Monticchio laghi HD
Così appaiono i Laghi di Monticchio a chi ha la fortuna di poterli ammirare dall'alto.
Sorti sul cratere del vulcano spento, il Lago Piccolo e il Lago Grande sono divisi da un ruscello e appaiono come due gemme che di giorno riflettono i bagliori della natura verdeggiante plasmandosi e confondendosi con essa, di notte danno vita a paesaggi di grande suggestione.
Una ricca e florida vegetazione caratterizzata da fitti boschi di faggi, pini, abeti, castagni crea un'incantevole cornice ai laghi di Monticchio e forse per questo che la Brahmea, una farfalla bella quanto rara, individuata dagli esperti solo nel 1961, ha scelto da sempre di vivere nel verde intorno ai laghi.
Due piccole gemme luccicanti, incastonate nel verde intenso del Monte Vulture, uno dei più antichi vulcani dell'Appennino meridionale.
Ma è soprattutto raggiungendo le verdissime sponde, sotto le gallerie di alberi che costeggiano il lago Piccolo, nella leggera brezza che increspa le acque e rende meno torride le giornate d'estate, che ci si accorge di trovarsi accanto ad alcuni tra i gioielli più preziosi di cui si adorna la bella e misteriosa terra lucana.
Dal 1971 la zona è stata dichiarata riserva naturale, per conservare integro l'habitat ideale per la Brahmea.
Le acque minerali di Monticchio sono famose in tutta Italia per la loro purezza, il gusto frizzante assolutamente naturale, le proprietà terapeutiche.
E sulle colline che circondano i Laghi, sul ricco e scuro terreno vulcanico, i vigneti di uve Aglianico preparano il vino generoso che parla della Basilicata e della sua gente in giro per il mondo.
L'Aglianico del Vulture, così come gli oli genuini che qui si producono, è autentico ambasciatore della Basilicata e della sua gastronomia, fin dai tempi del grande poeta latino Quinto Orazio Flacco, che cantò il Vulture nelle sue opere.
Riflessa nelle acque del lago Piccolo, la Badia di S. Michele appare come uno squarcio di candore abbagliante tra gli alberi del bosco e, al viaggiatore non distratto, racconta antiche vicende di uomini, momenti tristi e lieti di una storia secolare.
Gli amanti della natura troveranno in questo splendido scenario l'habitat adatto alle loro esplorazioni e potranno gustare l'acqua leggermente frizzante che sgorga naturalmente dai ruscelli. Una storia che comincia intorno al decimo secolo, con l'arrivo nella zona del Vulture dei monaci Basiliani, che qui insediarono uno dei centri monastici di maggiore rilievo, al punto da destare nei secoli l'interesse di Papi e Imperatori.
Verso la fine del cinquecento, la Badia di S. Michele fu ricevuta in commenda da quel Cardinale Borromeo reso famoso dal Manzoni che ne parla nei suoi Promessi Sposi.
E ancora, spingendosi sull'istmo di terra in mezzo ai laghi, ci si può imbattere nei ruderi del convento di S. Ippolito, fondato dai monaci Benedettini, un documento religioso bizantino di indiscutibile importanza.
Si racconta che tra questi boschi, e anche nella grotta seminascosta dietro l'Abbazia, trovò spesso rifugio Carmine Donatelli, detto Crocco, il brigante di Rionero che, con la sua banda di lealisti borbonici, combatté una disperata battaglia contro i piemontesi negli anni immediatamente successivi all'unificazione dell'Italia.
Qui, è facile imbattersi in cacciatori di emozioni, che si aggirano armati di binocolo e fotocamera, per catturare il volo di un uccello o i colori accesi di una farfalla.
Passeggita a monticchio lago piccolo .... file aggiornato - Walk at small lake In Monticchio ITaly
Alcuni scatti durante una passeggiata intorno al lago piccolo e alla Abbazia di San Michele Arcangelo Gabriele con annesso Museo Naturale
... buona visione ....
Monticchio Laghi, Monte Vulture (Pz) Aerial ShowReel
I Laghi ,
Situati alla falda sud occidentale del Monte Vulture occupano le bocche crateriche dell'antico vulcano. Pur comunicando tra loro, i laghi presentano un diverso colore: il Lago Piccolo ha un colore verdastro mentre il Lago Grande tende al verde oliva.
I laghi, entrambi di forma ellittica, sono separati da un istmo largo 215 m. Il Lago Piccolo ha una superficie di 16 ettari e perimetro di 1800 m, presenta sponde ripide che scendono fino ad una profondità di 38 m. Il Lago Grande con una superficie di 38 ettari e perimetro di 2700 m, occupa una cavità imbutiforme, con bassifondi estesi per gran parte del bacino, che solo a nord si inabissano fino a 36 m.
Il lago piccolo a quota 658 m viene alimentato da sorgenti subacquee, da qui l'acqua defluisce attraverso un ruscello con portata di 57 litri al secondo, nel Lago Grande, a quota 656 m.
Entrambi i laghi hanno la temperatura più elevata dei laghi d'Italia.
Tra le specie vegetali lungo le rive si ricordano roveri e faggi, nelle acque le ninfee.
Fra la fauna ittica di particolare tutela è l'alborella appenninica (Alburnus albidus).
L'Abbazia di San Michele Arcangelo,
Edificio religioso la cui costruzione risale all'VIII secolo d.C., intorno ad una grotta abitata da monaci basiliani. Fu eretta su una grotta scavata nel tufo, nei pressi della quale sono stati ritrovati depositi votivi risalenti al IV-III secolo a.C. L'abbazia passò poi ai benedettini (che la abbandonarono nel 1456), ai cappuccini (che fondarono una biblioteca e un lanificio) e, nel 1782 all'ordine militare costantiniano, che ne fu proprietario fino al 1866. L'intero complesso è costituito da un convento a più piani, una chiesa settecentesca e la cappella di S. Michele. La Grotta dell'Angelo dedicata a S. Michele è adornata da affreschi risalenti alla metà dell'XI secolo ed era il luogo dove si riunivano in preghiera i monaci italo-greci che anticamente abitavano la zona. Da qui è possibile avere un suggestivo panorama dei laghi di Monticchio.
ShowReel Lake Dji Drone
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➡LAGO DI MONTICCHIO:
I laghi, entrambi di forma ellittica, sono separati da un istmo largo 215 m. Il Lago Piccolo ha una superficie di 16 ettari e perimetro di 1800 m, presenta sponde ripide che scendono fino ad una profondità di 38 m. Il Lago Grande con una superficie di 38 ettari e perimetro di 2700 m, occupa una cavità imbutiforme, con bassifondi estesi per gran parte del bacino, che solo a nord si inabissano fino a 36 m.
Il lago piccolo a quota 658 m viene alimentato da sorgenti subacquee, da qui l'acqua defluisce attraverso un ruscello con portata di 57 litri al secondo, nel Lago Grande, a quota 656 m.
Entrambi i laghi hanno la temperatura più elevata dei laghi d'Italia.
➡Abbazia di San Michele Arcangelo
Edificio religioso la cui costruzione risale all'VIII secolo d.C., intorno ad una grotta abitata da monaci basiliani. Fu eretta su una grotta scavata nel tufo, risalenti al IV-III secolo a.C.
I Laghi di Monticchio (PZ) e Abbazia di San Michele Arcangelo. Rionero in Vulture. Basilicata
#LaghiDiMonticchio #RioneroInVulture #SanMicheleArcangelo
I Laghi di Monticchio nascono dalle profondità del vulcano Vulture. I due bacini sembrano quasi appollaiati su quello che, un tempo, era la bocca di un antico cratere vulcanico.
E' come arrivare in un'oasi fuori dal mondo. E' un capolavoro naturalistico attrezzato con aree picnic per trascorrere un weekend in completo riposo.
Da non perdere durante la visita ai laghi è l'abbazia di San Michele Arcangelo che si trova in posizione elevata rispetto ai laghi.
Si intravede subito da ogni sponda del lago sia per la sua mole che per il colore bianco delle pareti che fuoriescono dalla vegetazione.
Il chiostro benedettino è in parte costruito e in parte scavato nella roccia su un antico eremo preesistente.
Entrati dalla porta di accesso principale si inizia già a percepire l'aria di pace e quiete che regna in questo contesto. A pian terreno si trova una sala con alcune ricostruzioni artigianali delle più grandi abbazie d'Italia e d'Europa in scala ridotta.
Proseguendo si salgono dei gradini in pietra per raggiungere la Cappella delle funzioni.
La Chiesa dedicata all'arcangelo Michele si sviluppa in parte nella roccia ed in parte fuori della montagna.
Bellissimo è il panorama che si scorge dalle finestre a strapiombo sul lago. Da non perdere.
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* Le riprese sono di Massimo Iannuzzi - 320.0652319
Dji Mavic Pro e Sony Alpha 7
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Laghi di Monticchio (Basilicata) - Comunicare il Paesaggio
Ogni cosa che puoi immaginare, la natura l'ha già creata
L'associazione culturale Vulcanica presenta il video vincitore del concorso indetto dal Comune di Rionero in Vulture e Piot Area Nord Comunicare il Paesaggio - Idee e proposte per la valorizzazione del patrimonio paesaggistico di Monticchio Laghi.
Credits
Regia e montaggio: Gerardo Sicuro
Direzione della Fotografia: Giovanni Marino
Organizzazione e supervisione: Vincenzo Paolino e Marilù Sacco
Musiche originali: Donato Pitoia
In scena: Gabriele Di Lucchio
Immagini girate a Monticchio Laghi - Basilicata
Ringraziamenti
Comune di Rionero in Vulture - APT Basilicata - Piot Area Nord - Regione Basilicata
- Ass.Arkestra - Sebastiano Lamorte - DigitalPoint1 S.R.L. - Ass. L'Albero -
Info: associazionevulcanica.it | info@associazionevulcanica.it
Da Rionero ai Laghi di Monticchio [Pugliabikers] (02.11.2013)
Benvenuti a RIONERO IN VULTURE ♥ Visitate la LUCANIA ♥
Ai piedi del Monte Vulture, Rionero in Vulture, nella provincia di Potenza, è circondato da un territorio ricco di bellezze naturali, ha dato natali a personaggi illustri ed è uno dei centri dell’Aglianico del Vulture Doc.
La storia dell’esuberante comune di Rionero è legata alle figure del Meridionalista Giustino Fortunato – cui è dedicata la piazza principale del paese che dà il nome anche al palazzo sede di una ricchissima biblioteca – e del brigante Carmine Donatelli detto “Crocco”, entrambi nati in questo ricco comune del Vulture avvolto da un paesaggio collinare con infinite distese di lussureggianti vigneti e secolari uliveti.
Nel comune di Rionero in Vulture rientrano i Laghi di Monticchio, uno più grande, l’altro più piccolo, riconosciuto anche come Riserva Regionale. I due specchi d’acqua sorgono proprio al posto del cratere del Vulture, vulcano ormai spento, in essi si riflette la splendida Abbazia benedettina di San Michele.
Una volta nella principale piazza di Rionero in Vulture si comprende il ruolo determinate avuto in e per il paese dal meridionalista Giustino Fortunato cui sono dedicati lo stesso slargo e il Palazzo che ospita la biblioteca.
Il settecentesco Palazzo Giustino Fortunato, il più importante degli edifici signorili della città, è il cuore culturale di Rionero per il nome che porta, per la figura che ricorda e perché in esso ha sede la ricca biblioteca comunale che custodisce volumi di immenso valore.
Una volta a Rionero in Vulture, per non spezzare il legame con un particolare capitolo del passato della città, merita di essere visitato anche il Museo del Brigantaggio, allestito nell’ex Grancia di Santa Maria degli Angeli, in cui è raccontato un indimenticabile passaggio della storia del comune del Vulture.
Sul lago di Monticchio
Un giro in barca sul lago piccolo all'interno del cratere del monte Vulture sulle note di Rotolando verso Sud dei NEGRITA
Rionero video HD
Piccola cittadina ai piedi di Monte Vulture in provincia di Potenza Abitanti: 13404 (Rioneresi) sorge su un territorio ricco di bellezze naturali, i Laghi di Monticchio, sulle cui rive sorge l'Abbazia di S. Michele e nella piazza principale c'è il Palazzo Fortunato che ospita una ricca biblioteca e alcuni reperti archeologici tra cui una statuetta di Afrodite del I sec. d.C, in quest'area, caratterizzata da piccole grotte sotterranee chiamate facli, si rifugiavano i briganti. Distrutta dal terremoto del 1694, fu in seguito quasi completamente ricostruita.
La sua tradizione storica è legata ai nomi di Giustino Fortunato, che si occupò attivamente della Questione Meridionale, e a quello del brigante Crocco.
Tra i vari percorsi culturali, particolare interesse artistico suscitano la Chiesa Madre riccamente decorata in stile barocco e la Chiesa gotica di S. Antonio che conserva opere del 1700.Situata su due collinette a sud-est del Vulture, che fa da sfondo al suo panorama, Rionero è un comodo accesso al monte e base di escursioni nella zona. Ha un territorio interamente montuoso e collinare trovandosi sulle falde orientali del monte a 645 metri sul livello del mare. Il suo territorio si estende per 53,1 kmq ed i suoi abitanti, divisi tra il centro abito e le frazioni di Monticchio Bagni e Monticchio Sgarroni, sono circa 14.000.
L'abitato originario si sviluppa su due collinette a 656 slm, con i rioni Costa e Piano delle Cantine o Calvario, insieme al primo nucleo abitato del rione dei Morti. Il suo paesaggio è vario e accogliente con una ricca vegetazione di vigneti oliveti e folti boschi. La fertilità dei terreni e la loro favorevole esposizione, hanno consentito lo sviluppo della viticoltura e dei castagneti da frutto. La quasi totalità del vino rosso prodotto in Basilicata è ottenuta con uve del vitigno Aglianico dal quale si ricava il rinomato Aglianico del Vulture vino riconosciuto d.o.c.
Rilevante anche la presenza degli oliveti che forniscono un prodotto di ottima qualità dovuta alla natura vulcanica del terreno, e alla circolazione d'acque sotterranee che sgorgano in sorgenti di acque minerali che alimentano stabilimenti d'imbottigliamento, nella zona.
Nel 1700, la popolazione crebbe fino a contare 9.000 abitanti, fino a divenire verso la fine del secolo, uno dei centri più importanti del Vulture. Fra il 1740 ed il 1800 furono costruiti i palazzi signorili dei Corona, Granata, Rotondo, Giannattasio, Catenacci, Fortunato e Catena; che portarono ad una notevole trasformazione urbanistica con considerevoli sostituzioni edilizie, sia dai ceti abbienti sia dalle classi più povere. Nel 1811, per decreto di Gioacchino Murat, Rionero fu elevata a Comune autonomo. Nel 1860, la città fu al centro dei moti briganteschi; qui si organizzò una delle bande dei briganti comandata dal leggendario generale Carmine Crocco detto Donatelli, nativo di Rionero, il quale fece arruolare nella sua compagnia molti contadini, rendendo la resistenza antiunitaria, una ribellione di classe. Nel 1943, Rionero fu teatro di una feroce rappresaglia nazi-fascista: 16 rioneresi furono trucidati dai tedeschi in ritirata ed altri due morirono nell'assalto ai magazzini dei viveri. Una stele eretta sul luogo dell'eccidio ne ricorda la tragedia per la quale la città di Rionero ha ottenuto la Medaglia d'Argento al Merito Civile.
La vivace cittadina è posta su due collinette che degradano entrambe verso il centro, ove si trovano la piazza principale e i giardini pubblici.
Il monte Vulture, con le sue sette cime, fa da sfondo al passaggio. Nel 1533, nel luogo quasi disabitato, si trasferì una colonia di albanesi, immigrati a Melfi nel 1464.
Come casale di Atella ne seguì il passaggio da un feudatario all'altro fino ai Caracciolo, principi di Torella. Il disboscamento delle pendici del Vulture, il dissodamento e la coltivazione dei relativi terreni, determinarono il rapido accrescimento della popolazione di Rionero che passò dai 500 abitanti (fine '600) ai 3.000 del 1735, fino ai 9.000 del 1752.
Negli ultimi anni la città si è enormemente ampliata occupando interamente le due colline e la vallata che le unisce.
Interessanti alcuni palazzi con portali del '700 fra cui quello dei Fortunato, dei Granata e dei Pierro.
MONTICCHIO
Immersi in uno splendido scenario verdeggiante, ad un'altezza di circa 660 m, si distendono i due laghi di Monticchio, che occupano quello che in epoche remote costituiva il principale cratere del vulcano.
????LAGHI DI MONTICCHIO ⛰ DRONE CINEMATIC VIDEO
Nell’incantevole scenario del Vulture, in un verdeggiante spazio naturale, si inseriscono i due Laghi di Monticchio, uno più grande, l’altro più piccolo e Riserva Regionale.
I due specchi d’acqua sorgono proprio al posto del cratere del Vulture, vulcano ormai spento, e in essi si riflette la splendida Abbazia benedettina di San Michele, mentre solo in queste acque galleggiano i fiori della ninfea alba.
Costruita sui fianchi dell’antico cratere, l’abbazia, insieme ai resti del complesso di Sant’Ippolito, è la testimonianza tangibile della presenza di ordini monastici nel territorio del Vulture, né sfuggono agli occhi più attenti gli affreschi risalenti alla metà dell’XI secolo.
L’Abbazia di San Michele è anche sede del Museo di storia naturale del Vulture che propone sette tappe (il cammino dell’uomo del Vulture; la via di fauna; la via di flora; la via di gea; laboratori e mostre temporanee; gli habitat e le collezioni; la culla della rara falena “Bramea”) di un percorso che va dall’Homo Erectus di Atella fino ai giorni nostri, alla conoscenza degli insediamenti urbani dell’area e all’esplorazione del mondo vegetale e animale.
Gli appassionati di trekking a piedi e a cavallo, ma anche di percorsi in bici, possono soddisfare in pieno le proprie emozioni in questo paradiso ricco di boschi, coste verdeggianti, altopiani sconfinati e sentieri che conducono verso paesaggi da fiaba.by basilicataturistica.it
Il bellissimo lago grande di monticchio - The beautiful big lake of monticchio
Il bellissimo lago grande di monticchio - The beautiful big lake of monticchio
Laghi di Monticchio.Basilicata.Italia.
Monticchio 0001
Laghi di Monticchio e abbazia di San Michele
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Sagra della polenta e inaugurazione centro civico comunale
Museo di Storia Naturale del Vulture Monticchio (Rionero, Pz) - Abbazia di S. Michele
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Gita sul lago di monticchio
Monticchio
Un piccolo assaggio del viaggio verso i Laghi di Monticchio...
Atella e Monticchio alla scoperta del patrimonio sconosciuto
LA TERRA DI ATELLA nell'anno 1642 a'14 GIUGNO
Ricostruzione STORICA di Atella (PZ) del XVII Secolo,
tratto da un documento storico del Tavolario Tanga . . .
Adagiato in una valle alle pendici del monte Vulture,in provincia di Potenza, sorge il delizioso borgo medievale di Atella, ricco di storia, cultura e tradizioni tutto da scoprire.