Sudtirol Valserhof Hotel, Vallès - Rio di Pusteria
Valserhof Vitalpina Hotel - Ambiente molto accogliente, gestito splendidamente dalla famiglia Erlacher.La cucina è ottima, la cantina fornitissima.
Video by:Mariangela Fraccaroli
Festa in malga Fane.m2p
Festa in malga Fane/Valles. Area Vacanze Gitschberg Jochtal. malghe.it
Escursione da Maranza al Lago Grande (Seefeldseen) nella Valle di Altafossa (Altfasstal)
Bella gita dal parcheggio all’inizio della Valle d’Altafossa (Altfasstal) a Maranza (1.606 m), fino al primo dei tre laghi di Campolongo (Seefeldseen), seguendo il sentiero n° 15. Si raggiungono prima le malghe di Grossberghutte (m. 1638) e Wieserhutte (m. 1850)
Benventui a Gitschberg Jochtal.m2p
Area Vacanze Gitschberg Jochtal: Rio di Pusteria, Maranza, Valles, Spinga, Val di Fundres - gitschberg-jochtal.com
Festa nelle vie di Rio di Pusteria
Area vacanze Gitschberg Jochtal
Vacanze a Valles
Immagini delle passeggiate ai rifugi Bressanone e Roner e delle dolomiti.
Sonia e Roberto ringraziano lo staff dell'hotel Moarhof per la squisita ospitalità.
Soggiorno a Valles Agosto 2013
Filmato Del Soggiorno a Valles dal 03 / 08 al 17 / 08 / 2013 in Val Pusteria
Comune Di Rio Pusteria
Valles 2019 | DELUXE PRODUCTION
Oggi un video realizzato in un piccolo paesino in provincia di Bolzano. Nel video sono presenti anche le riprese di malga Fanes, un malga situata qualche chilometro più su.
Buona visione!
Camminata rilassante lungo il Rio di Valles
La Malga di Romeno
In questo nostro itinerario arriviamo alla Malga di Romeno. Questa splendida malga posta a 1773 metri di quota è raggiungibile nel periodo estivo e autunnale attraverso la strada che parte dal paese di Amblar. In alternativa si può lasciare la macchina a Passo Mendola e raggiungere la malga in circa due ore dal sentiero Sat 500. In inverno ci si può avvicinare con la funivia fino al rifugio Mezzavia e percorrere poi circa 45 minuti a piedi. Da Malga Romeno partono una serie di sentieri che permettono di esplorare tutta la zona del Monte Roen, destinazione ideale per trekking escursioni ed esperienze di scialpinismo in inverno. La malga è un'ottima destinazione per chi vuole mangiare piatti curati della tradizione trentina oppure dormire in una delle camere semplici ed accoglienti. Cristina è la giovane gestrice che vive qui tutto l'anno con i suoi due splendidi bimbi e con la sua famiglia che la supporta nelle mansioni quotidiane.
Rio di Pusteria 2 Settembre 2011 - Alla ricerca del porcino perduto
Prima uscita dell'anno alla ricerca di porcini in Val Pusteria. Nel corso della notte è piovuto ma non abbastanza da inumidire il sottobosco che era molto asciutto. Non tutta la zona visitata ha dato l'esito sperato ma comunque a fine giornata non ci possiamo assolutamente lamentare. Boletus Edulis, Boletus Pinicola, Boletus Rufus il risultato di questa bella prima uscita!
Laghi Dolomitici: Lago di Braies- trekk intorno al lago- con la neve o con il sole.. un amore! -HD
Il lago di Braies è un piccolo lago alpino situato in Val di Braies (una valle laterale alla Val Pusteria) a 1.496 m s.l.m. nel comune di Braies (BZ), a circa 97 km da Bolzano.
Il lago giace ai piedi dell'imponente parete rocciosa della Croda del Becco (2.810 m) e si trova all'interno del parco naturale Fanes - Sennes e Braies.
Ha un'estensione di circa 31 ettari con una lunghezza di 1,2 km e una larghezza di 300-400 metri. È uno dei laghi più profondi della provincia autonoma di Bolzano, con ben 36 metri di profondità massima e una profondità media di 17.
Il lago è di origine franosa, in quanto la sua creazione è dovuta allo sbarramento del rio Braies a causa di una frana staccatasi dal Sasso del Signore.
Il lago è una meta turistica, che attira per il colore blu intenso delle sue acque limpide e per lo scenario naturale in cui è immerso. In effetti il lago è circondato su tre lati da cime dolomitiche, tra cui la Croda del Becco.
Il lago è il punto di partenza dell'Alta via n. 1 delle Dolomiti detta La classica che arriva fino a Belluno ai piedi del Gruppo dello Schiara.
Per raggiungere il lago, si prende lo svincolo per la Val di Braies, tra i paesi di Monguelfo e Villabassa in Alta Pusteria. Dopo aver percorso alcuni chilometri si incontra l'unico bivio, e si prende la strada in direzione del lago. Dopo aver passato i villaggi di Ferrara (Schmieden) e San Vito (St. Veit), si arriva al parcheggio (a pagamento nella stagione turistica), dove si trova un grande albergo-ristorante, l'Hotel Pragser Wildsee legato alla figura pionieristica di Emma Hellenstainer.
È possibile effettuare un giro attorno alle rive del lago. Questo percorso è sulla sponda occidentale, piano e largo, mentre sulla sponda orientale è ripido e stretto, con alcune scalinate. Nonostante ciò questa bella passeggiata che porta ai piedi della Croda del Becco, è affrontabile da qualsiasi escursionista. Durante il periodo invernale spesso questi sentieri (soprattutto quello sulla sponda orientale) risultano chiusi, causa pericoli di valanghe. È comunque possibile effettuare un'escursione attorno al lago, dato che la sua superficie risulta ben solidamente ghiacciata.
2m²: La costola del gigante Baranci a San Candido (Puntata Nr.38)
2m²: La costola del gigante Baranci a S. Candido (Puntata Nr.38)
Ignaz Vinzenz Zingerle Edler von Summersberg (* 6 giugno 1825 a Merano, Tirolo; † 17 settembre 1892 a Innsbruck) è conosciuto in Alto Adige, oltre che per il suo lavoro di critico letterario, germanista e scrittore, soprattutto come etnografo. Raccolse leggende, fiabe e usanze tirolesi. Lui ci racconta anche la storia della costola dei Baranci a S. Candido.
Dice così:
Quando a S. Candido fu costruita la Collegiata, si pensava di alzare otto gigantesche colonne che dovevano reggere la volta. Le colonne vennero scolpite a Sesto, ma quando erano pronte e le si doveva portare a S- Candido, non si sapeva come risolvere il problema considerando il loro peso.
Il gigante Baranci si disse disponibile e portò le otto colonne, ognuna con più di una pertica di diametro, fino a S. Candido.
In cambio chiese solo il vitto; si racconta però che il gigante mangiasse un vitello e un cesto di fagioli al giorno. Quando poi il gigante morì, una sua costola è stata appesa nella chiesa, dove la si può ammirare ancora oggi.
A proposito di questo su Wikipedia si trova quanto segue: Strettamente legata alla montagna è la leggenda pusterese del gigante Baranci. Questi era il figlio di un comandante romano che era stato ucciso nella battaglia contro gli Unni. La balia riuscì a salvare il piccolo con un'astuzia e lo portò in fondo alla valle di Villgraten, dove una strega (detta Lottermoidl) le consigliò di nascondersi presso una vicina sorgente. L'acqua di quella sorgente era però miracolosa e così Baranci è cresciuto fono a diventare gigante. Nel frattempo gli Unni avevano raggiunto il castello di Heinfels e dominavano con terrore la Val Pusteria. Quando il duca Tassilo arrivò da quelle parti e soggiornò presso S. Osvaldo, una delegazione di contadini si rivolse a lui con la preghiera di liberarli dal giogo degli Unni. Il duca Tassilo assediò il castello degli Unni, ma non riuscì a conquistarla. Anche al principe degli Unni però non riuscì di cacciare il duca. A questo punto l'esito della guerra doveva essere deciso in duello. Il principe degli Unni era però di statura così maestosa che nessuno aveva il coraggio di affrontarlo. Il duca a quel punto mandò un messaggero alla sorgente Admirabus per chiedere l'aiuto del gigante Baranci. Alla confluenza del rio Sesto con il fiume Drava avvenne poi la lotta tra Baranci e il principe degli Unni, durante la quale Baranci sottomise l'Unno e gli staccò una costola che oggi è appesa sopra il portale del duomo di S. Candido. Come riconoscenza il duca Tassilo fondò il convento di S. Candido alla cui costruzione partecipò attivamente anche Baranci. Gli abitanti di S. Candido non erano molto contenti di questo, perché il gigante aveva un appetito impressionante. A quel punto Baranci si ritirò da eremita. Oggi dorme nella montagna che porta il suo nome e aspetta l'arrivo di un tempo promesso. Storicamente documentati sono la fondazione del convento di S. Candido a parte del duca bavarese Tassilo e il suo passaggio per la Val Pusteria. Il racconto che il castello di Heinfels sia stato fondato dagli Unni o dagli Avari, non viene confermato dalla storiografia moderna. La costola nel duomo di S. Candido è probabilmente quella di un rinoceronte lanoso.
Anche l'arciprete Franz Eppacher ha raccontato e commentato nel suo bel libro sulla Collegiata di S. Candido questa leggenda e i suoi riferimenti storici. Vogliamo qui ringraziare l'arciprete Eppacher anche per il suo sostegno durante le riprese. Il nostro grazie va anche al famoso linguista, germanista e storico altoatesino Egon Kühebacher che è riuscito a chiarire alcuni dubbi della nostra guida, la storica Sigrid Wisthaler.
Ma allora, cos'è appeso nella Collegiata? La costola del gigante Baranci? Probabilmente no! La costola di un rinoceronte lanoso? Perché no, dalle dimensioni potrebbe essere. Si discute anche se possa essere una costola di balena. La signora Wisthaler ci dice però che si tratta del souvenir di un pellegrino proveniente da Gerusalemme e che è la costola di un dinosauro. Chiediamo a tutti quelli che si intendono di questa materia e che passano per S. Candido di dare un'occhiata a questa costola. Forse si scopre persino di che tipo di dinosauro si tratta... In ogni caso questa continua a essere una storia affascinante e curiosa dell'Alto Adige.
Panorama dall'Alpe di Rodengo
Splendido panorama dall'Alpe di Rodengo(Gitschberg-Jochtal, Rio Pusteria) verso le cime della Valle Isarco e le dolomitiche vette della Val Badia
una doloMitica Settimana Verde con il CAI di Campobasso - lago di Braies e Cascate di Fanes
Val Pusteria - Maranza Alta Val di Fpsse
Val Pusteria - Maranza Alta Val di Fpsse
Willkommen in Gitschberg Jochtal
Griaßti in der Almenregion Gitschberg Jochtal am Schnittpunkt zwischen Eisack- und Pustertal. Hier findet jeder seinen Weg!
TT-Wandercup Gitschberg 2010
TT-Wandercup Gitschberg 2010
Sonnenaufgang im Skigebiet Gitschberg Jochtal
Wer ein Skigebiet auf eine ganz Besondere Art und Weise kennenlernen möchte, der muss unbedingt einen Sonnenaufgang erlebt haben! Hier ein wirklich besonderer Start in den Morgen im Skigebiet Gitschberg Jochtal!