Quad ...Monte Pisanu -Bono
CARNEVALE ESTIVO A BONO...MONTE PISANU
DANZE SCATENATE NEL CARNEVALE ESTIVO A FUNTANA E' CODE A MONTE PISANU, BONO SASSARI
festa partito socialista bono, Monte Pisanu Sassari
Monte Pisano - Bono (SS) Festa del Partito Socialista, lavori presieduti da Pierangelo Masia, consigliere regionale del Partito, Federazione di Sassari.
FESTA A MONTE PISANU
di Federica Scintu e Salvatore Taras
1 Maggio 2007 Monte Pisanu SPI SS
1 maggio, 2007, monte Pisanu gita organizzata dalla SPI Sassari
Conosciamo Il Monte Pisano 2014 Part 2
MARTDì GRASS0 2010 I FEDALS 70.wmv
carnevale 2010, fedales 70 BONO SS
Visita a Bono - 2003/2004 - Video 9
Video realizzato durante la visita a Bono della classe 4G del Liceo Scientifico Statale A. Pacinotti di Cagliari.
Gioca joue inedito
BONO SS: MONTE PISANU.tra un piatto di carne di pecora, tra uno di fele per la partita del cagliari, si festeggia per pietro e franca, e come non farlo con un pezzo che ha fatto la storia di tutte le feste di tutti i tempi e di tutto il mondo. ecco uno spezzone con ottimi primi piani. che roba!!!
Sassari Bono
Bono Sassari in macchina. Neve sulla strada.
Bono sant'Andrìa 30 novembre 2013
A Bono, comune di 3.696 abitanti nella provincia di Sassari, capoluogo della regione storica del Goceano, al limitare della provincia di Nuoro con la quale mantiene rapporti culturali ed economici molto forti, il 30 di novembre si tiene una festa popolare molto sentita: sant'Andrìa. Una festa di antiche tradizioni pagane legata all'antico culto di Dioniso, il dio greco considerato l'inventore della vite, ovvero il romano Bacco dio del vino, chiamato in sardo (in questo luogo) sant'Andrìa. Nella serata e nelle prime ore della notte di tale giorno, i giovani portano per le vie del paese una zucca vuota ed intagliata con le sembianze di un volto umano con all'interno una candela accesa e al grido di: a sant'Andrìa, a sant'Andrìa bussano alle case, dove vengono offerti, ai più giovani, dolci tipici e frutta secca e ai più grandi il vino nuovo appena spillato.
Questo video per dimostrare che Halloween a noi fa un baffo. La tradizione della zucca vuota e dei dolcetto scherzetto da noi esiste da millenni, si perde agli albori della storia, legata alle leggende della mitologia greca.
La colonna sonora di Francesco Guccini e i tenores di Neoneli con Procurad'e moderare barones sa tirannia per ricordare Giovanni Maria Angioy il politico e rivoluzionario al quale Bono diede i natali.
© domenicocabiddu 2013
Coro Sos de Santu Matteu -Bono- (SS) Sardegna IT
Bella la cheres e ricca
quartine tradizionali armonizzate da Franco Carta
Solisti:
Franco Carta
e
Tato Marras
bono ai primi del '900
belle immagini di bono sassari sardegna agli inizi del secolo scorso
occhi di bono.............!!!!!!!!!!!!!!!!!
occhi da orientale. immagini ricordi
Coro Sos de Santu Matteu Bono (SS) Sardegna (IT)
Su Balente
testo Salvatore Nuvoli
solista Franco Carta.
Bono team
une après midi avec le bono team
Antonio Falchi - Pellegrinaggio Bono Sedilo 2016
La devozione per San Costantino è molto sentita in Sardegna, tanto da essere definita la sagra del popolo sardo.
La festa, che ha origini molto antiche, si svolge tutti gli anni dal 5 al 7 Luglio.
Fedeli e pellegrini arrivano, a decine di migliaia, da tutti i centri dell'isola.
Diversi scrittori e storici hanno descritto questa festa come segno di devozione al Santo e non solo per l'Ardia.
Nel secolo XVII, Agostino TOLA sosteneva che la profonda devozione che i Sardi hanno per San Costantino può definirsi nazionalistica.
Molto importante, come documento d'epoca è anche lo scritto che Padre Manzella fece al suo Vescovo nel 1920, che testimoniava le manifestazioni di Fede semplice e forte dei pellegrini che giungevano al Santuario di Sedilo da tutte le parti della Sardegna.
Anche il Canonico Damiano Filia, dopo il suo viaggio a Sedilo nel 1913 descrive i pellegrini che vi giungono ogni anno, sotto la sferza del sole, con un fardello di affanni, di dolore, di melanconia, ma anche con il cuore pieno di speranza nella grazia e nel miracolo, o per sciogliere una promessa giurata nella preghiera.
Don Giovanni Antonio Mura, sacerdote e scrittore di Bono, nel suo libro La tanca fiorita racconta del pellegrinaggio dei suoi compaesani.
La lettura di questo romanzo prima, e quella di un fatto di cronaca risalente al 1933 hanno suscitato in me
l'interesse di saperne di più su questo pellegrinaggio da Bono a Sedilo.
Da poco meno di un secolo, tutti gli anni il 4 Luglio parte da Bono un folto gruppo di pellegrini che,
sfidando il caldo torrido del periodo forse più caldo dell'estate sarda, si dirige verso il Santuario di San Costantino a Sedilo, percorrendo a piedi, in circa 12/14 ore la distanza fra i due paesi che è di circa 40 Chilometri.
Questo pellegrinaggio trae origine da un voto fatto da Pietro Manca durante la Prima Guerra Mondiale
che, in una notte di terribili bombardamenti nella sua trincea, dove erano morti tantissimi suoi conterranei, fece voto a San Costantino che se fosse sopravvissuto alla Guerra sarebbe andato tutti gli anni in pellegrinaggio al santuario di Sedilo per ringraziarlo della Grazia ricevuta.
Altri raccontano che nel 1918 a Bono vi fu un omicidio, del quale vennero indagate 17 persone, e tra esse Pietro Manca, reduce dalla Prima Guerra Mondiale che si dimostrò innocente e che vide in sogno San Costantino che gli disse che lo aspettava al Santuario a Sedilo.
Il raduno dei pellegrini avviene intorno alle 14.00, nel piazzale antistante il cimitero; qui la Signora Pietrina Manca, ultimogenita di Pietro Manca, noto Pedrigheddu si inginocchia davanti al cancello del cimitero e recita una preghiera prima di mettersi in cammino, imitata a turno da tutti i partecipanti.
Inizia quindi la prima parte del percorso fino al bivio per Burgos, dove la Signora Teresa offre il rinfresco a tutti i pellegrini, seguendo la tradizione della madre che faceva lo stesso, fino alla sua scomparsa.
Il cammino prosegue quindi lungo sentieri di campagna fino alla Cantoniera del Tirso prima di arrivare alla località di Bardosu, vicino ad Ottana, dove ci si ferma per una frugale cena nella tenuta del Signor Giuseppe Longu che da sempre è ben felice di ospitare i viandanti.
A Bardosu ci si incontra con i pellegrini provenienti da Bolotana e ci si incammina, di notte lungo la piana del Tirso sino a Noragugume, per poi arrivare finalmente a Sedilo ed al santuario di San Costantino, dove il pellegrinaggio ha termine.
I pellegrini trovano alloggio presso sas cumbessidas ad essi riservate.
Durante il percorso c'è chi prega, chi canta, chi racconta le motivazioni che hanno indotto ad intraprendere il pellegrinaggio... chi per Fede, chi per ringraziare..
Ho conosciuto una Signora che mi ha detto che da dieci anni partecipa al pellegrinaggio.. un anno va per chiedere la Grazia, e l'anno successivo per ringraziare San Costantino.
Alcune Signore anziane raccontavano come anticamente c'era chi percorreva il tragitto in silenzio, con i capelli sciolti in segno di penitenza ed umiltà.
Altre che percorrevano l'ultimo tratto in ginocchio.
Ho sentito il desiderio di documentare e divulgare questo pellegrinaggio sconosciuto ai più…
e di condividere questa esperienza di Fede.
pfm a Perandria (Bono ss)
Dalla sardegna con amore
Laura Bono
Italia 1
Ideato e creato dai ragazzi della cumpa, una giornata assolata di un 1°maggio al monte di Bono (ss)