Monastero e Chiesa di San Carlo
Monastero e Chiesa di San Carlo
Monastero e Chiesa di San Carlo
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Monastero e Chiesa di San Carlo
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Via G.F. Guarnotti, 91016, Erice, Sicily, Italy
il Monastero di San Benedetto o Sacro Speco - Carlo Manni.wmv
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La prima chiesa in muratura, che racchiudeva due grotte del Taleo - nelle quali Benedetto restò per tre anni - fu edificata solo nel sec. XI per volere dell'abate Umberto. La vita monastica in forma organizzata vi iniziò nel 1200 circa. La cappella di San Gregorio fu costruita in seguito e consacrata probabilmente nel 1224, alla presenza di Francesco d'Assisi che in quel tempo si trovava a Subiaco. Il monastero com'è attualmente visibile fu costruito nella seconda metà del sec. XIII dagli abati Enrico e Bartolomeo.
Si giunge al Sacro Speco attraverso una scalinata circondata da un boschetto di lecci. Sulla porticina gotica che introduce al loggiato si trova una croce a mosaico del XIII secolo; in fondo si raggiunge una porta con affreschi del XV secolo di scuola umbra e si accede alla Sala del Capitolo Vecchio, ricca di dipinti della scuola del Perugino, risalenti alla prima metà del XVI secolo.
Si accede dunque alla Chiesa superiore (23x5,45 metri). La prima parte - con affreschi della scuola senese - è un rifacimento di una costruzione del sec. XIII operata il secolo successivo: è possibile vederne ancora le tracce. Gli affreschi riproducono scene della vita di Gesù: l'Entrata Trionfale di Gesù a Gerusalemme la domenica delle palme; il Viaggio di Gesù al Calvario; la Crocifissione. La seconda parte della chiesa custodisce affreschi della scuola umbro-marchigiana del sec. XV. Sono scene della Vita di San Benedetto, tra cui il Santo che sanguina tra le spine; l'Attentato dei monaci di Vicovaro; la Guarigione del monaco accidioso.
Anche le pitture del Transetto appartengono alla scuola umbro-marchigiana e tra queste si notano l'Ultimo colloquio di San Benedetto con Santa Scolastica prima della morte della Santa e la Visione di San Benedetto che vede volare in cielo l'anima della sorella Scolastica sotto forma di colomba.
Scendendo i gradini davanti all'altare maggiore si raggiunge la Chiesa inferiore, a due piani. Le pareti sono ricoperte di pitture della scuola popolare romana, in gran parte opera del Magister Conxolus, artista del secolo XIII. Sulla parete sinistra sono rappresentati il Prodigio in Affile del Santo; l'Incontro con San Romano e il Ritiro nella grotta. Più in basso, il Miracolo del Goto e, sulla porta del Coro, il Miracolo di San Placido.
Dalla Chiesa inferiore si accede al Sacro Speco (o Santa Grotta) dove S. Benedetto trascorse tre anni di vita eremitica. Il paliotto dell'altare (secolo XIII) è opera dei Cosmati e il mosaico dell'abside della scuola vaticana. Sullo sfondo si può ammirare la statua di San Benedetto nella grotta, scolpita nel 1637 da Antonio Raggi. Tutto intorno, la roccia nuda richiama alla riflessione e alla preghiera.
Una scala a chiocciola conduce alla cappella di San Gregorio. Nell'atrio si trova un affresco del Conxolus che rappresenta Santa Chelidonia, eremita benedettina vissuta nella grotta di Morra Ferogna nel XII secolo. Interessante è, inoltre, l'affresco di San Francesco d'Assisi, rappresentato senza aureola né stimmate, e dunque dipinto prima del 1224 (anno in cui ebbe le stimmate), quando il Santo era ancora in vita.
Dalla cappella di San Gregorio si scende lungo la Scala Santa, entrando alla cappella della Madonna. In questa cappella si conservano le ossa del Beato Lorenzo Loricato, morto nel 1243 e trasportato nel Sacro Speco nel 1724.
Dalla cappella della Madonna si scende ancora verso la Grotta dei Pastori, dove S. Benedetto impartiva lezioni di dottrina cristiana ai pastori dei dintorni. Sulla roccia viva si può notare un frammento di pittura bizantina dell'VIII secolo, raffigurante la Madonna col Bambino e due santi ai lati.
Uscendo all'aperto, infine, si accede a quello che, fino al 1870, era il piccolo cimitero dei monaci dello Speco. Adiacente a esso è il Roseto di San Benedetto, il roveto fra le cui spine San Benedetto si gettò per vincere la tentazione, e dove poi San Francesco, durante la sua visita al Sacro Speco nel 1224, innestò delle rose. L'episodio di cui è protagonista San Francesco è raffigurato su una parete da un affresco del XVII secolo, opera del Manenti.
Dal Roseto è possibile ammirare il complesso architettonico del santuario e le varie strutture che lo caratterizzano.
Sicilia il Convento della Croce
Nella Sicilia meridionale troviamo il convento della Croce in località Scicli (Ragusa), sorge sulla sommità della omonima collina di fronte al colle di San Matteo.
Il convento della Croce fino al 1991 era di proprietà di privati e versava in uno stato di abbandono. La regione Sicilia ha acquistato il convento ed ha iniziato lunghi e costosi lavori di ristrutturazione. Questo monumento è il più antico di Scicli poiché è stato l'unico a resistere al terremoto del fine 1600, tutte le altre costruzioni furono abbattute dal violento sisma. Oggi il convento della Croce è fruibile dai turisti che visitano Scicli , e in esso vengono organizzate manifestazioni culturali.
Il convento della Croce costituisce insieme ad altri monumenti il patrimonio architettonico di Scicli, la bellissima località della Sicilia sud orientale dichiarata bene dell'umanità dall'Unesco.
PALERMO - Palazzo dei Normanni e Cappella Palatina
Il Palazzo Reale dei Normanni sorge nella posizione più elevata dell'antico nucleo cittadino, proprio sopra i primi insediamenti punici, le cui tracce sono tuttora visibili nei sotterranei. La prima costruzione, il Qasr, ossia il Palazzo o Castello, è attribuita al periodo della dominazione araba della Sicilia (IX sec.). I sovrani Normanni trasformarono il precedente edificio arabo in un centro complesso e polifunzionale che doveva esprimere tutta la potenza della monarchia. Venne così realizzata una struttura di edifici turriformi collegati tra di loro con un sistema di portici alternati a giardini, che ospitava anche laboratori di oreficeria e di produzione di tessuti (il kiraz). Il complesso era inoltre collegato direttamente alla cattedrale tramite una via coperta. In seguito, gli Svevi mantennero nel palazzo le attività amministrative, di cancelleria e letterarie, ospitandovi la scuola poetica siciliana. Gli Angioini prima e gli Aragonesi poi privilegiarono altre sedi a scapito del castello. Il palazzo tornò a occupare un ruolo importante nella seconda metà del XVI sec. quando i viceré spagnoli lo elessero a propria residenza, procedendo di pari passo a importanti ristrutturazioni. A partire dal 1947, il Palazzo dei Normanni divenne la sede dell'Assemblea Regionale Siciliana.
La Cappella Palatina è una basilica a tre navate dedicata ai santi Pietro e Paolo. Fu fatta costruire per volere di Ruggero II e venne consacrata il 28 aprile 1140 come chiesa della famiglia reale. Le tre navate sono separate da colonne in granito e marmo cipollino a capitelli compositi che sorreggono una struttura di archi ad ogiva. Completa la costruzione la cupola, eretta sopra le tre absidi del santuario. La cupola e il campanile originariamente erano visibili dall'esterno prima di venire inglobate nel Palazzo Reale in seguito alle costruzioni successive. La cupola, il transetto e le absidi sono interamente decorate nella parte superiore da mosaici bizantini, tra i più importanti della Sicilia, raffiguranti il Cristo Pantocratore benedicente, gli evangelisti e varie scene bibliche. I mosaici di datazione più antica sono quelli della cupola, risalenti alla costruzione originaria del 1143. Il soffitto in legno della navata centrale e le travature della altre navate sono decorate con intagli e dipinti di stile arabo. In ogni spicchio sono presenti stelle lignee con rappresentazione di animali, danzatori e scene di vita della corte islamica. Danneggiata dal terremoto nel settembre 2001 fu sottoposta a restauri, conclusi nel luglio 2008.
TEATRO MASSIMO PALERMO - LE VIE DEI TESORI
Scoprire i segreti di chi sale sul palcoscenico del tempio della lirica, sbirciando dietro il sipario, tra le scenografie e gli abiti di scena. Il fascino del Teatro Massimo e la sua eccezionalità non stanno soltanto nelle dimensioni. C’è un attento studio tecnico e fisico nella costruzione di questo edificio, terzo per ordine di grandezza architettonica dopo l’Opéra National di Parigi e la Staatsoper di Vienna. Progettato da Giovan Battista Filippo Basile e realizzato fra il 1875 e il 1897, il teatro occupa 7.700 metri quadrati e sorge sull’area un tempo occupata da chiese e monasteri.
CATANIA
Catania lies cradled amidst the splendid greenery of its surroundings, yet at the same time opens out to the sea, welcoming us with its grand piazzas, wide roads, and architecture in lavic rock. The city is full of attractions, offering historic and artistic wonders for everyone. Remnants of history prove that the various cultures that have left their mark; the people have absorbed the influences of their many rulers, as seen in the architectonic lines of the buildings, churches and monuments. Its Duomo is a magnificent example. Reconstructed with the use of materials recovered from Roman-era buildings - such as the marble columns that decorate its courtyards - it looks out onto the piazza carrying its name (which after the earthquake was designed to leave ample space between buildings in the event of another destructive earthquake). It is dedicated to the city’s Patron, St. Agata, whose statue surmounts the main façade designed by Giovan Battista Vaccarini. Besides the church, the splendid Piazza Duomo is surrounded by the Palazzo Senatorio and elegant noble buildings arranged around the Fontana dell’Elefante, the symbol of the city. The monument, also the work of Vaccarini, is a kind of historical stratification: the base (the elephant) recalls Carthaginian civilization, the obelisk recalls that Egyptian, and the cross, palms and globe refer to Christianity. Piazza dell'Università is dominated by the grand façade of the University, the construction of which was authorized by Alfonso V of Aragon; it was reconstructed after the earthquake, with a design by the ear's great architects. Vaccarini built two floors of the internal courtyard, the colonnade and the dual-colored flooring. The Collegiata or Regia Chapel is another magnificent example of the architectonic splendor that came about during the century of reconstruction (the interior was decorated by Giuseppe Sciuti). Colossal, even if unfinished, is the Benedictine Monastery of San Nicolò, with interventions by Battaglia, Vaccarini and Amato. The Ursino Castle, commissioned by Frederick II, survived the catastrophic events of the 17th Century. It was originally located on the coastal stretch, but a volcanic eruption modified its structure; thus, the castle is now set further back compared to its initial position.