Sardine Atlantiche a New York cantano Bella Ciao sotto il monumento di Garibaldi
Primo incontro di sardine a New York, domenica 24 novembre a Washington Square Park, sotto il monumento a Giuseppe Garibaldi.
Video di Eleonora Francica
Francesco Casta in Parma 009.mp4
Saturday the 25th, October 2008 h.10:40 Giuseppe Garibaldi square, Parma, Italy.
Questa piazza si trova lungo l'antica via Emilia, strada romana che ancor oggi congiunge Rimini a Milano, passando per Cesena, Forlì, Faenza, Imola, Bologna, Modena, Reggio, Parma e Piacenza.
In questa piazza, centro della città, troviamo il monumento dedicato all'eroe Giuseppe Garibaldi, il palazzo del Governatore (1760) con la torre dell'orologio e il palazzo del municipio (1673), con porticati. Alla destra di quest'ultimo si trova un edificio duecentesco che era il palazzo del capitano del popolo.
This plaza is found along the ancient Emilia street, roman road that connects today still Rimini to Milano, passing for Cesena, Forlì, Faenza, Imola, Bologna, Modena, Reggio, Parma and Piacenza.
In this plaza, center of the city, you find the monument devoted to the hero Giuseppe Garibaldi, the building of the Governor (1760) with the tower of the clock and the building of the town hall (1673), with parvises. To the right of this last it is found a thirteenth-century building that was the palace of the captain of the people.
77 Pensare l'Italia. Giuseppe Garibaldi
Alessandro Barbero al Festival della mente~``Alla vigilia dei 150 anni dell'Unità, il racconto storico e la visione dell'Italia che ebbe Garibaldi. Ligure, visse quattro anni a Costantinopoli e diciotto in Sud America, fece il marinaio in Tunisia, il corsaro in Brasile e l'operaio a New York. Mazziniano, socialista e anticlericale, fu condannato a morte per cospirazione. Ebbe tre diversi nomi di guerra, Cleombroto, Joseph Pane e Borrel, per sfuggire alla polizia o per arruolarsi in incognito. E' l'unico italiano degli ultimi secoli di cui si possa dire tranquillamente che fu un grandissimo generale. L'Italia, unificata da lui, finse di onorarlo con vie, piazze e monumenti, e ignorò tacitamente tutti i valori per cui si era battuto; contrariamente a un luogo comune, in questo paese parlar male di Garibaldi è facilissimo, come dimostra l'odio cieco che si scatena contro di lui sul web.``
Ettore Ximenes la Fama al palazzo di Giustizia di Roma (manortiz)
Ettore Ximenes
(Palermo, 1855 – Roma, 1926)
XIMENES, Ettore
Enciclopedia Italiana (1937)
di Virgilio Guzzi
XIMENES, Ettore. - Scultore, nato a Palermo l'11 aprile 1855, morto a Roma il 20 dicembre 1926. Dopo i primi studî all'Istituto di belle arti della città natale si recò a Napoli. Nel 1874, ottenuta la pensione governativa, si trasferì a Firenze. Nel 1878 ottiene a Parigi, con L'equilibrio, la medaglia d'oro. Altro premio gli fu assegnato a Torino nell'80, per il gruppo di Ciceruacchio, che fu poi innalzato a Roma. Comincia allora quella sua partecipazione a concorsi dalla quale, se pure non escirà sempre vittorioso, trarrà tuttavia notorietà ed esperienza di lavoro. Suo primo monumento è quello a Garibaldi, commessogli da Pesaro (1887). Venuto a Roma, vince il concorso per la Quadriga del Palazzo di giustizia, esegue il gruppo del Diritto per il monumento a Vittorio, concepisce il Monumento a Bottego da erigersi a Parma (1907).
La sua produzione è grandissima. La tendenza illustrativa, baroccheggiante, ch'è pure nel suo temperamento, sovrasta d'ora in avanti l'osservazione a fondo naturalistico e la bonarietà di linguaggio che ci dànno il meglio della sua opera, in busti e frammenti: tendenza che si innesta e mescola volentieri ad aspirazioni simbolistiche - come fu del resto nel gusto celebrativo del tempo - traducendosi in una pittoresca eloquenza plastica e compositiva che forza spesso i limiti dell'organismo architettonico (secondo i modi proprî del liberty) e dove le figure si dispongono creando un effetto che, senza riuscire, come vorrebbe, a forti accenti drammatici, rimane di pura descrizione: quando l'immaginazione dell'artista non si tumefà addirittura dietro a spettacolose visioni da finale d'opera lirica; visioni che, sia pure fra contrasti, gli procureranno successi in America (a Buenos Aires e in Brasile) e in Russia. Al buon verismo caratteristico, d'impronta meridionale, donde poté nascere il bel Bozzetto per la statua del Meli e derivarono il busto di Zanardelli (1905), di G. Pitrè (1908), di C. Finocchiaro Aprile, di A. D'Antona, di Costanza Garibaldi, la testa di Dall'Oca Bianca e la statua della Benefattrice Argentina, lo X. si sforzò di sostituire un mondo eroico dove si fondessero storia e leggenda, costume e allegoria. Di qui un facile eclettismo, dove più dove meno dissimulato e di bell'aspetto, un mondo di reminiscenze, da Luca della Robbia al Rodin, dal Rossellino a Michelangelo, al Bernini, al Carpeaux. Delle sue opere in vario senso notevoli vanno ancora ricordate: Gli scolari del cuore (1887); il Monumento a Garibaldi a Milano (1895), il Mausoleo del generale Belgrano a Buenos Aires (1898); il Monumento a Dante e quello a G. da Verrazzano a New York; il Mon. a Verdi a Parma; il Mon. ad Alessandro II a Kiev; il Mon. dell'indipendenza del Brasile; il monumento sepolcrale a Raul Suarez de Moura (Brasile), il David, la Baccante, la statua di Alessandro I del monumento a Kišinev (Chisinǎu, Bessarabia).
Bibl.: U. Fleres, E. X., Bergamo 1928; S. Vigezzi, Scultura italiana dell'800, Milano 1933.
da Enciclopedia Treccani
cimitero della villetta Parma
Piazza Garibaldi, ringhiera antibivacco sulla fontana? 11-08-2017
Un giorno da segnare sul calendario ma per CNA c'è poco da festeggiare: è il “Tax Free Day” la data in cui le imprese smettono di lavorare per il fisco e iniziano a produrre reddito, e per quest’anno per la Spezia è stato lo scorso 6 agosto.
Nel 2017 il lavoro di 219 giorni su 365 per le imprese spezzine se ne va tutto in tasse. Sono stati presentati in conferenza stampa i dati relativi al peso fiscale e burocratico che grava sulle piccole e medie imprese. Presente anche il neo eletto assessore al commercio e alle attività produttive del comune della Spezia Lorenzo Brogi.
Vigili del Fuoco - Roma, Messa in sicurezza della statua di Garibaldi sul Gianicolo - www.HTO.tv
Vigili del fuoco al lavoro per eliminare il pericolo dopo il distacco, a causa di un fulmine, di alcuni elementi in marmo che rivestono il basamento della statua di Garibaldi sul Gianicolo.
I monumenti
Provided to YouTube by justente
I monumenti · I Girasoli
Ali nel cielo
℗ 2019 Fonola Dischi
Released on: 2019-03-29
Auto-generated by YouTube.
Guastalla (1/2) p.za Mazzini Gonzaga Palazzo Ducale Statua Ferrante Gonzaga dopo il terremoto 2012
IMMAGINI RACCOLTE DOPO IL TERREMOTO D'EMILIA DEL 2012.
Il cuore della città è piazza Mazzini, una tipica piazza emiliana circondata da portici, dominata dal monumento a Ferrante I Gonzaga, opera di Leone Leoni.
Sulla piazza si affacciano la Concattedrale di San Pietro Apostolo, opera cinquecentesca di Francesco Capriani (Francesco da Volterra) (ma la facciata risale a due secoli più tardi), il palazzo Ducale [1567] in gran parte ricostruito (al cui interno è allestito il Museo Cittadino), e il Municipio, iniziato nella prima metà del Quattrocento e terminato dai Gonzaga durante il Cinquecento. Esso reca sotto il portico i modelli delle antiche unità di misura.
Dalla piazza si accede ai portici quattrocenteschi di corso Garibaldi, la più antica via della città, che conducono alla Biblioteca Maldotti, ricca di manoscritti, antiche edizioni a stampa e una nutrita collezione di dipinti. Antistante la biblioteca sorge la chiesa di Santa Croce (detta anche della Morte), risalente al 1587. Dall'interno è possibile scendere nei sotterranei e visitare il precedente luogo religioso di origine medievale. Nelle vicinanze della chiesa è inoltre possibile notare l'edificio nel quale albergò Garibaldi durante la sua permanenza nella città.
Il corso si apre poi su piazza Garibaldi, al cui centro è presente il monumento a lui dedicato. Dalla piazza è inoltre possibile ammirare la chiesa dell'Immacolata Concezione (oratorio di pianta ottagonale), la chiesa del Santissimo Crocifisso (o delle Cappuccine) e la chiesa della S. Maria dei Servi (o Santa Maria Annunciata), eretta alla fine del Cinquecento su disegno di Francesco Capriani: notevole, all'interno, la Deposizione, tela di Giuseppe M. Crespi. Su lato est della piazza si trova Palazzo Frattini, sede del Centro Culturale Comunale.
Da piazza Garibaldi, percorrendo via Verdi si arriva al Teatro Comunale in stile neoclassico, risalente al 1671. Scegliendo invece via Volturno si arriva in piazza Matteotti, dove sorge l'imponente Torre Civica o Campanón, nel luogo che un tempo fu dell'antica rocca trecentesca abbattuta dagli spagnoli nel 1689. I lavori di costruzione della torre, progettata dall'architetto parmense Cristoforo Trivellino, iniziarono nel 1723 e terminarono nel 1732. L'edificio supera i 40 metri d'altezza e per la sua costruzione vennero utilizzati i materiali recuperati dalla vecchia rocca dei Torelli.
Più avanti, in via Piave, sorge il seicentesco Santuario in stile barocco Beata Vergine della Porta, progettato dall'architetto Prospero Mattioli per ordine del Duca Vincenzo Gonzaga. La chiesa conserva paliotti in scagliola policroma, opera di artigianato carpigiano.
Svoltando per via Cavour si giunge in piazza Martiri Patrioti (ex Piazza Roma), al cui centro è presente il monumento in memoria dei caduti della prima guerra mondiale. La piazza è ornata da lampioni in stile Liberty.
Tornando in Strada Gonzaga (comunemente nota come via Gonzaga) è notevole la ex chiesa di San Francesco, costruita nel 1606 su disegno di Ferrante II Gonzaga, adibita nel ventunesimo secolo a sala mostre.
Scegliendo via Spallanzani è possibile notare la chiesa di San Carlo (o delle Agostiniane), edificata nel 1626 sempre per ordine di Ferrante II Gonzaga.
Il centro reale della città storica non è la piazza principale, essendo quest'ultima decentrata rispetto all'assetto fisico cittadino, bensì La Croce del Volterra, punto dal quale ne hanno origine quattro bracci rivolti verso i quattro punti cardinali. All'estremità di ogni braccio è situata una chiesa (A nord il Duomo, ad est la chiesa della S. Maria dei Servi, la chiesa del Santissimo Crocifisso ad ovest, la chiesa di S. Carlo a sud).
Rieti città. italy. / 4K
Riprese con Sony FDR AX33 4K-Editing con Pinnacle 19, dell città di Rieti. Italy.
Luoghi Visitati.
Rieti città: Belvedere di Rieti città 0:12. Porta d'Arci 0:32. Viale Tommaso Morroni 0:43. Porta Conca 0:48. Piazza Giuseppe Mazzini 1:00. Piazza Guglielmo Oberdan 1:06. Basilica Sant'Agostino 1:14. Stazione Ferroviaria 1:31. Porta San Giovanni 1:55. Cancello Antico di Porta Cinta 2:00. Palazzo Inps 2:06. Piazza Mariano Vittori 2:12. Palazzo Papale 2:23. Piazza Cesare Battisti con Campanile del Duomo 2:33. Cattedrale di Santa Maria Assunta 2:39, con la parte sotterranea la più antica 3:02. Prefettura di Rieti 3:11. Porticati del Centro 3:22. Piazza Vittorio Emanuele II 3:27. Comune di Rieti 3:34. Palazzo delle Poste 3:40. Chiesa di San Rufo 3:45. Piazza del Centro Italia 3:50. via Giuseppe Garibaldi 3:55. Teatro Flavio Vespasiano 4:00. via dei Pozzi la parte più Vecchia della città 4:05-4:10-4:19. Monastero delle Clarisse di Santa Chiara 4:32. Piazza San Francesco 4:38. Monumento dell'Orologio Storico 4:47. Ponte Monsignor Angelo Pietrolucci 4:54. Fiume Velino 5:01. Ponte Romano 5:07. via Roma 5:13. Palazzo Vecchiarelli 5:19-5:25. Resti del Vecchio Ponte Romano sul Fiume Velino 5:32. Colle San Marco 5:38. Piazza Cavour 5:46. Chiesa San Michele Arcangelo 5:52. Porta Romana 5:58. Tribunale di Rieti 6:09. Stadio di Atletica Studentesca 6:19.
Ringrazio della Visualizzazione.
10 volti per la Liberazione. La Resistenza nelle strade della città. Mostra diffusa
10 volti per la Liberazione è un percorso diffuso nelle strade e piazze di Parma costruito con le immagini di alcuni protagonisti della lotta di Liberazione in città, la cui esperienza biografica è stata scelta come punto prospettico per ripensare quell'esperienza collettiva.
Dislocate all'aperto su sagome a grandezza naturale e in luoghi significativi per la loro storia personale, queste dieci figure narrano uno dei periodi più bui della storia recente, quella tra l'8 settembre 1943 e l'aprile 1945, i mesi dell'occupazione nazista e del collaborazionismo fascista della Repubblica di Salò, ma anche i mesi in cui alcuni uomini e donne seppero alzare la testa, organizzarsi in un movimento di Resistenza e costruire un paese più libero e giusto.
Dieci vite, fatte di amori e affetti, speranze e ideali, difficoltà e gioie, che scelsero da che parte stare in un mondo che si divideva tra dittatura e democrazia, tra cieca obbedienza e pensiero critico, tra gerarchia delle razze e convivenza tra i popoli, tra l'orrore di Auschwitz e la lotta contro quell'orrore.
Dieci vite che non vogliono essere retorica, celebrazione ufficiale di martiri ed eroi, monumento al passato che fu, ma stimolo a ripensare vite di uomini e donne comuni che si sono gettati nella storia perché sentivano che quella storia era per loro.
Sabato 27 aprile e sabato 4 maggio 2013, ore 11.00, Piazza Garibaldi
Visita guidata
Giovedì 9 maggio 2013, ore 18.00, Palazzo del Governatore
Resistere in città
Conversazione su movimento clandestino e lotta partigiana
con Santo Peli (Università di Padova) e Margherita Becchetti (Centro studi movimenti)
I 10 volti
ARTA Giacomo Ferrari
FULVIO Bruno Longhi
GIANNI Eugenio Copelli
LIDIA Nera Perla
LIVIA Maria Zaccarini
MIRKA Laura Polizzi
MIRKO Giordano Cavestro
NULLO Domenico Tomasicchio
PABLO Giacomo Crollalanza
STELVIO Don Giuseppe Cavalli
I 10 Luoghi
Via B. Longhi
Piazzale San Francesco
Piazza della Pace
Piazza Ghiaia
Via G. Cavestro
Via Cavestro-Via Mazzini
Piazzale F. Corridoni
Piazzale Inzani
Piazzale Rondani
Vicolo Santa Maria
Comune di Parma
Provincia di Parma
Comitato per le celebrazioni
del 68° anniversario del 25 aprile
Mostra a cura di
Centro studi movimenti
csmovimenti.org
in collaborazione con
Fondazione Matteo Bagnaresi
Anpi
info: csm.parma@libero.it / tel. 328.9769438 -- 333.5410221
Pelos Caminhos da FEB, rumo ao norte da Itália - 169
Pelos Caminhos da FEB, rumo ao norte da Itália - 169. Praça Giuseppe Garibaldi, cidade de Parma libertada pela Força Expedicionária Brasileira (FEB), na Segunda Guerra Mundial.
imagens minutos antes de iniciar o desfile da viaturas militares, em comemoração aos 70 anos do fim da Segunda Guerra Mundial.
A delegação brasileira à convite de várias entidades italianas de defesa da história da FEB e dos expedicionários esteve em Parma para participar e registrar o evento daquela Província em homenagem ao Brasil, um reconhecimento permeado de gratidão pela bravura do pracinhas de guerra, entre os anos de 1944 e 1945.
Ademir Pfiffer - Historiador
Pelos Caminhos da FEB, rumo ao norte da Itália - 156
Pelos Caminhos da FEB, rumo ao norte da Itália - 156. Pracinha da FEB discorreu algumas palavras e recitou um poema sobre o tema mãesobre o evento comemorativo do fim da Segunda Guerra Mundial.
Praça Giuseppe Garibaldi, em Parma.
Ademir Pfiffer - Historiador
La Spezia, presidio in Piazza Garibaldi per le vittime degli attentati di Bruxelles - 23 marzo 2016
Un approfondimento con le voci e le opinioni raccolte durante il presidio contro il terrorismo che si è svolto ieri pomeriggio in Piazza Garibaldi alla Spezia: decine di cittadini, tra i quali anche numerosi esponenti provinciali del mondo politico e sindacale, si sono riuniti per rendere omaggio alle 32 vittime e ai 300 feriti degli attentati che, martedì mattina, hanno sconvolto Bruxelles e l’Europa. Una manifestazione organizzata da Cgil, Cisl, Uil, Anpi, PD, Rifondazione Comunista, Comunisti Italiani, Possibile, Italia dei Valori, Se Non ora Quando, Verdi, Sel e Giovani Musulmani.
A cura di Francesco Munari e Claudia Bertanza
Vita del Presidente: De Nicola a Genova
La settimana Incom 00031 del 08/11/1946
Vita del Presidente: De Nicola a Genova
Descrizione sequenze:Il presidente della Repubblica con Nenni e Gonella rende omaggio alla tomba di Giuseppe Mazzini ; Piazza della Vittoria a Genova: parata militare delle forze armate italiane in presenza di De Nicola e Nenni ;
Archivio Storico Luce .
Istituto Luce Cinecittà: tutte le immagini e i fotogrammi più belli di come eravamo, rivissuti attraverso i film, i documentari e i video che hanno fatto la storia del nostro Paese.
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La Vera Storia d'Italia - Gilberto Oneto - 6 - parte 2 di 4
Gilberto Oneto commenta il mito del Risogimento (anzi, come lui stesso dice, balbetta sul Risorgimento) trasmettendo da Radio Padania Libera.
In questa sesta puntata (la sesta di sette) suddivisa in 4 parti, si parla di coloro che oltre ad essere contrari all'unificazione dell'Italia, combatterono materialmente per impedirla.
Si tratta di molti Lombardi, Veneti, Modenesi, Piacentini ... che militarono negli eserciti dei paesi aggrediti. Spesso, il popolino.
In futuro pubblichero' anche l'ultima puntata rimasta, e infine organizzero' una playlist per tutte.
Una nota: Oneto parla di un monumento sito in Milano, al Parco Sempione.
Tutto corrisponde, con l'eccezione della dedica: il monumento e' dedicato a Napoleone III, non a Mac Maohn. Probabilmente l'Autore si confonde col monumento - che effettivamente esiste - sito a Magenta - dove fu combattuta l'omonima battaglia - vicino all'ossario dei caduti Francesi.
Tutto cio' e' facilmente verificabile con l'ausilio di un motore di ricerca.
Puntata trasmessa da Radio Padania Libera il 12-07-2010.
Per ascoltare la PlayList aggiornata, fin dalla prima puntata:
Per ascoltare Radio Padania Libera con WinAmp:
#PARMA | O belíssimo Duomo di Parma | Andiamo!
O belíssimo Duomo di Parma e seu Batistério são representações arquitetônicas e culturais de extrema importância para a Itália, oriundas do século XI. De fachada românica, interior renascentista e gótico em algumas capelas, ainda conta com obras absolutas em seu interior. Confira este giro medieval em Parma!
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Muito obrigado a todos pela atenção e boa viagem!
ALPINI NEL XX SECOLO
1 DVD, 4 FILMATI con protagonisti gli ALPINI. Primo filmato: La battaglia dell'ORTIGARA, Secondo filmato: La battaglia del Solstizio. Terzo filmato: Speciale 70° anniversario della Ritirata di Russia. Quarto filmato: una raccolta di cinegiornali anni 50/60/70 di adunate, eventi, commemorazioni, ricorrenze degli Alpini. Extra: inaugurazione del traforo del Monte Bianco.
Le scuole italiane nel Mondo
La rete delle istituzioni scolastiche all’estero costituisce una risorsa per la promozione della lingua e cultura italiana, nonché per il mantenimento dell’identità culturale dei figli dei connazionali e dei cittadini di origine italiana.
Presenti in tutto il mondo, le scuole italiane rappresentano uno strumento di diffusione di idee, progetti, iniziative, in raccordo con Ambasciate e Consolati e con le priorità della politica estera italiana. Le scuole italiane sono spesso un punto di riferimento nei Paesi in cui operano, potendo produrre per l’Italia ritorni di lunga durata in tutti i settori: culturale, politico ed economico.
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HISTÓRIA CONTEMPORÂNEA: A UNIFICAÇÃO DA ITÁLIA = EDIÇÃO E NARRAÇÃO PROF. CESAR MOTA
Vídeo-aula elaborada pelo Prof.Cesar Mota, com produção da SBJ História da Humanidade. Na segunda metade do século XIX, a Península Itálica estava dividida em vários reinos, que eram Estados independentes. Alguns destes reinos eram, inclusive, governados de forma autoritária por famílias reais da Áustria e da França. A Igreja Católica também tinha grande poder político em algumas regiões. Neste contexto, não havia unificação de leis, moeda, língua e sistema político. Portanto, ainda não havia um país com nome de Itália com poder centralizado. A região norte da Península Itálica, principalmente o reino de Piemonte-Sardenha, era muito mais desenvolvida do que o centro e o sul. Interessava à nobreza e, principalmente, à burguesia industrial que ocorresse a unificação, pois assim aumentaria o mercado consumidor, além de facilitar o comércio com a unificação de padrões, impostos, moeda, etc. Portanto, o movimento de unificação teve início e foi liderado pelo reino de Piemonte-Sardenha. O processo de unificação italiana não foi pacífico. O Império Austro-Húngaro não queria ceder os reinos controlados pelas famílias reais austríacas. Em 1859, com apoio de movimentos populares, liderados por Giuseppe Garibaldi, e de tropas francesas, os piemonteses entraram em guerra contra o Império Áustro-Húngaro. Vencedores, os piemonteses conquistaram o reino da Lombardia. Foi o primeiro passo em direção à unificação. No ano seguinte, com apoio de movimentos populares, ocorreu a anexação ao Piemente dos reinos papais de Parma, Modena, Romagna e Toscana. Ainda em 1860, tropas piemontesas e os camisas vermelhas, liderados por Garibaldi, incorporam o reino das Duas Sicílias (sul da Península Itálica). Em 1861, os Estados Pontifícios (governados pela Igreja Católica) foram anexados à Alta Itália. Formou-se assim o Reino da Itália que teve como primeiro rei Vitor Emanuel II. No ano de 1866, os italianos, com apoio da Prússia, anexaram o reino de Veneza que até então era governado pelos austríacos. Faltava apenas anexar Roma que era a capital do Estado da Igreja Católica. Nesta época, Roma era muito bem protegida por militares da França. Porém, em 1870, a França entrou em guerra contra a Prússia, sendo que as tropas francesas instalada em Roma foram convocadas para a guerra. Sem a proteção militar francesa, os italianos conquistaram a cidade, transformando-a na capital do Itália, que teve sua unificação concluída. A Igreja Católica só reconheceu o Estado Italiano em 1929, através do Tratado de Latrão. Esse acordo foi firmado entre Benito Mussolini (ditador italiano) e o Papa Pio IX. A Igreja Católica reconheceu o Estado da Itália em troca da criação do Estado do Vaticano e do recebimento de indenizações por perdas territoriais relativas à anexação de regiões católicas no processo de unificação.