Agricoltura: alla scoperta della collina di Trento
Ci sono tanti angoli nascosti che appartengono a Trento, il capoluogo trentino che è anche, sorprendentemente, il più grande comune agricolo di questa provincia.
Gazzadina è una piccola frazione della città che si colloca a nord del monte Calisio ed anticipa, orograficamente, le colline avisiane.
Qui troviamo dei percorsi tranquilli, rurali, che ci conducono verso campagne caratterizzate da vigenti e frutteti e da un bosco di pini e latifoglie.
In queste campagne incontriamo Michele Susat, un giovane con la passione per la campagna nel sangue. Dal nonno ha ereditato l’amore per la terra che l’ha portato ad inseguire il sogno di un’azienda biologica tutta per sé.
Dalla sua casa vicino a Camparta, località poco sopra a Meano, si sposta quotidianamente sulle colline circostanti dove coltiva questi appezzamenti con la cura di un contadino di montagna. Il Sudtirolo e le Alpi rappresentano i suoi grandi punti di riferimento e la filosofia che lo guida è orientata all’equilibrio, allo studio delle soluzioni agronomiche compatibili con la natura e questo difficile ambiente.
Siamo poi ad Oltrecastello, un’altra frazione di Trento che si trova ai piedi del Doss Sant’Agata sopra a Povo.
All’interno di un vasto vigneto collinare si trova l’Agritur Verderame di proprietà di una giovane famiglia composta da Luca Laner e Giorgia Zordan.
Luca coltiva con metodo bio l’ampia campagna, mentre Giorgia si occupa dell’accoglienza e della cucina dell’agriturismo.
La struttura si caratterizza per abbondanti colazioni preparate nel segno della tradizione, mentre le stanze rappresentano un felice connubio fra moderna architettura e i segni indelebile della ruralità.
Con Gianluca Barbacovi, giovane frutticoltore e presidente di Coldiretti Trento, parliamo del protagonismo dei giovani in agricoltura e dei loro bisogni. E’ importante, si afferma nella nostra intervista, rispettare l’ambiente e creare i presupposti di una vacanza all’insegna dell’autenticità.
La buona ospitalità, la bellezza del paesaggio, la cultura dell’accoglienza sono da sempre dei cavalli di battaglia di Girovagando. Passione che ci ha spinti ad incontrare Rosa Melchiorre esperta coach nell’ambito turistico.
Rosa ci illumina circa la necessità di collegare, specie nel settore alberghiero, la passione per l’ospitalità con l’organizzazione dell’azienda. Un buon albergatore, afferma Rosa Melchiorre, deve imparare a delegare, a curare l’organizzazione dell’azienda nel rispetto dei limiti e dei bisogni emozionali dell’utente.
Con Andrea Berti, direttore di Codipra, torniamo ai temi dell’agricoltura ed approfondiamo i nuovi sistemi di difesa dalle avversità atmosferiche. Temi attualissimi in tempi di cambiamenti climatici.