MoohRun 4 / 25.03.2018 / HIGHLIGHTS
15^ TREVISO MARATHON 25 marzo 2018
MOOHRUN 4
Mamme e papà, bambini, famiglie, genitori, nonni, zii, cugini, amici. In oltre 2500 hanno scelto di far parte del mondo muccato, partecipando alla MoohRun4, organizzata dall’Asd La Butto in Vacca in collaborazione con lo staff di Maratona di Treviso. Due i percorsi, di 3,5 e 10 km, con start da Borgo Mazzini. Apripista della manifestazione, i bikers di Harley Davidson Treviso Chapter.
Gioia, felicità, simpatia, colore, divertimento, voglia di non prendersi troppo sul serio, per coloro che corrono senza obiettivi cronometri. Ma seria è la solidarietà: grazie al record di presenze, sono stati donati, con tanto di consegna dei simbolici assegni, 6.000 euro alle onlus Una mano per un sorriso for children, Advar onlus di Treviso e Un cuore per tutti di Marghera. Nell’angolo della solidarietà, ospitate anche l’Associazione Italiana Calpaina - Aica 3 (Distrofia muscolare dei cingoli), l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti Onlus di Treviso, U.N.I.T.A.L.S.I. - Treviso ed E.N.P.A. di Treviso. Presente anche il sindaco Giovanni Manildo, che ha dato il via alla corsa dell’Unione Ciechi con in testa Cristiano Carnevale, bronzo tricolore Fispes nei 200 e 400 indoor. Premi speciali per Camilla, una bimba che ha festeggiato il primo compleanno in marcia con mamma e papà, per gli ambassador 2018, il gruppo Briefing New York (Simone Serrajotto, Stefano Pestrin, Luca gallina, Luciano Piovesan, Oscar Berlese) e Stefano Oddi. Trai gruppi più numerosi, primeggiano nella classifica Old Ruggers & Friends, Nervesa Runners, 51° Stormo, Herbalife e Vitanova Fitness.
trevisomarathon.it
Riprese video Eden Tivù
Montaggio video Nicola Marchesin
PARTE IL PROGETTO WELCOME SHOP: CONFCOMMERCIO
Ha preso il via il primo giorno il giorno di primavera, il 21 marzo, data simbolica per ribadire la voglia di rinnovamento ed apertura della città, il progetto Welcome shop, un'iniziativa avviata dal Comune di Treviso, realizzata grazie alla nostra collaborazione al supporto della Provincia, volta ad ampliare e qualificare il sistema di accoglienza di turisti e visitatori in città.
Al momento attuale, 14 negozi, dislocati in vari punti del centro storico, diventano anche punti di prima accoglienza turistica, ovvero luoghi dove un turista o un visitatore si può rivolgere con fiducia per avere informazioni sul soggiorno o sulle visite in città, sui locali dove andare a mangiare o dormire, sui principali trasporti.
Gli associati che sono entrati a far parte della rete Welcome shop sono al momento 14, hanno effettuato uno specifico corso di formazione, ma il loro numero è destinato ad aumentare, visto che la proposta è ancora aperta a tutti coloro che desiderano entrare a far parte di questo progetto destinato a qualificare ulteriormente l'offerta commerciale trevigiana, coniugandola con il potenziamento dell'offerta turistica.
Fin da subito- ha affermato Stefano Mazzoli nel corso della conferenza stampa di presentazione svoltasi in Comune- abbiamo condiviso l'idea di potenziare l'accoglienza trasformando i negozi in una rete informativa capillare ed efficace, ritenendola un vero passo avanti su questo fronte, che integra il servizio pubblico con quello privato e che valorizza ulteriormente il ruolo vitale, dinamico e propositivo del commercio, il soggetto in assoluto più a contatto col pubblico, sia esso di consumatori o di turisti...
ECCO L'ELENCO DEI NEGOZI ADERENTI
Ecco i punti vendita di accoglienza, riconoscibili dal simbolo verde e bianco. L'informazione offerta dai negozi va ad aggiungersi all'informazione ufficiale offerta dallo IAT principale, situato in stazione.
Per aderire alla proposta: uffici Unascom, tel. 0422 570764
AL LAVORATORE in BORGO MAZZINI
CAMICERIA GENTJ in via Peschiera 13
CERAMICA ARTISTICA VISENTIN in Piazza Garibaldi 16
IkYIA in via San Francesco 12
LA METTAL FERRAMENTA in via Manzoni 1
LIBRERIA CANOVA in Piazzetta Lombardi 1
MAZZOLI in Corso del Popolo 89
MIOZZI --BREFICOM in Corso del Popolo, 65
OTTICA CEOLIN, in via Roma 4
OTTICA HESPERIA BOTTEGAL via Martiri della Libertà, 62
OTTICA MOLINARI, Piazza della Vittoria, 11
TABACCHERIA STAZIONE CORRIERE, via Lungo Sile Mattei, 2
TABACCHI BARBERIA N.1, via Barberia, 17
PROFUMERIA VENUS, via Cadorna
IL CAMPER RESORT FANTASMA
QUINTO DI TREVISO - Unica struttura del genere in provincia di Treviso, segnalato sulle guide specializzate, il Camper resort di Quinto, di fatto, non c'è. O meglio c'è, è costato 350mila euro, ma è ancora chiuso, in attesa di un gestore, e rischia il degrado prima ancora di essere inaugurato. - Intervistati: MAURO DAL ZILIO (Sindaco di Quinto di Treviso), ROBERTO BOSCARIN (Presidente ass. camperisti Marca Trevigiana) - Servizio di Marta Marangon, riprese di Marta Marangon, montaggio di Alessandro Granziera
TG TREVISO (mercoledì 29 giugno 2016) - “IO, SCAMPATO DALL’INFERNO DELL’AEROPORTO DI ISTAMBUL”
TG TREVISO (mercoledì 29 giugno 2016) - La testimonianza, drammatica, arriva direttamente dall’inferno di Istanbul. Claudio Calia 39 anni, trevigiano, fumettista di successo si trovava lì, a pochi metri dall’attentato che ha provocato 41 morti e 239 feriti all’aeroporto Ataturk, in un attacco suicida di provabilissima matrice jihadista. Calia si trovava all’interno, alla ricerca del gate d’imbarco per una coincidenza verso l’Iraq per motivi di lavoro. Improvvisamente è stato il caos. Ha visto la gente scappare, era esattamente sopra l’accesso ai voli dove si sono verificate le esplosioni.
Lunghe e lente le operazioni di sgombero dello scalo, in migliaia si incamminano verso l’uscita passando nella zona degli attentati in un clima di paura e di tensione.
Calia è ancora a Istanbul. (
Trailer Love Me In Veneto
Vuoi sposarti al mare, in alta quota, cullato dalle onde in Canal Grande a Venezia o in anfratti sconosciuti e meravigliosi? Vieni a scoprire la prima guida al wedding dedicata alle coppie italiane e straniere che vogliono sposarsi in Veneto, terra dalle infinite risorse. Pubblicata da Lunargento Edizioni in collaborazione con la Regione Veneto, è disponibile in libreria in versione cartacea e puoi scaricarla in formato ebook online!
Gobbo Salotti a MILANO DESIGN WEEK - FuoriSalone
Gobbo Salotti ti aspetta alla
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Dal 9 al 14 aprile 2019 Milano è la capitale dell’arredamento con la Design Week. Si tratta di una settimana dove tra la fiera e la città, con il Fuorisalone 2019, ci si potrà muovere tra oltre mille eventi, party, esposizioni e installazioni. Il ???????????????????????????????????????????? infatti racchiude una serie di iniziative che vengono messe in scena nel capoluogo lombardo durante tutta la settimana. Noi vi aspettiamo presso la ???????????????????????????????? ???????????? ???????????????????????? con i modelli di punta della nuova collezione!
Info location:
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Orari 10-20 | sabato 13 aprile fino alle 24
***** COMO - Basilica di Sant'Abbondio - Presbiterio con affreschi del Maestro di Sant'Abbondio
La basilica di Sant'Abbondio è una chiesa romanica di Como. Al suo fianco sorge un monastero costruito nel Medioevo, che oggi, dopo essere stato restaurato, ospita la facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi dell'Insubria.
AFFRESCHI.
Gli affreschi che adornano il presbiterio costituiscono uno dei cicli pittorici più integri del primo Trecento in Lombardia realizzato da un artista anonimo. Il programma iconografico inizia nell'arco trionfale che porta al presbiterio affrescato con la usuale rappresentazione dell'Annunciazione e figure di santi poste nel sottarco; la volta della prima campata (ormai scarsamente visibile) reca tracce di un cielo stellato e di quattro troni sui quali erano verosimilmente assisi i Dottori della Chiesa. Nell'arco che precede il catino absidale troviamo un Cristo benedicente affiancato da due Arcangeli e, racchiusi in otto tondi, figure di Patriarchi, Profeti ed altri santi nel sottarco. Il catino absidale presenta una raffigurazione della Deesis (Cristo benedicente tra la Madonna e Giovanni Battista) con ai lati le immagini di San Pietro e di San Paolo. Il programma iconografico prosegue sul cilindro dell'abside, diviso in cinque bande da quattro semicolonne, con venti episodi della vita di Gesù (che mostrano due temi cristologici: la Natività di Gesù, in alto, e la sua Passione, in basso). Nella fascia inferiore troviamo, a fianco dell'episodio delle Crocifissione, figure di Apostoli ed il Tetramorfo (simboli degli evangelisti). Le immagini presenti sulle lesene e sulle semicolonne che separano gli episodi della vita di Gesù rendono alquanto complesso il programma decorativo con le figure dei re e dei profeti, degli apostoli, dei vescovi e dei dottori della Chiesa e una miriade di personaggi minori, assieme ad animali e figure fantastiche di gusto medievale. La volta del coro ha un cielo stellato dipinto con polvere di lapislazzuli.
Non si conosce l'autore dell'importante ciclo di affreschi, convenzionalmente chiamato Maestro di Sant'Abbondio. Studi recenti collocano quest'opera tra il 1315 e il 1324 durante l'episcopato del vescovo francescano Leone Lambertenghi, committente dell'opera[1] Nella esecuzione delle scene riguardanti la vita di Gesù l'artista si connota per un linguaggio capace di unire il ritmo pacato del racconto con l'attenzione naturalistica ai dettagli degli abbigliamenti, che offrono uno interessante spaccato sui costumi del tempo. Sull'altare si trovano dei corpi di persone morte di cui se guardi bene si vede la pelle rosa scuro e delle ossa di costole. Appena vicino all'altare sulla destra c'é il corpo di un bambino morto. È sulla sinistra una donna morta. Sotto il pavimento ci sono delle bare con persone morte. Poi se guardi bene c'è un buco sulle scalette della sacristia dove si vede il vecchio altare della chiesa vecchia e delle bare delle persone morte.
ESTERNO.
La basilica presenta quattordici colonne assai slanciate. A sviluppare il senso di altezza e verticalità contribuiscono anche due notevoli campanili gemelli posti nella zona absidale, soluzione piuttosto comune nella zona renana, ma eccezionale in Italia. La prossimità della città alle vallate alpine - importanti vie di comunicazione con l'Oltralpe - ha garantito una reciproca influenza del romanico espresso al di qua e al di là delle Alpi: allo stesso modo si spiega il forte verticalismo dell'interno della basilica, che dimostra, peraltro, la vitalità - ancora agli inizi del II millennio - della tradizione tardo-antica (soprattutto nella facciata, in cui tanto i contrafforti quanto delle tozze semicolonne evidenziano la partizione interna delle navate). Sui portali e intorno ad alcune delle finestre si trovano alcune sculture.
INTERNO.
L'interno della chiesa è una moltitudine di colonne composte con conci di pietra e sormontate da una notevole varietà di capitelli, da quelli semplici che ricordano le due forme geometriche basilari: il cubo e la sfera a quelli corinzi o a quelli decorati con motivi liberi. La chiesa ospita poi bassorilievi romanici e una serie completa di affreschi della metà del Trecento. Sotto l'altare maggiore si conservano le reliquie del patrono.
Le strutture della basilica paleocristiana, scoperte durante i lavori di restauro avviati nel 1863, sono ancor oggi segnate nel pavimento della chiesa con lastre di marmo scuro, mentre in corrispondenza delle antiche aperture è posto del marmo chiaro.
Sulla cantoria in controfacciata è collocato l'organo Mascioni op.733, costruito nel 1956. Lo strumento consta di due tastiere, 15 registri ed è a trasmissione elettrica.
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L'africana leopardata, in via Emilia, a Pieve
CASA MUSEO LODOVICO POGLIAGHI - VARESE Località Santa Maria del Monte
Vercelli (Piemonte) piazzetta S. Paolo Corso Libertà pal. Centori S. Giuliano S. Chiara
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
Castiglione Olona (Varese) palazzo Branda - Castiglioni e chiesa di Villa - slideshow
Un tempo storica dimora del Cardinale Branda Castiglioni ed oggi sosta indispensabile per comprendere appieno lo spessore culturale di una figura così importante.
Proprio in questo edificio ci sono le testimonianze più rappresentative del suo pensiero umanista interpretato dalle abilità pittoriche e scultoree di Masolino e del Vecchietta, i quali poterono sperimentare le rese prospettiche apprese a Firenze attraverso gli insegnamenti di Leon Battista Alberti. I discendenti del Cardinale contribuirono ad arricchire questo patrimonio, commissionando ritratti di famiglia e collezionando preziosi oggetti di arredo che oggi si uniscono alle testimonianze più antiche.
Si affaccia sulla piazzetta del borgo antico, è costituito da due corpi di fabbrica del XIV e del XV sec.
Come raccordo tra i due elementi architettonici ne fu eretto un terzo che racchiude al piano inferiore la Cappella di San Martino ed al piano nobile una stupenda e quanto rara loggia rinascimentale con il ciclo degli Uomini Illustri di un artista di scuola senese.
Le facciate, in finto bugnato, sono ingentilite da stupende finestre in arenaria e in formelle di cotto, mentre lo stemma di Francesco Sforza ci richiama alla memoria l'antico dominio del Ducato di Milano.
Masolino affrescò nel 1435 nella stanza indicata come lo studiolo del Cardinale uno stupendo ed irreale paesaggio che la tradizione locale vuole sia quello di “Veszprèm”, la località dell’Ungheria dove il Prelato fu conte e Legato Pontificio a partire dal 1410 e dove si consolidò la proficua amicizia tra il Maestro fiorentino ed il Porporato.
Un artista ignoto, di scuola lombarda, dipinse invece nel 1423 la così detta camera del Cardinale con alberi da frutta, puttini festanti, decorazioni tardo-gotiche e motti tratti da autori classici latini, che raccontano un raffinato testamento spirituale del Cardinale Castiglioni.
Al piano inferiore la Cappella Cardinalizia celebra la Gerusalemme Celeste narrata nell’Apocalisse di San Giovanni ed il Mistero Eucaristico enunciato dall’Evangelista Giovanni. L’opera pittorica è stata attribuita a Lorenzo di Pietro, detto il Vecchietta, che l’affrescò nel 1437 e l’adornò di piccoli peducci in arenaria raffiguranti angeli in contemplazione.
La Biblioteca Marciana a cura di Marisa Sottovia 17.01.2020
Il museo Correr a Venezia, a cura di Marisa Sottovia
Orvieto POZZO DI SAN PATRIZIO (Antonio Da Sangallo Il Giovane, 1527-37)
Il Pozzo di San Patrizio storico è una struttura costruita da Antonio da Sangallo il Giovane a Orvieto, tra il 1527 e il 1537, per volere del papa Clemente VII, reduce dal Sacco di Roma e desideroso di tutelarsi in caso di assedio della città in cui si era ritirato. I lavori del pozzo – progettato per fornire acqua in caso di calamità o assedio – furono conclusi durante il papato di Paolo III Farnese (1534-1549).
L'accesso al pozzo, capolavoro di ingegneria, è garantito da due rampe elicoidali a senso unico, completamente autonome e servite da due diverse porte, che consentivano di trasportare con i muli l'acqua estratta, senza ostacolarsi e senza dover ricorrere all'unica via che saliva al paese dal fondovalle.
Il pozzo, profondo 54 metri,[1] è stato realizzato scavando nel tufo dell'altopiano su cui sorge Orvieto, una pietra abbastanza dura, ma che sta risentendo, dopo vari secoli, degli scarichi fognari.
Ha forma cilindrica a base circolare con diametro di 13 m.
Gli scalini sono 248, e i finestroni che vi danno luce sono 70.
Forse per l'aura di sacro e di magico che accompagna le cavità profonde, o per pura imitazione di modelli cinematografici, i turisti moderni vi gettano monetine con la speranza di tornarvi.
Il pozzo prese il nome di San Patrizio, probabilmente, perché utilizzato come luogo di espiazione dei peccati allo stesso modo di una caverna esistente in Irlanda denominata Purgatorio di San Patrizio.
Colangelo Falegnameria
La falegnameria Colangelo nasce come societa su misura transformando l'attivita di falegnameria dell'impresa individuale di Antonio Colangelo,da piu di 40 anni azienda leader nella costruzione di manufatti in legno.L'azienda dispone di uno stabilimento attrezzato con machinari a controlo numerico,banchi lavoro per l'ssemblagggio,cabbine pressurizzate per la lucidatura,piazzale adibito allo stoccaggio e alla stagionatura del legno grezzo,show-room e punto vendita in Roma,via Ubaldo Comandini no 12.
La nostra produzione comprende:
-infissi in legno,legno allminio,persiane,avvolgibili
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LA CASA LONGOBARDA DI ASOLO, RESIDENZA DELL'ARCHITETTO E AMICO DELLA REGINA CORNARO, FRANCESCO GRAZIOLI, OSTENTA SIMBOLI ESOTERICI ED ALCHEMICI...IN VIA DI DECIFRAZIONE. LA CORNARO ERA VEDOVA DEL RE DI CIPRO GIACOMO II DI LUSIGNANO, DI ORIGINI MEROVINGIE E LEGATO AL SANGUE DEGLI HAUTPOUL, SOVRANI DI RENNES LE CHATEAU. SEMPRE AD ASOLO, A LUNGO VISSE E FU SEPOLTA, LA DIVINA ELEONORA DUSE, AMICA E PROFONDA CONFIDENTE DI EMMA CALVE'...LA CANTANTE FRANCESE, PRESUNTA AMANTE DI BERENGER SAUNIERE!