LA SUPERIORA SI INNAMORA CHIUDE MONASTERO SAN BERNARDO TOLOMEI A SANSEPOLCRO
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LA SUPERIORA SI INNAMORA CHIUDE MONASTERO SAN BERNARDO TOLOMEI A SANSEPOLCRO
San Niccolò, il villaggio manicomiale
Lo speciale San Niccolò, il villaggio manicomiale di Tommaso Dironato ed Emilio Mariotti.
Duecento anni fa i primi pazienti passarono i cancelli di quello che fino ad allora era stato un monastero. Comincia così la storia dell'Ospedale psichiatrico San Niccolò, finita poi nel settembre del 1999. Canale Civico Siena, in occasione degli eventi della Memoria dei duecento anni dell'ex manicomio senese, vuole ricordare con uno speciale i luoghi, le esperienze di vita e di lavoro di tutti quelli che, in un modo e in un altro, hanno varcato quei cancelli.
Monastero di San Nicolò L'Arena
Il monastero di San Nicolò l'Arena, (o abbazia cassinese di San Niccolò l'Arena), è un complesso ecclesiastico situato in piazza Dante nel centro storico di Catania, costituito da un importante edificio monastico benedettino e da una monumentale chiesa settecentesca.
Fu fondato da monaci provenienti dall'omonimo monastero situato nei pressi di Nicolosi che a metà del XVI secolo chiesero al senato cittadino l'autorizzazione a edificare entro le mura, poiché minacciati dalle eruzioni dell'Etna e dalla presenza di briganti.
Per la sua allocazione prettamente urbana andrebbe considerato alla stregua di un convento, ma anche di recente resiste la denominazione di Monastero dei Benedettini[1].
Data la superficie occupata, circa 210 x 130 m., è ritenuto per estensione il secondo monastero benedettino più grande d'Europa (secondo solo al Monastero di Mafra in Portogallo).
Il monastero fu dichiarato monumento nazionale con regio decreto del 15 agosto 1869. Nel 2002 viene inserito nell'elenco del patrimonio mondiale dell'UNESCO come gioiello del tardo-barocco siciliano facente parte all'itinerario del tardo-barocco siciliano del Val di Noto e nel 2008 la Regione Siciliana dichiara di “importante interesse artistico” il progetto guida riguardante la ristrutturazione del complesso dei Benedettini a Catania firmato da Giancarlo De Carlo.
Oggi è sede del DISUM - Dipartimento di Scienze Umanistiche dell'Università degli Studi di Catania.
2017-01-21 PRATO - PIAZZA SAN NICCOLÒ RIMESSA A NUOVO, ORA È PEDONALE
2017-01-21 PRATO - PIAZZA SAN NICCOLÒ RIMESSA A NUOVO, ORA È PEDONALE
Experiencing Prato e i Luoghi in Comune il Monastero di San Clemente a Prato
Presentazione della visita guidata presso il Monastero di San Clemente di Prato. Si tratta di uno dei tanti monasteri che si trovano all'interno delle mura cittadine e all'interno di esse custodiscono immensi tesori artistici. Oggi le monache benedettine guidate da Suor Gabriella producono ancora quei biscotti che ogni pratese conosce molto bene. Vi invito a seguire il mio tour per scoprire grandi opere d'arte e riscoprire quei sapori legati ai biscotti delle feste. Per informazioni inviate una e-mail a: giannamercatanti@yahoo.it. Vi aspetto
Monastero Benedettino di Santa Scolastica - Subiaco (RM) - Lazio - Virtual Video 360° HDR
In questo video mix vi portiamo alla scoperta del Monastero di Santa Scolastica a Subiaco. Spiritualità, arte e storia racchiusi in questo edificio parte della storia di San Benedetto.
La foresteria accoglie turisti e visitatori con ristorante tradizionale e comode camere.
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Il Monastero dell'Ultimo Viaggio#SLIDE FOTO - URBEXART
SU QUESTO POSTO NON DO ASSOLUTAMENTE INFORMAZIONI
No alle bombe nucleari in Italia Per la sicurezza, la sovranità, la legalità
Nella splendida cornice settecentesca del Convento di San Niccolò di Prato, all’interno del Convegno “Il ruolo della Nato nella Guerra Mondiale a Pezzi” svoltosi sabato 11 giugno 2016, il Comitato No Guerra No Nato ha lanciato a tutti i parlamentari italiani e ai rappresentanti delle istituzioni elettive, alle associazioni e ai partiti, un appello unitario e privo di distinzioni politiche, finalizzato a chiedere al governo italiano di rispettare il trattato di non proliferazione delle armi nucleari.
GIRO D'ITALIA 1947 RICOSTRUZIONE TAPPA PRATO COPPI
ARCHEOLOGIA DELLO SPORT E’ SU FACEBOOK
Le immagini sono inserite con l'unica finalità di divulgazione storica e di critica e non hanno scopo di lucro. I filmati immessi in questo canale hanno la finalità di divulgare grandi e piccole imprese del passato sportivo, non dimenticando egualmente gli atleti e giornalisti di qualunque epoca. Proprio per questo si prega di non ripubblicare queste stesse immagini sul web, senza citare la fonte di provenienza e senza tagliare il logo iniziale e finale.
La Santa compie 600 anni
12PORTE - 5 settembre 2013: L'8 settembre 1413 nasceva Caterina de' Vigri, quella che oggi i bolognesi conoscono semplicemente come la Santa. Sono trascorsi dunque 600 anni.
IL PICCOLO MONASTERO ABBANDONATO - BY CASTELLI & ROVINE - PARTE 1/2 - URBEX ITALIA
Lean Thinking, convegno presso San Niccolò 22 Novembre 2013, Presentazione.
Saluto di benvenuto del Magnifico Rettore, Prof Angelo Riccaboni, e del Direttore del Dipartimento Diism, Prof. Santina Rocchi.
Monastero di Bose - Magnano (BI)
Inserita in uno splendido contesto naturale, il miglior esempio di stile romanico nel Biellese, Bose è una delle più note comunità monastiche d'Europa, che riunisce uomini e donne provenienti da chiese cristiane diverse: cattolicesimo, protestantesimo e mondo ortodosso. Fondata e animata dal carismatico priore Enzo Bianchi e attiva dal 1965, è composta attualmente da circa ottanta membri di sette nazionalità differenti, quasi tutti laici, nel solco della tradizione del monachesimo primitivo.
La comunità si dedica a varie attività: ricerca, approfondimento e divulgazione di contenuti della Bibbia, della patristica e della liturgica, ma anche agricoltura, apicultura, falegnameria, ceramica, tipografia, arazzeria settore alimentare (prodotti da forno, confetture, tisane).
Chiunque può soggiornare a Bose per partecipare a corsi di approfondimento e incontri di riflessione su temi di particolare interesse spirituale, o semplicemente per condividere per un periodo il ritmo quotidiano di vita della comunità. Oltre alla condivisione della preghiera comune tre volte al giorno e alla lectio divina quotidiana sul brano evangelico del giorno, la comunità propone agli ospiti giornate di ritiro individuale guidate da un fratello o da una sorella di Bose.
Poffabro
Poffabro (Pofàvri in friulano standard e in friulano occidentale , è una frazione del comune di Frisanco (PN). Sorge a 525 metri di altitudine in Val Colvera, nelle prealpi carniche. Prafabrorum, prato dei fabbri è menzionato in una sentenza del 1339, un documento del 1357 riporta notizie sulla decima di Pratum Fabri che il signore di Maniago lasciò in eredità al figlio, nel 1810 con il decreto napoleonico diventa frazione di Frisanco. Nel 1976 il terremoto di maggio lascia grandi ferite in paese. In età romana passava la strada che da Julia Concordia si inoltrava nelle Alpi. Il borgo è famoso per la sua architettura rurale, con le tipiche case in pietra dai ballatoi in legno, tanto da essere considerato uno dei cento borghi più belli d'Italia. Nel 1663 la chiesa campestre di Poffabro, dedicata a San Nicolò, diventa autonoma dalla pieve di San Mauro di Maniago. Io venni in mezzo a voi con grande timore e trepidazione”. Queste parole di San Paolo ci sembrano adatte ad esprimere lo stato d’animo che avevamo davanti alla prospettiva di dare vita a un Monastero Benedettino nella Val Colvera. Il 23 agosto 1998 questa prospettiva è divenuta realtà. Tutto ebbe inizio nella primavera del 1998 quando mons. Sennen Corrà, Vescovo della Diocesi di Concordia-Pordenone, chiese formalmente alla Madre Abbadessa del Monastero di San Cipriano in Trieste di poter avere nell’ambito della sua Diocesi una presenza monastica benedettina. La comunità monastica di San Cipriano, desiderando rispondere alla richiesta di mons. Corrà deliberò di procedere alla fondazione di una Casa dipendente sotto il titolo di “Santa Maria”, nella Diocesi di Concordia-Pordenone, in località Poffabro di Frisanco (PN). Appena giunte in Poffabro ci siamo rese conto che l’ambiente naturale ci offriva bellezza, spazio, silenzio, armonia per godere pienamente e ringraziare il Signore Creatore di queste meraviglie.
Tutto ciò è quanto di meglio si poteva desiderare per una vita monastica: difatti, i nostri antichi monaci e Padri hanno cercato luoghi simili per fondare i loro monasteri. La nostra più grande fatica è stata quella di adattare questa grande casa, messaci a disposizione dalla Diocesi, (un tempo adibita a casa per ferie) in monastero o comunque in un ambiente adatto alle necessità della vita comunitaria. Nel 2002 la Santa Sede dà al Vescovo Ovidio Poletto la facoltà di procedere all’erezione canonica del Monastero. E’ stata scelta la data della Solennità del nostro Santo Padre Benedetto – 11 luglio 2002 – per celebrare la fondazione di questo monastero di Santa Maria
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Maria e la Sacra cintola di Prato
Lucia Ascione e Antonella Ventre si collegano con Fabio Bolzetta che si trova a Prato per parlarci di Maria e la Sacra cintola di Prato.
Convento abbandonato di San Bernardino - Orte
Descrizione
Ex Monastero dei Benedettini: Antirefettorio (fine XVIII secolo)
Struttura tardo settecentesca firmata dall'architetto don Gian Battista Vaccarini. L'antirefettorio è una struttura di servizio che mette in comunicazione l'area adibita al pasto (Refettorio) con il grande corridoio centrale del plesso conventuale di San Nicola l'Arena. L'ambiente di pianta circolare è mossa da coppie di semicolonne tuscaniche e ingentilita da un ricco repertorio plastico allusivo di figure allegoriche delle Virtù nel registro superiore rette dalle stesse semicolonne e di amorini che chiudono come chiave d'arco le diverse aperture del registro inferiore. La soluzione formale delle finestre è tipica del gusto romano del primo Vaccarini, negli anni '80 del secolo particolarmente prolifico, il quale, con una strategica disposizione dei volumi riesce a celare le strutture esterne al cilindro. Una cupoletta, nascosta all'esterno chiude la bella struttura, giustamente definita dal Fichera uno di migliori esempi dell'architettura religiosa vaccariniana a Catania.
Visita a Villa Le Sacca e il suo abbandono, Luglio 2002
Villa le Sacca, che da ragazzetti chiamavamo Cicognini vecchio, è un luogo che da decenni si trova in completo stato di abbandono. Ho ritrovato questo filmato del 2002, oggi rieditato, che ne da un esauriente visita, e pensare che sono passati altri 14 anni ed è ancora più crollato fa veramente preoccupare, stiamo perdendo un grosso patrimonio. Prato Scomparsa vuole condividere con voi questo documento, per chi conosce ma soprattutto per chi non sa com'è questa struttura all'interno, oltre che per sensibilizzare su un recupero necessario che salverebbe un pezzo di storia non solo locale. (Daniele Nuti)
Crollo nel convento, i soldi non bastano
Arriva dalla sovrintendenza il denaro per restaurare il convento di San Bernardino. Ma i danni dopo il crollo del 26 gennaio sono ingenti e servono altri euro. Frate Danilo: uella struttura è patrimonio di tutti.