Jesi, Monumento a Federico II Hohenstaufen di Svevia the manortiz' great-grandfather
Il MONUMENTO
L’idea di erigere un monumento a Federico II è nata da una semplice constatazione.
Nella Città Natale del grande Imperatore svevo non esisteva un’opera pubblica che lo ricordasse ad eccezione del grande sipario al Teatro Pergolesi, realizzato nel1850 dall’Artista Luigi Mancini per conto dei Condomini del Teatro, all’epoca denominato della Concordia.
Partendo da tale constatazione e dalla esigenza di ricordare la figura e l’opera dell’Imperatore che aveva definito Jesi come la sua “Betlemme”, l’Avv. Gino Borgiani dette vita ad un Comitato Italo – Germanico per l’erezione nella Città di Jesi di un monumento celebrativo non solo della figura storica di Federico II, ma anche del messaggio culturale, sociale e politico di cui è stato portatore.
Purtroppo l’avvocato Gino Borgiani che, nel frattempo, aveva dato vita alla Fondazione Federico II, non potè assistere, per la Sua prematura scomparsa, alla inaugurazione del monumento avvenuta il 9 dicembre 1995 a chiusura delle celebrazioni jesine dell’VIII centenario della nascita di Federico II.
Benedetto Robazza - Jesi (AN) - monumento di Federico II
Jesi (AN) - 22 settembre 2018 - Cerimonia di inaugurazione della nuova collocazione della statua di Federico II del M° Benedetto Robazza e del M° Hermann Schwahn.
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A Jesi si realizzerà il “Museo Federico II”
Questa mattina presso l’Hotel Federico II di Jesi, è stata apposta la firma alla Convenzione tra la Fondazione Federico II Stupor Mundi e la Fondazione Marche per il finanziamento della realizzazione del “Museo Federico II” dedicato all’imperatore Federico II di Hohenstaufen
Federico II imperatore saggio
Nasce a Jesi Federico II, imperatore del Sacro Romano Impero. Conosciuto con l’appellativo di “meraviglia del mondo” e “fanciullo di Puglia”, Federico e’ dotato di una personalità poliedrica e il suo regno è caratterizzato da una brillante attività legislativa e di innovazione tecnologica e culturale. Muore a Fiorentino di Puglia nel 1250.
Rai Storia
1000 VISI 1000 VOCI - Federico II M.Santini M.Socci
I.C.S. FEDERICO II - Jesi
1000 visi 1000 voci
musica: marco santini
testo: maurizio socci
audio: paolo principi
video: daniele donati
§.1/- (anniversari nascita 1194 & PRIMati) 26 dicembre Jesi: Federico II imperatore & medioevo
dicembre, iL Mese & La Storia
- Civismo & ATO
26 dicembre 1194: Federico II
§.1/- (anniversari nascita 1194) ** 26 dicembre ** Jesi (Ancona): Federico II imperatore medioevale
§.2/- (anniversari nascita 1194) ** 26 dicembre ** Jesi (Ancona): Federico II imperatore medioevale
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:raistoria: 1194 - 26 dicembre 1194: Federico II imperatore saggio
- 26/12/1194 - Nasce a Jesi Federico II, imperatore del Sacro Romano Impero. Conosciuto con l’appellativo di “meraviglia del mondo” e “fanciullo di Puglia”, Federico e’ dotato di una personalità poliedrica e il suo regno è caratterizzato da una brillante attività legislativa e di innovazione tecnologica e culturale. ... Leggi tutto
== enciclopedie ==
:wp-it: Jesi
Jesi è un comune italiano di 40 232 abitanti della provincia di Ancona, nelle Marche.
Posizionato lungo il medio corso del fiume Esino, è il centro più importante dell'intera Vallesina, un bacino demografico di 120 000 abitanti circa.
Insieme ai Castelli di Jesi (comuni di Belvedere Ostrense, Castelbellino, Castelplanio, Cupramontana, Maiolati Spontini, Mergo, Monsano, Montecarotto, Monte Roberto, Morro d'Alba, Poggio San Marcello, Rosora, San Marcello, San Paolo di Jesi, Santa Maria Nuova, Serra de' Conti, Serra San Quirico, Staffolo) fa parte di un'area di circa 93 000 abitanti.
È una città di antiche e importanti tradizioni industriali che le sono valse, sin dalla fine dell'Ottocento, l'appellativo di Milano delle Marche.
A testimonianza del suo glorioso passato storico, che nel XII secolo l'ha vista anche piccola capitale della Respublica Aesina, conserva un centro storico con interessanti monumenti, ancora circondato da una cinta muraria del XV secolo pressoché intatta. Sin dall'epoca medievale è uno dei centri più importanti e attivi della regione.
È la terza città più popolosa della provincia di Ancona dopo Ancona e Senigallia.
(...)
Il 26 dicembre 1194 nacque, in una tenda imperiale nella piazza centrale della città, l'antico Foro romano, l'imperatore Federico II, che donerà a Jesi il titolo di Città Regia che sanciva importanti diritti di piena autonomia, ampi privilegi sul dominio del Contado e libertà comunali che la Chiesa, con il suo alterno dominio, poté più abrogare. Jesi passò così definitivamente alla fazione ghibellina e le sue fortune politiche saranno legate per anni a quelle di Federico II e dei suoi figli Enzo e Manfredi con l'ottenimento di privilegi imperiali seguiti da inevitabili scomuniche ecclesiastiche.
(...)
:wp-it: Federico II di Svevia - Wikipedia
Federico Ruggero Costantino di Hohenstaufen (Jesi, 26 dicembre 1194 – Fiorentino di Puglia, 13 dicembre 1250) è stato re di Sicilia (come Federico I, dal 1198 al 1250), Duca di Svevia (come Federico VII, dal 1212 al 1216), Re dei Romani (dal 1212) e poi Imperatore del Sacro Romano Impero (come Federico II, eletto nel 1211, incoronato dapprima ad Aquisgrana nel 1215 e, successivamente, a Roma dal papa nel 1220) e re di Gerusalemme (dal 1225 per matrimonio, autoincoronatosi nella stessa Gerusalemme nel 1229).
Apparteneva alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen e fu l'ultimo sovrano a regnare in Sicilia ad appartenere a tale dinastia.
Discendeva per parte di madre dai normanni di Altavilla (Hauteville in francese), conquistatori di Sicilia e fondatori del suddetto Regno di Sicilia.
Conosciuto con gli appellativi stupor mundi (meraviglia o stupore del mondo) o puer Apuliae (fanciullo di Puglia), Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l'attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male.
Federico II imperatore nell'Enciclopedia Treccani
treccani.it/enciclopedia/federico-ii-imperatore/
Federico II imperatore. - Figlio (Iesi 1194 - Castel Fiorentino, presso San Severo, Puglia, 1250) dell'imperatore Enrico VI e di Costanza d'Altavilla, fu posto, dopo la morte del padre e poi della madre, nel 1198, in seguito alle disposizioni testamentarie di quest'ultima, sotto la tutela di papa Innocenzo III. Incoronato re di ...
Federico II di Svevia in Enciclopedia dei ragazzi - Treccani
treccani.it/enciclopedia/federico-ii-di-svevia_%28Enciclopedia-dei-ragazzi%29/
Federico nacque il 26 dicembre 1194 a Jesi, nelle Marche, dall'imperatore Enrico VI di Svevia e da Costanza d'Altavilla. Attorno al giovane erede, rimasto orfano di padre a tre anni e di madre a soli quattro, si scatenarono da subito insidiose manovre: chi controllava Federico, infatti, governava sul Regno di Sicilia.
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Jesi turistica, un nuovo sito ed un magazine per una città da amare
Presentati a Palazzo Pianetti turismojesi.it e JesiScopre, numero unico della nuova rivista dedicata al turismo. La Nautes Spa per lo sviluppo del sito e lo studio grafico Toni di Grigio per il magazine hanno affiancato il lavoro redazionale di composizione di testi ed immagini svolto dal personale dell'Ufficio Turismo del Comune di Jesi, una città che valorizza la sua vocazione di città d'arte, capitale del Verdicchio, patria di Federico II e Pergolesi, fra tesori storico-artistici e patrimonio enogastronomico.
Jesi,Città regia in HD 1080 (manortiz)
Il 4 giugno 1497 il Consiglio Generale del Comune di Jesi delibera di
far scolpire un leone in marmo da collocare sulla facciata del nuovo palazzo
pubblico quale emblema della città'.
Il giorno 8 dello stesso mese viene stipulato un contratto fra il Comune
e i maestri Michele da Milano e suo figlio Alvise, con il quale questi si
impegnano a scolpire su pietra d'Istria, bianca, della migliore qualità, lo
stemma della città, secondo il disegno loro consegnato, da collocarsi sulla
facciata del nuovo palazzo
Il 25 maggio 1498 il lavoro risulta effettuato e gli scultori presentano
il conto alla Comunità di Jesi - Da quel giorno sulla facciata del palazzo della Signoria di Jesi, progettato
da Francesco di Giorgio Martini, è collocata una pregevole edicola con
lo stemma della città (un leone incoronato) scolpita dai due artisti milanesi
probabilmente su disegno dello stesso Francesco di Giorgio.
Alla base dell'edicola figura questa iscrizione
AESIS REX DEDIT - FED. IMP. CORONAVIT - RES. P
- ALEX VI PONT. - INSTAURAVIT
che tradotta suona così: Il Re Esio lo diede [alludendo al leone], Federico
imperatore incoronollo, la Repubblica [jesinal, essendo pontefice
Alessandro VI, lo pose.
Federicus imperator coronavit
Il verbo coronavit non vuol significare che Federico ha concesso un titolo, ma sta solo ad indicare, secondo me, che Federico nascendo a Jesi rende la città una città regale, ovvero che la nascita di Federico, essa sola e di per sé, fa di Jesi una città regia. In altri termini non c'è bisogno di una concessione, ma il fatto stesso della nascita di un Re, e di quale Re, fa di Jesi una città regale. D'altro canto nessun sovrano avrebbe potuto concedere un titolo di regia a una sua città perché per lui tutte le città del regno sono regie, cioè sue. I privilegi che i re concedono alle loro città sono di ben altro genere: esenzioni fiscali, confini giurisdizionali, dominio sui paesi del contado, autonomie più o meno estese, libera scelta dei propri amministratori, entità e limiti nell'amministrazione della giustizia. Quindi non c'era alcun bisogno di ricercare il documento di una concessione, che non esiste, e neanche da parte dell'amministrazione comunale di chiedere l'approvazione del titolo alla Consulta Araldica.
Raffaele Molinelli, Jesi città regia, Affinità Elettive Edizioni , Ancona 2004
Jesi d'estate: fra arte, musica e Verdicchio la città dei turisti
Dalla Pinacoteca Civica al Palazzo della Signoria, dai vicoli del centro storico al Teatro Pergolesi, turisti alla scoperta della città d'estate.
BORGHI MARCHE San Severino Cingoli Jesi
Gita con Petroniana di Bologna il 9 ed il 10 marzo 2019
Due giorni straordinari e indimenticabili grazie alla nostra Guida Stefano D'Amico
9 Marzo San Severino Marche è un piccolo gioiello da scoprire.Vanta testimonianze archeologiche, artistiche e monumentali di notevole importanza che vanno dal periodo piceno all’Ottocento. Incontriamo la guida e saliamo al Monte Nero, da dove si gode di una splendida panoramica della città con la sua formidabile cinta muraria poi discesa verso il centro medievale con soste per visitare il Museo Archeologico Moretti, per la bellissima collezione del periodo piceno e il Duomo Vecchio caratterizzato dalla bella facciata gotica e dalla torre campanaria. Si prosegue poi con la visita della parte rinascimentale facendo una puntata alla Pinacoteca Tacchi Venturini, dove sono esposti importanti opere di pittura marchigiana con opere di Crivelli, Paolo Veneziano e Pinturicchio, la Piazza del Popolo, circondata da eleganti edifici, il Palazzo Comunale e il Palazzo dei Governatori con il suo Orologio, oltre alle principali chiese: la chiesa di Santa Maria della Misericordia, con i dipinti del Pomarancio, il Duomo Nuovo dal bel portale gotico e altro ancora. Nel pomeriggio ripresa del viaggio verso Cingoli, cittadina definita il Balcone delle Marche, per la sua suggestiva e incredibile posizione panoramica. Sosta al punto panoramico e passeggiata lungo il corso principale sul quale si affacciano tanti palazzi nobiliari e puntata al Palazzo Comunale, per ammirare fra i tanti capolavori la Pala della Madonna del Rosario, opera del Lotto. Uscendo dalla cittadina si può visitare la chiesa romanica di San Esuperanzio, una delle più belle chiese romaniche della regione.
Prima di raggiungere Jesi, visita all’Abbazia di Sant’Urbano, che risale al X secolo ed è una delle più suggestive del romanico marchigiano. Bellissimi e particolari sono la suddivisione degli spazi interni e alcuni capitelli con scene zoomorfe. Un luogo che ha affascinato molti di noi.
10 Marzo, domenica: JESI
Jesi, città marchigiana, scrigno di storia, arte e cultura, che sorge tra dolci colline. Le sue origini sono antiche: dal 247 a.C. divenne colonia romana, nel 1194 vide nascere Federico II di Svevia e nel 1710 vi nacque il compositore Giovanni Pergolesi.
Circondata da una cinta muraria fra le meglio conservate della regione ha titolo di “Città esemplare” Unesco per la capacità di preservare un patrimonio secolare architettonico, artistico e culturale altamente suggestivo. Incontro con la guida e inizio delle visite con Piazza Federico II, già piazza del mercato, dove nel 1194 nacque da Costanza d’Altavilla l’imperatore Federico II di Svevia, “Stupor Mundi”, il Palazzo della Signoria, tra le più belle architetture del Rinascimento delle Marche, che conserva al suo interno una straordinaria biblioteca storica, il settecentesco Teatro Pergolesi, dedicato al celebre compositore jesino Giovanni Battista Pergolesi e splendido esempio di architettura mondana del XVIII, Palazzo Pianetti, uno dei principali esempi di rococò marchigiano e italiano, con la sua galleria degli stucchi lunga 76 metri. All’interno del palazzo sono stati allestiti due musei, quello archeologico che mostra le vestigia dell’epoca romana di Jesi e la Pinacoteca con alcuni massimi capolavori di Lorenzo Lotto nelle Marche, come la Pala di Santa Lucia e altre ancora. Nel pomeriggio una sosta per visitare la Rocca Roveresca di Senigallia. Costruita intorno a una prima fortificazione romana, la rocca divenne il perno del sistema difensivo nel XIV quando la città torno alla chiesa per opera del cardinale Albornoz. L’attuale edificio si deve a Giovanni della Rovere che trasformò la struttura in una delle più eleganti fortificazioni marchigiane.
La presenza di persone con abiti d'epoca ha reso questa visita ancor più straordinaria.
Adattamento testo dal programma di viaggio Petroniana Bologna.
Sono Federico Von Hohenstaufen, il tuo imperatore
GUELFI BOIA
SOLO NOIA
L'INFERNO DI ROBAZZA A FIRENZE 2 agosto 2013
A Santa Croce la monumentale opera dello scultore romano Benedetto Robazza in coincidenza con il Tutto Dante di Roberto Benigni
Vieni a Jesi
Video sulla città di Jesi
Enrico VI di Svevia
videolezione scolastica di Luigi Gaudio. Altro materiale didattico dell'autore su e Cerca altre videolezioni professionali di Luigi Gaudio su Newsletter con aggiornamenti all'indirizzo
Jesi : Chiesa di San Nicolò
La chiesa di San Nicolò è l'edificio più antico della città di Jesi, documentato fin dal XII sec.
Le originali forme romaniche vennero rimaneggiate nel XIV sec. con l'aggiunta di elementi gotici.
L'interno, a tre navate absidate, presenta una prevalenza di volte a crociera sostenute da pilastri compositi; rimandano invece a forme romaniche le navate laterali introdotte da archi a tutto sesto. Degli affreschi realizzati nella prima metà del XVI sec. non rimangono in loco che poche, illeggibili, tracce. Da San Nicolò proviene tra l'altro l'affresco di Pietro da Rimini raffigurante San Francesco (1333), oggi conservato alla Galleria Nazionale di Urbino, e L'Icona del Sangue Giusto, oggi conservata presso la chiesa di San Giovanni Battista.
Particolarmente originale è la decorazione esterna del complesso absidale che presenta una successione di archetti pensili a goccia. Di estrema semplicità è la facciata a due spioventi al cui centro si apre un portale ad arco senese in marmo policromo e ghiera in laterizio a spina.
L' edificio, oggi di propietà de PP. Carmelitani , è aperto in occasione di mostre e convegni.
Federico II Stupor Mundi
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Popolarmente conosciuto con l'appellativo stupor mundi (meraviglia del mondo) fu Sacro Romano Imperatore dal 1220 al 1250. Appartenente alla nobile famiglia sveva degli Hohenstaufen, fu inoltre re di Germania, re d'Italia, re di Borgogna, re di Gerusalemme e, col nome di Federico I, Re di Sicilia dal 1198 al 1250.
Federico II era dotato di una personalità poliedrica e affascinante che, fin dalla sua epoca, ha polarizzato l'attenzione degli storici e del popolo, producendo anche una lunga serie di miti e leggende popolari, nel bene e nel male.
Il suo regno fu principalmente caratterizzato da una forte attività legislativa e di innovazione tecnologica e culturale, volte ad unificare le terre ed i popoli, fortemente contrastata dalla Chiesa. Egli stesso apprezzabile letterato, fu convinto protettore di artisti e studiosi. La sua corte fu luogo di incontro fra le culture greca, latina, araba ed ebraica.
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The might of the Hohenstaufen
The first commissioned video I do (also driven by the pleasant awareness of the generalized interest in the subject), introducing in an unavoidably broad perspective the history of the Hohenstaufen dinasty. A family that has changed the nature of Europe forever and which is remembered as one of the most dramatically fascinating and romantically mythologized of all times.
As the title suggests I focused chiefly on the not-modest attempt to give a historical dimension of the power of the Hohenstaufen dynasty during its existance and especially comparing its strengths of the family at the time of Frederick I Barbarossa with those at the time of his grandson Frederick II. The discourse, however, is divided into several rivulets, also touching other figures of the family (Frederick I and Frederick II dukes of Swabia, Conrad III, Philip of Swabia, Henry VI, Manfred of Sicily and finally Conradin of Swabia).
Particular attention was also given in accompanying the story of the Hohenstaufen to that of the major political, social and institutional developments of the kingdoms of Germany, Italy and Sicily as well as the one of the international political scene to better understand the challenges that the sovereigns of the Swabian dynasty had to face in their long and troubled role of universal sovereigns.
Oh, and I almost forgot: now and forever... WAIBLINGEN!!! 29 October 1268, Never forget!
Cattolica: abbracci e offerta di sesso per derubare le vittime. Due arresti
Abbracci, ma anche approcci più spinti con offerta di prestazioni sessuali. Così due ragazze nomadi, di 23 e 24 anni, seducevano le loro vittime per derubarle. I Carabinieri di Cattolica, al termine delle indagini, le hanno considerate responsabili di due episodi: il primo, il 10 aprile, a Cattolica, vittima un 50enne imprenditore di Gabicce, a cui furono sottratti braccialetto e catenina, bottino del valore di 1500 euro. Il secondo il 20 maggio: le due ladruncole si introdussero nel garage di un uomo di San Giovanni in Marignano, dove approcciarono con lui, riuscendo a sfilargli il prezioso rolex che aveva al braccio. A indirizzare le indagini dei Carabinieri di Cattolica e di Riccione, una preziosa segnalazione dei cittadini, su un'automobile sospetta a Coriano. La vettura è risultata intestata al fratello di una delle due arrestate, domiciliate in un campo nomadi di via Marx a Jesi, riconosciute dai derubati tramite il foto segnalamento. Le due ragazze si trovano ai domiciliari nel loro stesso campo nomadi.
Gastone se canti, te lega... trailer Jesi
Il documentario su Gastone Pietrucci e La Macina gruppo di Musica Popolare Marchigiana, un percorso a tappe in 30 Comuni delle Marche dove Gastone ripercorre la storia della sua ricerca in più di 40 anni. La Copertina animata è stata realizzata da Simone Massi vincitore di due Nastri d'Argento.
Ospite speciale nella puntata a Jesi: Marco Gigli chitarrista de La Macina
Inaugurata la tangenziale di San Severo, svolta epocale per l'Alto Tavoliere
Descrizione