3a SKYRACE ORTLES CEVEDALE S. Caterina Valfurva
10 Agosto 2008 Arrivo e Premiazione
s.Caterina di Valfurva (SO)
Località turistica estiva ed invernale
Il paese, sito nel parco nazionale dello Stelvio
a 1.738 m s.l.m.Dal monte Tresero
al Cevedale c'è il più esteso ghiacciaio delle Alpi italiane, il ghiacciaio dei Forni.
Skiing in Santa Caterina
Amazing skiing in Santa Caterina and Bormio.
Fantastico sci a Santa Caterina e Bormio.
Úžasné lyžování v Santa Caterina a Bormio.
Circondata dalle alte cime del gruppo Ortles-Cevedale e incastonata nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, Santa Caterina Valfurva è sinonimo di natura incontaminata, neve e alte cime; è un’oasi di pace e serenità che non conosce frenesia ma solo autentica passione per la montagna e sano divertimento; è il luogo ideale in cui realizzare la tua idea di benessere e eccellenza.
Lo sport è il protagonista dell’inverno di Santa Caterina. 35 km di piste da sci dove poter praticare sci slpino, sci nordico, sci alpinismo, snowboard, telemark e fat e-bike. Ma anche sentieri innevati ben segnalati dove poter passeggiare a piedi o con le ciaspole.
Il clima favorevole e gli avanzati sistemi di innevamento, garantiscono piste da sci perfette da novembre ad aprile.
35 km di piste con un dislivello di 1000 metri, da 1738 m del paese ai 2880 m del Monte Sobretta
2 piste blu(difficoltà bassa) 2 km di lunghezza
12 piste rosse(difficoltà media) 27 km di lunghezza
2 piste nere(difficoltà alta) 6 km di lunghezza
10 impianti tra i quali la cabinovia 8 posti che collega S.Caterina alla Valle dell’Alpe e la seggiovia quadriposto in Valle dell’Alpe.
La pista più importante è sicuramente la Deborah Compagnoni, inaugurata ai Campionati del Mondo del 2005 e dotata di un sistema di illuminazione che permette anche di effettuare delle fantastiche sciate in notturna.
Per i bambini il divertimento è assicurato: tapis-roulant e campetto sci permettono di avvicinarsi allo sport sulla neve in tutta sicurezza, grazie alla presenza dei maestri della scuola sci di Santa Caterina Valfurva.
GHIACCIAIO DEI FORNI e Sent Glaciologico Alto
Santa Caterina Valfurva (Bormio)
Da Bormio con la provinciale 29 raggiungiamo S. Caterina Valfurva. All'inizio del paese prendiamo a sinistra Via Frodolfo. Giunti in centro continuiamo diritto con via Forni, una strada asfaltata con la quale saliamo fino all'ampio parcheggio sottostante l'albergo-Rifugio dei Forni. La strada, dall'estate 2015, è soggetta al pagamento di un pedaggio di € 3 valevole per 24 ore dal momento dell'emissione. La macchinetta che rilascia il ticket da esporre sul cruscotto è situata alla destra, all'uscita dal paese.
Lasciata la macchina, saliamo all'albergo dei Forni (m. 2176) poi, trascurata la sterrata che sulla sinistra si dirige verso i Rifugi Pizzini-Frattola e Casati, ne imbocchiamo un'altra alla sua destra (segnavia 28 A) che parte in piano con vista sul sottostante ampio parcheggio.
Arriviamo ad un bivio ove una deviazione a destra in discesa conduce ad uno sbarramento artificiale dell' AEM. Proseguiamo diritto e poco dopo ignoriamo un'altra stradina che scende alla piccola diga.
Al successivo bivio il Rifugio Branca viene segnalato a 1 ora, mentre deviando a destra possiamo raggiungere una vicina area pic-nic.
Iniziamo ora a salire tenendoci alla destra del Torrente Cedec che scorre nell'ampio vallone. Più avanti lo attraversiamo su un ponte in legno.
La salita si accentua ma solo per un breve tratto con il quale arriviamo ad un altro bivio dove ignoriamo la stradina che a sinistra prosegue verso il Rifugio Pizzini.
Superando alcuni tavoli e panche in legno, proseguiamo diritto dapprima in piano e poi in leggera salita.
Un rivolo passa sotto al percorso.
Arriviamo ad un altro bivio: a sinistra c'è il sentiero per la Malga Fornaccia e il Rifugio Casati; diritto si prosegue verso il Rifugio Branca. Qui troviamo anche un cartello, discosto dalla strada, che segnala il punto dove arrivava il ghiacciaio all'inizio del XX° secolo.
La salita diventa più accentuata.
Superiamo una fontana e due panchine in legno, una per lato. Molto bella la vista sul ghiacciaio in fondo a destra e sul Monte S. Matteo.
Superato un cartello che segnala il rifugio a 10 minuti, il percorso diventa ripido e sale con alcuni tornanti.
Dopo un tratto in piano riprendiamo a salire.
La strada ora è protetta a valle.
Troviamo una stradina che sale a sinistra ed un'altra che scende a destra, ma il rifugio ormai è li di fronte e in un attimo lo raggiungiamo.Dal Rifugio Branca scendiamo al Lago delle Rosole e prendiamo il sentiero glaciologico alto.
Superiamo delle rocce rossastre e risaliamo un canalino di sfasciumi raggiungendo un pianoro dove troviamo una pozza.
Arriviamo al primo ponte tibetano e lo attraversiamo in sicurezza, ma non senza qualche apprensione, facendo scorrere le mani sui due cavi ai lati. Il Torrente Frodolfo infatti qui si getta impetuoso in una gola sopra alla quale siamo sospesi su di un ponticello di legno oscillante ai cui lati ci sono solo degli intrecci di corde e due cavi.
Facciamo ora una deviazione a sinistra sulla morena e ci portiamo sul bordo dei ghiacciaio dove possiamo vedere grotte e crepacci formatisi nel ghiaccio.
Poi torniamo indietro e superiamo, questa volta tranquillamente, un secondo ponte tibetano su di un ramo secondario del torrente.
Continuiamo a saliscendi sul fianco sinistro orografico della valle. Il Rifugio Branca è sempre ben visibile sulla sponda opposta.
Superiamo un altro ponticello di legno, questa volta fisso.
Troviamo dei ruderi risalenti alla Grande Guerra.
Lasciamo a sinistra un sentiero che conduce verso altri manufatti militari e infine torniamo al parcheggio.
Santa Caterina Valfurva - Cima di Solda mt. 3376
Fantastico percorso ciclo alpinistico che si svolge in uno fra i più bei panorami alpini, in una corona di cime che rappresenta il Parco Nazionale dello Stelvio; pendii, ricoperti di ghiaccio, portano sulle creste affilate fra Lombardia e Trentino Alto Adige, dove si sono svolti combattimenti alpinistici -- militari più alti di tutta la storia. L'itinerario che muove i primi colpi di pedale da Santa Caterina Valfurva, (mt. 1738) senza alcun problema di orientamento, porta a sfiorare tre fra i più conosciuti rifugi per culminare sulla vetta della Cima di Solda a mt. 3376. L'esaltante e lunghissima discesa, completamente in sella, corre lungo sentieri e piccoli sterrati in una natura da favola, suggellando la gita come una fra le indimenticabili.
Collegamento al percorso:
Se vuoi salire in sella a grandi emozioni che corrono sui sentieri della Val Brembana, visita il sito
Santa Caterina Valfurva: pista Vallalpe
Discesa con gli sci sulla pista rossa Vallalpe a Santa Caterina Valfurva (So)
Di media difficoltà il tracciato si trova nella zona del Sunny Valley, famoso rifugio della località, nella Valle dell'Alpe da cui prende il nome.
Segnata con la lettera O è lunga 1904 metri la pista risulta piacevole e divertente senza particolari difficoltà.
Isciriviti al canale:
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Facebook Piste da sci:
Alba Monte Cevedale, Rifugio Casati 3269m - 20 Giugno 2018
timelapse dal rifugio Casati-Guasti 3269m, Ghiacciaio dei Forni
Gruppo Ortles Cevedale, Parco Nazionale dello Stelvio
Santa Caterina Valfurva (Sondrio)
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Ortles - Cevedale 2011.mov
Domenica 07 Agosto a Santa caterina Valfurva (So) si è corsa la 6ª edizione della SkyRace Ortles Cevedale, gara valevole come 2ª tappa di campionato italiano FISKY
Santa Caterina valfurva
Santa Caterina valfurva. Chiacchiere e rifugio
ORTLES-CEVEDALE 2013 CAI VALFURVA
scialpinismo-ciaspole
Santa Caterina Valfurva: pista dell'Alpe
Bella pista rossa di Santa Caterina Valfurva (So)
Isciriviti al canale:
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Cima di Solda (3376 mt) in mountain bike da Santa Caterina Valfurva
Percorso ad anello con destinazione Cima di Solda (3376 mt) partendo da Santa Caterina Valfurva, Val Cedec, Rifugio Pizzini, Rifugio Casati. Tutte le info su percorsimtbvalbrembana.it
CIMA DI SOLDA 3376m MTB Q. 3100m + Trekking in Vetta S. Caterina Valfurva
Lo stupendo balcone sul Gruppo Ortles- Cevedale, Panorama dal min 1:50 - 2:35
S.Caterina Valfurva 11.03.2012
CEVEDALE-FORNI-S.CATERINA
DINTORNI DI S. CATERINA-CEVEDALE VIA NORMALE DA S. CATERINA.
ATTRAVERSAMENTO DEL GHIACCIAO DEI FORNI
Settimana Bianca a Santa Caterina Valfurva - www.labussola.info
Settimana bianca, divertente e ricca di attività, organizzata dall'associazione La Bussola a Santa Caterina Valfurva, importante località turistica situata a 1738 metri, ai piedi del gruppo montuoso Ortles-Cevedale e immersa nell'area protetta del Parco Nazionale dello Stelvio.Un ricco programma di attività per trascorrere tante giornate in allegria: sci, slittino, pattinaggio su ghiaccio, escursione sul gatto delle nevi...e molto altro ancora!!
Monte Cevedale SkiAlp
Ho creato questo video con l'Editor video di YouTube (
Santa Caterina, Passo Zebrù e Confinale in MTB
Gran giro, vero all-mountain!
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ragazzi sul sobretta con Marco Confortola e CAI Valfurva
tekking
Lombardia- Trekking sullo Stevio: dal rif. Pizzini al rif. V° Alpini e discesa al rif. Campo
Siamo a Santa Caterina di Valfurva e siamo in procinto di partire per un bellissimo trekking attraverso il Parco Nazionale dello Stelvio.
Saliremo con la jeep sino al Rifugio Pizzini che è' posto a 2706 metri di altitudine, sulla soglia dell’ampio ripiano terminale della Val Cedec (laterale della Valle dei Forni), nello splendido scenario dominato dall' imponente cono del Gran Zebrù, dal monte Cevedale e dal monte Pasquale. Il nome di questa splendida valle, una delle più belle delle alpi valtellinesi, pare nasca da un’errata trascrizione del nome originale, che è Cédè: la pronuncia con la “c” finale, è, dunque, errata, anche se ormai è nell’uso e riportata dalle carte.
La meta della nostra camminata è il rifugio Quinto Alpini (oppure, con nome più completo rifugio Quinto Reggimento Alpini - Bertarelli) nel gruppo Ortles Cevedale, è un rifugio situato su un costone di roccia della Val Zebrù, nel comune di Valfurva (SO) nelle Alpi Retiche, nel cuore del Parco Nazionale dello Stelvio, a 2.877 m s.l.m.
Lo storico rifugio del CAI di Milano, fu edificato nel 1884 per permettere le salite al monte Zebrù (3.740 m), alla Thurweiser (3.652 m), al Gran Zebrù (per la via Suldengrat 3.851 m) e all'Ortles (3.906 m).
Fu intitolato a Guido Bertarelli, alpinista ed comandante degli alpini durante il primo conflitto mondiale.
Ristrutturato molte volte, anche perchè utilizzato delle truppe italiane come avamposto durante la prima guerra mondiale, ora il rifugio offre un caldo ed accogliente servizio bar e ristorante e confortevoli posti letto in camere da 6 a 12 posti per circa 60 persone.