Nuova vita al mercato austroungarico di Crema
Il mercato austroungarico a Crema rivive grazie ad un progetto targato Beppe Riboli, cremasco doc e celebre architetto dei locali notturni. Per 2 mesi, in uno dei luoghi più affascinanti della città, una serie di eventi che spaziano dalle interviste a nomi noti dell'imprenditoria, della politica e della cultura cremasca, alla musica, alle mostre. Alla domenica mercato ecosolidale e baratto
Intervista a Beppe Riboli, progettista e curatore mostra
Giornate del Fai a Crema
Aperti al pubblico alcuni luoghi simbolo della città come il palazzo comunale e il teatro San Domenico con il mercato austroungarico
Mercato di via Crema
Con Apeca (associazione provinciale esercenti del commercio ambulante) nei mercati ambulanti milanesi. Mercato di via Crema problematiche e criticià.
Ra silent walking è sbarcato a Crema grazie all’associazione AISM
Ra silent walking è sbarcato a Crema grazie all’associazione AISM (Video E.Mandelli)
Si chiama Ra silent walking. Domenica 12 maggio è sbarcato per la prima volta a Crema grazie all’associazione AISM, sezione di Cremona e gruppo di Crema. Si tratta di una camminata silenziosa, cuffie in testa, attraverso le quali si ricevono i comandi e si sente la musica per fare una sezione di fitness mobile. Si sono iscritti in 110 che hanno allegramente invaso le vie della città. Un fiume fucsia, come la maglietta della Associazione italiana sclerosi multipla che tutti indossavano che si sono dati appuntamento presso il Campo di Marte. Partenza dal bar del parco cittadino gestito dal Consorzio Arcobaleno e varie tappe nei luoghi più suggestivi della città. Sotto le mura venete, nei pressi del mercato austroungarico, nella piazzetta del centro culturale Sant’Agostino, in piazza Garibaldi, in piazza Duomo e ritorno al Campo di Marte. Il tutto per raccogliere fondi per l’associazione cremasca.
Video di Emanuele Mandelli welfare cremona Crema 12 maggio 2019
Tutti gli altri video del sito del welfare li trovi qui
Crem@online: il mercato straordinario piace ai cremaschi
Domenica 12 maggio 2013: Crema, via Verdi. L'edizione straordinaria del mercato conquista i cremaschi. cremaonline.it
Fai a Crema. In migliaia hanno visitato il palazzo Comunale e il teatro San Domenico
Piu’ di 1500 i cremaschi e non solo che hanno approfittato delle giornate di primavera del Fai. Scelta apprezzata quella di aprire le porte di alcuni luoghi simbolo della città come il palazzo comunale e il teatro San Domenico con il mercato austroungarico. Le interviste a EVA COTI ZELATI, storica dell’arte, e CRISTIAN CAMPANELLA, architetto
Presentazione lista Generazione Crema
Al Cin Cin di Crema, viene presentata la lista Generazione Crema, a supporto del candidato sindaco Stefania Bonaldi, in vista delle prossime elezioni amministrative della città.
Ecco i nuovi giardini pubblici di Crema
Da luoghi potenzialmente pericolosi ed insicuri a luoghi di aggregazione giovanile attraverso il design e lo sport.
Succede ai Giardini Pubblici di Crema , grazie ad un chiringuito , un chiosco di somministrazione bevande, in perfetto stile design a cui si affiancheranno numerose attività sportive che animeranno il parco.
Promosso dal Coni e sostenuto da Regione Lombardia , il progetto è stato accolto , a costo zero, da Comune di Crema per riqualificare una delle zone degradate e poco vissute della città.
Nasce a Crema la Confraternita del Tortello cremasco
In occasione dell'edizione 2015 della tortellata cremasca, all'agriturismo Le Garzide si è ufficialmente costituita la confraternita del tortello. Con l'intervista a Roberta Schira, scrittrice e giornalista, e Gran Maestra della Confraternita.
Il servizio di Giovanni Rossi
Speaker of the Year - This is Crema - IIS Galilei
Speaker of the Year - This is Crema
Classe 2B liceo scienze applicate IIS G. Galilei Crema Cremona - Responsabile di progetto Prof. Luisella Ginelli
Link per votare il video:
Notte rosa a Crema
Grande folla e vie traboccanti di gente per la prima notte rosa targata Asvicom per promuovere il commercio cittadino. Negozi aperti fino a tarda sera ma hanno lavorato sono quelli legati alla ristorazione e i bar. Poche le vendite per gli altri esercizi come l'abbigliamento. L'iniziativa è stata comunque apprezzata.
mercato settimanale di foggia
ecco i camion del mercato che girano liberatmente sul prato del multisala costata circa 15 milioni di euro dove la vecchia amministrazione comunale ha deciso che si svolgesse il mercato settimanale e i vigli dove sono? giudicate voi.
Maratonina Città di Crema edizione 2013
Maratonina Città di Crema edizione 2013
BEPPE RIBOLI: AN ARTIST FOR OMNICOS
Beppe Riboli is the artist we chose to translate our soul into an iconic building.
Known as one of the most interesting Italian designer of the nightlife, he didn’t realize an Headquarter: he realized a Masterpiece.
Mo.om - Olgiate Olona
Beppe Riboli - Architetto
CASA 01 - Appartamento a Bologna
In questo progetto abbiamo avuto la possibilità di intervenire in un appartamento collocato in un edificio di pregio all'interno del centro storico di Bologna.
Gli interventi, limitati a manutenzioni ordinarie e straordinarie hanno tuttavia donato una luce nuova agli ambienti interni valorizzandoli con finiture di pregio.
La lamatura e rilucidatura del parquet ha consentito il rinnovo delle pavimentazioni, mentre tutte le superfici sono state rinfrescate con note chiare e crema creando degli ambienti dall'atmosfera morbida.
La realizzazione dei mobili su misura ha al tempo stesso nobilitato il passaggio dalla zona giorno a quella di passaggio per la zona notte, con dettagli e modanature disegnate e realizzate appositamente per questo intervento - così come la porta scorrevole per la cucina, in legno e vetro satinato e le sedie realizzate in tappezzeria tradizionale hanno arricchito gli spazi con soluzioni su misura.
La testiera della camera da letto principale, e molti altri dettagli armonizzano gli ambienti della casa con continuità dialogando con le tende recentemente restaurate. Ogni dettaglio classico e contemporaneo come le l'illuminazione di design della proprietà dialogano in sintonia offrendo ambienti morbidi e speciali dove vivere.
Opere edili: Senza Pensieri Srl
Lamatura pavimenti in legno: Tamburini & Gardosi
Finiture murarie e verniciature: Arcadia
Mobili su misura: Tecnointerni con il lavoro del falegname Giuseppe Lumia
Sedie tradizionali: Tappezzeria Mario Galletti
Restauro tenda storica: Ass.Amici del Museo della Tappezzeria.
Collalto e il legame saldo con il territorio
Quando parla di legame con il territorio Isabella Collalto de Croÿ lo fa a ragion veduta. La sua famiglia è radicata a Susegana (Tv) dal 958, dal tempo in cui l’antenato Rambaldo I era il Signore della Contea di Lovadina. Prati, pascoli, boschi e vigneti fanno da cornice al Castello di San Salvatore, costruzione risalente al 1245 e oggi nucleo centrale dell’Agricola Conte Collalto, la più grande azienda vitivinicola per estensione vitata nell’area Docg del Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene.
«La nostra - sottolinea Isabella Collalto de Croÿ, alla guida dell’azienda dal 2007 - è una lunghissima storia, come una storia d’amore. Quella di una famiglia legata da oltre un millennio a un territorio che ha dato moltissimo e che continua a dare molto. Una longevità che si compone di terra, persone e tradizione».
La tenuta si sviluppa su 380 ettari, di cui 164, a corpo unico, coltivati a vigneto (100 a uva Glera). Dalla cantina, edificata in cemento armato nel 1904, escono ogni anno 850mila bottiglie, di cui oltre 550mila di Prosecco Superiore Conegliano Valdobbiadene Docg. La linea di produzione si articola in 9 spumanti tra Prosecco Superiore Docg, Prosecco Doc Treviso, Manzoni Moscato e 12 vini fermi. Uno dei punti di forza della cantina è quello dei vitigni Incrocio Manzoni, uve nate dalla ricerca di Luigi Manzoni, preside dell’Istituto di viticoltura e di enologia di Conegliano dal 1933 al 1958.
Innovazione e tradizione che qui vanno sempre di pari passo. I vini tendono a valorizzare, senza forzature, la tipicità delle uve, mirando a far esprimere al meglio le potenzialità del territorio. Uno stile enologico improntato a un’eleganza discreta e a una decisa identità. E così è stato per gli ultimi due nati: il Ponte Rosso Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut Nature Millesimato, sul mercato dallo scorso marzo, e la novità “Isabella” Rive di Collalto Prosecco Superiore Docg Brut Millesimato, presentato nelle sale del Castello di San Salvatore il 22 novembre.
«È un Brut secco ottenuto da uve Glera in purezza - spiega l’enologo di Collalto Andrea Affili - presenta perlage sottile, cremoso. Un vino fruttato, minerale, fresco, lieve, delicato ed elegante. Abbiamo voluto dedicare questo Prosecco metodo Martinotti-Charmat alla principessa Isabella Collalto de Croÿ, a cui ci siamo ispirati. Anche la bottiglia, che porta il suo nome, è speciale, satinata e impreziosita da un bollino rosso che ne evidenzia l’unicità».
Una dedica dovuta. Le Rive sono le pendenze più scoscese delle colline di Conegliano-Valdobbiadene. Le uve da cui si ottiene questo Prosecco provengono da un vigneto in cima alla collina di Collalto, dove oltre mille anni fa si sono insediati gli antenati di Isabella Collalto de Croÿ costruendo il primo castello.
Alla presentazione è seguita una cena-degustazione con le ricette di Renzo Dal Farra, una stella Michelin della Locanda San Lorenzo di Puos d’Alpago (Bl). “Isabella” Rive di Collalto Prosecco Superiore Docg Brut Millesimato è stato abbinato a Crema di cavolfiore, burrata e puntarelle e al Baccalà e scampo crudo. Al Ponte Rosso Conegliano Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut Nature Millesimato Dal Farra ha abbinato Riso, ostriche e porcini e Ravioli maialino con salsa al peperone.
Per informazioni: cantine-collalto.it
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Cremona e Pizzighettone - Giovy & Andrea
Gita domenicale nel cremonese. Abbiamo visitato Castelleone, Pizzighettone e infine Cremona dove c'era la festa del salame cremonese.
Cremona (IPA: [kre'mona], Cremùna in dialetto cremonese) è un comune italiano di 72.121 abitanti[1], capoluogo della provincia omonima in Lombardia.
La città si trova nel cuore della Pianura Padana, poco distante dalle rive del fiume Po.
È scherzosamente nota come la città delle tre T, ossia turòon, Turàs, tetàs (torrone, Torrazzo, tettone).remona è situata nel sud della Lombardia a contatto con il fiume Po. Dista circa 30 km da Piacenza in Emilia-Romagna, 65 km da Mantova, 50 km da Lodi, 50 km da Brescia, 56 km da Parma in Emilia-Romagna, 75 km da Bergamo e 85 km da Milano. Il territorio comunale ha una superficie di 70,4 km² e l'altitudine media è di 45 m s.l.m.
Pizzighettone (Pisighitòn in dialetto cremonese) è un comune italiano di 6.777 abitanti[1] della provincia di Cremona in Lombardia.izzighettone è situato nella Val Padana centrale, lungo il fiume Adda, pochi chilometri a Nord dalla confluenza nel Po. Il territorio è pianeggiante, per gran parte compreso nella vallata golenale dell'Adda. Lo stesso centro storico è attraversato dal fiume, che lo divide in due parti distinte: l'abitato principale di Pizzighettone sulla riva Est e la borgata di Gera su quella Ovest. Pizzighettone è anche lambito dal Serio Morto: un colatore residuo di un paleoalveo del fiume Serio, che sino al basso Medioevo terminava il proprio córso a Pizzighettone. La vegetazione locale è quella tipica della bassa pianura, con larga presenza di pioppo, robinia, salice e sambuco. In aree circoscritte, soprattutto presso le rive o le lanche del fiume Adda, esistono ancora lacerti delle originarie foreste planiziali: fra queste, il Bosco del Mares, dove si rintracciano esemplari di farnia, ontano e rovere. Tuttavia, gran parte del territorio è destinato all'agricoltura. Le aree agricole sono divise in vasti appezzamenti e sono attraversate da numerose rogge e cavi. Data la grande disponibilità d'acqua e la fertilità del suolo si coltivano soprattutto mais e foraggio per gli allevamenti, e in misura minore grano.La storia degli insediamenti nel territorio di Pizzighettone è profondamente legata al fiume. La presenza di un guado determinò sin dall'antichità preromana la sua rilevanza per il controllo della regione. Si risale ai Celti (III secolo a.C.) con l'antica piazzaforte di Acerrae, che sorgeva in vicinanza dell'Adda. In epoca romana Acerrae divenne una stazione di transito (statio) della strada Cremona-Laus Pompeia (Lodi Vecchio), quindi scomparve con la fine dell'Impero Romano. Durante il Basso Medioevo, nel XII secolo, il Comune di Cremona fondò l'attuale Pizzighettone, realizzando un castrum sulla sponda orientale del fiume Adda, lungo la strada che dal capoluogo cremonese conduceva verso Pavia e Lodi-Milano. Pizzighettone divenne un importante caposaldo fortificato, a più riprese ampliato e potenziato sotto i vari potentati che si succedettero durante i secoli: le Signorie cremonesi (Ugolino Cavalcabò, Cabrino Fondulo), milanesi (Visconti, Sforza), la Repubblica di Venezia, i sovrani di Francia, gli Asburgo di Spagna e d'Austria, i Borbone, i Savoia, Napoleone Bonaparte. Le sue strutture fortilizie rimasero attive per scopi difensivi sino al 1866, fin oltre l'Unità d'Italia. Ancora oggi esistono ben conservate le antiche difese cittadine: una possente cerchia muraria sulla sponda sinistra del fiume, una vasta serie di difese bastionate sulla destra dell'Adda. Accanto a questi, edificî antichi come la chiesa parrocchiale di San Bassiano (secolo XII) ed il Palazzo Comunale (secolo XV). Da segnalare che nel 1525 fu tenuto prigioniero nella Rocca di Pizzighettone - oggi quasi completamente distrutta - il Re di Francia Francesco I di Valois: catturato dalle truppe asburgiche dopo la sconfitta subita a Mirabello di Pavia venne incarcerato nella torre detta del Guado, giunta integra e visitabile ai giorni nostri.
Castelleone [kas'tɛlleone] (Castigliòn in dialetto castelleonese) è un comune di 9.610 abitanti[1] della provincia di Cremona. È distante 26 km dal capoluogo. Nei suoi oltre 800 anni di storia è stata molte volte al centro delle contese tra Cremona da una parte e Milano e Crema dall'altra.
FIRENZE - CALCI, PUGNO E PISCIATA IN UNA CALDA NOTTE D'ESTATE
Firenze: vie di accesso alle Discariche Renzi-Nardelliane (ex piazza del Mercato Centrale) ore 02:00 del 18.08.2014.
In una casba fiorentina progettualmente abbandonata al suo destino gli extracomunitari tossici o ubriachi godono nel fare “pisciate liberatorie” sui muri delle case dei residenti come se le facessero sui cassonetti dell'immondizia ...ops!!! pardon ...sulle installazioni artistiche dei due “Geni” Renzi e Nardella poste al centro della piazza.
Dopo il restyling progettato per acuire la già miserevole condizione di degrado ora anche le vie circostanti vengono contaminate dal degrado a causa della mancanza di controllo. Di giorno e di notte San Lorenzo è terra di nessuno perché qualcuno ha deciso che qui vi regni il caos..
A chi fa comodo questa situazione?
La magistratura e la procura indaghino perchè non è possibile degradare a tal punto quel centro storico protetto dall'Unesco senza averne un fine ben preciso. Le motivazioni perchè ciò avvenga sono forse il dolo ? ….E allora sbatteteli tutti in galera e gettate la chiave in Arno oppure l'incompetenza e l'ignoranza? E allora che si dimettano tutti e che paghino il grave danno erariale perpetrato contro la cittadinanza”.
Questo l'unanime minaccioso coro di residenti, commercianti, ristoratori e ambulanti di Piazza del Mercato Centrale.
ATTENZIONE: I video della GBN possono essere utilizzati pubblicamente solo citandone la fonte WWW.YOUTUBE.IT/1LDAC e inviando una email di cortesia a: unoldac@yahoo.com
La musica della sigla è del nostro amico musicista FABIO BARZAGLI
vi invitiamo a visitare i suoi siti -
Il video è scaricabile da eMule con il titolo:
FIRENZE – CALCI, PUGNO E PISCIATA IN UNA CALDA NOTTE D'ESTATE - (1LDAC agosto 2014) Descrizione
Rotatoria Via De Gasperi Pescara
I cittadini di Pescara chiedono che la nuova Rotatoria in via Alcide De Gasperi venga rimossa immediatamente.
Ha creato disagi per la circolazione e soprattutto ai mezzi di soccorso.
Via Alcide De Gasperi e Via Teramo erano (prima della messa in opera della nuova rotatoria) i punti più scorrevoli della città di Pescara.
Migliaia di cittadini si stanno quotidianamente lamentando dell'inutile rotatoria creata.