Monumenti e Statue a Rovigo
Monumenti e Statue a Rovigo
Basta odio, basta cattiveria in politica: la pacifica invasione delle sardineh
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ROVIGO - Le sardine, il movimento spontaneo e civile nato per protesta contro le politiche ed i toni carichi d’odio di Matteo Salvini e della destra italiana, è arrivato anche a Rovigo. Oggi pomeriggio, infatti, in piazza Garibaldi, si sono riunite moltissime famiglie con figli al seguito, studenti e anziani. Tutti avevano cartelli e sagome raffiguranti la sardina, il simbolo del movimento. Secondo una stima della questura erano più di mille.
Dopo aver suonato e cantato “Il Pescatore” di Fabrizio De Andrè e “Nel Blu Dipinto Di Blu” di Domenico Modugno, ha preso la parola una delle due organizzatrici della manifestazione, Anna Tesi la quale ha dichiarato al microfono davanti a tutti: “In questi giorni abbiamo reso più solidali, accoglienti e colorate tantissime piazze d’Italia. Insieme a noi oggi ci sono anche le manifestazioni di Treviso, Elba, Monfalcone e Ferrara. La festa per i populisti è finita, a forza di tirare la corda si è spezzata. Oggi sono qui riuniti uomini e donne che sono stanchi di questa propaganda e uso scorretto della comunicazione e sognano un futuro migliore, non urlato e aggressivo ma gentile e consapevole”.
Dopo Anna Tesi ha preso la parola Anna Azzalin la quale dal monumento di Garibaldi ha affermato dal microfono: “Noi non stiamo con l’odio della Lega e della destra italiana, noi stiamo con i pochi politici che cercano di fare del bene e che magari sbagliano ma è a loro che dobbiamo dare coraggio”. Dopo queste parole la piazza ha intonato l'Inno D'Italia e la Azzalin ha ripreso a parlare esponendo i dieci punti riportati nel manifesto nazionale delle sardine. La Azzalin ha poi concluso denunciando i nuclei e i partiti fascisti e neo nazisti presenti in Italia e affermando che le parole e le offese dette hanno un peso e possono ferire come pietre.
La diretta completa dell'evento.
Garibaldi DivX.avi
Anteprima per il 150mo Dell'unita' D'Italia.Commissionato da Reggio Storia.
Riprese e montaggio.
Roberto Bucci.
Tutti i diritti sono riservati.
Il mito di Garibaldi sulla pietra, la carta e la memoria
Un convegno promosso della Provincia di Lucca ha celebrato il 150mo anniversario della Spedizione dei Mille.
ALn 772, OM 1942: viaggio in Valsesia, anche in cabina
Stazione di Novara, ottocentesco ma rimaneggiato FV fabbricato viaggiatori; è domenica 4 settembre 2016. Transita ICN 798, Salerno-Torino, poi il FB Frecciabianca Torino-Venezia. Punto al Deposito Locomotive, dove è in pressione la locomotiva a vapore 880 051, locotender Breda del 1922; saluto gli amici musi neri. Attorno, trappulelle ALn 663 e 668, in sosta e in manovra. In fondo al deposito, con la E 656 023, l' automotrice ALn 772, OM del 1942, motori Saurer BXD, restaurata da Off. Milanesio di Moretta. La 772 si avvia verso la stazione; mi è sempre piaciuta la grinta di queste potenti ed affidabili 'littorine', come venivano chiamate. Da Milano arriva il treno storico per Varallo, con la E 646 158 e dietro la vaporiera 625 100. La 880 va a mettersi in coda al treno, formando una doppia a vapore Novara-Varallo Sesia. Transita il TGV 9244 Milano-Paris. Parte la doppia a vapore. Treni storici in occasione del 130 anniversario di apertura della linea.
Partiamo a bordo della ALn 772 3265, sui 55 Km. della linea chiusa al servizio passeggeri ormai dal 15 sett. 2014. Transitiamo da Vignale, stazione di diramazione. Sfilano Sizzano, Ghemme, il raccordo merci ancora attivo con la Kimberly. Arriviamo a Romagnano, dove incrociamo la linea Arona-Santhià, anch' essa desolatamente ormai chiusa. A Romagnano, la loco monumento 880.004 e l' adiacente bel ristorante, interamente in legno, d' inizio Novecento. Entro in cabina della 772 grazie alla disponibiltà del macchinista Pietro Dallai, che ringrazio. Dalla pianura con le risaie risaliamo accanto al corso del fiume Sesia. Borgosesia, al km. 42. Una particolarità storica della Valsesia è la comunità Walser, giunta dal Vallese attorno all' VIII secolo. Arriviamo a Varallo, dominata dal Sacro Monte: nello scalo è in sosta la doppia a vapore e il D 345 1142 con un altro treno storico con in composizione la carrozza presidenziale S6 e in coda vecchia carrozza centoporte pilota a 3 assi. Da un palco, l' ing. Cantamessa spiega i grandi successi già ottenuti da Fondazione FS. Ora via, altra galoppata della ALn 772.3265 nel viaggio di ritorno. A Novara il tempo per un' occhiata alla bella città. Nel piazzale esterno della stazione, monumento alla Mondina e statua di Garibaldi. Il campanile di San Gaudenzio, la sontuosa ed austera Basilica di S. Gaudenzio con la celebre Cupola dell' Antonelli (l' arch. della Mole Antonelliana), simbolo di Novara. Saliamo sulla Cupola, con ottima vista su tutta la città. Poi alla stazione di Vignale, che sorge accanto al Canale Cavour, anno 1886. Transita merci con 474 SBB Cargo, treno 43547 Domo2 Novara. Transita la bella ALn 772, che io chiamo trappolona. Una nutria osserva dal canale....
“Giuseppe Garibaldi. Sulle tracce di un mito”, Museo del Risorgimento, Milano, 15/12/2007
“Giuseppe Garibaldi. Sulle tracce di un mito”, Museo del Risorgimento, Milano, 15/12/2007, servizio di Daniela Annaro
Universo Università - mostra Garibaldi tra storia e mito
Decima puntata di Universo Università 2007/2008, la trasmissione dedicata al mondo giovanile, culturale ed universitario catanese, in onda tutte le settimane su Antenna Uno Lentini.
In questo video il servizio su Garibaldi tra storia e mito: mostra di documenti ed articoli di giornale per il bicentenario della nascita dell'Eroe dei due mondi, presso l'Archivio di Stato di Catania.
Guarda tutte le puntate di Universo Università e tutti i nostri video sul nostro sito: zazzamita.it
Milano C.le; Tram 1928 linea 1; Tram Sirio linea 9
Arrivando in stazione a Milano Centrale, interessante come sempre il grande fascio binari, la Squadra Rialzo che ospiterà i Rotabili Storici della Fondazione FS, le vecchie belle ed abbandonate Cabine Comandi, le grandi tettoie in ferro e vetro, la monumentale stazione dello Stacchini, anni '30 del Novecento.
Uscendo, sul fianco sinistro della stazione, l' anello di ritorno dei binari tranviari del capolinea della linea 9, tram Sirietto (per Porta Genova, vedi puntate precedenti). Transiti di Tram tipo 1928, serie 1500. Prendo un tram Sirietto e scendo subito, fra Pirellone (il grattacielo Pirelli), Torre Breda, Diamantone. Prendo un tram tipo 1928, linea 1, per un giretto in centro. Sfila la Ca' Brutta, sfilano gli Archi medioevali di Porta Nuova, Il Museo Poldi Pezzoli. Passiamo il Teatro alla Scala e scendo nella Piazza Ellittica, PiazzaCordusio. Transiti ininterrotti di Tram, di ogni epoca ... meneghina. Statua del Parini, Palazzo Credito Italiano, Palazzo Assicurazioni Generali, Palazzo Broggi ex Borsa di Milano. Mi incammino per via Broletto, antica ContradaSolata, S. Tomaso in Terramara. Transiti a gogò, tram Jumbo e 1928. Via Cusani ed arrivo a Largo Cairoli, monumento a Giuseppe Garibaldi.
transiti Tram 1928 e verdi Sirio a 7 casse (linea tranviaria 4). Attraverso il Castello Sforzesco che, sul retro, dà nel Parco Sempione, con la Torre Branca. Prendo un Tram tipo 1928, il Tram tipico di Milano, della linea 1 per il centro e ... seguo lo smanettare del conduttore, il 'maneta' appunto. scendo a Montenapoleone M3, torno sui miei passi ed ammiro il Teatro alla Scala, la piazza col monumento a Leonardo da Vinci e Palazzo Marino, sede del Comune. Poi attraverso la splendida Galleria Vittorio Emanuele II e vado in Piazza Duomo, ad ammirare il Duomo. Prendo metrò linea 3, gialla, per la stazione di Milano centrale. Nel ritorno in treno a casa, una fugace immagine di un automotore Badoni tipo 'scatoletta' che potrebbe bene tener compagnia al gemello ABL in servizio sulla FBS, Ferrovia Basso Sebino, la Palazzolo-Paratico. Inserisco quindi un breve inserto di un mio videino del Febbraio 2012 con l' ABL della FBS, in movimento, con Sogliola anno 1938 e Badoni 216 anni '60. Continua ....
riapre il caffe intellettuale
torna uno dei locali storici di vicenza il caff garibaldi. un luogo di incontro e di confronto per stimolare pensiero e arte in citt. - intervistati achille variati sindaco di vicenza manuela pietrobelli titolare caff garibaldi
Rovigo - Chiesa della Beata Vergine del Soccorso - slideshow
La chiesa della rotonda venne progettata nel 1594 da Francesco Zamberlan, commissionata al fine di dare una collocazione adeguata ad una immagine religiosa, raffigurante la Madonna seduta, sulle cui ginocchia sta il Bambino che regge una rosa, ritenuta miracolosa. Questa era documentata già presente nel 1515, con il nome di Santa Maria alle Mura, in un oratorio situato appena fuori delle mura di cinta del territorio un tempo occupato dagli orti coltivati dai frati francescani residenti negli edifici, ora scomparsi, attigui alle vicine chiesa dei Santi Francesco e Giustina ed Oratorio della Beata Vergine della Concezione detta chiesa del Cristo (o della Croce).
L'immagine della Madonna con Bambino, che nel 1572 conservava ancora la precedente attribuzione, venne ribattezzata dai fedeli Santa Maria del Soccorso a seguito dei miracoli legati alla preservazione della popolazione della peste che imperversava nel territorio, divenne oggetto di culto e pellegrinaggio tali da non poter sopportare l'affluenza dei devoti nel piccolo oratorio dove era originariamente collocata. Alcune fonti attribuiscono l'evento ad un ex voto legato alla risoluzione di un assedio legato ad un 2 luglio del cui anno se n'è perso traccia. A seguito di una raccolta di denaro arrivati ad ammontare nel maggio 1594 a ben 12.000 ducati d’oro, venne interpellato il bassanese Francesco Zamberlan, collaboratore di Andrea Palladio, per la progettazione e realizzazione di un tempio adeguato all'affluenza dei fedeli ed all'importanza religiosa dell'immagine.
La prima pietra venne posta il 13 ottobre 1594 dall'allora vescovo di Adria Lorenzo Laureti.
La chiesa è valorizzata dall'ampia piazza XX settembre a pianta rettangolare ristrutturata all'inizio degli anni duemiladieci. Tuttavia la facciata rivolta alla piazza non è, come si potrebbe supporre, la facciata principale. Una volta entrati infatti si trova l'altare alla propria destra, confermando che l'entrata principale è in realtà quella che si trova alla fine della laterale via IV Novembre.
Il corpo della costruzione è composto da due strutture a pianta ottagonale, quella interna dedicata alla chiesa e quella esterna a porticato agibile su sette lati, l'ottavo è occupato dalla sacrestia, e nel quale sono stati murati negli anni, oltre a monumenti celebrativi, elementi architettonici provenienti da strutture ora scomparse, alcuni dai ponti che attraversavano il centrale Adigetto.
La struttura ottagonale interna, dotata di tre finestroni affiancati per ogni lato, si innalza sorreggendo un tetto ad elementi spioventi, finito di realizzare nel 1622, che sostituisce l'originaria cupola, demolita nel 1606 a causa di sopravvenuti cedimenti strutturali della stessa.
Contiene, collocato su di una balaustra a pianta trapezoidale, un pregevolissimo organo a canne, opera n° 34 del famoso costruttore d'organi veneziano Gaetano Callido; esso è contenuto nella cassa del precedente organo, antecedente al 1767, anno della costruzione delle nuove canne, dei mantici e di tutta la meccanica sonora callidiana.
Il campanile[modifica | modifica wikitesto]
Il campanile, che si innalza nell'adiacente piazzetta per 57 metri, venne progettato dall'architetto Baldassarre Longhena e successivamente realizzato.
Consacrazione e inaugurazione della Parrocchia della Commenda, Rovigo
1 dicembre 1957
La consacrazione e l'inaugurazione della chiesa e delle opere parrocchiali della Parrocchia Cuore Immacolato di Maria e Sant'Ilario a Rovigo ad opera del Cardinale Angelo Giuseppe Roncalli.
Il Cardinale l'anno seguente venne eletto Papa.
tratto dal video 50° della fondazione della parrocchia Commenda 1952-2002 a cura di Gianfranco Rizzo.
POLESINE CAMERINI - PORTO TOLLE (RO), ISOLA NELL'ESTREMA PUNTA DEL DELTA DEL PO
POLESINE CAMERINI PORTO TOLLE (RO), UN’ISOLA NELLA PUNTA DEL DELTA DEL PO
“Parlare di Polesine Camerini come di una semplice frazione è abbastanza riduttivo; si tratta di una intera isola che, fino agli anni '50, contava, oltre all'omonimo abitato principale, anche diverse borgate di rilievo.
Lungo il Po di Tolle c'era Schiavon con la scuola, un forno e l'osteria, Busazza, Pellestrina e Forti, lungo il Po di Pila c'erano Ocaro con la scuola e l'osteria (oggi rinomato ristorante di specialità locali) e Pila di Polesine Camerini con la centrale del metano.
L'Isola di Polesine Camerini nasce all'incirca nel 1759 quando il Po di Tolle si sdoppia originando il Po di Pila e l'apporto di detriti dà vita a canneti, paludi e valli da pesca. In una mappa del 1798 l'isola è divisa in quattro zone: Polesine Ocaro (Ca' Viviani), Polesine Baiocchi, Ca' Mandrini e, forse, Busazza.
Nel 1859 gli austriaci erigono due fortezze sull'estuario del Canarin e presso Forti: si voleva impedire a navi nemiche di risalire i due rami navigabili del Po, intanto, tra il 1836 e il 1878 i Camerini acquistano l'isola con l'esclusione di Pellestrina e Forti. Del 1886 è la costruzione del grande palazzo padronale, tuttora esistente, delle stalle, dei magazzini e della vasta aia.
Inizia lo sfruttamento agricolo dell'isola che chiama braccianti da altri paesi. Una grave piaga, oltre alle malattie dovute alla precarietà delle condizioni di vita, erano le alluvioni: ben 16 tra il 1879 ed il 1966. Nel 1907 i Camerini costruiscono una idrovora a vapore e scavano canali d'irrigazione: l'agricoltura, allora soprattutto come risaie, iniziò a prendere il sopravvento sulle altre attività tradizionali quali la pesca e la caccia.
Quando negli anni '50 si profilò la riforma agraria, i duchi Camerini iniziarono a vendere le terre per costruire case ma dal 1952 l'Ente Riforma inizia ad espropriare i terreni per distribuirli ai contadini. Nel 1954 il paese dispone della chiesa, completa di campanile, dell'asilo, del teatro sociale, del campo sportivo e della piazza. È da ricordare che dopo l'ultima alluvione, nell'ambito dei lavori di ristrutturazione della piazza, era prevista l'istallazione di un monumento ma gli abitanti, visti i bozzetti, lo rifiutarono finanziando autonomamente l'attuale monumento ai caduti.
Fino a quarant'anni fa, l'isola era collegata al resto del Comune da un traghetto e da barche, nel 1957 fu aperto un ponte che però, dopo poco tempo si incrinò. Fu approntato allora un ponte provvisorio di barche e quindi fu costruito l'attuale ponte.” (
*
Nel 1973 l'ENEL iniziò la costruzione della centrale termoelettrica, l'impianto sorge sulla riva destra del Po di Pila su un'area di 205 ettari. L’impianto ha cessato le attività di produzione il 1° gennaio 2015.
Il 28 giugno, nella sede della Regione Veneto a Venezia è stato firmato il preliminare di vendita tra Enel e Human Company relativo all’ area, che diverrà un “VILLAGGIO TURISTICO” CON IL NOME DI “DELTA FARM” (vedasi il nostro post del 1° luglio 2019 e le notizie di stampa).
Nel video immagini ottenute da Google Earth e da video pubblicati in Youtube da @Damiano Salvatico e @Ermanno Marangon, fra queste quelle del Ristorante “Canarin”, vicinissimo all’ex Centrale.
Anche Enel ha pubblicato un video in YouTube dal titolo “La centrale di Porto Tolle vista dal drone”, questo l’indirizzo:
Pino Schiesari alias PinoVision
Il Risorgimento Veneto, la differenza repubblicana
Premio LA PA CHE SI VEDE 2011
Ente: CONSIGLIO REGIONALE DEL VENETO
Ufficio Stampa
Categoria: Video Promozionale
TG VENEZIA (12/11/2016) - IL LOCALE E’ UNA CASA D’APPUNTAMENTI: INDAGATI PADRE E FIGLIO
TG VENEZIA (sabato 12 novembre 2016) - Padre e figlio di 61 e 37 anni di Musile di Piave sono stati sottoposti all’obbligo di dimora con divieto di uscita notturna dopo che le indagini della polizia hanno portato all’ipotesi di sfruttamento della prostituzione. Secondo la ricostruzione degli inquirenti una dozzina di donne di varia nazionalità iscritte come socie del locale svolgevano delle prestazioni a pagamento. Sarebbe anche stato recuperato un registro che annoterebbe nomi e tariffe. (
Festa del gemellaggio 2009
FESTA DEL GEMELLAGGIO
ADRIA 2-3-4-5 APRILE 2009
NEL LEGAME DI AMICIZIA CON LE CITTÀ EUROPEE DI
ERMONT, LAMPERTHEIM, ROVIGNO, MALDEGEM, KALISZ E LOJA
ECCO LE PRINCIPALI MANIFESTAZIONI:
Venerdì 3
Piazza Cavour - Cerimonia di apertura d ella manifestazione
• Saluto del Sindaco di Adria
• Il Coro Soldanella canta LInno alla Gioia
• La Corale Adriese canta LInno Nazionale Italiano
• Teatro in strada - Spettacolo a cura dei giovani giocolieri dellassociazione
Artinstrada di Adria.
• Spettacolo di ginnastica artistica e danza sportiva a cura dellassociazione
Ma.x sport Adria con le seguenti coreografie:
- Pirati dei caraibi
- I carcerati
- Viaggio verso broadway
sul ponte SantAndrea
La via del Sacro Graal - Spettacolo Pirotecnico-teatrale
P iazza Groto
Concerto della band P-51 Airplanes
Spettacolo musicale itinerante della
Canareo Funk Band di Adria
(Cinema Politeama, Corso V. Emanuele II, Riviera Matteotti e Piazza Cavour)
Via Amendola (Supermercato Coop)
Possibilita di volo in Mongolfiera e animazione a
cura dellassociazione Artinstrada
Piazza Cavour
Tributo a Ligabue - Concerto della Cover Anime in Plexiglass
Piazza Cavour
Tributo a Zucchero - Concerto della Cover O.I.& B. Zucchero Tribute
Piazza Groto e Piazza Bocchi
Donne e Territorio
• Degustazione prodotti tipici locali
• Mostra arte contadina
• Dimostrazione lavori artigianali tipici (filatura della lana, tombolo,
chiaccherino e molto altro)
organizzazione a cura della Commissione Pari Opportunita di Adria e
dellAssociazione Coldiretti di Rovigo
Basilica Santa Maria Assunta della Tomba
Pasqua in Canto
XXII Rassegna Corale di Canti della Pasqua,
organizzata dal Coro Femminile Edelweiss di Adria e
con la partecipazione dei cori:
• I Piccoli Cantori Vangadiciensi di Badia Pol. (Ro)
• Voci del Sile di Quinto di Treviso (Tv)
• Voci della Riviera di Fiesso dArtico (Ve)
Piazza Garibaldi
Profumi e Sapori di Pasqua
Mercatino italiano con prodotti gastronomici e artigianato provenienti da diverse regioni
italiane a cura della Pro Loco di Adria
Autodromo di Adria
Classic Show - Mostra mercato moto e auto depoca in contemporanea con il
Meeting internazionale depoca FMI 2009
Il Polesine - Delta del Po on the road in 30 minuti
Porto Tolle Cà Tiepolo piazza e monumento Ciceruacchio
Sacca Scardovari allevamenti di vongole
Croce del Polesine Crocefisso dell'alluvione del Polesine
Ponte di barche S.Giulia (no pedaggio)
Ponte di barche Goro (pedaggio in mezzo al ponte)
Ponte di barche Gorino (pedaggio alla fine del ponte)
Strada Scardovari - Santa Giulia
Scano Boa o Scanno Boa
Boccasette Scano Palo o Scanno Palo
ALn 668 del Deposito di Cremona sulla Brescia-Parma
Dopo i video a bordo ed in cabina di automotrici ALn 668 sulla linea non elettrificata Brescia-Parma, percorsa SOLO dalle trappulelle ALn 668, ora in questo videino anno 2014 visiterò, un po' in treno un po' con la mia carriola CH4 a metano, TUTTE le stazioni, fermate e stamberghe della linea, nei loro vari stadi di abbandono e degrado, con un occhio alle bellezze della natura e dei borghi ed alla storia millenaria, dal neolitico, di questi luoghi attraversati, bassa bresciana, pianura padana.
Stazione e scalo di S. Zeno-Folzano, diramazione delle linee per Cremona e Parma: transiti di ALn 668 serie 1000, serie 1800, serie 3100; manovre con lunghe teorie di carri merce con diesel 245 a bielle, di settima serie; in cabina di locomotiva Tigre E 652 che prenderà in consegna i carri; un Badoni manovra nel raccordo di fronte alla stazione ... Padre Pio dipinto su un muro protegge tutti.
Stazione di Montirone: transiti di due coppie di ALn 668 serie 3100; poi automotrici serie 1000 in linea ai P.L ed un passaggio a livello particolare con casello abitato da ... 80 anni dalla stessa persona, a Belleguardo. Visita vicina chiesetta di San Gaetano, nei campi.
Stazione di Ghedi: automotrici serie 3100, caccia ... Tornado sopra la testa. Poi al P.L. gestito da un privato, uso regolato fra RFI ed il privato che ne ha la chiave.
Stazione Viadana Bresciana: transiti 668 e, di fronte, l' acciaieria Feralpi con la locomotiva monumento GR 835. 043 e il disoccupato da anni locomotore da manovra Greco ex 225 FS.
Stazione di Calvisano:, con transiti 668 serie 3100 e 1000.
Stazione di Visano, con le serie 3100 e 1000 e con la bella e originale del 1893 torre piezometrica a struttura esagonale, la torre dell' acqua, e gli orti coltivati nella zona dell' ex scalo merci.
Stazione di Remedello Sopra con l' incrocio fra due coppie di ALn 668.
Stazione Remedello Sotto, dove arrivo sull' isolata 668.1224, unica della serie 1200 in questo video.
Stazione di Asola (aveva le tranvie interurbane Asola-Cremona e Asola-Mantova), con le 668 3100, 1800 e 1000 ed il bel borgo con la loggia veneta del Palazzo pretorio, la fontana di Ercole, lo storico Caffè Liberty, la cattedrale di S. Andrea (organo Antegnati, tele e affreschi di Moretto, Romanino, Palma il Giovane), l' importante Museo Civico Bellini con ... millenni di storia.
Stazione di Canneto sull'Oglio, col ponte appena fuori dalla stazione .... continua ....
STRADA STATALE 16. Nessun provvedimento per la sistemazione del manto stradale
Giu 2009 - Notiziario Amica9 Tv | STRADA STATALE 16 SS 16 LAVORI SISTEMAZIONE MANTO STRADALE ASFALTO Guarda tutte le videonews e gli approfondimenti all'indirizzo
barlettanews24.it - Il portale di informazione dedicato alla città di Barletta
Carluccio Zangirolami, scultore - www.arteitaliana.org
Zangirolami per realizzare le sue opere scultoree inizia a raccogliere schegge e frammenti di guerra che si trovano sui campi di battaglia della Grande Guerra 1915/18. Inizialmente, l'artista, riproduce le scene di battaglia avvenute su quei campi. Nel 2005 realizza, con i residui di guerra trovati, una statua a grandezza naturale di un Fante dell'Esercito Italiano.
A questa prima statua seguiranno un Bersagliere, due Alpini, un Paracadutista della Folgore, un Granatiere di Sardegna e un monumento ai Carabinieri caduti di Nassyria che attualmente si trova presso la locale Caserma dei Carabinieri di Porto Viro (Rovigo). Oltre alle pittosculture e ai monumenti a grandezza naturale, lo scultore realizza anche piccole sculture che rappresentano soldati dell'Esercito Italiano, sculture che vogliono ricordare e onorare i caduti di tutte le guerre di tutti gli eserciti.
L'intento creativo di Zangirolami è quello di dare voce alla memoria insita nei residui bellici che conservano la memoria dei soldati; in questo modo immagine, memoria e materia coincidano.
Lo sculture Zangirolami, assemblando le schegge trovate e dando loro la forma di uomini, dona vita ai soldati caduti valorosamente in tutte le guerre, le sue opere raccontano la nostra storia, insegnano a non dimenticare.
L'artista fa parte dell'Associazione culturale di Porto Viro Artisti del Delta, espone le sue opere in numerose mostre personali, collettive, saloni d'arte in Italia e all'estero, riceve premi importanti, segnaliamo il terzo posto della critica nella sezione scultura tenutasi al salone d'arte contemporanea Carrousel du Louvre, Museo Louvre di Parigi. Le sculture di Zangirolami fanno parte di collezioni pubbliche e private, si trovano in permanenza presso musei.
Il portale dell'Archivio Monografico dell'Arte Italiana è una galleria internazionale, in cui gli artisti catalogati espongono le proprie opere e verificano l'apprezzamento e l'interesse da parte del pubblico di amatori e collezionisti italiani e stranieri.
Tutte le opere sono pezzi unici e corredate da certificato di garanzia. E' possibile contattare l'Archivio Monografico per visionare senza impegno le opere degli artisti catalogati.