1- FABRIANO ANGOLO DIVINO DELLE MARCHE - IL LOGGIATO SAN FRANCESCO - TGR RAI MARCHE 06/07/2017
Benvenuti a Fabriano, la città nota in tutto il mondo per la sua tradizione secolare della produzione di carta a mano: tradizione per la quale ha ottenuto anche il riconoscimento di città creativa dell’UNESCO nella sezione Artigianato, arti e tradizioni popolari. Più recentemente la città della carta è stata resa nota al grande pubblico anche dalla fiction “Che Dio ci aiuti” in onda su Rai1, che vede protagonista Elena Sofia Ricci, nei panni di una suora un pò fuori dagli schemi. Proprio questo loggiato, nella serie TV è stato scelto come set principale in cui ambientare il bar del Convento di Suor Angela, il cosiddetto “Angolo Divino”: e facilmente se ne intuisce il motivo. Da qui si gode della più bella veduta della piazza del Comune di Fabriano, la cosiddetta Piazza Alta, e se ne riesce ad apprezzare benissimo una delle sue principali particolarità, ovvero la sua forma triangolare.
20110529 - 02 - Visita Fabriano - Dal Loggiato di San Francesco
Visita al centro storico di Fabriano della classe 5C, insieme ai genitori - Scuola Elementare Mazzini. Maestre Maria Rita e Patrizia.
FABRIANO - Loggiato di San Francesco (RUS)
FABRIANO - LOGGIATO DI SAN FRANCESCO (ITA)
La sorgente di San Francesco - Fabriano insolita e segreta
Sulle tracce di San Francesco di Assisi durante i ripetuti e documentati passaggi in terra fabrianese. Regia Giovanni Luzi
FABRIANO VECCHIA E NUOVA -Quarta parte- (351 foto e 4 video)
FABRIANO VECCHIA E NUOVA (Quarta parte).
Più di 100 anni della storia di Fabriano raccontata attraverso centinaia di vecchie foto e cartoline.
Un fantastico viaggio indietro nel tempo, in un percorso virtuale per le vie di Fabriano, mettendo a confronto vecchie immagini della città con quelle attuali.
-QUARTA PARTE- (352 foto e 4 video)
00:01 -Sommario della quarta parte-
03:36 (1 foto) -Terremoto 26/09/1997 al Collegio Gentile (Zona Via Felice Cavallotti)-
04:45 (4 foto)-Via G.B. Miliani (Zona Sant'Antonio)(Anni 20/30)-
05:09 (2 foto)-Cassa di Risparmio 1900 (Zona Incrocio Piazza G.B. Milani con Via Gioberti)-
05:38 (2 foto)-Via Gioberti (Zona Chiesa del Sacro Cuore, danni del sima del 1997)-
06:24 (1 foto)-Piazza Q. Sella Abside della Chiesa di Santa Lucia 1939-
06:41(1 foto) -Piazza Q. Sella (1908)-
06:54 (1 foto)-Via Berti (Zona Chiesa di Santa Lucia)(Anni 10)-
07:10 (8 foto)-Piazza Q. Sella(Tra 1898 e 1940)-
08:28 (1 foto) -Inizio di Via Damiano Chiesa 1986 (Zona Piazza Q. Sella)-
08:50 (1 Foto) -Lavatoio in zona Via Damiano Chiesa (2008)-
09:28 (3 foto)-Via dei Chiavelli (Zona Chiesa di Santa Lucia ed ex Caserma Spacca)(Tra 1908 e 1958)-
10:06 (2 foto)-Via Gioberti Zona centrale anni 30, e zona Chiesa del Sacro Cuore sisma del 1997)-
10:50 (2 foto)-Cassa di Risparmio (Inizio Corso della Repubblica)(1905)-
11:13 (6 foto)-Corso della Repubblica (Zona ex Pizzeria di Cesare e Caffè Storelli)(Tra 1998 e 1919)-
12:13 (3 foto)-Inizio del Loggiato S. Francesco (Zona Corso della Repubblica)(Tra 1920 e 1998)-
12:42 (8 foto)-Interno del Loggiato S. Francesco (Zona ex CINEMA EXCELSIOR-Corso della Repubblica)(Tra 1898 e 1998)-
13: 52 (2 foto) -Veduta del Corso della Repubblica dal Loggiato S. Francesco(Anni 10, e 1997/98)-
14:30 (2 foto) -Via Balbo dal Loggiato San Francesco(1997/98).
14:56 (55 foto, 1 video)- Veduta del Corso della Repubblica dal Loggiato S. Francesco (Tra 1500 e 2013)-
22:08 (3 foto)-Ufficio postale all'interno del Loggiato S. Francesco (Anni 50)(Corso della Repubblica)-
22:35 (3 foto)-Interno del Loggiato S. Francesco (Zona palazzo dei Chiavelli-Corso della Repubblica)(Tra 1910 e 1998)-
23:16 (4 foto) -Corso della Repubblica (Zona Gioielleria Pesci)(Tra 1901 e 1960).
24:02 (2 foto) -Via Balbo (Zona retro della Cattedrale)(1997/98)-
24:45 (3 foto) -Via Balbo (Zona Piazza Amedeo di Savoia)(Tra 1905 e 1958)-
25:44 (4 foto, 1 video) -Chiesa di S. Benedetto, Fabriano Basket 1968, e Croce Rossa (Zona Via Mamiani)(Tra 1905 e 1968)-
28:09 (3 foto)-Via Balbo (Abside della Cattedrale)(Tra 1930 e 1960)-
28:41 (5 foto)-Inizio del Loggiato S. Francesco (Zona Corso della Repubblica)(Tra 1900 e 1998)-
29:33 (4 foto, 1 video)-Esterno del Loggiato S. Francesco (Zona Corso della Repubblica)(Tra 1920 e 1961)-
30:37 (28 foto, 1 video)-Palazzo del Podestà (Zona centrale del Corso della Repubblica)(Tra 1903 e 2016)-
35:13 (6 foto)-Esterno del Loggiato S. Francesco (Tra 1936 e 1999)-
36:52 (2 foto)-Sisma del 1997, danni alla Chiesa di S. Biagio (Zona Piazza Manin)-
37:52 (1 foto)-Esterno del Loggiato S. Francesco (Zona inizio di Via Verdi)(Anni 10/20)-
38:17 (10 foto)-Corso della Repubblica dal Caffè Ideale (Tra 1906 e 2012)-
39:35 (9 foto)-Arco del Palazzo del Podestà (Corso della Repubblica)(Tra 1902 e 1998)-
40:47 (20 foto) -Vista del Palazzo del Podestà dal bar Centrale(Tra 1910 e 2013)-
43:19 (1 video) -Vista del Palazzo del Podestà dal bar Centrale-(Porta Pisana vince per la prima volta il Palio di S.Giovanni il 24/06/2016).
44:02 (37 foto)-Vista del Palazzo Vescovile dal lato destro del Palazzo del Podestà(Tra 1902 e 2005)-
48:34 (10 foto)-Vista del Palazzo Vescovile dall'arco del Palazzo del Podestà(Tra 1898 e 1970)-
50:04 (23 foto, 1 video)-Vista del Palazzo Chiavelli e del Loggiato S. Francesco dal lato Sinistro del Palazzo del Podestà(Tra 1905 e 2006)-
53:04 (17 foto)-Madonna del Buon Gesù, discesa della Cattedrale e Palazzo Vescovile, Palazzo del Podestà lato sinistro, e Piazza della Cattedrale(Tra 1910 e 1970) -
55:42 (5 foto)-Chiostro della Cattedrale di S. Venanzio (Zona Piazza della Cattedrale)(Anni 10/20)-
57:03 (29 foto)-Fabbrica di cappelli, Cattedrale di S. Venanzio, Giardini del Poio, Fontana della Piazza della Cattedrale, e Madonna del Buon Gesù (Tra 1900 e 1998)-
01:01:09 (12 foto)-Palazzo del Podestà Lato destro (Zona Piazzetta del Podestà)(Tra 1900 e 1928)-
01:03:04 (4 foto)-Progetti del Ing. Bocci, per la ristrutturazione del Palazzo del Podestà (Anni 10-20)-
01:03:48 (2 foto)-Foto aerea del Corso della Repubblica(Anni 50 e anni60)-
01:04:29 (1 foto)-Plastico della città di Fabriano (Tanto di cappello a Tiberio Tiberi, l'autore di questa opera)(Tra anni 20 e anni 40)-
01:04:48 -Pezzo finale della quarta e ultima parte di FABRIANO VECCHIA E NUOVA-
Per rivedere la
PRIMA PARTE
SECONDA PARTE
TERZA PARTE
Intervista a Luciana Delle Donne
Ashoka si presenta a Fabriano - Gli innovatori sociali in Italia
Sabato 9 Luglio 2016 - Biblioteca Multimediale di Fabriano presso Loggiato San Francesco
Eremo di Santa Maria di Valdisasso, Valleremita, Fabriano
Il villaggio di Valleremita trae nome dall’antico cenobio benedettino che ospitò, secondo la tradizione, San Francesco (1210) nel suo passaggio a Fabriano. Più informazioni:
Un video realizzato da Lorenzo Cicconi Massi nell’ambito del Progetto Europeo IPA Adriatic “Adriatic Route”:
“This publication has been produced with the financial assistance of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme. The contents of this publication are the sole responsibility of Regione Marche and can under no circumstances be regarded as reflecting the position of the IPA Adriatic Cross-Border Cooperation Programme Authorities”.
Intervista a Paulo Lima
Ashoka si presenta a Fabriano - Gli innovatori sociali in Italia
Sabato 9 Luglio 2016 - Biblioteca Multimediale di Fabriano presso Loggiato San Francesco
Intervista ad Alfonso Molina
Ashoka si presenta a Fabriano - Gli innovatori sociali in Italia
Sabato 9 Luglio 2016 - Biblioteca Multimediale di Fabriano presso Loggiato San Francesco
Intervista a Francesca Fedeli
Ashoka si presenta a Fabriano - Gli innovatori sociali in Italia
Sabato 9 Luglio 2016 - Biblioteca Multimediale di Fabriano presso Loggiato San Francesco
Intervista a Dario Riccobono
Ashoka si presenta a Fabriano - Gli innovatori sociali in Italia
Sabato 9 Luglio 2016 - Biblioteca Multimediale di Fabriano presso Loggiato San Francesco
Sereno Variabile: Fabriano e dintorni - 1° parte
La provincia di Ancona è la protagonista della puntata di Sereno Variabile del 20 ottobre 2012. L'itinerario tocca diverse località, facendo tappa nella città di Fabriano, nel comune di Genga, e nel pittoresco borgo di Serra San Quirico. Dopo una visita nel centro storico di Fabriano, si parla della tradizione della lavorazione della carta.
L'itinerario prosegue nel Museo del pianoforte storico e del suono recentemente aperto. Nelle campagne intorno a Fabriano si parla di salumi e prodotti tipici e degli stranieri che sono venuti a vivere nelle Marche. Tra le strade e le piazze di Serra San Quirico sono di scena la cucina tipica e la musica e i balli della tradizione.
Nel comune di Genga le spettacolari grotte di Frasassi, con alcuni geologi che ricordano le emozionanti fasi della loro scoperta.
info: - turismo.marche.it
Fabriano città d'arte
Lavoro didattico della sezione Audiovisiva Multimediale della sede di Fabriano
Doge's Palace jail, Venice, Veneto, Italy, Europe
The Doge's Palace is a palace built in Venetian Gothic style, and one of the main landmarks of the city of Venice, northern Italy. The palace was the residence of the Doge of Venice, the supreme authority of the Republic of Venice, opening as a museum in 1923. Today, it is one of the 11 museums run by the Fondazione Musei Civici di Venezia. In 2010, it was visited by 1,358,186 people. In 810, Doge Angelo Partecipazio moved the seat of government from the island of Malamocco to the area of the present-day Rialto, when it was decided a palatium duci, a ducal palace, should be built. However, no traces remains of that 9th-century building as the palace was partially destroyed in the 10th century by a fire. The following reconstruction works were undertaken at the behest of Doge Sebastiano Ziani (1172–1178). A great reformer, he would drastically change the entire layout of the St. Mark's Square. The new palace was built out of fortresses, one façade to the Piazzeta, the other overlooking the St. Mark's Basin. Although only few traces remain of that palace, some Byzantine-Venetian architecture characteristics can still be seen at the ground floor, with the wall base in Istrian stone and some herring-bone pattern brick paving. Political changes in the mid-13th century led to the need to re-think the palace's structure due to the considerable increase in the number of the Great Council's members. The new Gothic palace's constructions started around 1340, focusing mostly on the side of the building facing the lagoon. Only in 1424, did Doge Francesco Foscari decide to extend the rebuilding works to the wing overlooking the Piazzetta, serving as law-courts, and with a ground floor arcade on the outside, open first floor loggias running along the façade, and the internal courtyard side of the wing, completed with the construction of the Porta della Carta (1442). In 1483, a violent fire broke out in the side of the palace overlooking the canal, where the Doge's Apartments were. Once again, an important reconstruction became necessary and was commissioned from Antonio Rizzo, who would introduce the new Renaissance language to the building's architecture. An entire new structure was raised alongside the canal, stretching from the ponte della Canonica to the Ponte della Paglia (it), with the official rooms of the government decorated with works commissioned from Vittore Carpaccio, Giorgione, Alvise Vivarini and Giovanni Bellini. Another huge fire in 1547 destroyed some of the rooms on the second floor, but fortunately without undermining the structure as a whole. Refurbishment works were being held at the palace when on 1577 a third fire destroyed the Scrutinio Room and the Great Council Chamber, together with works by Gentile da Fabriano, Pisanello, Alvise Vivarini, Vittore Carpaccio, Giovanni Bellini, Pordenone, and Titian. In the subsequent rebuilding work it was decided to respect the original Gothic style, despite the submission of a neo-classical alternative designs by the influential Renaissance architect Andrea Palladio. However, there are some classical features for example, since the 16th century, the palace has been linked to the prison by the Bridge of Sighs. As well as being the ducal residence, the palace housed political institutions of the Republic of Venice until the Napoleonic occupation of the city in 1797, when its role inevitably changed. Venice was subjected first to French rule, then to Austrian, and finally in 1866 it became part of Italy. Over this period, the palace was occupied by various administrative offices as well as housing the Biblioteca Marciana and other important cultural institutions within the city. By the end of the 19th century, the structure was showing clear signs of decay, and the Italian government set aside significant funds for its restoration and all public offices were moved elsewhere, with the exception of the State Office for the protection of historical Monuments, which is still housed at the palace's loggia floor. In 1923, the Italian State, owner of the building, entrusted the management to the Venetian municipality to be run as a museum. Since 1996, the Doge’s Palace has been part of the Venetian museums network, which has been under the management of the Fondazione Musei Civici di Venezia since 2008.
PASSAGGIO PER FABRIANO (AN) #fabriano #marche #miaitalia
VELOCE PASSAGGIO PER FABRIANO (AN)
SZYBKA WIZYTA W FABRIANO (AN)
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Asia Cruise - Selfish (THBD Remix) (Vlog No Copyright Music)
Epic Ambient Gregorian Chants by Carlos Estella
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Racing drone classe 210 Fabriano
Primo volo di PID tuning presso la pista AMF di Fabriano (bivio di Paterno)
Frame x210 - BR2205 - Blheli_s 30A - 1400 3S (aspettando le 4S dalla Cina...)
Intervista a Flaviano Bianchini
Ashoka si presenta a Fabriano - Gli innovatori sociali in Italia
Sabato 9 Luglio 2016 - Biblioteca Multimediale di Fabriano presso Loggiato San Francesco
Doge's Palace, Venice, Veneto, Italy, Europe
The Doge's Palace is a palace built in Venetian Gothic style, and one of the main landmarks of the city of Venice, northern Italy. The palace was the residence of the Doge of Venice, the supreme authority of the Republic of Venice, opening as a museum in 1923. Today, it is one of the 11 museums run by the Fondazione Musei Civici di Venezia. In 2010, it was visited by 1,358,186 people. In 810, Doge Angelo Partecipazio moved the seat of government from the island of Malamocco to the area of the present-day Rialto, when it was decided a palatium duci, a ducal palace, should be built. However, no traces remains of that 9th-century building as the palace was partially destroyed in the 10th century by a fire. The following reconstruction works were undertaken at the behest of Doge Sebastiano Ziani (1172–1178). A great reformer, he would drastically change the entire layout of the St. Mark's Square. The new palace was built out of fortresses, one façade to the Piazzeta, the other overlooking the St. Mark's Basin. Although only few traces remain of that palace, some Byzantine-Venetian architecture characteristics can still be seen at the ground floor, with the wall base in Istrian stone and some herring-bone pattern brick paving. Political changes in the mid-13th century led to the need to re-think the palace's structure due to the considerable increase in the number of the Great Council's members. The new Gothic palace's constructions started around 1340, focusing mostly on the side of the building facing the lagoon. Only in 1424, did Doge Francesco Foscari decide to extend the rebuilding works to the wing overlooking the Piazzetta, serving as law-courts, and with a ground floor arcade on the outside, open first floor loggias running along the façade, and the internal courtyard side of the wing, completed with the construction of the Porta della Carta (1442). In 1483, a violent fire broke out in the side of the palace overlooking the canal, where the Doge's Apartments were. Once again, an important reconstruction became necessary and was commissioned from Antonio Rizzo, who would introduce the new Renaissance language to the building's architecture. An entire new structure was raised alongside the canal, stretching from the ponte della Canonica to the Ponte della Paglia (it), with the official rooms of the government decorated with works commissioned from Vittore Carpaccio, Giorgione, Alvise Vivarini and Giovanni Bellini. Another huge fire in 1547 destroyed some of the rooms on the second floor, but fortunately without undermining the structure as a whole. Refurbishment works were being held at the palace when on 1577 a third fire destroyed the Scrutinio Room and the Great Council Chamber, together with works by Gentile da Fabriano, Pisanello, Alvise Vivarini, Vittore Carpaccio, Giovanni Bellini, Pordenone, and Titian. In the subsequent rebuilding work it was decided to respect the original Gothic style, despite the submission of a neo-classical alternative designs by the influential Renaissance architect Andrea Palladio. However, there are some classical features for example, since the 16th century, the palace has been linked to the prison by the Bridge of Sighs. As well as being the ducal residence, the palace housed political institutions of the Republic of Venice until the Napoleonic occupation of the city in 1797, when its role inevitably changed. Venice was subjected first to French rule, then to Austrian, and finally in 1866 it became part of Italy. Over this period, the palace was occupied by various administrative offices as well as housing the Biblioteca Marciana and other important cultural institutions within the city. By the end of the 19th century, the structure was showing clear signs of decay, and the Italian government set aside significant funds for its restoration and all public offices were moved elsewhere, with the exception of the State Office for the protection of historical Monuments, which is still housed at the palace's loggia floor. In 1923, the Italian State, owner of the building, entrusted the management to the Venetian municipality to be run as a museum. Since 1996, the Doge’s Palace has been part of the Venetian museums network, which has been under the management of the Fondazione Musei Civici di Venezia since 2008.
20110529 - 03 - Visita Fabriano - La Torre dell'orologio
Visita al centro storico di Fabriano della classe 5C, insieme ai genitori - Scuola Elementare Mazzini. Maestre Maria Rita e Patrizia.