Lugo 19 giugno 2018, le Freccie Tricolore sorvolano il monumento a Francesco Baracca
Il momento del passaggio sulle nostre teste
Centenario della morte di Francesco Baracca, Lugo 19 giugno 2018
Sintesi della manifestazione che la Città di Lugo e L' Aeronautica Militare ha celebrata in onore dell' Eroe e Asso dell' Aviazione nella Grande Guerra Francesco Baracca
Lugo di Romagna , monumento caduti Aereonautica 18/06/2016
Oggi 18 giugno 2016 , è stato innaugurato un monumento ai caduti dell'Areonautica , nel Comune di Lugo ( RA) in cui nacque l'asso della Regia Areonautica Italiana Francesco Baracca .
Il monumento è stato creato ponendo una pala di elica trovata durante le ricerche della Romagna Air Finders ed è stata donata al comune di Lugo per ricordare tutti i caduti Italiani dell'aviazione
Il Consigliere e socio fondatore sig. Bruno Valgimigli , il Presidente comm. Leo Venieri e la RAF tutta hanno collaborato alla riuscita di queso evento .
Si ringraziano le Autorità , il sindaco , le Associazioni storiche e d'Arma , La Ass. Gotica Romagna nella figura del suo presidente che hanno voluto essere presenti
romagnaairfinders.com
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Confindustria Ravenna - Le nostre imprese - il Laboratorio del Restauro e il monumento a Baracca
21 gennaio 2014 - Sarà curato dal Laboratorio del Restauro, azienda associata a Confindustria Ravenna, il restauro del monumento a Francesco Baracca, nell'omonima piazza di Lugo. I lavori si concluderanno il 9 maggio, giorno della nascita dell'aviatore, e in tempo per il passaggio del Giro d'Italia. L'intervento è il primo dalla realizzazione del monumento nel 1936 ad opera dello scultore faentino Domenico Rambelli.
Nell'intervista il direttore tecnico Ada Foschini spiega le tappe del restauro le modalità di lavoro.
Eroi d'Italia: Baracca e Ferrari sul cavallino.
Giorgio Crisafi a Lugo di Romagna davanti al monumento del pioniere dell'aviazione militare italiana Francesco Baracca morto trentenne. L'emblema che aveva dipinto sul suo aereo era un cavallino che poi venne copiato da Enzo Ferrari.
40ª Corsa Podistica Sulle Ali di Baracca • Lugo (RA)
La 40ª edizione della corsa podistica competitiva è stata organizzata dal Gruppo Podistico Amatoriale Lughesina. Negli ultimi anni lo scopo della manifestazione è stato quello di far rivivere la gara storica, approfittando anche della ricorrenza del centenario della morte di Francesco Baracca.
Gli atleti sono passati per i luoghi storici del nostro comune, partendo dal parco cittadino più ampio e passando davanti a monumenti come la statua di Baracca ed il Pavaglione. L’evento è stato possibile grazie alla collaborazione di tutti gli sponsor e di moltissimi volontari che, con il loro massimo impegno, hanno organizzato un evento di portata interregionale.
Si sottolinea la grande importanza di due sponsor in particolare Deco Industrie e Paolo Ponzi Gioielli, quest’ultimo ha realizzato un orologio di grande classe dedicato all’aviatore Francesco Baracca.
Quest’orologio, in edizione limitata, è stato messo in palio come primo premio alla Società con il maggior numero di partecipanti. La gara, omologata dal settore atletica Uisp Ravenna-Lugo, è di 10 km ed è valida sia come 15ª prova del Campionato provinciale di corsa su strada 2019 sia per il Campionato Cor Fòrt (corri forte) 2019, ma anche come 3° Trofeo “Wave Fit”.
Monumento dedicato la maggiore Francesco Baracca
eccovi al mio secondo video tour visita ai monumenti questa volt vi parlo con le foto del maggiore asso degl'assi Francesco Baracca vi auguro buona viione e spero passiate per iscrivervi un like e mettere mi piace alla mia pagina facebook
Francesco Baracca un Eroe Italiano
Francesco Baracca (Lugo, 9 maggio 1888 – Nervesa della Battaglia, 19 giugno 1918) è stato il principale asso dell'aviazione italiana e medaglia d'oro al valor militare nella prima guerra mondiale, durante la quale gli vengono attribuite trentaquattro vittorie aeree......omissis......Il 1º maggio del 1917 si trasferì alla 91ª Squadriglia, soprannominata La squadriglia degli assi perché costituita da grandi assi dell'aviazione scelti da Baracca in persona,[3] quali Pier Ruggero Piccio, Fulco Ruffo di Calabria, Gaetano Aliperta, Bartolomeo Costantini, Guido Keller, Giovanni Sabelli, Enrico Perreri e Ferruccio Ranza. L'unità aveva in dotazione il nuovo Nieuport 17 costruito in Italia dalla Macchi. Sul suo aereo in onore alla sua Arma di appartenenza Baracca dipinse il cavallino nero rampante destinato a diventare una delle insegne più cara agli italiani (anni dopo la madre di Baracca consegnò quel simbolo a Enzo Ferrari e gli disse: Ferrari, metta sulle sue macchine il cavallino rampante del mio figliolo. Le porterà fortuna). Sempre nello stesso mese di maggio Baracca passerà sullo SPAD S.VII. Presso questa squadriglia, di cui divenne il comandante, conseguì ventisei vittorie. Nel settembre 1917, con diciannove vittorie al suo attivo, era l'asso italiano con il maggior numero di abbattimenti. Il 6 di quel mese venne promosso maggiore. Altri cinque successi seguirono in ottobre, con due doppi abbattimenti in due singoli giorni. La seconda – di queste duplici vittorie – venne conseguita il 26 ottobre, ai danni di due Aviatik tedeschi. Quando gli austro-ungarici, rinforzati da forze germaniche, incluse tre squadriglie di caccia (Jagdstaffeln, più semplicemente Jastas), lanciarono la loro offensiva che portò alla disfatta di Caporetto, la 91ª Squadriglia venne riequipaggiata con lo SPAD S.XIII. Pilotando questo nuovo aereo, Baracca portò il totale delle sue vittorie a trenta, ma subito dopo venne messo a riposo. Ritornò in azione nel maggio 1918, dopo che il 5 gli fu commutata una medaglia d'argento in medaglia d'oro. Il 15 giugno, con l'abbattimento di altri due aerei, conseguì le sue ultime vittorie, abbattendo per ultimo un caccia Albatros D.III con uno SPAD S.XIII nei pressi di San Biagio di Callalta. Era la sua vittoria ufficiale numero trentaquattro[3][8] riportata in sessantatré combattimenti aerei, sebbene ci sia chi alza questo numero a trentasei[9] e chi lo abbassa a trentatré.[10] Il 19 giugno, dopo aver compiuto una missione, il trentenne Baracca rientrò al campo di Quinto di Treviso; lo SPAD S.XIII con cui aveva compiuto i primi voli della giornata aveva il rivestimento in tela delle ali e della fusoliera danneggiato, perciò egli decollò con il suo aereo di riserva, uno SPAD S.VII, per la quarta missione del giorno.[11] Altri due aerei della 91ª Squadriglia sarebbero decollati con lui, il giovane Osnago e il più esperto Costantini. Al momento della partenza tuttavia si scoprirà che Costantini era già partito, lasciando a Baracca la sola scorta dell'inesperto Osnago. Mentre i piloti erano impegnati in un'azione di mitragliamento a volo radente sopra Colle Val dell'Acqua, sul Montello, l'asso italiano venne abbattuto. Baracca fu colpito da un biplano austro-ungarico non visto, o visto troppo tardi quando già l'asso era stato colpito dalla prima delle due raffiche sparate dall'osservatore. Il pilota Max Kauer e l'osservatore Arnold Barwig hanno fornito una documentazione che sarebbe stata sufficiente a far accreditare loro la vittoria verso chiunque altro, ma continuamente rifiutata dalle autorità italiane per motivi propagandistici, in tempi in cui l'esito della guerra era ancora incerto.. Verrà ritrovato qualche giorno dopo, il 23 giugno dal capitano Osnago, compagno dell'ultimo volo, che su segnalazione dell'ufficiale Ambrogio Gobbi raggiunse le pendici del Montello (località Busa delle Rane) con il tenente Ranza ed il giornalista Garinei del Secolo di Milano. Qui, accanto ai resti del velivolo, si trovava il corpo di Baracca: ustionato in più punti, presentava una ferita di pallottola sulla tempia destra. Le ali e la carlinga dello SPAD S.VII erano carbonizzati, il motore e la mitragliatrice infissi nel suolo e il serbatoio forato da due pallottole. Le esequie si svolsero il 26 giugno a Quinto di Treviso, alla presenza di autorità civili e militari, e l'elogio funebre venne pronunciato da Gabriele D'Annunzio, ammiratore del pilota di Lugo. La salma di Baracca verrà poi inumata in una cappella sepolcrale nel cimitero di Lugo.
LUGO: La Festa della Repubblica nel ricordo di Francesco Baracca | VIDEO
La cerimonia del 2 giugno ha avuto inizio alle 9.25 al cimitero di lugo, dove un picchetto interforze ha reso gli onori all’uscita del sarcofago di Francesco Baracca, trasportato su un automezzo dell’Aeronautica Militare Italiana. Il corteo delle auto ha accompagnato il feretro fino a largo Tricolore, dove è rimasto in attesa dell’ingresso su piazza Baracca, unitamente alla scorta d’onore. In seguito, il picchetto e la Fanfara dei Bersaglieri in congedo della città di Ravenna si sono schierate in piazza Baracca, dove alle 10 ha avuto inizio la cerimonia per la Festa della Repubblica, con l’alzabandiera solenne. Letto il messaggio del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella dal Prefetto della provincia di Ravenna Francesco Russo; di seguito il conferimento delle Onorificenze al merito della Repubblica italiana, le stelle al merito del lavoro e le medaglie d’onore.
La celebrazione di Francesco Baracca
Giornale Luce B1326 del 22/06/1938
Descrizione sequenze:avieri e generali dell'aviazione militare italiana schierati al cippo commemorativo di Francesco Baracca ; le crocerossine depositano un mazzo di fiori al cippo ; sulla lapide la scritta: qui cadde il maggior Francesco Baracca asso degli assi ; la Messa al campo dinanzi al cippo commemorativo ; presenziano alla cerimonia Italo Balbo, Emilio De Bono, il generale Valle ed il maresciallo d'Italia Pecori-Giraldi ; tra le corone deposte quella di Mussolini ; flotte dell'aviazione militare sorvolano il cielo ; il generale Valle legge un messaggio inedito di Gabriele D'Annunzio sull'eroe ; rullo di tamburi e la flotta aerea sorvola il cielo formando il fascio littorio ; l'inaugurazione del monumento ossario di Fagarè da parte di Starace ; il 19 giugno 1918 qui trovarono la morte molti soldati italiani ; una grande folla si accalca accanto all'ossario ; la Messa al campo dinanzi al monumento ; Starace invoca il saluto ai caduti ; spari a salve e rullo di tamburi ;
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Lugo ha celebrato Francesco Baracca a cento anni dalla sua morte
Oggi la città di Lugo ha ricordato il Maggiore Francesco Baracca nel giorno del 100esimo anniversario della sua morte, avvenuta il 19 giugno 1918 a Nervesa della Battaglia (Tv).
In una piazza Baracca gremita di tanti cittadini e centinaia di bambini e ragazzi delle scuole lughesi, è stata letta inizialmente una breve biografia dell’asso dell’Aeronautica italiana e Medaglia d’oro al valore militare. La cerimonia è poi iniziata con la deposizione di una corona davanti al monumento dedicato a Baracca, alla presenza del sindaco di Lugo Davide Ranalli, del prefetto di Ravenna Francesco Russo e del Generale di Squadra Aerea Settimo Caputo, seconda carica dello Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare, in rappresentanza di tutte le forze armate su incarico del Capo di Stato Maggiore della Difesa, il generale Claudio Graziano.
In seguito, per ricordare la figura dell’aviatore lughese, il direttore del museo “Francesco Baracca” Daniele Serafini ha letto alcuni passi tratti dalle sue lettere alla famiglia, in cui Baracca raccontava delle sue giornate durante i suoi studi in Italia e in Francia. Sono stati inoltre letti i messaggi inviati per l’occasione dall’ingegner Piero Ferrari, figlio di Enzo Ferrari, e dalla Regina Madre del Belgio, Paola Ruffo di Calabria.
“Ho tenuto a essere presente oggi con questo messaggio, desiderando sottolineare quanto la mia famiglia sia storicamente e affettivamente legata alla memoria dell’eroe Francesco Baracca, per il quale mio padre nutriva una grande ammirazione - ha scritto Piero Ferrari -. Da 90 anni il cavallino di Baracca ha continuato a essere il simbolo dell’Italia che vince, anche in tempo di pace. Ecco perché Francesco Baracca, anche a un secolo dalla sua scomparsa, viene ricordato in tutto il mondo quando nei Gran Premi sventolano, con amore e orgoglio, le bandiere del cavallino rampante. Non posso concludere questo mio saluto senza ricordare la memoria della mia amata nonna paterna Adalgisa e di mio padre, cittadino onorario della vostra, della nostra città”.
Nel suo messaggio, Paola Fulco di Calabria ha invece citato alcuni scritti ricevuti da suo padre, l’aviatore Fulco Ruffo di Calabria, in cui veniva ricordato Francesco Baracca. La Regina Madre del Belgio ha aggiunto che tutti gli scritti del padre “dimostrano l'ammirazione che nutriva nei confronti di Francesco Baracca, il modello che gli ispirava, l’amicizia profonda che li legava. Sono e sarò tra voi col pensiero durante queste commemorazioni che servono a indicare e a ricordare alle giovani generazioni i modelli di abnegazione, di coraggio, di generosità dei loro predecessori”.
Sono poi intervenuti il sindaco di Lugo Davide Ranalli e il generale di squadra aerea Settimo Caputo, sottocapo di Stato Maggiore dell’Aeronautica Militare.
Il sindaco di Lugo Davide Ranalli ha letto il messaggio inviato dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Nel giorno del centesimo anniversario della morte del Maggiore Francesco Baracca sul Montello, onoro la memoria dell’asso degli assi dell’aviazione italiana – ha scritto -. Oggi, a 130 anni dalla nascita e nel centenario della sua scomparsa, ricordiamo il suo contributo di valoroso al compimento dell’Unità d’Italia, il suo esempio ricco di ideali per le giovani generazioni”.
“Mai come quest’anno, e specialmente in questo giorno, la città di Lugo si è stretta con tanto calore attorno alla figura di Francesco Baracca, pioniere dell’aria che attraverso la sua umanità ha insegnato tanto, all’Italia e agli italiani - ha detto Davide Ranalli durante il suo discorso -. Baracca non appartiene solo al suo tempo, ma è divenuto nel corso dei decenni un simbolo dell’intera nazione, portando con sé un forte elemento di riflessione. Il suo lascito è un patrimonio condiviso e universalmente riconosciuto per come ha interpretato la sua missione, per il senso del dovere, per la lealtà, per lo spirito di modernità e il coraggio pioniere che lo ha portato a sposare le nuove frontiere dell’aviazione, per non aver mai combattuto un nemico, ma un avversario, per aver sempre mirato alla macchina, mai all’uomo. Il suo cavallino rampante è un simbolo divenuto emblema che ancora oggi parla al cuore degli italiani, sul filo di un legame rinnovato, che Piero Ferrari ci testimonia, nonostante ancora qualcuno cerchi di sostenere il contrario, e che ringrazio con grande affetto”.
Francesco Baracca CAVALLINO RAMPANTE
Francesco Baracca CAVALLINO RAMPANTE, Nervesa della Battaglia(Ts).
EROE DELLA PRIMA GUERRA, FU DEFINITO L'ASSO DEGLI ASSI DEGLI AVIATORI.
MORI' IN UN INCIDENTE AEREO IL19 GIUGNO 1918.
VENT'ANNI DOPO I FASCISTI DI MUSSOLINI GLI ERESSERO UN MONUMENTO CELEBRATIVO SUL LUOGO DOVE CADDE IN COMBATTIMENTO COL SUO AEREO.
IL CAVALLINO RAMPANTE NERO CHE ERA IMPRESSO SUL SUO AEREO E' LO STESSO CHE OGGI SI VEDE SULLE FERRARI TESTA ROSSA: FU LA MADRE DI BARACCA A CONCEDERNE I DIRITTI DI UTILIZZO AD ENZO FERRARI.
L’ultimo saluto dei giovani di Lugo a “Balla”, una ferita che rimarrà indelebile
Francesco Baracca e d'Annunzio
SORVOLO FRECCE TRICOLORI - Centenario scomparsa Francesco Baracca 19/06/2018
Sorvolo della Pattuglia Acrobatica Nazionale su Lugo (Ravenna) del 19 giugno 2018
Nel cielo d'Egitto con la squadriglia cacciatori Baracca
Giornale Luce C0283 del 24/09/1942
Descrizione sequenze:paesaggio desertico, i caccia decollano ; veduta aerea del paesaggio, autoblindo britanniche colpite dai colpi sparati dai caccia ; l'atterraggio di un caccia, stemma con cavallo, scritta sulla carlinga ; gruppo di aviatori vicino ad un caccia, i piloti mostrano il cartello della squadriglia ;
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Lugo deturpata dagli anarchici: scritte e volantini contro la Lega, Matteo Salvini e Marco Minniti
Scritte contro Matteo Salvini e la Lega sono comparse questa mattina in tutta Lugo. Il ventilato arrivo in città del ministro, al termine della campagna elettorale locale, arrivo in realtà poi annullato, ha fatto scattare la contestazione di un gruppo anarchico che ha imbrattato la città. Contestazione già annunciata da giorni e ugualmente materializzatasi nonostante il mancato arrivo del vicepremier. Le scritte sui muri non hanno risparmiato palazzi pubblici e privati, nemmeno la piazza principale di Lugo, dove sorge il monumento a Francesco Baracca e dove è stata deturpata la scalinata che porta all’Ala. Accanto alle frasi, volantini che accostano la figura di Salvini a quella di Benito Mussolini, con tanto di immagine capovolta a testa in giù a ricordare piazzale Loreto.
Lugo: CONTESA ESTENSE CITTA' DI LUGO 2017(parte1^) | DI.TV Special
Lugo: CONTESA ESTENSE CITTA' DI LUGO 2017
Inaugurazione del Monumento agli Aviatori e sorvolo delle Frecce Tricolori su Modena
9 maggio 1888 nasce Francesco Baracca
Nasce a Lugo di Romagna l’aviatore italiano Francesco Baracca. Baracca si distingue durante i combattimenti aerei della prima guerra mondiale, Fa dipingere sulle fiancate dei suoi velivoli un cavallino rampante che sua madre regalerà nel 1923 a Enzo Ferrari e che diventerà il simbolo della Scuderia Ferrari. Muore durante una missione di mitragliamento a bassa quota, sopra Colle Val Dell'Acqua, sul Montello, abbattuto probabilmente da un colpo di fucile sparato da terra.