Adrano: il crollo della croce della chiesa del Monastero Santa Lucia
Servizio realizzato lunedi 9 luglio 2018
s lucia
s lucia ilmiotg matera italy
Adrano - Un territorio da scoprire
Ci troviamo ad Adrano, un paesino in provincia di CT, con tutti i suoi mille problemi, conosciuto più per i suoi fatti di cronaca e inciviltà che per le sue bellezze.
Oggi però vorrei portarvi in alcuni dei suoi posti più caratteristici:
- il Ponte dei Saraceni
- il Castello Normanno
- la Villa Comunale
- il Monastero di Santa Lucia
- il Castello della Solicchiata (residenza privata)
Video realizzato con Drone DJI Mavic Pro Platinum
Music: bensound.com
Adrano - festa in onore ai Santi Alfio, Filadelfo e Cirino martiri 2016
Domenica 22 maggio 2016
La Bellezza Ritrovata - Gli Arcangeli Michele e Raffaele ritrovano la Bellezza a Ischitella (FG)
La Chiesa Madre di Ischitella e tutta la sua comunità ritrova la bellezza manifestata dalle statue lignee degli Arcangeli Michele e Raffaele, che da tempo riversavano in uno stato di completo disfacimento. Leggi l'articolo:
Adrano: Elipista. Chi deve avere le chiavi per l'accesso?
Inaugurata il 14 gennaio scorso l'elipista di Adrano fa già discutere. Le chiavi del cancelletto per avere l'accesso da parte delle ambulanze del 118 chi li vede possedere? Al primo atterraggio ufficiale per un'emergenza i Vigili del Fuoco hanno dovuto forzare il piccolo cancello in attesa dell'arrivo delle chiavi portati dai Vigili Urbani. Non sarebbe meglio dotare di un paio di chiavi direttamente il personale di turno del 118?
Servizio di Video Star del 18 febbraio 2014
Storie di Donne, la testimonianza di suor Lucia al teatro di Biancavilla
Il servizio di TVA sull'evento dell'Associazione Culturale Symmachia e delle realtà associative e scolastiche di Biancavilla in occasione della Giornata Internazionale della Donna (8 marzo). Testimonianze di suor Lucia Siragusa, direttrice dell'Oratorio Giovanni Paolo II di Librino (CT), Rosaria Spinella dell'Associazione Famiglie Audiolesi Etnei, Mariella Papotto del Dipartimento di Salute Mentale di Adrano, Ada Vasta dell'Associazione Ricominciare contro il tumore al seno, Elsa Vittoria Sangiorgio dell'Accademia Universitaria Biancavillese, la partecipazione del maresciallo della Stazione dei Carabinieri di Biancavilla, Monia Buonsante.
SAN BIAGIO
Nella Basilica Pontificia a San Biagio dedicata, la comunità Sacerdotale le autorità civili e militari e il popolo di Maratea ha festeggiato come fa da secoli il suo patrono e protettore San Biagio Vescovo e Martire. Santo amato e venerato a Maratea e in tante Città in Basilicata in Italia e nel Mondo, ma è a maratea, dove nella Cappella Regia si conserva l’Urna benedetta con il Sacro torace del Martire Armeno. La traslazione delle reliquie di San Biagio avvenne nel 732 d. C. durante la persecuzione iconoclasta indetta dall’imperatore d’Oriente Leone Isaurico quando, secondo una leggenda, la nave che le trasportava fu sospinta contro l’isolotto di Santo Janni da una violenta ed improvvisa tempesta. L’imbarcazione fu poi trattenuta nei pressi dell’isolotto da una forza misteriosa che gli impedì di riprendere il mare, evento interpretato come un segno della volontà del Santo di fermarsi proprio a Maratea.. Stupenda la statua in argento realizzata nel 1979 dallo scultore Romano Vio, che sostituì il precedente simulacro, eseguito nel 1706 da Domenico De Blasio, trafugato da ignoti nel 1976 e mai più ritrovato. Simulacro che i devoti di San Biagio venerano e portano in processione il giovedì che precede la domenica della seconda settimana di Maggio coperta da un manto rosso per sottolineare la forma privata della processione, che arriva in località Capocasale e li che avviene lo scoprimento dal manto rosso e viene accolta dalle autorità che consegnano le chiavi della città e il parroco mette le insegne episcopali sul busto argenteo di San Biagio. Il Sabato solenne processione per le strade della Città e la Domenica mattina il ritorno al Santuario dove al termine della S. Messa si potrebbe verificare come si è verificato nei secoli il prodigio della Manna a cui il popolo attribuisce capacità curative ritenendo che possa restituire la sanità agli infermi, si presenta simile all’acqua, di un colore biondo, e trasuda solitamente non soltanto dall’Urna ma anche dai marmi e dalle colonne della Cappella.
Il Parco archeologico sommerso di Baia (Bacoli, Napoli, ITALY)
Il Ninfeo di Punta Epitaffio è un ninfeo romano, risalente al I secolo d.C. all'epoca dell'imperatore romano Claudio (41-54 d.C.), situato ad una profondità di circa 7 metri sotto il livello del mare all'interno del Parco sommerso di Baia, nel golfo di Pozzuoli, in Campania.
Nel 1969 avvenne la scoperta causale di un notevole gruppo scultoreo in marmo, straordinario per la qualità delle sculture e le dimensioni dei blocchi. Fu quindi effettuato uno scavo sistematico dell'ambiente , integralmente esplorato con quattro campagne di scavo negli anni . Le sculture rinvenute vennero successivamente trasferite nel Museo archeologico dei Campi Flegrei, istituito all'interno del Castello aragonese di Baia.
Il gruppo statuario principale ospitato nell'abside terminale, a dominare la sala, raffigurava l'episodio dell'Odissea in cui Ulisse, prigioniero insieme ad alcuni compagni nella grotta di Polifemo, cerca di ubriacare il ciclope per poi accecarlo. Di questo gruppo sopravvivono la figura di Ulisse rappresentato nell'atto di offrire a Polifemo la coppa di vino, e uno dei compagni, che reca l'otre, mentre non resta traccia della figura del Ciclope, che probabilmente occupava la posizione centrale.
Delle otto statue ospitate nelle nicchi laterali, quattro sono state trovate in ottimo stato di conservazione: due sono in carattere con la destinazione dell'ambiente a sala per banchetti, trattandosi di figure di Dioniso giovinetto con chiaro richiamo al gruppo odissiaco dell'abside. Delle due altre, la prima ritrae Antonia Minore come Augusta, con in capo un diadema e in braccio un fanciullo alato, forse un Eros funerario; l'altra è bimba dalle delicate fattezze, con un'acconciatura che ricorda i ritratti giovanili di Nerone, anch'essa ornata di gemme sul capo. Ne è stata proposta l'identificazione con Claudia Ottavia, futura sposa di Nerone, come è stato proposto, o più probabilmente una delle figlie di Claudio morte in tenera età. Delle altre statue, come per il Polifemo, non si è trovata alcuna traccia.
Già al momento della scoperta si vide la notevole rassomiglianza dei frammenti scultorei rinvenuti con il celebre gruppo scultoreo di Ulisse che acceca Polifemo dei Museo archeologico nazionale di Sperlonga, ritrovato nel 1957 nella Villa di Tiberio, che aveva come il presente funzione di adornare il triclinium dell'imperatore.
TG Barletta Benedizione nuova abbadessa San Ruggero Teleregione 13 05 2017
Una vita lunga un secolo: la storia di Lilia, 100 anni vissuti tra difficoltà e amore
Ospite di Nicola Ferrante, nello spazio Arancio di Nel cuore dei giorni è la signora Lilia che ha appena compiuto 100 anni. Questa è la sua storia.
In notte placida
I piccoli cantori del coro di Santa Cecilia al Monastero Santo Spirito - Agrigento
Wedding in yellow Part 1 Chiesa di Santa Chiara
b. 1693 terremoto catania_ catania dall'alto_via crociferi-h
1693 terremoto catania via crociferi chiesa dei bianchi barocco siciliano monastero benedettini
Maltempo, Alcara Li Fusi in ginocchio tra pioggia e frane
FCRM141213 PE GB MS S LUCIA S MESSA 13 Dicembre 2014 Padre Eugenio Caputi CRISTO RE Martina F
S. MESSA del 13 Dicembre 2014 Registrata in Proprio dalla Onlus FORMAZIONE “il FIGLIO dell’UOMO“ –
Chiesa di Cristo Re dei Frati Minori O.F.M. Martina F. Taranto ITALY
Celebrano Padre Eugenio Caputi Resp. Migrantes OFM Chiesa CRISTO RE Martina F.
Laici Giuseppe Bello, Michela Semeraro.
Sito internet Parrocchia/Convento .
Riferimenti Liturgici dal sito internet . Se vuoi Scaricare il foglietto della Liturgia della S. Messa di Oggi, le Letture del Lezionario, vai al sito: . SE vuoi Ascoltare il Vangelo clicca in alto sulla destra su quello che ti interessa.
Santa Lucia
Grado della Celebrazione: Memoria
Colore liturgico: Rosso
Antifona d'ingresso
Questa santa lottò fino alla morte per la legge del Signore, non temette le minacce degli empi, sulla roccia era fondata la sua casa.
Colletta
Riempi di gioia e di luce il tuo popolo, Signore,
per l’intercessione gloriosa della santa vergine e martire Lucia,
perché noi, che festeggiamo la sua nascita al cielo, possiamo contemplare con i nostri occhi la tua gloria.
Per il nostro Signore Gesù Cristo...
Prima lettura
Sir 48,1-4.9-11
Elìa ritornerà.
Dal libro del Siràcide
In quei giorni, sorse Elìa profeta, come un fuoco;
la sua parola bruciava come fiaccola.
Egli fece venire su di loro la carestia e con zelo li ridusse a pochi.
Per la parola del Signore chiuse il cielo e così fece scendere per tre volte il fuoco.
Come ti rendesti glorioso, Elìa, con i tuoi prodigi!
E chi può vantarsi di esserti uguale?
Tu sei stato assunto in un turbine di fuoco, su un carro di cavalli di fuoco;
tu sei stato designato a rimproverare i tempi futuri, per placare l’ira prima che divampi,
per ricondurre il cuore del padre verso il figlio e ristabilire le tribù di Giacobbe.
Beati coloro che ti hanno visto e si sono addormentati nell’amore.
Parola di Dio
Salmo responsoriale
Sal 79
Fa’ splendere il tuo volto, Signore, e noi saremo salvi.
Tu, pastore d’Israele, ascolta.
Seduto sui cherubini, risplendi.
Risveglia la tua potenza e vieni a salvarci.
Dio degli eserciti, ritorna!
Guarda dal cielo e vedi e visita questa vigna,
proteggi quello che la tua destra ha piantato, il figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Sia la tua mano sull’uomo della tua destra, sul figlio dell’uomo che per te hai reso forte.
Da te mai più ci allontaneremo, facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome.
Canto al Vangelo (Lc 3,4.6)
Alleluia, alleluia.
Preparate la via del Signore,
raddrizzate i suoi sentieri! Ogni uomo vedrà la salvezza di Dio.
Alleluia.
Vangelo
Mt 17,10-13
Elìa è già venuto, e non l’hanno riconosciuto.
+ Dal Vangelo secondo Matteo
Mentre scendevano dal monte, i discepoli domandarono a Gesù:
«Perché dunque gli scribi dicono che prima deve venire Elìa?».
Ed egli rispose:
«Sì, verrà Elìa e ristabilirà ogni cosa.
Ma io vi dico:
Elìa è già venuto e non l’hanno riconosciuto;
anzi, hanno fatto di lui quello che hanno voluto.
Così anche il Figlio dell’uomo dovrà soffrire per opera loro».
Allora i discepoli compresero che egli parlava loro di Giovanni il Battista.
Parola del Signore
Un anno in Assisi - La festa di San Rufino - A year in Assisi - The feast of San Rufino
I migliori scultori di tutti i tempi
Lista di i migliori scultori di tutti i tempi. Non dimentichi di iscriverti al canale, per non mancare i prossimi video:
La scultura è una delle arti che mi piace di meno ma ... Riconosco che è un'arte molto difficile. Mi sono piaciuti molto i classici greci: MIRÓN, FIDIAS, LISIPO, ecc. Ecc. E soprattutto MIGUEL ÁNGEL e DONATELLO e di quelli moderni che ammiro EDUARDO CHILLIDA. Qual è il tuo?
Nella lista di i migliori scultori di tutti i tempi che abbiamo:
50. COSTANTINO BRANCUSI
49. LUCCA DELLA ROBBIA
NICOLÁS CORDIER
DAMIÁ FORMENT
PABLO SERRANO
UMBERTO BOCCIONI
LUIS ÁLVAREZ DUARTE
JOSÉ ANTONIO NAVARRO ARTEAGA
ALESSANDRO CALDER
LORENZO GHIBERTI
FRANCISCO BUIZA
ANTONIO CASTILLO LASTRUCCI
AMEDEO MODIGLIANI
DIEGO DE SILOÉ
JACOPO DELLA QUERCIA
JORGE DE OTEIZA
RICARDO BELLVER
ALONSO BERRUGUETE
Henry Moore
ANDY WARHOL
ALBERTO GIACOMETTI
PEDRO DE MENA
NICOLA PISANO
JUAN DE JUNI
GIL DE SILOÉ
ANTONIO CANOVA
ANTONIO CORRADINI
GIAMBOLOGNA (JUAN DE BOLONIA)
BENVENUTO CELLINI
FRANCISCO SALZILLO
EDUARDO CHILLIDA
FILIPPO BRUNELLESCHI
Prassitele
MARIANO BENLLIURE
JUAN DE MESA
JOAN MIRÓ
PABLO GARGALLO
ANTONIO LÓPEZ GARCÍA
Lisippo
GREGORIO FERNÁNDEZ
ANDREA DEL VERROCCHIO
JUAN MARTÍNEZ MONTAÑÉS
DONATELLO (DONATO DI NICCOLÓ DI BETTO BARDI)
Miron
FERNANDO BOTERO
Fidias
SALVADOR DALÍ
FRANÇOIS AUGUSTE RENÉ RODIN
GIAN LORENZO BERNINI
MIGUEL ÁNGEL (MICHELANGELO BUONAROTTI)
50. COSTANTINO BRANCUSI
Constantin Brâncuşi (Constantin Brancusi nell'ortografia francese), (Hobiţa, distretto di Gorj, Romania, 19 febbraio 1876 - Parigi, 16 marzo 1957) è stato un importante scultore rumeno, considerato un pioniere del modernismo. Le sue opere sono in musei in Francia, negli Stati Uniti, in Romania e in Australia.
49. LUCCA DELLA ROBBIA
Luca Della Robbia, scultore e ceramista italiano. Nacque a Firenze nel 1400 e morì nel 1482. Secondo Giorgio Vasari, Luca nacque nel 1388 nella casa dei suoi antenati che si trovava sotto la chiesa di San Bernabé a Firenze. Fu educato, secondo le usanze del tempo, fino a quando non imparò a leggere, ma anche a scrivere e raccontare, come soleva fare in quasi tutte le case fiorentine, con i propri mezzi. Suo padre lo mise subito a imparare il mestiere, nella casa dell'orafo Leonardo, figlio di Giovanni, considerato, a quell'epoca a Firenze, il migliore maestro di quest'arte. Nato in una famiglia di tintori (robbia significa 'granza' in toscano, e questa parola si riferisce a una pianta usata per la tintura), ha iniziato come scultore di marmo e ha studiato scultura antica. Luca Della Robbia fece la Tribuna dei Cantori, nella Cattedrale di Firenze (1431), un bassorilievo molto importante che doveva essere posto sopra la porta della sacrestia. Lo finì intorno al 1438-1439. Nel 1446, Luca e suo fratello Marco acquistarono una grande casa per installare un'officina e un forno. Nel 1448 Marco morì lasciando a Luca i suoi sei nipoti, tra i quali spicca Andrea della Robbia che era il più noto. Andrea ha assunto la Botega (laboratorio) alla morte di suo zio, ei suoi cinque fratelli hanno lavorato con lui. Il più famoso è il terzo figlio: Giovanni. Successivamente, il workshop smetterebbe di funzionare. Non così avanzato nelle tendenze rinascimentali formulate da Brunelleschi, Masaccio, Donatello, ecc., Luca Della Robbia è uno scultore la cui chiara sobrietà dei piani e dei ritmi, la classica serenità dei volti, le forme semplici e la sensibilità del la luce sarà sempre presente nel suo lavoro. Cercò la formula per preservare le sue opere di argilla, che il nipote dell'artista e i suoi figli hanno continuato con la stessa tecnica. Sempre secondo Vasari: Considerando che l'argilla è lavorata facilmente e senza grande fatica, cerca i mezzi per conservare le opere una volta finite, sogna che trovi che significa difenderle dagli insulti del tempo, dopo aver sperimentato quantità di cose, scopre, infine, che rivestendole con una miscela di stagno, antimonio e altri minerali e miscele cotte in un forno speciale, si ottiene un effetto efficace per preservare il lavoro dell'argilla quasi eternamente. Una delle ultime sculture del repertorio di Giovanni Della Robbia intitolata...
La fonte delle immagini è 20 minutos
U Bottu di e con Giovanni Santangelo
La nostra storia, il passato, i ricordi, i rumori di eventi e gesti che segnano il nostro percorso: radici forti, radici profonde. Durante la seconda serata di Teatri Riflessi, sabato 27 giugno 2015, 'U bottu sarà una dei 6 semifinalisti in concorso. Vi aspettiamo nel cortile esterno dell'ex Monastero dei Benedettini di Catania il 26, 27 e 28 giugno.
Cosa ti sei messo in testa? Forza, determinazione, voglia di riscatto, teatro, arte, passione... Piantala a Teatri Riflessi!
S. Salvatore di Fitalia: La Festa di S. Calogero
19 Agosto S. Calogero preparativi per la Festa di S. Calogero da Centinaia di anni migliaia di Pellegrini si Recano nel Comune di S. Salvatore di Fitalia per venerare il Santo Patrono molti arrivano a piedi dai molti Comuni vicini e Lontani Tortorici Castania Rocca di Caprileone capo D'orlando S. Agata Aquedolci s. Fratello...