Stop & Sleep Venzone - dormire a un passo dalla Ciclovia Alpe Adria Radweg
Stop & Sleep Venzone è la nostra nuova struttura ricettiva che offre la magia di soggiornare nel cuore del Borgo più Bello d’Italia, dichiarato nel 2017.
Le camere di Stop & Sleep Venzone si affacciano sulla piazza del Municipio, proprio di fronte all’imponente palazzo gotico-veneziano che domina la cittadina medievale considerata “un salotto tra le mura”.
Dichiarata monumento nazionale, Venzone è uno dei più straordinari esempi di restauro in campo architettonico ed artistico. Oggi è l’unico esempio rimasto in Friuli Venezia Giulia di cittadina fortificata del Trecento.
La cittadina è stata riconosciuta “villaggio ideale dove è bello vivere” dalla Comunità Europea e dalla rivista Airone. Abbracciata da imponenti mura medievali e ricca di numerosi monumenti storici, permette inoltre di compere magnifiche passeggiate lungo l’antico sentiero celtico che collega le quattrocentesche chiesette che contornano il paese.
Stop & Sleep Venzone si trova inoltre sulla Ciclovia Alpe Adria Radweg CAAR. Un itinerario ciclabile transfrontaliero lungo circa 400 km, che collega Salisburgo, Villach, Venzone, Udine, Aquileia e Grado, trattasi di un affascinante percorso dalla montagna fino al mare, che permette di attraversare i luoghi più suggestivi della Regione Friuli Venezia Giulia.
Un’atmosfera raffinata e una ricercatezza del dettaglio conferiscono uno stile unico ad ogni ambiente della struttura extralberghiera di Venzone: tre ampie suite con bagno privato dotate di ogni comfort, una cucina attrezzata e una zona dedicata al ricovero delle biciclette.
Prenota la tua vacanza a Venzone da Stop & Sleep:
Venzone: Tra Medioevo e Lavanda
Siamo in Friuli a visitare Venzone, un bellissimo borgo medievale circondato da mura e dai caratteristici colori e profumi di lavanda.
Filmed on the Panasonic Lumix GH4
Lens: Panasonic Leica 25mm f/1.4 Summilux
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Venzone - Piccola Grande Italia
Comune montano in provincia di Udine con duemilatrecento abitanti. Gli abitanti sono detti venzonesi. E' medaglia d'oro al merito civile.
Venzone - Festa della Zucca | Blogger per caso | Turismo FVG
Festa della Zucca a Venzone: musiche, combattimenti medievali e spettacoli di strada.
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Ammira Venzone, l'antica cittadina rasa al suolo dal terremoto del 1976 e ricostruita così com'era nel Medioevo. Dichiarata Monumento nazionale, Venzone è uno dei più straordinari esempi di restauro in campo architettonico ed artistico. Oggi è l'unico esempio rimasto in Friuli Venezia Giulia di cittadina fortificata del Trecento. Lasciati affascinare dalle imponenti mura medievali e dai numerosi monumenti storici come il Duomo di Sant'Andrea e la misteriosa e antica Cappella di San Michele, dimora delle storiche mummie. La loro storia risale al 1647, quando venne alla luce la mummia del gobbo, la prima di una quarantina estratte dalle tombe del Duomo. Il Municipio è uno splendido esempio di palazzo gotico-veneziano. Goditi il panorama esplorando i sentieri del Parco naturale delle Prealpi Giulie o compiendo magnifiche passeggiate lungo l'antico sentiero celtico che collega le quattrocentesche chiesette che contornano il paese. Proièttati nell'ecosistema delle Prealpi Giulie grazie alla mostra Foreste, Uomo, Economia nel Friuli Venezia Giulia o visita la mostra-laboratorio Tiere Motus - storia di un terremoto e della sua gente, che ricostruisce gli eventi legati al terremoto del 1976. Imperdibile il realistico simulatore del sisma e la ricostruzione del crollo del Duomo.
Alla fine di ottobre di ogni anno, fai un viaggio nel tempo fino al Medioevo, grazie alla Festa della Zucca. Nel 1991, dalla voglia di fare qualcosa di nuovo, nasce quasi per caso questa festa, che negli anni ha riscosso molto successo. Durante la Festa della Zucca, Venzone vi fa rivivere il Medioevo con spettacoli straordinari, musicisti, sfilate, gare e concorsi di ogni genere, bancarelle e ottimo cibo servito da osti in costume. Inoltre potrai incontrare l'Arciduca della Zucca e la Sacra ArciConfraternita della Zucca. Di notte i lampioni si spengono per far spazio alla magica atmosfera creata da circa 3000 fiaccole.
La protagonista indiscussa è comunque la zucca, in ogni sua forma, dimensione e ricetta.
VENZONE BORGO DEI BORGHI 2017
Camminata per Venzone, Borgo dei Borghi 2017. Venzone è un paesino medievale del Friuli Venezia Giulia rinomato per il suo duomo e il battistero contenente alcune mummie.
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A questo link potete trovare tutte le informazioni utili riguardo a Venzone:
Link alla pagina Facebook Pro Loco Pro Venzone:
Questo video è stato filmato con questa Nikon:
Musica: Journey in the New World di Twin Musicom è un brano autorizzato da Creative Commons Attribution (
Fonte:
Artista:
Venzone e le mummie in Friuli Venezia Giulia
Ma veramente ci sono le mummie a Venzone in Friuli Venezia Giulia provincia di Udine?
I corpi mummificati sono stati trovati in questo comune friulano perfettamente conservate.
Ma il paese, oltre il fascino delle mummie stesse, è molto bello. E' stato gravemente colpito dal terremoto del '76, come lo testimoniano i resti della chiesa di San Giovanni Battista completamente abbattuta. Altre cose da vedere sono il bel duomo di Sant'Andrea, le antiche mura medioevali ed il palazzo del comune.
Per maggiori informazioni scrivetemi pure nei commenti....
anche per critiche costruttive e consigli :)
Per realizzare il video ho utilizzato...
action cam SJCam SJ5000x
gimbal Zhiyun Smooth Q
Le musiche utilizzate sono Royalty Free
da
e canzone originale
Trek - Chad Crouch
Festa della Zucca Venzone
Un giro immersivo di questa suggestiva festa ambientata nel Medioevo all'interno delle antiche mura di Venzone. Ogni anno attrae sempre più partecipanti e noi eravamo tra loro!
Godetevi questo video e ricordatevi di ISCRIVERVI per rimanere sempre aggiornati sulle nostre avventure! Viaggiate con noi!
Buona Visione! ????
#aleandyulia
Il castello di Artegna
Il Castello Savorgnan o Castelletto si trova sul colle di San Martino (m 267) ad Artegna, comune in provincia di Udine. Sulle pendici di questo colle che domina l'abitato, fu eretto il castello detto anche inferiore, rispetto a quello storico, di origine longobarda che esisteva sulla sommità. Il nuovo edificio fu addossato ad una torre primitiva delle mura, detta appunto longobarda, posta vicino alla porta d'ingresso.
Il castello, come tutta la zona, fu fortemente lesionato dal sisma del 1976. Si intraprese un primo restauro a cui ne seguirono altri. Dopo 37 anni di lavori, il 15 febbraio 2014, il castello torna ad essere usufruibile, completamente ristrutturato e riarredato. Una convenzione con la famiglia Savorgnan renderà l'edificio disponibile per eventi pubblici.
Castello d'Arcano
Il Castello di Arcano superiore si trova nella località omonima, nel Comune di Rive d'Arcano, in provincia di Udine.Il Castello appartenne per secoli all'illustre famiglia nobile dei d'Arcano, i cui fasti ebbero inizio con Leandro de Cornu (1161) proprietario di un castello presso il corso d'acqua omonimo vicino a San Daniele del Friuli.
Quello che oggi vediamo, è uno dei castelli meglio conservati del Friuli. Dopo il terremoto è stato consolidato ed oggi si presenta splendidamente. Ha strutture di epoca diversa (secolo XIII-XVI) ed è sorto su una precedente costruzione fortificata forse del secolo X. Presenta mura merlate, il passo di ronda, un massiccio mastio, le torri di vedetta e il resto di un ponte levatoio
All'interno conserva affreschi settecenteschi del veneziano Andrea Urbani, con temi bucolici ed agresti. Uno di questi affreschi ricorda simpaticamente un servitore, raffigurato in piedi ed in livrea, accompagnato da una laconica ma molto ironica scritta:Angelo Candussio servi fedelmente bevè terribilmente. Nato 1730. Completano la decorazione alcune tele raffiguranti membri della famiglia Arcano
Nella Chiesetta del Castello dedicata a Santa Maria della Neve, la cui costruzione risale alla prima metà del secolo XIV vi è conservato un altare settecentesco con statue di San Paolino d'Aquileia e del Beato Bertrando, con un bassorilievo raffigurante Sant'Ermacora
Il Castello di Gorizia
Le nostre vacanze in Friuli - settima parte: il castello di Gorizia.
Il castello di Gorizia è una fortificazione risalente all'XI secolo costruita sul colle che domina la città da cui prende il nome.
La costruzione del castello di Gorizia è databile intorno al 1001, anno nel quale per la prima volta compare il titolo di conte di Gorizia, abbinato a Enrico IV di Spanheim, che presuppone la presenza di una fortificazione in loco.
FERENTILLO (Terni, Umbria) Museo delle Mummie (Warning! Explicit content)
La cripta della chiesa di Santo Stefano, oggi Museo delle Mummie di Ferentillo, nasce a seguito della grande fioritura urbanistica ed artistica del paese voluta dalla famiglia Cybo sul finire del XV secolo (in particolare con Lorenzo e Franceschetto Cybo). Questo progetto urbanistico prevedeva l'edificazione di nuove chiese in tutto il territorio ferentillese, di cui una, dedicata a Santo Stefano, sarebbe stata costruita presso il Borgo di Precetto in un’area che ospitava una chiesa medievale del XIII Sec. La chiesa medievale non venne però demolita, al contrario fu utilizzata come base per le fondamenta del nuovo luogo di culto. Gli spazi modificati ed occupati dai pilastri resero possibile un utilizzo alternativo della chiesa inglobata dalla nuova struttura, che divenne infatti cripta sepolcrale della chiesa “superiore”.
La cripta fu quindi riempita con della terra (probabilmente materiali di risulta della lavorazione della pietra utilizzata per edificare la chiesa superiore) che andò a modificare inevitabilmente il livello del pavimento originario.
Dal XVI sec. in poi vennero qui inumati tutti i defunti del Borgo di Precetto (la pratica del seppellimento spettava presumibilmente all'Ordine dei frati minori Cappuccini) fino a quando l'emanazione dell'Editto napoleonico di Saint Cloud “Décret Impérial sur les Sépultures” esteso all'Italia nel 1806 , vietò qualsiasi sepoltura all'interno delle mura cittadine e vennero istituiti i cimiteri extraurbani (l'ultima sepoltura nella cripta è avvenne il 18 Maggio 1871).
Oltre a vietarne la sepoltura fu ordinata la riesumazione dei corpi all'interno della cripta e solo in quel momento si poté constatare la perfetta mummificazione di alcuni di essi.
La cripta presenta ancora oggi elementi architettonici ed artistici risalenti alla fase della chiesa medievale del XIII sec.
Si possono notare infatti l'antico portale di ingresso, i resti dell'abside (demolito per fare spazio ai pilastri) e gli affreschi del XIV e XV sec.
Il pavimento è costituito dalla terra utilizzata per le sepolture compattatasi in seguito all'azione di sgocciolamento dell'acqua sorgiva di montagna che penetra attraverso il soffitto (sul lato Nord si può notare la roccia viva a cui è appoggiato l'edificio).
Dal momento della sua scoperta (specialmente dal XIX sec.) questo luogo è divenuto famoso per la collezione dei corpi mummificati tanto da suscitare l'interesse di numerosi studiosi e di moltissimi visitatori.
È proprio per questo grande interesse che nel 1992 è stato deciso di dar vita ad una nuova musealizzazione e di utilizzare nuove teche espositive per la conservazione dei corpi.
IL PROCESSO DI MUMMIFICAZIONE Dopo l'emanazione dell'Editto Napoleonico di Saint Cloud “Décret Impérial sur les Sépultures”, esteso all'Italia nel 1806 , iniziò l'esumazione dei morti sepolti nella Cripta. Fu così che avvenne la sensazionale scoperta... gli individui esumati erano completamente mummificati. I corpi, di colore giallastro, ad una prima ispezione autoptica rivelavano che la loro mummificazione era completamente spontanea e che era dovuta principalmente ad un'essiccazione totale delle parti molli. Oltre a conservare la pelle, alcuni di essi presentavano ancora intatte le unghie, i denti, le orecchie, le labbra, gli organi genitali, la barba ed i capelli. Molti furono gli studiosi che sul finire del XIX sec. si recarono a Ferentillo per studiare questo fenomeno, tra cui due fisici dell'Accademia dei Lincei, il Dott. Carlo Maggiorani (1800 – 1885) ed il Dott. Aliprando Moriggia (1830 – 1906), supportati dal chimico Vincenzo Latini (1805 – 1862). Quest’ultimo svolse analisi chimiche del suolo che evidenziarono come questo fosse principalmente composto da sali di calcio, da calcare e da argilla. Secondo questi studi la natura igroscopica (che attrae l’acqua) del suolo avrebbe favorito la disidratazione dei cadaveri sepolti, mentre l’ambiente fresco ed asciutto, ventilato attraverso finestre continuamente aperte, avrebbe potenziato il processo. Probabilmente influenzati anche dalle osservazioni sulle mummie di Venzone, essi pensarono che – oltre ai fattori fisici evidenziati – la crescita di funghi potesse aver giocato un ruolo nell’essiccazione dei corpi. Potrebbe anche essere supposto che i corpi sepolti in un suolo ricco di ossido di calcio si siano conservati grazie all’inattivazione degli enzimi conseguente all’alterazione del grado di acidità. I corpi venivano infatti seppelliti a diretto contatto con il terreno (solo alcuni sono stati rinvenuti in bare), disposti lungo il perimetro murario e lasciati decomporre per poi poter tumulare i resti nell'ossario della Cripta. Ad oggi si contano 24 mummie umane (tre sono esposte presso il Museo Anatomico dell'Università di Perugia) che comprendono uomini, donne e bambini come pure 10 teste conservate, più di 270 teschi, una bara sigillata e due volatili mummificati a seguito di esperimenti effettuati nel secolo scorso.
Visita al Museo delle mummie di Ferentillo alunni IPSIA di Nocera Umbra 13 maggio 2011
Il Museo delle Mummie di Ferentillo (Terni) è ubicato all'interno della cripta romanica della chiesa di Santo Stefano. Nel 1800, dopo che l'Editto di Saint Cloud vietò di seppellire i morti all'interno delle mura cittadine, si scoprì che sotto il pavimento marmoreo della chiesa c'erano una gran quantità di salme in ottimo stato di conservazione. Oggi è possibile vedere questi corpi mummificati, pressoché intatti, e conoscere le loro storie, spesso frutto della fantasia popolare tramandata di generazione in generazione.
La chiesa di Santo Stefano è stata edificata nel XVI sec. dalla famiglia Cybo -- Malaspina sui resti della precedente chiesa altomedievale che oggi ospita il Museo delle Mummie. All'interno delle cappelle barocche sono conservati affreschi raffiguranti il Presepio (opera di Pierino Casarei,1559) e la Pietà di Gesù sorretto da Dio con Sant'Antonio in Adorazione, l'abside con una tela con il Martirio di Santo Stefano risalente al 1759. Di particolare pregio è l'importante fonte battesimale in pietra con gli stemmi nobiliari dei principi Cybo. Gli alunni dell'Ipsia di Nocera Umbra accompagnati dai docenti prof. Sergio SPIGARELLI prof.ssa Anna NATALINI prof Claudio PARLANTI.
Arquà Petrarca by flight
Arquà Petrarca by Drone
Camera: DJI Phantom 3 Advanced
Location: Arquà Petrarca, Padova, Italy
Date: Feb 2016
TG PADOVA (20/03/2017) - UN ALBERO PER RICORDARE ELISA VALENT
TG PADOVA (lunedì 20 marzo 2017) - Le note di un flauto in un tiepido pomeriggio di marzo. I volti di tanti studenti carichi di sogni e di speranze come lo era Elisa. L’università di Padova ad un anno dalla morte ricorda la studentessa di Filologia Moderna morta in un incidente stradale insieme ad altre ragazze che come lei erano in Spagna per il progetto Erasmus. Nel giardino di Palazzo Maldura, dove Elisa Valent molte volte ha preparato gli esami ora ci sarà un albero, i fiori rosa del prunus ricorderanno la bellezza e la voglia di vivere di quella giovane studentessa arrivata a Padova da Udine.
Oggi a Palazzo Maldura c’erano i suoi genitori a cui è stato consegnato il diploma. Siamo orgogliosi di lei hanno detto e poi insieme ad alunni e professori hanno piantato il prunus. L’albero di Elisa ora vivrà tra gli studenti e ricorderà la sua giovane vita piena di sogni. (