IL MOSAICO – TANTI AUGURI A CHI LI MERITA TUTTI - Centro Occupazionale Diurno di Codroipo
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Eventi in occasione delle festività natalizie per pranzi, cene e buffet ce ne sono tantissimi e sicuramente, per cos’ dire, non fanno notizia. Partecipare allo scambio di auguri al centro diurno Il Mosaico è invece un’occasione per affrontare le feste con lo spirito giusto.
Vedere gli ospiti, i loro genitori, i parenti, gli amici, gli animatori e i volontari del centro mentre ridono, cantano o fanno attività di qualsiasi genere come lo sport, favorisce l’apprezzamento della fortuna che abbiamo.
L’altra sera abbiamo rivisto, grazie a foto e filmati, alcuni dei momenti memorabili del 2018 come le vacanze in montagna e al mare, le feste di carnevale e i compleanni, l’incontro con i cestisti dell’APU Udine, le esibizioni del Supercoro e tanti altri eventi fondamentali per le attività degli ospiti, ma hanno proiettato anche un servizio video di Euroregione News relativo all’inaugurazione di una vettura che hanno acquisito grazie ai contributi donati da alcune aziende del Medio Friuli, avendo aderito al “Progetto di Mobilità Garantita” promosso da P.M.G. Italia S.p.A. e patrocinato dal Comune di Codroipo. Una bella sorpresa.
Il calendario del Centro Occupazionale Diurno del 2019 è stato fatto dalla Pro Loco di Lonca di Codroipo con le foto dei momenti salienti di quest’anno in cui gli ospiti e il personale del Mosaico si sono impegnati con dedizione e tanta grinta.
Il presidente Pierangelo Defend ......
La Gloriosa Repubblica di Grado 2^ Parte
La Gloriosa Repubblica di Grado - Guido La Raja - Loredana Marano - Ciro Toso - Albatros Edizioni
Presentazione del libro satirico durante la trasmissione Arcobalenocondotta da Ermes Scaini negli studi di Telepordenone. 2^ Parte - Foto di Vinicio Patruno e Guido La Raja
Ringraziamo lo scrittore, filosofo e poeta Gianni Mazzei, autore di una pregevole e generosa recensione del libro.
Questo brioso lavoro, opera buffa in due atti, mi ha posto diversi problemi, sia di ordine metodologico, di classificazione, di scrittura e di contestualizzazione nel momento in cui viviamo: l'Italia e i suoi problemi, il rapporto tra ricerca di identità e l'apertura agli altri con la globalizzazione.
Cominciamo dal titolo.
E' ovvio, per darsi un contegno di opera utopistica( e, a suo modo, lo è) riferirsi alla La Repubblica di Platone e il desiderio di rinnovare la società, affidando la conduzione della cosa pubblica ai filosofi.
Qui, la variante è interessante: se si guarda bene, in quel giocoso elenco di ministri, sottosegretari e altre figure istituzionali, il vero ruolo, duttile perché ha spirito democratico, è affidato ad una donna, alla cultura, alla civiltà latina nei suoi parametri ancora vivi e che possono salvaguardare il nostro esistere quotidiano: l'onore, la pietas ecc.
Il ruolo principale, che fa da mediazione senza sfuggire alle decisioni al momento giusto, è affidato al ministro della Pubblica Istruzione, Loredana Mara.
Come altro riferimento, anche se meno evidente, è alla La città del sole di Campanella, spostando però l'asso centrale: non più una luce solare ed unica,che porta ogni interpretazione utopistica che tende a concretizzarsi, ad uno stato cinico e nemico dell'uomo, ma il mare, una luce morbida e umbratile, che sa coniugare gli umori del popolo, le loto esigenze e chi è preposto a governare. Qui il richiamo storico alla saggezza della Serenissima e dell'esperienza medioevale dei comuni è evidente,anche come richiamo di identità di una comunità, tramite l'aggettivo gloriosa.
Avvalora ciò anche il richiamo e l'uso, come senso di appartenenza, del dialetto
Dell'utopia e delle opere citate ,questo libro ha il sentimento e il fervore, non certo, però, l'impostazione e la struttura.
Non per incapacità degli autori, ma perché questo era il loro intento: divertirsi e divertire facendo riflettere.
Qui sorge la funzione del linguaggio e del mezzo espressivo, visto che il tutto è nato come un gioco su face book e che ha coinvolto, come coralità,senza schemi precostituiti e senza verticismi, una comunità.
o In parte ha ragione Mc Luhan che il mezzo è il messaggio: ma la sapiente regia degli autori ha fatto in modo che di face book, restasse lo spirito giocoso, una struttura duttile e fatta di accostamenti e che il rischio di gratuità che può avvenire quando manca un'idea guida e un modo di procedere uniforme, si trasformasse invece nella surreale vicenda raccontata e in un linguaggio di amabile ironia.
Cosa racconta questo libro, in due atti,tra loro volutamente non equilibrati nel numero delle pagine, ad indicare che dopo l'ebbrezza e lo scialo lungo e dilatato, occorre poi sobrietà e efficienza, senza più parola,nel costruire il quotidiano?
Racconta l'Italia e i suoi eterni problemi: la retorica, la burocrazia, l'improvvisazione, la subalternità della Stampa, il trasformismo, l'individualismo, il tirar a campare, la furbizia, le fiammate del popolo senza costrutto, la mafia, la giustizia malata ecc.
E racconta, però, anche quella cultura sotterranea, carsica,che in mille rivoli, dalla Grecia, da Roma, dai Comuni, dal Rinascimento, dai conventi, ci arriva e ci fa riflettere e rinsavire.
Come pure racconta l'instabile equilibrio, ma che diventa sfida alla nostra intelligenza e diventa ricchezza, tra il chiudersi delle comunità ( il mito di Narciso) e il dilagare dell'omologazione( il mito dello straniero). Gianni Mazzei
....In mezzo a dati inquietanti, che dichiarano una strisciante decrescita economica e disorientamento politico, i giovani di Grado hanno saputo, fin dall'anno scorso, dare una convincente interpretazione ed un produttivo contributo .... continua
GH:WT About a girl (Unplugged) Guitar Expert FC
Scorehero.com nickname: gufino
Bad SP Path / Attivazioni SP non ottimali
Read more / Leggi tutto
English: Simple Expert Guitar FC from Guitar Hero World Tour (PS2), with a random SP path. Sorry for poor quality but if I use direct audio capture, I have troubles with Youtube's copyright system. More GH 2/3/WT FC videos coming soon :)
If you post comments like Nerd, get a life, well, I think you will just expose your own stupidity to the rest of the world. And yeah, I know how to play real guitar, real keyboards, and real drums too (check: for videos of the band I play drums with), so plase don't add comments telling me to play the real things, I ALREADY DO.
I'd like to keep in contact with other GH players from Italy.
Bye
Italiano:
Semplice FC Chitarra livello Esperto in Guitar Hero World Tour (PS2), con delle attivazioni di SP abbastanza casuali, non ottimali. Scusate la pessima qualità ma se avessi utilizzato l'audio diretto della ps2 avrei avuto problemi col sistema di controllo del copyright di Youtube.
Altri video di FC in GH 2/3/WT arriveranno presto :)
Se postate commenti del tipo Idiota, esci e fatti una vita, beh, mostrate solo al mondo intero la vostra enorme stupidità.
Inoltre, nella realtà so anche suonare la chitarra, le tastiere e la batteria (andate su per vedere i video del gruppo in cui suono la batteria) quindi per favore non aggiungete commenti riguardanti il suonare strumenti veri perchè LO FACCIO GIA'!
Vorrei entrare in contatto con altri giocatori italiani di GH, fatevi sentire.
Ciau!
Il Servizio di leva militare negli anni Ottanta. La storia di Antonio Casa
Siamo nell'anno 1986 quando Antonio Casa, un giovane ragazzo di provincia della Penisola Sorrentina, a 19 anni, viene chiamato a svolgere il servizio di leva militare. Antonio è costretto a partire e ad allontanarsi dalla sua famiglia di origine per la prima volta. Ci troviamo negli ultimi anni della Guerra fredda che riuscirà a vedere la fine solo qualche anno più tardi con la caduta del muro di Berlino nel Novembre del 1989.
Dopo aver preso un piccolo bagaglio, Antonio si reca a Foligno, dove milita tra i Fanti dell’Esercito Italiano ricoprendo un piccolo ruolo come gestore della cucina che non lo soddisfa più di tanto.
Dopo i primi 6 mesi, durante una passeggiata fuori la caserma con un suo compagno di Torino, guardando il cielo fa una strana scoperta: dei puntini sospesi a mezz'aria che si gonfiano, sembrano strani uccelli, ma chiedendo in giro si accorgono che invece sono i paracadutisti dell’Esercito Italiano. Una scoperta che cambia la vita al giovane Antonio, il quale comprende bene di dover lasciare i Fanti per poter accedere nei paracadutisti italiani e lanciarsi letteralmente in questa nuova ed entusiasmante avventura. Una volta entrato a far parte del “Nono Battaglione paracadutisti col Moschin” a Pisa, Antonio si rende conto di quanto sia difficile farsi accettare da un gruppo di persone così coeso e poco propenso all'apertura verso chi non ne fa parte, soprattutto verso i fanti.
C’è tanta strada da fare per essere rispettato e ben voluto dai propri compagni, ma con tenacia e voglia di fare, dopo 5 mesi di duro lavoro, Antonio riesce ad entrare a far parte di questo gruppo, appassionandosi giorno dopo giorno alle varie attività da svolgere durante il faticoso addestramento per diventare un paracadutista. In quegli anni il fenomeno del nonnismo era diffusissimo nel “Nono Battaglione”: si tratta del comportamento dei soldati prossimi al congedo, che con atti violenti pretendono di esercitare un’autorità tirannica e talvolta vessatoria nei confronti delle reclute, in forza di un presunto potere derivante dall'anzianità del servizio di leva svolto.
Antonio è soddisfatto di poter indossare la sua nuova uniforme insieme all'attrezzatura per il paracadute e lo mostra fiero durante le foto di rito da inviare alla famiglia.
I giorni passano sempre più intensamente e Antonio viene trasferito ad Altopascio per il vero e proprio addestramento: ogni giorno i militari appartenenti al corpo “Nono Battaglione col Moschin” si dedicano ai lanci da effettuare con il paracadute da alte quote e questo li vede unirsi sempre di più come gruppo; la prima regola da tenere in considerazione è la valorizzazione e il rispetto dello spirito di gruppo, il quale risulta determinante per poter affrontare il duro addestramento.
I militari, infatti, non solo affrontano le dure giornate di lavoro insieme, ma si vedono anche durante il tempo libero, cosa da renderli molto affiatati.
Lo spirito di gruppo è fondamentale per il “Nono Battaglione”, tanto che questo sfocia facilmente nel fanatismo. Ad ogni lancio Antonio e i suoi compagni sono sempre più infervorati dallo spirito che li accomuna e li rende uniti dall'unico scopo di far parte di questo gruppo di pochi eletti. Le prove diventano sempre più difficili e per ottenere il tanto atteso Brevetto dei paracadutisti dell’Esercito Italiano è obbligatorio effettuare 5 lanci: i primi due dall'aereo 130 a due eliche. I secondi due dall'aereo 122 a quattro eliche e l’ultimo dall'elicottero a due eliche CH E.I. 809. Tutto sembra essere incentivato dalla paga che ricevono mensilmente e che li gratifica ancora di più.
Antonio si è fermato dopo i primi due anni appassionanti nel “Nono Battaglione” e dopo aver conseguito il tanto agognato Brevetto dei paracadutisti dell’Esercito Italiano. Non volendo più proseguire la carriera, Antonio negli ultimi mesi del 1989 fa ritorno a casa, ma sarà un ritorno difficile. Antonio ritornerà cambiato per sempre, nel bene o nel male i due anni nel “Nono Battaglione” lo hanno cambiato anche nelle relazioni personali.
Per Antonio il servizio di leva militare in una sola parola ha significato CRESCITA. Crescita personale e crescita umana, che lo hanno portato sempre di più a responsabilizzarsi durante il periodo di crescita della sua vita.
Contributo di Andrea Casa