CIRO MENOTTI. LA VITA, I LUOGHI E LE IDEE
Documentario a cura di Cristina Provenzano e Marco Amendola, produzione Pongofilms.it del 2011, con il patrocinio del Comitato 150 Modena, 150° Anniversario Unità d'Italia, con il contributo dei Comuni di Modena, Carpi e Fiorano Modenese
CARPI PALAZZO dei PIO Museo della Città + CAPPELLA dei PIO + monumento dei CAMPI DI CONCENTRAMENTO
Il Museo della Città espone, razionalizzandolo nel filo cronologico della storia di Carpi, il patrimonio artistico e artigianale del vecchio Museo civico fondato nel 1898. Quell’istituto, in pieno clima positivista, aveva raccolto nelle sue collezioni, oltre a opere d’arte, tutto ciò che esprimesse l’attività e l’ingegno dell’uomo nei secoli della vita di Carpi. Dalle produzioni ceramiche alle terrecotte, dalle scagliole ai cimeli risorgimentali, passando per volumi a stampa e dcoumenti, ma anche frammenti architettonici e decorativi della città, si arriva a macchinari, attrezzi e documentazione multimediale della attività agricola, quindi della produzione del truciolo fino alla più recente attività imprenditoriale del tessile abbigliamento. Una parte rilevante dei quasi venti mila pezzi presenti è costituita dalle donazioni di collezioni private, tra le quali meritano di essere citate per la loro importanza e specificità quelle di Pietro Foresti, Lando Degoli e Carlo Contini.
Il periodo della signoria dei Pio segna una profonda trasformazione di Carpi sia dal punto di vista urbanistico che economico e culturale. I materiali esposti nella loggia settentrionale del Museo della Città sviluppano alcuni temi espressi dalle opere della collezione museale databili tra il Duecento - prima quindi della signoria dei Pio - e i primi anni del Cinquecento, intorno al 1520-1530, quando Alberto III Pio perse Carpi.I temi sviluppati nelle isole tematiche del Museo sono:
- le maestranze tra Trecento e Quattrocento
- architettura e urbanistica
- i Pio di Savoia
- Carpi rinascimentale sotto Alberto III Pio
- Aldo Manuzio e la cultura umanistica a Carpi.
La produzione artistica del periodo di dominazione estense a Carpi (1527-1859) è caratterizzato nei primi due secoli dalla realizzazione dei paliotti in scagliola.
Si tratta delle tavole che erano collocate sul fronte dell'altare, che a partire dal Seicento, in pieno Barocco, sviluppano in Italia motivi decorativi monocromi provenienti dagli antichi pallia (drappi, da cui il nome paliotti) che addobbavano gli altari delle chiese.
La scagliola carpigiana, inventata da Guido Fassi, si diffonde dai primi anni del Seicento a tutto il Settecento con una sua forma caratteristica perimpasto e modelli decorativi. In città nascono botteghe che ben presto escono dalla produzione sacra per creare veri e propri oggetti d'arte e d'uso: quadretti, tavoli, elementi d'arredo, numeri civici.
Uno dei nuclei principali del Museo originario di Carpi è costituito dai cimeli risorgimentali (armi, onoreficenze, divise, documenti) appartenuti a personaggi di origine locale che hanno avuto un ruolo nelle vicende locali e nazionali che hanno portato all'Unità d'Italia.
Si tratta di tre figure in particolare: Ciro Menotti, fucilato durante i moti del 1831 a Modena, Manfredo Fanti, generale dell'esercito sabaudo e Ministro del Regno, Antonio Gandolfi, militare di carriera nell'esercito.
MONUMENTI DI MODENA
Monumenti di Modena
1 Gli DEI all'ACCADEMIA
2 L'ARA della Liberta'
3 L'ARA dei piloti
4 Saturno
5 Bonissima
6 Caduti sul Lavoro
7 Ai Carabinieri
8 Ciro Menotti
9 In vino veritas
10 Omaggio al Duca
11 Omaggio al Duca 1
12 Fanciulla con cesto di frutta
13 Enzo Ferrari
14 Telesforo Fini
15 Fontana dei due fiumi
16 Fontana San Francesco
17 Fontana della Ninfa
18 Fonte Moreali
19 Fonte d'Abisso
20 Il Frullino
21 I Garibaldini
22 Goldoni
23 Grappolo d'uva
24 Il Cavallo
25 Il putto e l'oca
26 Kimera
27 La rovesciata
28 Poletti
29 Martiri Foibe
30 Mazzini
31 Migranti
32 Ai caduti
33 Muratori
34 Nicola Fabrizi
35 Alla Resistenza
36 Pavarotti
37 Pentetorri
38 Perseus
39 Preda ringadora
40 A Setti e all'Aviazione
41 San Barnaba
42 San Geminiano
43 Tassoni
44 Vittorio Emanuela II
Piazza Roma e Accademia Militare di Modena
La centralissima Piazza Roma ospita il grandioso Palazzo Ducale di Modena, Corte Estense tra Seicento e Ottocento divenuta, dopo l’unità d’Italia, sede della prestigiosa Accademia Militare di Modena.
L’edificio è uno dei più importanti palazzi principeschi del Seicento, edificato a partire dal 1634 sul sito dell’antico castello estense. I lavori, in un primo momento affidati all’architetto Gaspare Vigarani, furono in seguito portati avanti da Bartolomeo Avanzini sotto la supervisione di Gian Lorenzo Bernini. Dal portale d’ingresso si accede all’elegante Cortile d’onore, sede delle cerimonie militari. Nel Palazzo ha sede il Museo Storico dell’Accademia.
La piazza ospita il Monumento a Ciro Menotti del 1879, realizzato da Cesare Sighinolfi in memoria del patriota che nel 1831organizzò a Modena un’insurrezione liberale. L’uomo stringe a sé la bandiera, con lo sguardo rivolto alle finestre del Palazzo nel quale il duca Francesco IV firmò la sua condanna a morte.
videopromo Film 150°Anniversario Unità D'Italia
mostre,musei,monumenti risorgimentali,la banda cittadina,i cadetti con migliaia di cittadini riversati nel Centro Storico per l'Alzabandiera dei 150 Anni dell'Unità D'Italia in una Modena Tricolore.
Piazza Roma - Uno spazio pubblico restituito alla città e alla sua storia
Il recupero di piazza Roma e la sua pedonalizzazione sono oggi una componente fondamentale per la valorizzazione del centro storico e del patrimonio culturale cittadino. Piazza Roma è uno spazio pubblico restituito alla città e alla sua storia. Liberata per buona parte dalle auto, la piazza riqualificata restituisce solennità al Palazzo Ducale, è destinata a ospitare eventi e iniziative e mira a essere nuovamente uno spazio vissuto e di ritrovo per i cittadini.
A cura di Citta' di Modena, il comune di Modena sui social Network
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Modena 16 gennaio 2011 : I Borbone e la volontà federalista del Sud
Nel video la parte iniziale dell'intervento di Natale Cuccurese : I Borbone e la volontà federalista del Sud
Francesco V d'Austria-Este e gli altri - L'idea del federalismo nell'Ottocento -
Terra e Identità e il Centro Studi sul Risorgimento e sugli Stati Preunitari:
Domenica 16 Gennaio alle ore 16.00
in p.tta Redecocca 1 a Modena
Francesco V d'Austria-Este e gli altri
L'idea del federalismo nell'Ottocento
Sono intervenuti:
Paolo Rodolfo Carraro: Il progetto giovanile di Francesco V d'Austria-Este per una confederazione italiana
Elena Bianchini Braglia: Carlo Cattaneo e il fallimento del federalismo repubblicano
Natale Cuccurese: I Borbone e la volontà federalista del Sud
Moderatore: Luca Tadolini del Centro Studi sul Risorgimento e sugli Stati Preunitari
Viaggio sull'Alè Autodromo - II parte
20 febbraio 2009. Si riparte dal capolinea ripercorrendo via Malavolti e via Santa Caterina, poi si gira a destra entrando in via Mar Tirreno. Si passa l'incrocio con via Nonantolana e si procede lungo via Monte Cimone, costellata di dossi artificiali, nel quartiere di Torrenova. Si gira a sinistra all'incrocio, passando in via di Albareto, e si traversa poi l'incrocio con via Nonantolana, proseguendo lungo viale Ciro Menotti: si sovrappassano la ferrovia Modena-Sassuolo e la Milano-Bologna, e lungo la discesa costeggiamo gli stabilimenti della Maserati. Si arriva alla rotatoria di via Paolo Ferrari e si va a destra per questa via; poi si gira a sinistra in via Soli e ancora a destra in via Piave, costeggiando il lato nord del Tempio Monumentale ai caduti della Grande Guerra, e si giunge in piazzale Natale Bruni: si passa la rotatoria e si viaggia ora per viale Crispi e viale Monte Kosica, voltando infine a destra in via Galvani e arrivando in piazza Dante, al capolinea della Stazione FS.
Il percorso della navetta MARI - 1
Modena, 28 maggio 2008. Il piccolo autobus 44 (TCC 635N Cacciamali) è impegnato sulla linea della navetta MARI, cosí denominata perché transita in una zona del quartiere della Crocetta le cui strade hanno i nomi dei mari che bagnano l'Italia. Si parte da piazza Dante, di fronte alla Stazione FS, e si esce su viale Monte Kosica per via Galvani, piegando poi a destra seguendo viale Crispi e fermandocisi alla rotatoria di piazzale Natale Bruni, dominata dal Tempio Monumentale ai caduti della Grande Guerra. Si percorre viale Caduti in Guerra e, dopo aver sorpassato un busotto ad una fermata, si gira a sinistra per via Ricci, traversando viale Reiter ad una rotatoria ancora da ultimare; dopo il semaforo, ci s'immette a sinistra su viale Ciro Menotti, accodandocisi al semaforo successivo.
Dalla Stazione FS a via Repubblica di Montefiorino - 1
1 ottobre 2008. Si riparte dalla Stazione FS, uscendo per via Galvani, e si passa a sinistra in viale Monte Kosica, seguendo la strada che piega a destra in viale Crispi. Si arriva alla rotatoria di piazzale Natale Bruni, dominata dal Tempio Monumentale ai Caduti della Grande Guerra, e si supera il cavalcavia della Sacca, giungendo alla rotatoria del Canaletto. Si gira a sinistra in via Attiraglio e, aspettando di potersi immettere sulla via Nonantolana, transita un ETR 500 diretto verso Bologna. Si percorre il primissimo tratto della Nonantolana, fin quasi al semaforo dell'incrocio con viale Ciro Menotti e la via di Albareto, ove termina il video.
Qui il seguito: