Jesi d'estate: fra arte, musica e Verdicchio la città dei turisti
Dalla Pinacoteca Civica al Palazzo della Signoria, dai vicoli del centro storico al Teatro Pergolesi, turisti alla scoperta della città d'estate.
BORGHI MARCHE San Severino Cingoli Jesi
Gita con Petroniana di Bologna il 9 ed il 10 marzo 2019
Due giorni straordinari e indimenticabili grazie alla nostra Guida Stefano D'Amico
9 Marzo San Severino Marche è un piccolo gioiello da scoprire.Vanta testimonianze archeologiche, artistiche e monumentali di notevole importanza che vanno dal periodo piceno all’Ottocento. Incontriamo la guida e saliamo al Monte Nero, da dove si gode di una splendida panoramica della città con la sua formidabile cinta muraria poi discesa verso il centro medievale con soste per visitare il Museo Archeologico Moretti, per la bellissima collezione del periodo piceno e il Duomo Vecchio caratterizzato dalla bella facciata gotica e dalla torre campanaria. Si prosegue poi con la visita della parte rinascimentale facendo una puntata alla Pinacoteca Tacchi Venturini, dove sono esposti importanti opere di pittura marchigiana con opere di Crivelli, Paolo Veneziano e Pinturicchio, la Piazza del Popolo, circondata da eleganti edifici, il Palazzo Comunale e il Palazzo dei Governatori con il suo Orologio, oltre alle principali chiese: la chiesa di Santa Maria della Misericordia, con i dipinti del Pomarancio, il Duomo Nuovo dal bel portale gotico e altro ancora. Nel pomeriggio ripresa del viaggio verso Cingoli, cittadina definita il Balcone delle Marche, per la sua suggestiva e incredibile posizione panoramica. Sosta al punto panoramico e passeggiata lungo il corso principale sul quale si affacciano tanti palazzi nobiliari e puntata al Palazzo Comunale, per ammirare fra i tanti capolavori la Pala della Madonna del Rosario, opera del Lotto. Uscendo dalla cittadina si può visitare la chiesa romanica di San Esuperanzio, una delle più belle chiese romaniche della regione.
Prima di raggiungere Jesi, visita all’Abbazia di Sant’Urbano, che risale al X secolo ed è una delle più suggestive del romanico marchigiano. Bellissimi e particolari sono la suddivisione degli spazi interni e alcuni capitelli con scene zoomorfe. Un luogo che ha affascinato molti di noi.
10 Marzo, domenica: JESI
Jesi, città marchigiana, scrigno di storia, arte e cultura, che sorge tra dolci colline. Le sue origini sono antiche: dal 247 a.C. divenne colonia romana, nel 1194 vide nascere Federico II di Svevia e nel 1710 vi nacque il compositore Giovanni Pergolesi.
Circondata da una cinta muraria fra le meglio conservate della regione ha titolo di “Città esemplare” Unesco per la capacità di preservare un patrimonio secolare architettonico, artistico e culturale altamente suggestivo. Incontro con la guida e inizio delle visite con Piazza Federico II, già piazza del mercato, dove nel 1194 nacque da Costanza d’Altavilla l’imperatore Federico II di Svevia, “Stupor Mundi”, il Palazzo della Signoria, tra le più belle architetture del Rinascimento delle Marche, che conserva al suo interno una straordinaria biblioteca storica, il settecentesco Teatro Pergolesi, dedicato al celebre compositore jesino Giovanni Battista Pergolesi e splendido esempio di architettura mondana del XVIII, Palazzo Pianetti, uno dei principali esempi di rococò marchigiano e italiano, con la sua galleria degli stucchi lunga 76 metri. All’interno del palazzo sono stati allestiti due musei, quello archeologico che mostra le vestigia dell’epoca romana di Jesi e la Pinacoteca con alcuni massimi capolavori di Lorenzo Lotto nelle Marche, come la Pala di Santa Lucia e altre ancora. Nel pomeriggio una sosta per visitare la Rocca Roveresca di Senigallia. Costruita intorno a una prima fortificazione romana, la rocca divenne il perno del sistema difensivo nel XIV quando la città torno alla chiesa per opera del cardinale Albornoz. L’attuale edificio si deve a Giovanni della Rovere che trasformò la struttura in una delle più eleganti fortificazioni marchigiane.
La presenza di persone con abiti d'epoca ha reso questa visita ancor più straordinaria.
Adattamento testo dal programma di viaggio Petroniana Bologna.
Jesi : Chiesa di San Nicolò
La chiesa di San Nicolò è l'edificio più antico della città di Jesi, documentato fin dal XII sec.
Le originali forme romaniche vennero rimaneggiate nel XIV sec. con l'aggiunta di elementi gotici.
L'interno, a tre navate absidate, presenta una prevalenza di volte a crociera sostenute da pilastri compositi; rimandano invece a forme romaniche le navate laterali introdotte da archi a tutto sesto. Degli affreschi realizzati nella prima metà del XVI sec. non rimangono in loco che poche, illeggibili, tracce. Da San Nicolò proviene tra l'altro l'affresco di Pietro da Rimini raffigurante San Francesco (1333), oggi conservato alla Galleria Nazionale di Urbino, e L'Icona del Sangue Giusto, oggi conservata presso la chiesa di San Giovanni Battista.
Particolarmente originale è la decorazione esterna del complesso absidale che presenta una successione di archetti pensili a goccia. Di estrema semplicità è la facciata a due spioventi al cui centro si apre un portale ad arco senese in marmo policromo e ghiera in laterizio a spina.
L' edificio, oggi di propietà de PP. Carmelitani , è aperto in occasione di mostre e convegni.
Jesi turistica, un nuovo sito ed un magazine per una città da amare
Presentati a Palazzo Pianetti turismojesi.it e JesiScopre, numero unico della nuova rivista dedicata al turismo. La Nautes Spa per lo sviluppo del sito e lo studio grafico Toni di Grigio per il magazine hanno affiancato il lavoro redazionale di composizione di testi ed immagini svolto dal personale dell'Ufficio Turismo del Comune di Jesi, una città che valorizza la sua vocazione di città d'arte, capitale del Verdicchio, patria di Federico II e Pergolesi, fra tesori storico-artistici e patrimonio enogastronomico.