ABBAZIA DI SAN RUFFINO A AMANDOLA (FERMO, MARCHE, ITALY)
Amandola, comune di 3709 abitanti nella zona dei Monti Sibillini, provincia di Fermo, Marche, Italia. L'abbazia dei santi Ruffino e Vitale si trova lungo la sponda destra del fiume Tenna. Il Ferranti (1891) afferma che in un documento del 20 luglio 1267 i signori di Monte Pasillo (località adiacente a Comunanza), vendendo al comune di Amandola 180 famiglie con il castello ed il monte di Marnacchia, vollero mantenere intatti i diritti che il monastero aveva su tali beni. Dieci anni dopo tale situazione si ripeteva per i beni venduti dai signori De Smerillo. Queste considerazioni hanno suggerito al Crocetti (1995) che questo monastero fosse di giuspatronato della famiglia di Monte Passillo imparentata tra l'altro con i De Smerillo. Non esiste documentazione antecedente a quella riportata dal Ferranti se non per congiunzioni artistiche rilevate nel tempio ipogeo, grotta, o come riportato da Piva (2003) nella cripta di una primitiva chiesa sulle cui fondazioni è stato successivamente costruito l'attuale complesso risalente all'epoca romanica. E' questo un ambiente primitivo, coperto a botte e scavato nel tufo la cui unica apertura è costituita da una finestrina posta nella zona absidale. Sulle sue pareti è scritta una delle pagine artistiche più antiche della regione che viene messa in relazione con l'analogo percorso liturgico della cripta di S.Vincenzo al Volturno (824-842): una lunga teoria di santi in parte identificati dal nome a grandezza quasi naturale e con il palmo delle mani rivolto verso gli astanti incedono al centro dell'absidiola, ossia verso la mano benedicente della divinità intersecandosi con l'altro percorso ortogonale al precedente indirizzato, ma le condizioni delle immagini ne rendono difficile la lettura, verso un arcangelo inscritto in un clipeo (Piva, 2003) come nella già citata cripta di S.Vincenzo. L'assenza del monastero nell'elenco dei possedimenti menzionati nella concessione in enfiteusi del 977 farebbe supporre una datazione intorno all'XI secolo (Piva, 2003). Si discosta da tale ipotesi la Romano (1994) che esprime invece una datazione più tarda, vicino alla metà del XII secolo, in ragione delle caratteristiche di accentuato geometrismo della decorazione affiancate ad una tendenza alle proporzioni allungate. La soprastante chiesa romanica si articola in tre navate distinte da colonne di cui la centrale è ricoperta da capriate e le laterali in origine da crociere. Un alto presbiterio è accessibile mediante una scalinata centrale, mentre ai lati due aperture conducono alla cripta sottostante. Questa è caratterizzata da cinque navatelle di cui quelle laterali più ampie con volte a crociera sostenute da tozze colonne terminanti con pulvino decorato a foglie angolari. Nell'abside centrale si trova un contenitore con i resti umani di quello che la tradizione vuole sia S.Ruffino, venerato da chi è portatore di ernia. La facciata rimaneggiata si compone di un portale ai cui lati sono ricavate due finestre, mentre quella sovrastante è stata aperta nel XVIII secolo. La zona absidale sottoposta a restauri nella parte alta è composta da un abside centrale scandito da paraste e chiuso in alto da una cornice decorata a beccatelli e denti di sega e da due absidi laterali di cui quello di sinistra completo, mentre il controlaterale è solo accennato (si scorgono ancora nell'angolo tra la torre e la chiesa residui in pietra che farebbero supporre un'altezza simile all'abside principale). Lungo il fronte sud si sviluppa il convento disposto su due piani di cui quello superiore adibito alle celle monastiche, che racchiude un cortile centrale con unico ingresso esterno nella parete est. La torre quadrangolare del XIII secolo di cui un restauro è documentato nel 1429 permette il collegamento tra il convento e l'edificio religioso. Nel prospetto est è ancora visibile lo stemma del comune di Amandola. Galleria di immagini con fotografie scattate venerdì 30 maggio 2014.
Offida (Marche), Chiesa di sant'Agostino, Annunciazione con Santi sec. XVII (manortiz)
Annunciazione, inizi del XVII secolo: da notare l'Angelo annunziante con um bel vestito di merletto a tombolo, tipico lavoro artigianale di Offida.
San Giuseppe, santa Caterina da Siena, san Nicola da Tolentino ed un santo Vescovo
Nei pressi del Palazzo Comunale sorge l'ex convento di S. Agostino con l'annessa cappella del Miracolo Eucaristico, imponente edificio in laterizio la cui costruzione, iniziata nel 1338, fu completata nel 1441.
La prima costruzione fu realizzata modificando l'antica struttura esistente rappresentata da una chiesina dedicata a S. Maria Maddalena (1254), così chiamata ai tempi di Alessandro IV (?-1261), come riferito dagli storici offidani Rosini ed Allevi, e da un piccolo romitorio.
Tali lavori di modifica (dalle fondamenta) terminarono durante il priorato di un certo frate Jacopo, come è dato leggere sulla facciata centrale della chiesa: Tempore prioratus fra tris Jacobi hoc peractum fuit sub kD. MCCCCXXXXI (1441).
La conferma di tali lavori è sostenuta dallo storico Rosini che ci parla di modifiche sostanziali già a partire dal 1350 ed è testimoniata da una epigrafe posta sulla parete settentrionale della chiesa.
Tale epigrafe, di difficile lettura, riporta con chiarezza la seguente datazione: Anno Domini MCCCL VIII (1358).
Nel XVI sec., come attestato da atti del notaio G. B. Radicotica, risalenti ai periodo 1493-1514, fu rinnovato il pavimento dell'intera chiesa
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EREMO di San MARCO | Ascoli Piceno - Drone 1080p
DRONE - EREMO di San MARCO | Ascoli Piceno
2010-2011 Puntata #10 - San Marco alle Paludi - Caccia agli acquatici
Nella puntata di oggi saremo a San Marco alle Paludi per parlare di caccia d'appostamento agli acquatici.
La caccia agli acquatici avviene da appostamenti e le prede vengono attirare con richiami visivi e sonori; fondamentale è anche il cane, il quale ha il compito di recuperare l'animale abbattuto.
Al minuto 3.05 ci occupiamo di caccia ed ambiente. L'argomento di oggi è l'inquinamento da piombo, materiale in grado di arrecare gravi danni all'uomo sia a livello epatico che a livello di sistema nervoso centrale. Il piombo, tuttavia, è altamente nocivo anche per gli animali acquatici i quali, dopo averlo ingerito involontariamente, si ammalano facilmente e deperiscono fino a giungere alla morte.
Al minuto 6.10 torniamo ad occuparci di caccia agli acquatici con il presidente dell'A.T.C. di Fermo, A.T.C. ricco di selvaggina di qualità in quanto autoctona e non importata da allevamenti.
Al minuto 10.49 ci spostiamo a San Marco per visitare l'abbazia. Il complesso ha origini romane e la ristrutturazione di qualche anno fa ha portato alla luce numerosi reperti. A San Marco è presente anche la comunità di Capodarco che da circa cinquant'anni si occupa di persone con disabilità fisiche e mentali.
Al minuto 16.55 ci spostiamo a Villa Bonaparte a Porto San Giorgio. Si tratta di una costruzione del 1826 commissionata da Girolamo Bonaparte all'architetto Leandri. Il palazzo, in stile neoclassico, ancora oggi conserva in tutta la loro bellezza i vasti saloni ed i pregevoli affreschi così da accogliere i visitatori con il suo fascino rimasto immutato nel tempo.
Al minuto 19.27 si apre la rubrica cacciagione in cucina preparando l'anatra all'arancio.
Al minuto 22.14 l'enologo consiglia quale vino abbinare, in questo caso un Falerio dei Colli Ascolani
Esclusiva Mattino, con la telecamera nel convento di clausura (Newfotosud - Sergio Siano)
Tra le regole prevalgono quella silenzio e della preghiera recitata tra le grate di un convento che le separa da tutto quello che c'è fuori. Difficile entrare in contatto con una suora di clausura, ancor più complicato convincerla a parlare. Ma Suor Rosa, 48 anni, ischitana, laureata a pieni voti in Lettere antiche, è una badessa un po' particolare. Benché in clausura da oltre vent'anni nel monastero delle «Trentatrè» crede profondamente nel rapporto con l'esterno e segue con grande attenzione tutto quel che accade intorno a lei. (ilmattino.it)
Phantom dji Offida Santa Maria della Rocca
La chiesa di Santa Maria della Rocca è una chiesa trecentesca della cittadina di Offida (AP), nelle Marche.Si tratta di una costruzione in laterizio in stile gotico, eretta da Maestro Albertino nel 1330 su una preesistente piccola chiesa benedettina.La facciata, rivolta verso l'esterno dell'abitato è articolata da lesene e sul lato opposto sono presenti tre alte absidi poligonali con paraste di pietra bianca, monofore e archetti gotici. Sull'abside centrale si apre un portale gotico che immette nella cripta (a 3 poi a 5 navate), larga quanto la chiesa superiore e ornata di affreschi attribuiti al Maestro di Offida.
La chiesa superiore, ad aula unica secondo la tradizione degli ordini mendicanti, conserva affreschi di influsso giottesco, ancora attribuiti al Maestro di Offida (quelli del transetto sono datati da un'iscrizione al 1367[1]) e altri attribuiti a Giacomo da Campli (secolo XV). Parte delle decorazioni originali sono andate perse anche per il deperimento della copertura.
Negli altari laterali, eretti in epoche diverse, si segnala quello dedicato a sant'Andrea, del XV secolo, con pala affrescata su muro da Vincenzo Pagani.
Durante l'avanzata delle truppe alleate, tra il 16 ed il 18 giugno 1944 alcuni militari tedeschi avevano minato completamente la chiesa affinché le macerie fossero di intralcio agli alleati, ma nessuna delle trenta mine esplose e gli abitanti attribuirono l'episodio ad un miracolo della Vergine.
Sul lato sinistro della prima scala che conduce alla chiesa è rappresentata una pecorella che mangia un quadrifoglio; la credenza popolare vuole che se ci si posiziona sopra, percorrendo a ritroso la scalinata, ad occhi chiusi, il desiderio espresso sarà esaudito.
La chiesa ipogea di San Sepolcro, un gioiello ritrovato
lunedì 22 luglio 2019 - La chiesa ipogea di San Sepolcro, un gioiello ritrovato
Conclusi i restauri che hanno riportato alla luce gli affreschi e le decorazioni medioevali nella cripta, benedetti dall’Arcivescovo: «Scoprendo ciò che è nascosto, ritroviamo la fiducia, quella stima di sé che caratterizza i milanesi»
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I lavori, iniziati nel 2018, sono stati condotti dalla Soprintendenza di Milano, grazie al finanziamento di un milione di euro del Ministero per i Beni e le Attività culturali, in stretta collaborazione con la Veneranda Biblioteca Ambrosiana di Milano. Ogni fase del restauro è stata seguita dal comitato scientifico diretto da Antonella Ranaldi, soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Città metropolitana di Milano, e composto da monsignor Marco Ballarini (Prefetto dell’Ambrosiana), monsignor Alberto Rocca (Direttore della Pinacoteca Ambrosiana), monsignor Marco Navoni (viceprefetto dell’Ambrosiana), Carlo Bertelli, Carlo Luigi Schiavi dell’Università di Pavia e Andrea Spiriti dell’Università dell’Insubria.
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INNO AL BEATO ANGELICO (Sbaffoni - Coppola - Uvini)
INNO AL BEATO ANGELICO (1987)
testo e musica di p. Fausto Sbaffoni, op
composto nel Convento San Marco a Firenze;
armonizzazione: Dario Coppola e Bruno Uvini, op
Rit. Angelico è il tuo nome,
angelico è il tuo cuore,
angelica è la luce,
che l'arte tua promana
e ai popoli proclama
l'eterna Verità.
1. Dall'umile villaggio del Mugello
da verdi poggi luminosi e quieti,
Dio ti chiamò a narrare i suoi segreti
con l'arte del colore e del pennello.
2. L'almo giardino dei Predicatori
ti schiuse il suo recinto profumato
perché di grazia e di umiltà irrorato
tu fossi eletto fiore tra i suoi fiori.
3. Ponesti fede ed umile preghiera
a fondamento della tua pittura
non vagheggiando plauso di creatura
ma l'alta gloria della Luce vera.
4. Pareti opache di vetuste celle
recano impresso il vivido chiarore
stampato dal tuo genio e dal tuo amore
che di celeste luce le fa belle.
5. L'anima in cerca di perenne pace
guidata sul tuo splendido cammino
giunge al'arcana soglia del divino
e qui riposa e contemplando tace.
6. O mistico pittore della Grazia
che godi l'immautabile salvezza
innalzaci alla candida Bellezza
che illumina la mente e il cuore sazia.
7. Tu che assapori le armonie divine
ottienici una sede a quella mensa
dove ogni eterno bene si raddensa
nella felicità che non ha fine.
Vincenzo Pagani, gli Angioletti della Pala di s Lucia di Porchia manortiz
Vincenzo Pagani
Pala di santa Lucia
Parrocchiale di Porchia (Monyalto Marche)
fotografo matrimonio Fermo - il Matrimonio di Fabio e Michela - Fotografo Luigi Fedeli
Fotografo matrimonio a Fermo nelle Marche. il giorno del matrimonio di Fabio e Michela negli scatti del fotografo di matrimonio Luigi Fedeli il 30 Aprile 2015 nella splendida Chiesa di San Marco alle Paludi a Fermo e negli scenari naturali della collina e della costa marchigiana in provincia di Fermo. Fotografie cariche di dolcezza nell'intimità dei locali Frangipane a Grottammare. Un matrimonio emozionante trascorso in serenità ed amicizia concluso nella cornice incantevole di Villa Cellini a Cupra Marittima. Abito da sposa Dina Bengasi.
Prego per maggiori informazioni visita il sito luigifedeli.it
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Please watch: wedding trailer 2018 - anteprima di matrimonio 2019! il video di matrimonio come al cinema
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I nostri Album di Matrimonio
Breve presentazione dei nostri lavori. Scegli il fotografo giusto per il tuo Matrimonio.
Casa Cielo Terra in Vendita a Offida (AP)
Vendesi casa cielo terra, per un totale di mq 115 circa, sviluppata su tre piani, al centro storico di Offida, posto classificato come uno dei borghi più belli d'Italia.
La casa, che come detto si sviluppa su tre piani, si trova nella splendida Piazza Baroncelli, dove tra l'altro è presente il fantastico Monastero e la chiesa di San Marco, bellissima struttura iniziata nel 1181 ed attualmente accupata dalle monache benedettine, struttra che presenta forme di stile architettonico romanico-gotiche.
Posizione quindi di tutto rispetto per la casa in vendita che si affaccia proprio davanti al monastero.
La casa è composta da due unità immobiliari, completamente da ristrutturare unendole.
Possibilità quindi di realizzare delle stanze di circa mq 35 per ogni piano. La casa in vendita al centro di Offida, oltre che essere usata come abitazione potrebbe anche essere predisposta ed attrezzata per un Bed and Breakfast. Disponibili in agenzia, diverse soluzioni per la ristrutturazione. (Classe energetica non applicabile).
Per ulteriori info sulla casa cielo terra in vendita a Offida, visitate il notro sito immobiliarefratini.it (Rif. EG0247)
Video della Chiesa San Venanzio con drone DjiF450
Ripresa della chiesa di San Venanzio a Saletta di Copparo.
Video fatto con drone Dji F450
Videocamera Sony AS15
Curetta di Servigliano (Marche) a s. Maria delle Piagge un dipinto di Antonio Liozzi (manortiz)
Antonio Liozzi (Penna San Giovanni, 1730 -- Penna San Giovanni, 1807)
Nato in una famiglia della piccola borghesia locale, studiò pittura con il maestro di scuola romana Marco Benefia - Della sua opera si ricordano soprattutto la progettazione e le decorazioni pittoriche a motivi floreali in trompe-l'œil del Teatro Flora di Penna San Giovanni, costruito interamente in legno e importante esempio di arte e architettura barocca. Liozzi si occupò inoltre della rappresentazione di soggetti sacri. (fom Wiki)
Offida, un bellissimo borgo medievale delle Marche
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Offida è un tipico borgo medievale dell'Italia centrale. Un piccolo paese che racchiude al suo interno piazze incantevoli, palazzi storici, chiese e un interessante polo museale capace, tra l'altro, di raccontare le principali attività artigianali del borgo.
???? Riprese e montaggio di Francesco Bottino
???? Leggi l'articolo
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Chioggia, la piccola Venezia, video 4
SABATO 11 DICEMBRE 2010
Corso del popolo, per la precisione, ha portici da un lato ed edifici pubblici dall'altro e taglia in due l'abitato di Chioggia dall'ingresso dalla laguna (bacino di Vigo) a quello da terra per il ponte Lungo. Guardate una mappa e capirete meglio. Il corso è largo in media 24 metri.
S. Andrea è una chiesa barocca con campanile in stile veneto-bizantino.
PRESENTATO IL LIBRO FOSSOMBRONE IL COLLE DEI CAPPUCCINI
E' stato presentato, giovedì 8 aprile, il libro Fossombrone- Il Colle dei Cappuccini scritto da Padre Giuseppe Santarelli. Durante la giornata, la prima dedicata alle celebrazioni per il 450° anniversario della nascita del Beato Benedetto passionei da Urbino, è stata messa in evidenza la figura di questo grande uomo come esempio per fare, nella nostra vita, scelte giuste che portino a realizzarci completamente.
2010-2011 Puntata #07 - Catria - Caccia alla Lepre
Nella puntata di oggi ci occuperemo della caccia alla lepre e per farlo saremo a alle pendici del monte Catria.
Nella caccia alla lepre è fondamentale l'ausilio dei cani, il cui lavoro si divide in quattro fasi: cerca, appostamento, scovo e seguita. Nel momento in cui vengono liberati i cani iniziano a seguire la traccia della lepre condotti dall'esemplare più anziano ed esperto.
Al minuto 4.05 si apre la rubrica caccia e ambiente nella quale tratteremo di speci opportuniste ovvero tutte quelle speci animali che traggono vantaggio dai mutamenti climatici e dalle strutture antropiche; come nel caso di cinghiali, volpi, gazze, cornacchie e taccole. La gestione di queste speci non può avvenire esclusivamente a livello venatorio in quanto sono animali molto scaltri e perchè sul territorio esistono numerosi istituti di protezione come oasi e parchi.
Al minuto 7.14 ci sposteremo a Fonte Avellana, monastero alle pendici del onte Catria abitato dal 1570 abitato dalla congregazione eremita dei camaldolesi. All'interno del monastero la vita dei monaci è basata sulla preghiera ed è possibile trascorrervi dei periodi di ritiro.
Al minuto 13.46 andiamo a Frontone, borgo sviluppato attorno ad un castello. Attorno all'anno mille il castello venne costruito a difesa del borgo, poi, a seguito di varie vicissitudini, divenne di proprietà dei Montefeltro e, con l'intervento di Francesco di Giorgio Martini venne ampliato fino a raggiungere le sembianza attuali. La particolarità del castello sta nella fitta rete di cunicoli che lo collega alla piazza principale, alle altre abitazioni e, addirittura, anche diversi chilometri fuori dal centro abitato.
Al minuto 16.53 ci occupiamo di cacciagione in cucina assistendo alla preparazione dei rigatoni con la lepre.
Al minuto 22.39 il nostro enologo consiglia quale vino abbinare al piatto di oggi, in questo caso un Conero riserva D.O.C.G.
2010-2011 Puntata #09 - Pieve Torina - Fagiano
Nella puntata di oggi ci occuperemo della caccia al fagiano e per farlo saremo a Pieve Torina.
Per parlare della caccia al fagiano ci spostiamo nell'azienda faunistico-venatoria Monte di Giulo, azienda ce esiste da circa 40 anni dove si possono cacciare starna, fagiano, lepre e cinghiale. Per la caccia al fagiano è necessario un buon cane il quale viene utilizzato per individuare la preda. Il fagiano è un animale stanziale insediatosi nelle nostre zone circa cinquant'anni fa. Il fagiano maschio è estremamente colorato e la femmina è monocromatica per garantire mimetizzazione durante la cova delle uova.
Al minuto 5.58 ci occupiamo di caccia e ambiente per parlare di incendi. Negli ultimi anni, a causa delle mutate condizioni ambientali, hanno assunto importanza sempre crescenti. A seguito dello spopolarsi delle campagne la vegetazione infestante si è diffusa in maniera abnorme e quindi, in caso di incendio, il focolaio si sviluppa in maniera improvvisa.
Al minuto 10.35 ci spostiamo a Pieve Torina per visitare il Museo della Nostra Terra iniziando da un mulino ad acqua del XVIII secolo perfettamente conservato e funzionante. Le altre 20 sale del museo, nato nel 1975, sono si trovano in una struttura del 1434 ed ospitano 7000 pezzi. Le sale sono divise a seconda del luogo di utilizzo degli strumenti esposti e per farlo sono stati ricostruiti i tipici ambienti di una casa di campagna di una volta.
Al minuto 17.13 si apre la rubrica cacciagione in cucina nella quale assisteremo alla preparazione del fagiano ripieno di salsiccia e castagne.
Al minuto 20.05 l'enologo ci consiglia quale vino abbinare, in questo caso un Colli Maceratesi rosso D.O.C.
Al minuto 21.40 visitiamo l'eremo dei santi, piccolo monastero scavato nella roccia sorto su un tempio pagano.
VLOG: QUEEN ON FIRE Live in San Benedetto del Tronto - 30-07-19 - (ENG.SUBS.)
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