Le Fonti del Clitunno - il Paradiso è in Umbria
Le Fonti del Clitunno a Campello sul Clitunno in Umbria sono uno dei luoghi capaci di infondere pace e tranquillità a chi ha la fortuna di visitarle. Si tratta di un laghetto circondato da folta vegetazione, in particolare altissimi esemplari di pioppi cipressini che si specchiano nelle acque dalle cui vene sotterranee è facile scorgere fluire delle piccole bolle d'aria che salendo in superficie provocano dei cerchi concentrici.
Le Fonti del Clitunno si trovano al km. 138 della statale Flaminia: lo specchio d’acqua, dal colore verde intenso e cangiante, è ricco di varie specie vegetali che contribuiscono a dare un’aura di incanto al luogo. Le rive sono circondate da una fitta vegetazione, in particolare salici piangenti e pioppi e numerosi sono anche gli animali acquatici come cigni e oche e gli uccelli che cantano sugli alberi.
Fin dall’antichità pittori, poeti e scrittori, tra cui il Corot, Gorge Byron e Carducci trovarono ispirazione su queste rive. In particolare Carducci che ad esse dedicò una celebre ode.
Lungo le sponde del fiume, nell’antichità, sorgevano templi, ville e terme: qui veniva l’imperatore Caligola a consultare l’oracolo del Fiume e qui si svolgevano riti religiosi. Si credeva che nelle profondità delle acque risiedesse il dio fluviale Clitunno, in onore del quale sorsero tre templi, purtroppo andati perduti nel corso dei secoli.
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UMBRIA - FONTI DEL CLITUNNO parco naturale - Full HD
© CLAUDIO MORTINI ****
Le Fonti del Clitunno sono un vero gioiello naturalistico dell'Umbria, situate a Campello sul Clitunno, cittadina a metà strada tra Spoleto e Foligno.
Sono formate da sorgenti sotteranee che fuoriescono da fessurazioni della roccia attraverso le polle, individuabili, a tratti, nel fondo del laghetto; tali sorgenti dalle acque limpidissime alimentano il fiume Clitunno.
Lo specchio d'acqua dai colori intensi e cangianti, è ricco di rare specie vegetali che contribuiscono a dare un'aurea d'incanto. Le rive sono circondate da una fitta vegetazione, in particolare salici piangenti e pioppi. Per il loro aspetto straordinariamente suggestivo, furono fonte d'ispirazione, fin dall'antichità, per pittori, poeti e scrittori, tra cui il Corot, George Byron e Carducci, che ad esse dedicò una celebre ode.
Salve, Umbria verde, e tu del puro fonte
nume Clitumno! Sento in cuor l'antica
patria e aleggiarmi su l'accesa fronte
gl'itali iddii. (G. Carducci, 1876)
Un cippo marmoreo, scolpito a bassorilievo e con un'epigrafe di Ugo Ojetti, ne ricorda la visita, avvenuta nel 1910.
Per le valenzea ambientali, oltre che culturali e storiche, le Fonti del Clitunno posso essere considerate un parco naturale e letterario. Lungo le sponde del fiume nell'antichità, sorgevano sacelli, ville e terme.
Qui veniva l'Imperatore Caligola a consultare l'oracolo e qui si svolgevano riti religiosi. Si credeva che nelle profondità delle acque risiedesse il dio Clitunno, in onore del quale sorsero tre templi, purtroppo andati perduti. Attualmente nei pressi delle fonti è rimasto un Tempio: Il Tempietto sul Clitunno costruito probabilmente con i materiali degli altri tempi distrutti e contenete alcuni affreschi fra i più antichi in Umbria. Sappiamo da Virgilio e da Properzio che era costume immergere i buoi, prima del sacrificio, in queste acque , in quanto ritenute soprannaturali e capaci di renderli candidi.
Le acque del Clitunno per molti secoli scesero disordinate nella pianura, finché, con il prosciugamento del lago Clitorio, esse furono regolate e perfino fatte passare al di sotto della Marroggia. Le sorgenti erano così copiose da formare subito un grande fiume navigabile fino a Roma, proseguendo con il Tevere.
Nel 440 d.C. un tremendo terremoto, che durò sei mesi, disperse gran parte delle vene: tuttavia ancora oggi il Clitunno è tra le più copiose sorgenti dell'Umbria, con 1500 litri al secondo.
La sistemazione che vediamo oggi è dovuta all'opera del Conte Paolo Campello della Spina che tra il 1860 e 1865 il creò lo spazio per il laghetto e provvide a far crescere la vegetazione che ancora adesso caratterizza il luogo. La fauna oltre a quella ittica, è composta prevalentemente dai caratteristici cigni, oltre ad alcune specie di volatili acquatici.
Siti longobardi in Italia - Campello sul Clitunno
Eccezionale sacello sacro situato lungo il Fiume Clitunno, poco oltre le Fonti omonime, il Tempietto del Clitunno è inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO: “I Longobardi in Italia, i luoghi del potere”, come testimonianza della presenza della civiltà longobarda in Italia tra il 568 e il 774 d.C.
Questo è il documentario realizzato da ArcheoFrame IULM per conto dell'Associazione Italia Langobardorum con i contributi della Legge77 del MiBACT.
Fonti del Clitunno - Campello sul C. PG - Italy
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Fonti del Clitunno hotel city: Campello sul C. PG - Country: Italy
Address: ; zip code: 6042
Located 5 km from Ge Tur Village, Fonti del Clitunno offers accommodation in Campello sul Clitunno. Guests benefit from terrace and an outdoor pool. Free private parking is available on site.
-- Il Fonti del Clitunno propone una sistemazione con terrazza a Campello sul Clitunno, a 5 km dal villaggio Ge Tur, e offre un parcheggio privato gratuito in loco.
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Campello sul Clitunno - Piccola Grande Italia
A soli 10 km dalla bella città di Spoleto, nel cuore verde dell'Umbria, Campello sul Clitunno si adagia lungo la costa montuosa punteggiata da innumerevoli frazioni.
Il nostro viaggio inizia proprio da questo splendido angolo naturale celebre sin dall'antichità classica e sorgente di ispirazione per tanti poeti e scrittori.
Le fonti del Clitunno
Le Fonti del Clitunno si estendono su una superficie di quasi 10.000 mq lungo la via Flaminia fra Spoleto e Foligno, nel comune di Campello sul Clitunno.
Le Fonti del Clitunno sono alimentate da sorgenti sotterranee che sgorgano da fenditure nella roccia che formavano un fiume navigabile fino a Roma, lungo le cui sponde sorgevano sacelli, ville e terme.
Considerate sacre dai Romani che qui venivano a consultare l'oracolo del dio Clitunno e a svolgere riti religiosi.
LA MIA UMBRIA 4K - Drone & GoPro #italiadimezzo - Fonti del Clitunno - Campello Alto - Pissignano
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Ho utilizzato in questo video:
DJI Mavic 2 Zoom
GoPro Hero 3+
Gimbal Feiyu wg2
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Montaggio:
Adobe Premiere CC 2018
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Ci troviamo nella mia Umbria...
Nel video possiamo vedere due bellissimi borghi, Campello Alto e il Castello di Pissignano, e ovviamento il parco delle Fonti del Clitunno, dove però ho dovuto pagare 3 Euro, secondo me un errore visto che il bello dei parchi è che sono liberi!
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Se vi è piaciuto il video ISCRIVETEVI!!
Fonti del Clitunno II - Campello sul C. PG - Italy
Fonti del Clitunno II hotel city: Campello sul C. PG - Country: Italy
Address: ; zip code: 6042
Located in Campello sul Clitunno, Fonti del Clitunno II is an apartment featuring an outdoor pool. The apartment is 5 km from Ge Tur Village. Free private parking is available on site. A microwave and a fridge can be found in the kitchenette.
-- Situato a Campello sul Clitunno, a 5 km dal Villaggio Ge Tur, il Fonti del Clitunno II offre una sistemazione con parcheggio privato gratuito.
-- Fonti del Clitunno II公寓位于克利通诺河畔坎佩洛(Campello sul Clitunno),设有室外游泳池,距离Ge Tur Village村5公里,提供免费内部私人停车场。 公寓设有带微波炉和冰箱的小厨房,提供电视。Fonti del Clitunno II公寓设有全年开放的室外游泳池。 公寓距离佩鲁贾圣弗朗西斯德阿西西机场(Perugia San Francesco d'Assisi Airport)37公里。
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Fonti del Clitunno, Campello sul Clitunno
Siti longobardi in Italia - Campello sul Clitunno (PROMO)
Eccezionale sacello sacro situato lungo il Fiume Clitunno, poco oltre le Fonti omonime, il Tempietto del Clitunno è inserito nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità UNESCO: “I Longobardi in Italia, i luoghi del potere”, come testimonianza della presenza della civiltà longobarda in Italia tra il 568 e il 774 d.C.
Questo è il promo del documentario realizzato da ArcheoFrame IULM per conto dell'Associazione Italia Langobardorum con i contributi della Legge77 del MiBACT.
Da Campello alle Fonti del Clitunno
PER UNA VISIONE OTTIMALE METTERE IN PAUSA E IMPOSTARE QUALITA' 1080
Campello sul Clitunno, paese d’Italia
Il piccolo paese dell’Umbria è stato presentato come esempio, in un video di Poste Italiane
Le Fonti del Clitunno (Umbria)
Le Fonti del Clitunno (Umbria).
[1708SZUN]
Si trovano tra Spoleto e Foligno, nel comune di Campello sul Clitunno. Parco naturalistico di circa 10.000 metri quadrati che custodisce le sorgenti del fiume Clitunno.
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Fonti del Clitunno - fiume Clitunno Umbria (UNESCO) (1/2) - videomix
Il Clitunno è un fiume che scorre in Umbria, affluente del Topino. Nel 2011 L'UNESCO ha incluso il tempietto che sorge sulle sue rive tra i patrimoni dell'umanità.
Nasce presso il percorso della via Flaminia, a Campello sul Clitunno tra Spoleto e Foligno, e scorre per 60 km passando per Pissignano, Cannaiola, Trevi e Bevagna, per gettarsi infine presso Cannara nel fiume Topino, affluente a sua volta del Chiascio e quindi subaffluente del Tevere.
Conosciuto già nell'antichità (Clitumnus), aveva come nume tutelare il dio Giove Clitunno, venerato nel tempietto adiacente. Lì il mese di maggio si tenevano in suo onore i sacra clitumnalia. Il tempietto andò distrutto in epoca imperiale, ma in epoca longobarda fu ricostruito, in parte con i materiali originali. Virgilio nel secondo libro delle Georgiche si sofferma sulla particolare bianchezza dei tori e delle greggi, che «saepe tuo perfusi flumine sacro,/ Romanos ad templa deum duxere triumphos» (bagnati nella tua sacra corrente hanno guidato al tempio degli dei i trionfi dei Romani) (vv.146-148).
La bianchezza dei tori e la limpidezza delle acque erano celebri al punto che la ricordarono Properzio, Silio Italico, Stazio, Giovenale e Claudiano.
Virgilio fa riferimento al trionfo dei Romani: infatti durante la seconda guerra punica essi, alleatisi con gli Umbri, costrinsero Annibale alla fuga in seguito a una battaglia nei pressi di Spoleto (217 a.C.).
All'epoca il fiume sembra fosse navigabile e che avesse dunque una portata maggiore. In proposito ci è rimasta una famosa lettera di Plinio il Giovane. Oggi non è che un fiumicello. Un tempo sulle sue rive sorgevano fastose ville, mentre ora non ci sono che sporadiche e modeste case. Il cambiamento fu dovuto secondo alcuni studiosi alle conseguenze del grande terremoto di Costantinopoli del 446, secondo altri a quello de L'Aquila (1703).
L'età moderna non è stata meno sensibile di quella antica nel fare riferimento al Clitunno: Thomas Macaulay lo rievoca nel suo Orazio (Canti di Roma antica), Byron nel quarto libro dell'Aroldo, e il poeta polacco Ladislao Kulczycki ha consacrato al fiume celebri versi dedicati alla nobildonna perugina Alinda Brunamonti, anch'essa foriera di richiami al sacro fiume nei propri componimenti.
In Italia il rimando più evidente va a Giosuè Carducci, che prese spunto da un breve soggiorno spoletano del giugno 1876 per scrivere Alle Fonti del Clitumno, poesia composta tra il 2 giugno e il 21 ottobre dello stesso anno, pubblicata nelle Odi barbare l'anno seguente e intessuta di rimandi testuali alla classicità.
Presso le sorgenti è stato costruito un parco nel 1852 e creato un laghetto artificiale.
Agriturismo Marfuga, Campello Sul Clitunno, Italy
Agriturismo Marfuga, Campello Sul Clitunno, Italy
UMBRIA - FONTI DEL CLITUNNO IN AUTUNNO 4k
© CLAUDIO MORTINI™◊
Le Fonti del Clitunno PG sono un vero gioiello naturalistico dell'Umbria, situate a Campello sul Clitunno, cittadina a metà strada tra Spoleto e Foligno.
Sono formate da sorgenti sotteranee che fuoriescono da fessurazioni della roccia attraverso le polle, individuabili, a tratti, nel fondo del laghetto; tali sorgenti dalle acque limpidissime alimentano il fiume Clitunno.
Lo specchio d'acqua dai colori intensi e cangianti, è ricco di rare specie vegetali che contribuiscono a dare un'aurea d'incanto. Le rive sono circondate da una fitta vegetazione, in particolare salici piangenti e pioppi. Per il loro aspetto straordinariamente suggestivo, furono fonte d'ispirazione, fin dall'antichità, per pittori, poeti e scrittori, tra cui il Corot, George Byron e Carducci, che ad esse dedicò una celebre ode.
Salve, Umbria verde, e tu del puro fonte
nume Clitumno! Sento in cuor l'antica
patria e aleggiarmi su l'accesa fronte
gl'itali iddii. (G. Carducci, 1876)
Un cippo marmoreo, scolpito a bassorilievo e con un'epigrafe di Ugo Ojetti, ne ricorda la visita, avvenuta nel 1910.
Per le valenze ambientali, oltre che culturali e storiche, le Fonti del Clitunno posso essere considerate un parco naturale e letterario. Lungo le sponde del fiume nell'antichità
Fonti del Clitunno (PG - Umbria) (foto e video 4k)
Le Fonti del Clitunno si estendono su una superficie di quasi 10.000 mq lungo la via Flaminia fra Spoleto e Foligno, nel comune di Campello sul Clitunno.
Il loro aspetto suggestivo, con il laghetto popolato di nasturzi acquatici, nontiscordardimé della palude, cigni e anatre, e con la miriade di colori dei salici e dei pioppi cipressini che si riflettono nel limpido specchio d'acqua, ispirò fin dall'antichità pittori, poeti e scrittori, come Plinio il Giovane, Virgilio, Corot, Byron e Giosuè Carducci, il quale le consacrò nella sua celebre ode. A ricordo della visita del poeta avvenuta nel 1910, vi è una stele marmorea scolpita a bassorilievo da Leonardo Bistolfi, accompagnata da un'epigrafe di Ugo Ojetti.
Le Fonti del Clitunno sono alimentate da sorgenti sotterranee che sgorgano da fenditure nella roccia che con la loro copiosità anticamente formavano un fiume navigabile fino a Roma, lungo le cui sponde sorgevano sacelli, ville e terme.
Considerate sacre dai Romani che qui venivano a consultare l'oracolo del dio Clitunno e a svolgere riti religiosi, come testimonia la presenza più a valle del Tempietto di Clitunno (poi trasformato in una chiesetta paleocristiana dedicata a S. Salvatore che conserva antichi affreschi), molte vene delle acque del fiume furono disperse in seguito al grande terremoto del 440 d.C. Regolate poi facendole passare al di sotto del Marraggia, le Fonti assunsero il loro aspetto attuale nella seconda metà dell'Ottocento per opera del conte Paolo Campello della Spina.
La visita di questo luogo incantato è breve, ma costituisce una tappa piacevole e rilassante in quello che può essere anche considerato un parco storico e letterario; nelle vicinanze è inoltre presente un ristorante dove è possibile degustare prodotti tipici della cucina umbra.
Campello sul Clitunno PG 2019
LE FONTI DEL CLITUNNO
LE FONTI DEL CLITUNNO RIMEMBRATE IN UNA PAUSA DEL CONGRESSO DI RISCOSSA ITALIA.... E RIMEMBRANZE DI VARIO ORDINE.....
FRANTOI APERTI IN UMBRIA NEL VIAGGIO IN CAMPER A TREVI, CAMPELLO SUL CLITUNNO, BEVAGNA E ASSISI
La Web TV di PleinAir, con Martino Cazzorla, in Umbria, viaggiando in camper per Frantoi Aperti da Trevi, a Campello sul Clitunno, Bevagna e Assisi.
È il viaggio nel cuore dell’Umbria, sulle colline degli ulivi e dell’olio tra Assisi, Campello sul Clitunno, Bevagna e Trevi.
È proprio da Trevi che ha inizio il viaggio. Comodi gli spazi per la sosta camper, ma soprattutto da qui, in pochi minuti si raggiunge il centro del paese. Il cuore del paese è Piazza Mazzini, con la Torre Civica. Ai viaggiatori e agli ospiti vengono offerte le bruschette con l’olio extravergine.
In piazza c’è anche il mercato con i prodotti tipici, tra cui il caratteristico sedano nero. Le cipolle sono quelle di Cannara, altro piccolo borgo dell’Umbria.
A Trevi la visita inizia da Villa Fabri, palazzo nobile del Seicento con un bel giardino e l’affaccio sulle colline e sugli uliveti.
Al suo interno, non solo la chiesetta, completamente affrescata, ma anche le stanze con i preziosi dipinti sui soffitti. Anche qui, olio e aziende olearie a proporre la produzione 2019. Nel centro storico c’è la chiesa di San Francesco, con la mostra e il concorso sui bonsai, e gli ulivi lavorati a bonsai.
La Pinacoteca custodisce importanti dipinti, polittici e crocifissi dell’arte umbra e in queste sale è allestito anche il Museo Regionale della Civiltà dell’Olio che racconta la cultura e la tradizione dell’ulivo a Trevi.
Poi di nuovo in camper, lungo la via Flaminia, con direzione Fonti del Clitunno, parco naturalistico dove arriviamo che è quasi sera. Per una sosta intermedia, durante il viaggio, suggeriamo Bevagna. Tanti i camper nell’ampia area di sosta, con i servizi essenziali per carico e scarico.
L’area si trova poco fuori la cinta muraria, vicinissima ad uno dei frantoi aperto di Bevagna: è questo il momento dell’arrivo delle olive, dello scarico, della pesatura e della spremitura.
La piazza principale del paese dista pochissimo. Qui sia affacciano il Palazzo dei Consoli e ben tre chiese: la chiesa di San Michele, la chiesa di S. Domenico e la chiesa di San Silvestro Giacomo. Per le vie si respira un’aria antica, con architetture del mondo romano e del medioevo.
Da Bevagna, di nuovo in camper per raggiungere Assisi. Più o meno mezzora di strada per raggiungere il Parcheggio Porta Nuova, comodo e vicino, con le sue scale mobili che accompagnano fino all’ingresso del borgo antico e alla chiesa di Santa Chiara.
Prima di arrivare in piazza si può far visita alla Cattedrale di San Rufino, con la facciata originale e le grandi navate. Da qui, seguendo le indicazioni, si può salire fino al castello o meglio alla Rocca Maggiore che con le sue mura domina la valle del Tescio mentre lo sguardo spazia sui tetti di Assisi.
Ma Assisi vuol dire San Francesco con la tomba e la Basilica o meglio il grande complesso monastico della chiesa superiore, con gli affreschi di Giotto e Cimabue, e della chiesa inferiore. All’esterno si apre il grande chiostro di papa Sisto IV da cui si accede al percorso museale.
Qui l’arte, la fede, la storia ma anche UNTO, per far festa con l’olio nuovo e i prodotti umbri, ad Assisi. È l’accoglienza anche per i viaggiatori in camper, nella piazza del Comune, con i prodotti e le tipicità dell’Umbria con i formaggi, i salumi e il tartufo.
Tipicità, profumi, sapori, ma soprattutto olio e frantoi aperti. Per questo una navetta ci accompagna a far visita a Le Vecchie Macine.
Questi sono i Frantoi aperti per far conoscere le olive, la loro lavorazione e il buon olio. In internet sul sito frantoiaperti.net tutto il programma degli eventi e delle manifestazioni fino all’8 dicembre nei piccoli grandi Borghi Medievali dell’Umbria.