo siamo per la stupenda giornata, che ha riempito il Lago di gente come mai nella sua storia. Ma lo siamo anche per ciò che rappresenta l’inaugurazione dell’idrosuperficie: un altro notevole passo per il turismo e l’economia marchigiana.
EVENTO Organizzato da
- TURISMO MARCHE
- Camera di Commercio Ascoli Piceno
- Regione Marche
- Consorzio di bonifica delle Marche
- Comune di Comunanza, Paese della Longevità
- Comune di Montefortino
- Comune di Montemonaco
- Comune di Montegallo - AP
- Università Popolare Fermo
Con il patrocinio della Provincia Fermo e Provincia di Ascoli Piceno e la preziosa collaborazione di Aquile del Fermano, Aviazione Marittima Italiana, Strategia Aree Interne e la Scuola Italiana Volo.
In frack allo spettacolo del fiume Aso al Lago di Gerosa (manortiz)
Il Lago di Gerosa è un bacino artificiale che sorge a 650 mt. s.l.m. distante solamente 6 km da Montemonaco. Dalla Piazzetta panoramica di Montemonaco, imboccando il ponte, proseguite oltre l'uscita del paese per circa 1 km. Vi troverete ad un ampio bivio segnalato e, seguendo l'indicazione per Comunanza, attraverserete il borghetto di Ropaga. Poco più a valle giungerete a San Giorgio all'Isola e svoltando a sinistra, seguendo per Comunanza, dopo un 1 km arriverete a destinazione.
Il Lago di Gerosa è un bacino di origine artificiale con una larghezza di 400 mt e una lunghezza di circa 2 km. Alimentato principalmente dal fiume Aso che dalle pendici del Monte Vettore scende giù fino all'Adriatico, il lago delimita i confini di tre comuni: Montemonaco, Montefortino eComunanza. La sua costruzione risale agli anni 80 e più precisamente la diga venne inaugurata nel 1983 con lo scopo di creare un invaso per l'approvvigionamento idrico a sostentamento del territorio durante i periodi di siccità e di scarsa piovosità. La sua capacità è di 14 milioni di metri cubi di acqua e, a pieno invaso, il lago occupa una superficie di circa 64 ettari con una profondità molto elevata. Il suo fondale è costituito da alberi e vecchi ruderi che non furono asportati prima di creare l'invaso.
Manifestazioni di canoa, vela e pesca sono organizzate frequentemente poiché le dimensioni generose si prestano per ospitare queste attività. Molto apprezzato anche durante il periodo estivo per via delle sue spiaggette che diventano meta di turisti che qui vengono a godersi giornate in relax, buon sole e spettacolari vedute. La riva destra, prevalentemente ricoperta da boschi, è la meno accessibile ma ben si presta per godersi rilassanti e piacevoli passeggiate o per praticare ilNordic Walking mentre nei sentieri boschivi limitrofi si potranno incontrare alcune specie di mammiferi selvatici che qui vivono, come il capriolo, l'istrice o il tasso.
Il lago è popolato di specie ittiche autoctone come la Trota Fario, di probabile ceppo mediterraneo, la Trota Lacustre, il Coregone, i fortissimi Black Bass (chiamati anche Boccalone o persico trota), Tinche, Cavedani, Persici Reali, le varie specie di Ciprinidi tra cui le gigantesche Carpe a Specchio e le combattive Regine. Non è raro poter osservare le immersioni degli Svassi (uccelli acquatici, mediocri volatori ma ottimi tuffatori) in azione di pesca. Ogni anno sempre più colonie di Anatre migratorie, durante i loro spostamenti, sulla sue superficie fanno sosta poiché quest'area è da sempre stata considerata, da tutti gli uccelli migratori del Nord-Est Europa, come importante punto di riferimento e di transito per le loro rotte verso l'Africa e la Penisola Iberica. Il passaggio di questi uccelli lo si può ammirare 2 volte l'anno: in autunno tra ottobre-novembre e in primavera tra marzo-aprile e maggio.
Coordinate GPS: 42°53'16″N 13°21'52″E
From
Camperando fra i Sibillini (Marche): Diga del lago di Gerosa e Foce.
Ho cercato di tagliare poco il tragitto per i suoi scorci meravigliosi! Non ho filmato quello che c'è percorrendo il sentiero, perché altrimenti avrei svelato la Meraviglia a chi, eventualmente, avesse voglia di fare questa esperienza personalmente! Buoni Km. a tutti!
Riprese con HUAWEI MATE S
the Bonnie&Ride to Foce di Montemonaco, Italy
Montemonaco
piceno360.com
E' così chiamato perché, su questa altura, avevano trovato rifugio e solitudine i monaci benedettini, primi colonizzatori delle nostre zone montane. Verso la fine del secolo XIII i piccoli feudatari dei vari centri rurali si costituirono in libero comune e scelsero come capoluogo un punto centrale, facile da difendere, chiamato fin da allora monte del monaco. A difesa della loro libertà i montemonachesi costruirono le massicce mura castellane, intervallate da robusti ed ampi torrioni. In seguito la sua storia si fonde alla storia degli altri comuni dello Stato Pontificio fino all'Unità d'Italia. È il capoluogo comunale posto a più alta quota della provincia, lungo l'asse spartiacque tra il Tesino e l'Aso; importante centro turistico e climatico, in estate ed in inverno.
LAGO DI PILATO ASCIUTTO - In cima senza scarpe
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Vlog sul Lago di Pilato, che è stato trovato asciutto, partendo da Foce di Montemonaco AP, passando per le Svolte fino in cima.
-19 Agosto 2017
#lagodipilato #turismomarche #destinazionemarche
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Girato con Action Cam: APEMAN
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• Music:
Rock Angel by Joakim Karud
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Hall of the Mountain King Kevin MacLeod (incompetech.com)
Licensed under Creative Commons: By Attribution 3.0
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Comunanza - Sisma, sopralluogo del Ministero alla diga del Lago di Gerosa
Per precauzione invaso svuotato di 6 milioni di metri cubi d'acqua, finiti nell'Aso
Ascoli -- Al Lago di Gerosa spunta la medusa d'acqua dolce
A scovarla i tecnici dell'ARPAM
Carpfishing Underwater Release HD - Lago di Gerosa
Underwater Release of a Common Carp.
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Carpfishing al Lago di Gerosa, una meravigliosa diga delle Marche con una splendida e limpida acqua. Una bellissima sessione estiva con moltissimi pesci a guadino.
Carpfishing at Gerosa Lake, a wonderful lake with beautiful water. A beautiful summer session with a lot of fish in the net.
Tra Marche ed Umbria - Castelluccio e Foce di Montemonaco HD
Castelluccio è uno dei centri abitati più elevati dell'Appennino. È una frazione del comune di Norcia in Umbria,
Il paese purtroppo si va man mano spopolando: Il 30 ottobre 2016 è stato quasi completamente distrutto da un importante evento sismico: il campanile e la Chiesa di Santa Maria Assunta sono andati completamente perduti, mentre alcune opere di notevole pregio storico-artistico custodite nella chiesa sono state messe in sicurezza prima dei crolli.
Chiunque abbia visitato Castelluccio prima dell'evento sismico che l'ha così duramente colpito, non può non ricordare quanto fosse caratteristico così arroccato sul colle, impossibile rimanere insensibili davanti a tanta devastazione
Il paese si trova sull'Appennino Umbro-Marchigiano, a circa 28 km da Norcia, ad una altitudine di 1452 m s.l.m. che ne fanno uno dei centri abitati più elevati degli Appennini, sorge in cima ad una colle che si eleva sull'omonimo altopiano (Piani di Castelluccio famoso per la coltivazione di pregiate lenticchie) tra i più vasti dell'Italia Centrale ed inserito nel Parco nazionale dei Monti Sibillini, raggiungibile attraverso una strada panoramica. Di fronte ad esso si erge la sagoma del Monte Vettore (Cima del Redentore di 2448 m).
Foce di Montemonaco, è un antico villaggio di pastori è incastonato in una vallata tra la catena del Monte Vettore e quella del Monte Sibilla, leggendaria montagna che ha richiamato l’attenzione di esploratori e cavalieri per oltre 1.000 anni.Il territorio è dei più imponenti del Comune di Montemonaco tanto da richiamare a sè migliaia di persone tutti gli anni.
A Foce nasce il fiume Aso che, immergendosi nel sottosuolo in canali carsici, attraversa l’intera Piana della Gardosa fino a mostrarsi nell’abitato. Un’immensa prateria contornata dalle vette che si ergono prepotentemente verso il cielo oltrepassando facilmente i 2.000 mt., rappresenta il punto di partenza per diversi percorsi tra cui il più rinomato e prestigioso è quello che conduce al Lago di Pilato, non facile ma estremamente suggestivo.
lago di gerosa
non so se ho caricato il video giusto....
FOTO=Filmato 02 LUG 2019 Foce Lago di Pilato
Da Foce, comune di Montemonaco. siamo saliti al Lago di Pilato. Si risale prima la grande spianate del Piano della Gardosa poi l'irta salita delle Svolte, che risale una gola, per sbucare nella Valle del Lago. Si risale la Valle gradatamente, sempre in salita, superando dei rilievi arrotondati che sono le morene lasciate dal ghiacciao man mano che si ritirava. Si arriva alla Conca dove si forma il Lago di Pilato. A seconda dell'innevamento stagionale lo si può trovare grande e unito o disunito. Qusto anno lo abbiamo trovato disunito e molto piccolo. Il ritorno avviene per lo stesso Itinerario di salita.
Sibillini, Cima del Redentore dalla Piana della Gerosa, Foce manortiz
Sibillini, Cima del Redentore – 2.448 mt da Piana della Gardosa (Foce)
La Cima del Redentore, situata a 2448 m s.l.m., è una delle vette più elevate dei monti Sibillini, nonché la cima più alta dell’Umbria. Fa parte del complesso del Monte Vettore e si trova esattamente al confine fra le province di Perugia e Ascoli Piceno.
Vista dall’inizio della valle, specialmente da Foce di Montemonaco, appare particolarmente imponente. Collocata sopra il Lago di Pilato, rappresenta, soprattutto d’inverno, una ambita meta per gli scalatori.
Il sistema di valli che convergono verso questa parte dei Sibillini è solo uno dei tanti che caratterizzano il settore marchigiano del parco.
Queste valli, disposte quasi parallelamente l’una all’altra, hanno origini glaciali, e quindi conformazione simile. Le più importanti sono la Valle dell’Infernaccio (al di là del Monte Sibilla) e la valle dell’Ambro (al di là del Monte Priora).
Storicamente era la Cima del Redentore a essere chiamata col nome “Vettore”, essendo la vetta più visibile del gruppo (il monte Vettore propriamente detto rimane nascosto dai Piani di Castelluccio di Norcia), nonostante sia più bassa di una ventina di metri.
Sono diversi i sentieri da percorrere per giungere sulla vetta di questa cima. Il primo è quello che da Foce di Montemonaco, verso sud, giunge al Lago di Pilato (2.30/3.00 h circa); giunti lì, si procede verso il rifugio Zilioli, poi, da qui, verso la panoramicissima cresta, da cui si può spaziare dalla provincia di Ascoli Piceno e Macerata ad est, con il mare Adriatico e le numerose colline e fiumi che sono disposti “a pettine” verso questo, fino al paesaggio “lunare” del piano di Castelluccio di Norcia, in Umbria, ad ovest.
Un altro sentiero, ideale per coloro che vengono dall’Umbria, è proprio quello che da Castelluccio di Norcia va verso la Forca di Presta e da lì sale sempre fino al rifugio Tito Zilioli. In alternativa, la lunga e panormamica cresta presa da nord da Casale Ghezzi e Forca Viola.
Una volta giunti alla sommità della Cima del Redentore, il panorama, oltre a comprendere l’entroterra Umbro e Marchigiano, offre una visuale completa della valle di Pilato e del piano della Gardosa.
Montemonaco - Dopo i turisti si attende il ritorno dei residenti
L'ultima tornata elettorale ha portato ad un cambio di amministrazione e a quanto pare una ventata di positività tra i commercianti e imprenditori turistici.
Best places to visit
Best places to visit - Castelfranco di Sotto (Italy) Best places to visit - Slideshows from all over the world - City trips, nature pictures, etc.
san Giorgio all'Isola di Montemonaco sempre più instabile (manortiz)
Terremoto: i danni nell'entroterra piceno
La Parrocchia di Santa Lucia a Porchia, Frazione di Montalto delle Marche
DIOCESI - Abbiamo fatto un giro per alcuni centri della nostra Chiesa Truentina colpiti dall'intenso sciame sismico che in questi mesi ha provocato danni in quattro regioni del centro Italia. Ecco la situazione a una settimana dal terribile terremoto di magnitudo 6.5. della scala Richter, il più forte in Italia dall'Irpinia del 1980 e il quarto più forte dal 1908, quando un terremoto con conseguente maremoto distrusse Messina e Reggio Calabria.
Queste immagini sono rivolte ad attenzionare i nostri visitatori da tutto il mondo non solo sulla cronaca, ma anche per sensibilizzare, cercando di aiutare le persone e sperando nel futuro in un'eccellente ricostruzione dei beni culturali e degli immobili, civili e religiosi, colpiti.
Tra i centri più colpiti Force, con crolli e danni nel centro storico, un gioiello medievale diventato impotentemente fantasma a causa della forza della natura. Corso Beata Assunta Pallotta, la Chiesa di San Paolo e le vie del borgo dei ramai sono raccolti in uno scenario spiacevole e spettrale.
Oltre a Force, abbiamo visitato altri centri colpiti dal terremoto. Montemonaco, il paese della Diocesi più vicino all'epicentro degli ultimi terribili terremoti è fortemente danneggiato. Fortunatamente il forno e altre attività commerciali sono aperte, ma all'interno del paese si possono notare danni crepe e alcuni crolli.
Danni e crolli anche a San Giorgio all'Isola, nei pressi del Lago di Gerosa, dove gli abitanti dormono nei camper e la meravigliosa chiesa romanica risulta inagibile e con gravissimi danni. Danni e crolli nelle numerosi frazioni del comune più elevato della Diocesi Truentina.
Nessun problema per la Diga di Gerosa, mentre a Porchia fa impressione l'inclinazione della Parrocchiale di Santa Lucia, simbolo della graziosa frazione di Montalto delle Marche, oggetto di sopralluogo dai vigili del fuoco, che assieme alla protezione civile hanno fatto un lavoro encomiabile in tutte le fasi dell'emergenza.
Per approfondimenti, vi rimandiamo alle foto e ai servizi del nostro Caporedattore Simone Incicco in VIDEO e FOTO Terremoto a Force, Montemonaco, Montelparo e Rotella: “Tempi certi per ripartire per evitare lo spopolamento!