LAGO DI OCCHITO | Monti Dauni Ospitali
Benvenuti nella Comunità Ospitale del Lago di Occhito!
Il bacino artificiale che segna il confine tra la Puglia ed il Molise rappresenta l’elemento d’unione per l’omonima Comunità Ospitale. Terra di battaglie epiche ed interessanti siti archeologici, i borghi di Carlantino, Celenza Valfortore e San Marco La Catola hanno anche un forte legame con la pastorizia che dà origine all’eccellente produzione casearia del luogo. Lasciatevi accompagnare dalla Tutor dell’Ospite Lucia Pia in questa passeggiata, tra gli antichi palazzi baronali che arricchiscono i borghi si scorge sovente il blu delle acque lacustri, un panorama incantevole da vivere senza fretta. Ci vediamo sui Monti Dauni!
Lago di Occhito e Castello di Gambatesa, Escursione Cai Sez.di Campobasso, Domenica 11-05-2014
Il lago di Occhito è in realtà un grande invaso artificiale, il più grande lago artificiale d'Italia e il secondo in Europa, creato con uno sbarramento sul Fortore. Il lago segna il confine naturale tra la Puglia e il Molise per circa 10 km, ha una lunghezza di circa 12 km e appartiene per metà alla Provincia di Campobasso e per la restante alla Provincia di Foggia. I comuni che si affacciano sul lago sono Sant'Elia a Pianisi, Macchia Valfortore, Pietracatella, Gambatesa e Tufara per la provincia di Campobasso; Carlantino, Celenza Valfortore e San Marco la Catola per la provincia di Foggia.
Tutta la zona costituisce un importante luogo di sosta, rifugio e riproduzione per numerosi animali, e variegato è il patrimonio faunistico esistente, difatti possiamo trovare varie specie di mammiferi (istrice, martora, quercino, ratti, faine, puzzole, tassi, ecc.), anche il lupo è stato segnalato in diverse località.
Si possono trovare inoltre molti rettili (cervoni, saettoni, biacchi, vipere, bisce, natrix, lucertole, ramarri), insetti e farfalle, uccelli (nibbio bruno, nibbio reale, poiana, smeriglio, allocco, assiolo, civetta, aironi, nitticora) oltre a varie specie di pesci presenti nell'invaso (carpe, cavedani, pesci gatto, lucci, tinche, anguille) e anfibi (rospi, granchi, gamberi, raganelle, salamandre, ululoni, tartarughe).
La zona del lago di Occhito presenta un ambiente tipico delle zone pre-appenniniche.
Terreni coltivati che arrivano a lambire le sponde del fiume, e piccoli boschi di latifoglie, sparsi tra una coltura agricola e un'altra.
Nelle immediate vicinanze del fiume si trovano zone a tipica vegetazione fluviale con boschetti di roverella, pioppeti e saliceti. Molte sono le specie di rilevante interesse botanico, tra cui è da
rilevare la presenza di numerose specie di orchidee selvatiche.