The Mausoleum of Galla Placidia, Ravenna
The Mausoleum of Galla Placidia, 425 C.E., Ravenna, Italy Speakers: Dr. Beth Harris and Dr. Steven Zucker. Created by Beth Harris and Steven Zucker.
Il Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna
Il Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna
Servizio di Simona Mulazzani
Mausoleo di Galla Placidia - Italiano
Mausoleo di Galla Placidia - Ravenna, Italy
Music: “Heaven’s Door” from the album, A THIN SILENCE by Jeff Johnson
℗ 2006 Ark Records, Inc. / ArkMusic.com
© 2006 Sola Scriptura Songs
ALL RIGHTS RESERVED
I Tesori Di Ravenna: il Mausoleo Di Galla Placidia | Valentina Cafarotti e Federico Landi
Il patrimonio storico di Ravenna è uno dei motivi che spinge viaggiatori vicini e lontani a visitare la città. La presenza di questi monumenti unici al mondo è garantita esclusivamente da un lavoro di studio, ricerca, comprensione e conservazione fatto nei secoli.
Se non si tramanda il valore degli edifici, questo rieschiano di scomparire. Tutelare ed educare chi visita questi gioielli del passato è quindi un nostro dovere.
Questo video si propone così come piccola pillola di storia dedicata a uno dei monumenti più importanti e rappresentativi della storia di Ravenna.
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Superquark a Ravenna (ITALY) - Part.01
mercoledì 26 Luglio 2017
Mausoleo di Teodorico - Italian
Visioni di Eterno® - Galla Placidia Shines On
Mausoleo di Galla Placidia (1-3 luglio 2011) - Installazione Video Mapping Architetturale di Andrea Bernabini (N.E.O. Project)
Director and Concept: Andrea Bernabini N.E.O. Visual Project Ravenna
Visual 3D: Sara Caliumi, Roberto Costantino
Visual effect: Matteo Bevilacqua
Sound design: Gabriele Bombardini
Produzione: Servizio Turismo e Attività Culturali del Comune di Ravenna con i finanziamenti della Legge 77/06
MAUSOLEO di GALLA PLACIDIA e S. VITALE
RAVENNA CAPITALE dell'Impero romano e dell'Esarcato - Due importanti monumenti simbolo dei due periodi.
Il mausoleo di Galla Placidia (RAVENNA, Emilia Romagna, ITALY)
Primo documento conservato nell’integrità dello sviluppo architettonico ravennate è il cosiddetto mausoleo di Galla Placidia: piccola costruzione a pianta cruciforme e cupola, con esterno a laterizi, ornato di lesene e archetti pensili e mosaici all’interno. I mosaici, ben conservati, e di diversi maestri, sono un eccezionale documento della pittura tardo-antica, del secondo venticinquennio del 5° secolo.
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mercoledì 23 Agosto 2017
***** Ravenna Mosaici del MAUSOLEO DI GALLA PLACIDIA - UNESCO heritage
Il mausoleo di Galla Placidia risalente alla prima metà del V secolo, dopo il 425, si trova a Ravenna, poco distante dalla basilica di San Vitale.
La sua identificazione funzionale con un edificio funebre e quella della sua committente, l'imperatrice Galla Placidia, sono ampiamente diffuse in ambiente accademico, ma non vi è certezza di nessuna delle due: l'edificio potrebbe essere stato una semplice cappella pertinente alla chiesa di Santa Croce, cui era collegata con un nartece poi andato distrutto, come un martyrium o un oratorio.
Il mausoleo è inserito, dal 1996, nella lista dei siti italiani patrimonio dell'umanità dall'UNESCO, all'interno del sito seriale Monumenti paleocristiani di Ravenna.
Poiché Galla Placidia soggiornava frequentemente a Costantinopoli, si potrebbe ritenere che l'artista incaricato dei mosaici fosse bizantino. Forse è più corretto pensare ad una partecipazione di maestranze di diversa provenienza, perché la volumetria realistica delle figure di san Lorenzo (lunetta di fondo) e del Buon Pastore (sopra l'ingresso del sacello) rimanda più a un ambito romano-occidentale che alle figure ieratiche e ai volumi privi di consistenza dello stile bizantino-orientale.[8] Anche grazie ai costanti restauri operati nei secoli scorsi, i mosaici oggi si presentano estremamente ben conservati.
La cupola è dominata dalla Croce in una volta di stelle di grandezza decrescente verso l'alto, su sfondo blu, secondo un modello che durerà per tutto il Medioevo. La rappresentazione del cielo notturno continua senza soluzione di continuità verso i quattro pennacchi dove viene rappresentato il tetramorfo: i simboli sono nel testo di Ezechiele (1, 10; 1, 26) e nell'Apocalisse (4), non ancora però simboli degli evangelisti, un'assimilazione iconografica che avverrà solo nel VI secolo.
Le lunette della cupola presentano coppie di Apostoli, con le braccia alzate in adorazione verso il centro ideale dell'edificio, la Croce. Tra gli Apostoli si distinguono san Pietro con la chiave sulla sinistra e, di fronte a lui, san Paolo. Le colombe, sul prato tra gli Apostoli, simboleggiano le anime di fronte alla fonte della grazia divina. Al centro si aprono le finestre, coperte con lastre translucide di alabastro; anche la luce, come in tutta l'arte ravennate, rivestiva qui un ruolo simbolico di rappresentazione di Dio.
Le volte a botte e gli archi dei bracci sono riccamente decorati con festoni di fiori e frutta e intrecci geometrici.
Nella lunetta sopra l'ingresso si trova una raffigurazione del Buon Pastore (simbolo del Cristo), imberbe seduto su una roccia e circondato da pecore che si rivolgono tutte verso di lui in un prato idilliaco squillante di tessere verdi (ai lati del Buon Pastore i due gruppi di pecorelle sono disposti secondo una struttura a chiasmo). Si tratta di una delle prime testimonianze di questo soggetto iconografico in sede monumentale (molto comune invece era nelle catacombe), influenzato dalla tradizione classica del mito di Orfeo. Particolare però è che qui il Pastore vesta tunica e mantello, cioè abiti di tipo imperiale, attestando un comune schema di assimilazione delle caratteristiche iconografiche dell'imperatore a quelle del Cristo.
Nella lunetta opposta San Lorenzo sulla graticola entra correndo dalla destra, recando una larga Croce sulla spalla, mentre con l'altra mano regge un libro aperto su cui è espressa una scrittura recante tanti quadratini staccati l'uno dall'altro: è la scrittura ebraica. Egli si rivolge alla graticola sul pavimento e a un armadietto che contiene i Vangeli i quali sono simboli della Fede. Il santo è rappresentato mentre si avvicina al martirio (festinat ad martyrium si leggeva spesso nei racconti agiografici). La raffigurazione, invero singolare, è stata a lungo identificata con quella del santo martirizzato sulla graticola, anche per il culto di cui era onorato a Ravenna. È stato anche proposto tuttavia che non si tratti di San Lorenzo bensì del Cristo, pettinato alla siriana, che indica i quattro Vangeli come simbolo della Verità, mentre sulla graticola bruciano libri eretici [9].
Nelle lunette laterali sono collocati cervi fra tralci di arbusti che si abbeverano (soggetto iconografico derivato da un passo del Salmo XLII, 1-2: come la cerva assetata cerca un corso d'acqua, anch'io vado in cerca di te, di te, mio Dio). Sono presenti pure colombe che bevono alla fonte, simbolo delle anime cristiane che si abbeverano alla grazia divina.
Places to see in ( Ravenna - Italy ) Mausoleo di Galla Placidia
Places to see in ( Ravenna - Italy ) Mausoleo di Galla Placidia
The Mausoleum of Galla Placidia is a Roman building in Ravenna, Italy. It was listed with seven other structures in Ravenna in the World Heritage List in 1996. The UNESCO experts describe it as the earliest and best preserved of all mosaic monuments, and at the same time one of the most artistically perfect.
The building was formerly the oratory of the Church of the Holy Cross and now contains three sarcophagi. The largest sarcophagus was thought to contain the remains of Galla Placidia (died 450), daughter of the Roman Emperor Theodosius I. Her embalmed body was reportedly deposited there in a sitting position, clothed with the imperial mantle. In 1577, however, the contents of the sarcophagus were accidentally burned. The sarcophagus to the right is attributed to Galla's son, Emperor Valentinian III, or to her brother, Emperor Honorius. The one on the left is attributed to her husband, Emperor Constantius III.
The building is not currently used as a mausoleum. It is unknown what the building was intended for when it was built. The most common story is that the structure was built by Galla Placidia, who was a well-known patron of the arts, to be used as a mausoleum for her and her family. There seems to be no evidence to prove or disprove Galla’s connection to the building. The mausoleum was once connected to the narthex of Santa Croce, the church for the imperial palace, built in 417 but now in ruins. Santa Croce was one of the first buildings commissioned by Galla. The floor has been raised by five feet since the fifth century in order to remain above the rising water along the upper Adriatic coast.
Mosaics cover the walls of the vault, the lunettes and the cupola. The iconographic themes developed in the decorations represent the victory of eternal life over death. The mausoleum is laid out in a cruciform floor plan, with a central dome on pendentives and barrel vaults over the four transepts. The exterior of the dome is enclosed in a square tower that rises above the gabled lateral wings. The brick surface is set with narrow mortar joints and decorated with blind arcades.
The interior of the mausoleum is covered with rich Byzantine mosaics, and light enters through alabaster window panels. The inside contains two famous mosaic lunettes, and the rest of the interior is filled with mosaics of Christian and Apocalyptic symbols. The central bay's upper walls are decorated with four pairs of apostles, including St. Peter and St. Paul, acclaiming a giant gold cross in the center of the dome against a blue sky of stars. Symbols of the four evangelists float among the clouds. The other four apostles appear in the barrel vaults of the transepts.
The lunette over the north entrance shows a mosaic of Christ as the Good Shepherd tending his flocks. He holds an imperial staff joined to the Christian cross, symbolizing the combined earthly and heavenly domains. The lunette over the south wall is thought to depict St. Lawrence standing next to a flaming gridiron. On the opposite side of the gridiron a bookcase is shown with four books, each inscribed with the name of an evangelist.
( Ravenna - Italy ) is well know as a tourist destination because of the variety of places you can enjoy while you are visiting Ravenna . Through a series of videos we will try to show you recommended places to visit in Ravenna - Italy
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Mausoleo di Galla Placidia - Français
Occhio all'arte: mausoleo di Galla Placidia a Ravenna
essendo andato in gita a Ravenna, in questo video spiego e descrivo le caratteristiche del Mausoleo di Galla Placidia, splendido esempio di arte paleocristiana. Se lo state studiando a storia dell'arte questo è il posto giusto dove potete capirlo senza scervellarvi sui libri! :D
Ravenna - Mausoleo di Galla Placida
Mausoleum of Galla Placidia, Ravenna, Emilia-Romagna, Italy, Europe
The Mausoleum of Galla Placidia is a Roman building in Ravenna, Italy. It was listed with seven other structures in Ravenna in the World Heritage List in 1996. The UNESCO experts describe it as the earliest and best preserved of all mosaic monuments, and at the same time one of the most artistically perfect. The building was formerly the oratory of the Church of the Holy Cross and now contains three sarcophagi. The largest sarcophagus was thought to contain the remains of Galla Placidia (died 450), daughter of the Roman Emperor Theodosius I. Her embalmed body was reportedly deposited there in a sitting position, clothed with the imperial mantle. In 1577, however, the contents of the sarcophagus were accidentally burned. The sarcophagus to the right is attributed to Galla's son, Emperor Valentinian III, or to her brother, Emperor Honorius. The one on the left is attributed to her husband, Emperor Constantius III. The building is not currently used as a mausoleum. It is unknown what the building was intended for when it was built. The most common story is that the structure was built by Galla Placidia, who was a well-known patron of the arts, to be used as a mausoleum for her and her family. There seems to be no evidence to prove or disprove Galla’s connection to the building. The mausoleum was once connected to the narthex of Santa Croce, the church for the imperial palace, built in 417 but now in ruins. Santa Croce was one of the first buildings commissioned by Galla. The floor has been raised by five feet since the fifth century in order to remain above the rising water along the upper Adriatic coast. Mosaics cover the walls of the vault, the lunettes and the cupola. The iconographic themes developed in the decorations represent the victory of eternal life over death. The mausoleum is laid out in a cruciform floor plan, with a central dome on pendentives and barrel vaults over the four transepts. The exterior of the dome is enclosed in a square tower that rises above the gabled lateral wings. The brick surface is set with narrow mortar joints and decorated with blind arcades. The interior of the mausoleum is covered with rich Byzantine mosaics, and light enters through alabaster window panels. The inside contains two famous mosaic lunettes, and the rest of the interior is filled with mosaics of Christian and Apocalyptic symbols. The central bay's upper walls are decorated with four pairs of apostles, including St. Peter and St. Paul, acclaiming a giant gold cross in the center of the dome against a blue sky of stars. Symbols of the four evangelists float among the clouds. The other four apostles appear in the barrel vaults of the transepts. The lunette over the north entrance shows a mosaic of Christ as the Good Shepherd tending his flocks. He holds an imperial staff joined to the Christian cross, symbolizing the combined earthly and heavenly domains. The lunette over the south wall is thought to depict St. Lawrence standing next to a flaming gridiron. On the opposite side of the gridiron a bookcase is shown with four books, each inscribed with the name of an evangelist. The art historian Gillian Mackie argues that this panel represents the Spanish St. Vincent of Saragossa rather than the Italian St. Lawrence. Mackie cites Galla's connection to Spain; in addition, St. Vincent was martyred by drowning at sea, and Galla and her children had been delivered from shipwreck. The panel seems to be an illustration of the poem about St. Vincent in Prudentius's fifth century Passio Sancti Vincent Martyris. In the poem St. Vincent is ordered to disclose his sacred books to be burned. This explains the cupboard containing the Gospels, which has no satisfactory explanation in the story of St. Lawrence. The Lunette of Christ as Good Shepherd over the north entrance is representative of Christian art at this time period in late antiquity. Christ is being depicted as more regal than prior depictions of him as good shepherd. Rather than carrying a lamb over his shoulder, Jesus sits amongst his flock, haloed and robed in gold and purple. The mosaic represents a transition period between the naturalistic depictions of the classical period in art history and the stylized representations of the medieval period. The forms still have three-dimensional bulk, but the shading such as in the folds of the robes is less refined than in the past, and figures are not very grounded. Elements of realism have been sacrificed for a focus on the spiritual elements. Indifference to accurate representation of the world is perhaps epitomized by the anatomically incorrect tails of the sheep.
Visita al Mausoleo di GALLA PLACIDIA RAVENNA
VROC RADUNO Nazionale 2017 Visita al Mausoleo di GALLA PLACIDIA RAVENNA
2018 27 aprile - Il Mausoleo di Galla Placidia a Ravenna
Avvicinandosi al Mausoleo di Galla Placidia non si immagina che la semplicità dell’esterno nasconda in pochi metri quadrati così splendidi mosaici, i più antichi di Ravenna.
Mausoleo di Galla Placidia - English