Hotel dei Cavalieri Caserta **** Hotel Review 2017 HD, Caserta, Italy
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Property Location
With a stay at Hotel dei Cavalieri Caserta, you'll be centrally located in Caserta, steps from Monumento a Luigi Vanvitelli and Vanvitelli Square. This 4-star hotel is within close proximity of Duomo di San Michele Arcangelo and Chiostro di Sant'Agostino.
Rooms
Make yourself at home in one of the 86 air-conditioned rooms featuring minibars and LCD televisions. Complimentary wireless Internet access keeps you connected, and satellite programming is available for your enterta...
VANVITELLI SEGRETO. REGGIA DI CASERTA VERNISSAGE
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Palazzo Reale di Napoli - Royal Palace of Naples - Palais Royal de Naples
Il Palazzo Reale di Napoli è un edificio storico ubicato in piazza del Plebiscito, nel centro storico di Napoli, dov'è posto l'ingresso principale: l'intero complesso, compresi i giardini e il teatro San Carlo.
Fu la residenza storica dei viceré spagnoli per oltre centocinquanta anni, della dinastia borbonica dal 1734 al 1861, interrotta solamente per un decennio all'inizio del XIX secolo dal dominio francese con Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, e, a seguito dell'Unità d'Italia, dei Savoia ceduto nel 1919 da Vittorio Emanuele III di Savoia al demanio statale, è adibito principalmente a polo museale, in particolare gli Appartamenti Reali, ed è sede della biblioteca nazionale.
Il Palazzo Reale è stato costruito a partire dal 1600, per raggiungere il suo aspetto definitivo nel 1858: alla sua edificazione e ai relativi lavori di restauro hanno partecipato numerosi architetti come Domenico Fontana, Gaetano Genovese, Luigi Vanvitelli, Ferdinando Sanfelice e Francesco Antonio Picchiatti.
PALAZZO REALE DI NAPOLI - L'APPARTAMENTO REALE
PALAZZO REALE DI NAPOLI L'APPARTAMENTO REALE
Il palazzo reale di Napoli Gode di una meravigliosa vista sulla piazza del Plebiscito . La maestosa scala di ingresso ci introduce alle sale reali dove rimaniamo impressionati bellezza e la ricchezza degli arredi, dei lampadari, dei quadri, dei decori,dei soffitti dorati.
Il Palazzo Reale di Napoli è un edificio storico ubicato in piazza del Plebiscito, nel centro storico di Napoli, dov'è posto l'ingresso principale: l'intero complesso, compresi i giardini e il teatro San Carlo, si affaccia anche su piazza Trieste e Trento, piazza del Municipio e via Acton.
Fu la residenza storica dei viceré spagnoli per oltre centocinquanta anni, della dinastia borbonica dal 1734 al 1861, interrotta solamente per un decennio all'inizio del XIX secolo dal dominio francese con Giuseppe Bonaparte e Gioacchino Murat, e, a seguito dell'Unità d'Italia, dei Savoia[2]: ceduto nel 1919 da Vittorio Emanuele III di Savoia al demanio statale, è adibito principalmente a polo museale, in particolare gli Appartamenti Reali, ed è sede della biblioteca nazionale.
Il Palazzo Reale è stato costruito a partire dal 1600, per raggiungere il suo aspetto definitivo nel 1858: alla sua edificazione e ai relativi lavori di restauro hanno partecipato numerosi architetti come Domenico Fontana, Gaetano Genovese, Luigi Vanvitelli, Ferdinando Sanfelice e Francesco Antonio Picchiatti. Tratto da Wikipedia.
Reggia di Caserta - Caserta - Dimore D'Epoca in Campania
La Reggia di Caserta è una residenza storica appartenuta alla dinastia reale dei Borbone di Napoli. Progettata dall'architetto Luigi Vanvitelli e terminata nel 1845 è stata riconosciuta Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO. Oltre al sontuoso Palazzo Reale, ritenuto l'ultima grande opera del Barocco italiano, la Reggia comprende anche il grande Parco Reale, con un giardino all'italiana e un giardino all'inglese.
Nelle vicinanze di Caserta, nei pressi di Capua, l'antica capitale della Campania, sorge Tenuta San Domenico, dimora d'epoca frutto della ristrutturazione di una residenza signorile del Settecento: sette confortevoli suite, un parco floreale di 10 ettari con specie provenienti da tutto il mondo, ristorante e sale per matrimoni, ricevimenti e meeting.
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The Royal Palace of Caserta is a historic residence that belonged to the royal dynasty of the Borbone family of Naples. It was designed by the architect Luigi Vanvitelli and was completed in 1845. In the 1997 has been recognized as World Heritage by UNESCO. In addition to the Royal Palace, considered the last great art-work of the Italian Baroque, the Palace also includes the great Royal Park, with the Italian and English gardens.
Near Caserta and Capua, the ancient capital of the Campania region, you can find Tenuta San Domenico, a period residence of the eighteenth century: 7 comfortable suites, flower park, restaurant and rooms for weddings, receptions and meetings.
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le Acque della Reggia. lo spettacolo sull'Acquedotto Carolino
Lo spettacolo Le Acque della Reggia è stato realizzato nella Reggia di Caserta il giorno 30 novembre 2013 e replicato il 28 dicembre 2013 con una grandissima affluenza di pubblico durante la manifestazione Una notte al Museo organizzata da MIBACT, tanto da essere stato il monumento più visitato di Italia in quell'evento.
Nel video il racconto del tema dello spettacolo, la costruzione dell'Acquedotto Carolino, voluto da Carlo di Borbone nel 1752 e realizzato dall'Architetto Luigi Vanvitelli e suo figlio Carlo Vanvitelli.
Philippe Daverio inaugura I porti del Re di Jakob Philipp Hackert al Castello di Gallipoli
Castello Gallipoli dove le culture si incontrano e dove la cultura diventa una locomotiva di sviluppo. I tantissimi ospiti dell'inaugurazione della mostra I porti del Re di Jakob Philipp Hackert ieri sera hanno potuto godere di quell'atmosfera di grande salotto in cui artisti e quadri sono accessibili anche a chi, pur digerendo poco l'arte, è affascinato dalla fama del Professore Philippe Daverio in pantaloni bianchi giacca scozzese e l'immancabile papillon. Insignito del Premio Barocco, la statuetta aurea che raffigura la ninfa del mare, insieme al Direttore della Reggia di Caserta Mauro Felicori. La mostra, a cura di Luigi Orione Amato e Raffaela Zizzari, è prodotta dal Castello in collaborazione con il Comune di Gallipoli e la Reggia di Caserta. Le nove grandi opere dell'artista tedesco, vissuto nel diciottesimo secolo, raffiguranti i porti pugliesi del Regno di Napoli e conservate nelle collezioni della Reggia di Caserta, furono realizzate su commissione di Re Ferdinando IV che, nella primavera del 1788, incaricò il pittore ufficiale di corte di ritrarre in dipinti e disegni tutti i porti del Regno borbonico.
Caserta Capitale Cultura 2019
Caserta terra d'Europa. E' questo l'impegno che il comitato promotore di Caserta2019 e il capoluogo di Terra di Lavoro hanno affidato alla Commissione Europea che sceglierà le città che parteciperanno alla fase finale per la selezione della capitale Europea della Cultura 2019. E' un impegno condiviso da associazioni, cittadini e istituzioni, dalla nostra Amministrazione che ha ottenuto l'interesse della Provincia, della Regione, della Camera di Commercio, dei sindacati e di tutte le forze economiche e sociali del territorio. il progetto, basato sul senso dell'Europa, i 5 sensi dell'uomo e la forza dell'utopia della storia di Caserta e delle sue contraddizioni di grandi eccellenze e chiaroscuri, è stato presentato da un panel di speakers che hanno raccontato ognuno un pezzo del progetto e della città, per rappresentare la rete e la condivisione unanime e nello stesso tempo la compattezza e la coesione di un territorio che, quando vuole, sa trovare energie incredibili e di grande valore. Valori che sono stati riassunti dal saluto e dal complimento che il presidente della giuria, l'inglese Steve Green, ha rivolto a me quale primo cittadino di Caserta e a tutti i relatori, uno per uno. Così il sindaco Pio Del Gaudio racconta la presentazione svoltasi nella Capitale.
Primo testimone di Caserta è stato un corto del regista americano Abel Ferrara, che si è rivolto alla giuria in americano indicando Caserta come scelta migliore per Capitale Europea della Cultura.
Ha introdotto lo speech, facendo da voce narrante, Casimiro Lieto, autore tv e organizzatore culturale, ormai a Caserta da anni e da anni apprezzato dal nostro territorio, che ha messo insieme il progetto di Caserta2019 insieme con il Comitato promotore e i suggerimenti delle associazioni, del mondo del volontariato e delle imprese. Donatella Cagnazzo, presidente del Comitato promotore e della Sezione Turismo di Confindustria, ha raccontato l'evoluzione dell'idea, frutto della partecipazione dal basso, nata dalla lettura di un editoriale de L'Eco di Caserta/Avvenire, e di tanti incontri nell'aula consiliare.
Luigi Ferraiuolo, giornalista, rappresentante dell'Ucsi, che ha scritto il primo fondo sul tema, ha raccontato i contrasti che rendono ricca e unica Caserta nel mondo: dallo schiavo Spartaco che fa tremare Roma agli schiavi di oggi accolti nel Casertano; all'utopia della comune ante litteram di San Leucio già nel secolo dei Lumi alle sete di San Leucio che arricchiscono il mondo; alla reggia del Settecento che ospita la più grande collezione di arte contemporanea monotematica al mondo, Terrae motus, slancio verso il futuro; alla città del cinema, dello spazio e della cultura nel centro Sant'Agostino.
Casimiro Lieto ha poi spiegato il cuore del progetto basato sui cinque sensi e sull'utopia e la grande proposta di una lingua europea unica, le 2019 parole dell'Europa, soffermandosi con la giuria sugli aspetti tecnici e organizzativi e sulle capacità logistiche.
E' intervenuto poi il sindaco di Caserta Pio Del Gaudio, che ha rivolto un appello alla commissione a prendere Caserta per mano, traghettandola in Europa, spiegando poi diffusamente le compatibilità economiche e soffermandosi anche sulle politiche di lungo periodo del territorio e su quelle logistiche in corso.
L'ultimo round è stato dell'assessore regionale Caterina Miraglia, che ha spiegato il sostegno forte e unico della Regione a caserta e il progetto Forum delle Culture, prima parte di Caserta 2019. Il saluto finale è stato ovviamente sull'onda dell'emozione con un corto che ha fatto sognare i giurati sulle bellezze di Caserta. Finale della presentazione all'insegna dell'eccellenza gastronomica del territorio, con i biscotti realizzati da Rosanna Marziale, dedicati a Caserta2019, in scatole di cartone raffiguranti la Reggia, dati in omaggio alla Commissione.
Basilica dell'Annunziata Maggiore Napoli
Basilica dell'Annunziata Napoli
La prima chiesa fu realizzata nel XIII secolo dagli Angioini. L'edificio fu poi completamente ricostruito e ampliato a partire dal 1513; la ricostruzione fu presa in mano nel 1540 da Ferdinando Manlio. La chiesa fu però quasi completamente distrutta da un grande incendio nel 1757 ed i lavori di ristrutturazione vennero affidati a Luigi Vanvitelli. L'artista seppe riutilizzare gli ambienti cinquecenteschi, incorporandoli nell'attuale struttura, ma non riuscì a portare a termine i lavori che vennero proseguiti sotto la direzione del figlio Carlo.
Nella seconda guerra mondiale l'edificio fu gravemente danneggiato e si dovette sottoporlo ad un complicato restauro che interessò sia l'interno che l'esterno.
La ricostruzione intrapresa nel Settecento conferì alla chiesa un aspetto tardo-barocco, in cui si avverte peraltro l'influenza del classicismo francese dei secoli XVII e XVIII. All'esterno ciò è evidente nella facciata, caratterizzata da un andamento leggermente concavo e ornata con due ordini sovrapposti di colonne classiche. Sulla sinistra della chiesa è conservato il possente campanile cinquecentesco.
Altra visuale dell'interno
L'interno, a croce latina con navata unica e sei cappelle laterali, è considerato tra le più belle creazioni di Luigi Vanvitelli; si presenta molto ampio e prevale il principale intervento settecentesco di suddetto artista e del figlio Carlo (la disposizione delle 44 colonne corinzie che raccordano la navata alle cappelle laterali). In particolare, le cappelle laterali, intervallate dalle possenti colonne binate, richiamano alla mente l'articolazione della Cappella Palatina nella Reggia di Caserta, realizzata proprio da Luigi Vanvitelli.
Dal punto di vista artistico, all'interno è da citare la Cappella Carafa, scampata al disastroso incendio, che ha conservato in maniera intatta marmi e monumenti sepolcrali del XVI secolo. La sacrestia possiede affreschi di Belisario Corenzio (Le storie del Vecchio Testamento, 1605), mentre gli arredi lignei intagliati sono di Salvatore Caccavello e di Girolamo D'Auria.
Un ulteriore elemento di spicco è sicuramente la maestosa cupola di Carlo Vanvitelli che, insediata su un alto tamburo, dona maestosità all'intera struttura. L'altezza della chiesa raggiunge i 67 metri.
Tra gli elementi recuperati dell'edificio cinquecentesco è la sepoltura di Francesco Nomicisio, nativo di Tropea, vescovo di Lesina, che dopo 24 anni di governo, morì a Napoli nel 1507 e fu sepolto in questa basilica, di cui era stato rettore, con questo epitaffio: «REVERENDO DOMINO FRANCESCO NOMICISIO HUIUS ALMAE BASILICAE RECTORI ET PONTIFICI LESINESI MAGISTRI SEPULCRUM FECERE AN. SAL. MDVII».
TRATTO da: Wikipedia
Reggia di Caserta: dalla sala Primavera alla sala da lavoro della Regina
Percorso: dalla sala della Primavera alla sala da lavoro della Regina
Ancona, Chiesa del Gesù e di san Francesco alle Scale (manortiz)
La Chiesa del Gesù di Ancona è tra gli edifici storici di maggiore interesse in città. Il monumento fu commissionato dal conte Nappi nel 1605. Nel 1733 i Gesuiti affidarono a Luigi Vanvitelli il progetto dell’ampliamento della chiesa e dell’annesso convento, ultimato nel 1743 secondo le sue attuali forme. La facciata, con il suo andamento curvilineo, assume valenza urbanistica: riecheggia infatti l’arco dell’insenatura del porto amplia lo spazio della piazza. L’alto pronao, che copre il portale d'ingresso e la scalinata, è sorretto da due colonne doriche e da doppi pilastri d’angolo, mentre le due volute laterali legano le due rampe della scala. Nella parte superiore, l’attico balaustrato, nasconde il retrostante tiburio a ottagono che racchiude la cupola. Per la facciata è stato utilizzato il mattone e la pietra bianca d'Istria, validi elementi scenografici. La pianta del monumento è a croce latina; la navata è coperta da una volta a botte lunettata. Due cappelle si aprono per lato. Nell’altare maggiore era conservata la Circoncisione di Orazio Gentileschi, attualmente custodita nella Pinacoteca civica. In una delle cappelle laterali è invece conservata la tela di Sebastiano Conca Partenza di San Francesco Saverio per le Indie del 1700.
Dall’alto di una gradinata, la Chiesa di San Francesco delle Scale prospetta su Piazza San Francesco, con un notevole effetto scenografico. Poco dopo la costruzione del convento e dell’oratorio (1295), la Chiesa fu costruita nel 1323 e dedicata inizialmente a Santa Maria Maggiore. All’inizio del 1400 venne ampliato il convento e contestualmente si costruì uno scalone monumentale che dalla strada più in basso consentiva l’accesso direttamente alla chiesa. All’esterno, si nota il magnifico portale gotico-veneziano a forma di tabernacolo, realizzato in pietra di Brioni da Giorgio da Sebenico, alla metà del Quattrocento (1455). Attorno all'ingresso si trovano, finemente scolpite, teste a tutto rilievo, opera di Giorgio Orsini, pure di Sebenico. Qualche studioso volle vedervi Dante, Petrarca, Laura, Boccaccio ecc. Nel padiglione è San Francesco; ai lati Sant'Antonio da Padova e San Lodovico da Tolosa. Sotto, San Bernardino di Siena e Santa Chiara. Nel 1790 l'architetto Francesco Maria Ciaraffoni ristrutturò la chiesa modificandola internamente e sopraelevando la facciata. Durante il periodo napoleonico, la chiesa è stata utilizzata per scopi militari, chiusa al culto nel 1852 e adibita a ospedale. Radicalmente ristrutturata alla fine dell’Ottocento, ospitò la Pinacoteca civica fino alla sua riconsacrazione, avvenuta nel 1953. L'interno, a navata unica, custodisce nel primo altare a destra, il Battesimo di Cristo di Pellegrino Tibaldi; l'altare di fronte accoglie la tela Angeli che trasportano la Santa Casa di Loreto di Andrea Lilli, e la Gloria, opera in gesso di Gioacchino Varlè. Nell'abside è invece collocata l'Assunta di Lorenzo Lotto. La Vergine è presentata secondo uno schema tipologico che sarà abbondantemente ripetuto nell'arte della Controriforma: è ritta in piedi mentre viene trasportata in alto da un coro di angeli, tiene le braccia aperte e lo sguardo è rapito in cielo. Sotto di lei gli Apostoli in un gesticolare meravigliato e un pò smarrito, circondano il sepolcro vuoto. Mosso da un'esigenza tutta interiore, il Lotto procede per via di riduzione eliminando dalla rappresentazione ogni ambientazione isolando su un cielo incupito la figura della Vergine, per cui l'osservatore viene sospinto ad alazare lo sguardo in un rapporto di contemplazione diretta con il miracolo. In un contesto pervaso di malinconia che abbraccia le persone e intristisce il luogo affiora il particoalre poetico dei petali di fiori che occupano il sepolcro vuoto, unico segno del passaggio umano di Maria.
REGGIA di CASERTA - Campania ITALY 2019
la più grande residenza reale, l'abbiamo in Italia e precisamente a Caserta. magnifica nella sua imponente bellezza, grandiosa per la sua magnificenza delle stanze, delle architetture, delle sculture come i due leoni su lo scalone d'onore. i giardini faraonici con le fontane addobbate con le varie statue bellissime in particolare la fontana di Diana, quando andate un suggerimento: andate presto anche se fate il biglietto di ingresso on-line per evitare la fila, visitate il più bel PETRIMONIO DELL'UNESCO E D'ITALIA, buon divertimento
La Reggia di Caserta
Schede di lettura - La Reggia di Caserta
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Visita anche - See also:
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Napoli - Rapinata e violentata al Vomero, due arresti tra Grumo e Aversa (22.03.17)
- Napoli - I carabinieri della compagnia Vomero hanno eseguito un fermo e un arresto a carico di due 33enni di Grumo Nevano e Aversa responsabili di rapina aggravata e violenza sessuale di gruppo ai danni di una 27enne di Napoli.
Secondo la ricostruzione dei militari dell'Arma, durante la notte la giovane, appena uscita dal lavoro, era stata seguita in auto fin sotto casa dove, bloccata, era stata dapprima ripetutamente palpeggiata per poi essere rapinata di borsa e oggetti di valore.
Prima di commettere il reato, il 33enne di Grumo Nevano aveva prelevato due complici dalla Stazione Garibaldi e a bordo della sua Fiat Punto si erano messi alla ricerca di “obiettivi facili”. Battuto il lungomare, poi Chiaia, erano infine saliti fino al Vomero. In giro per il quartiere collinare, individuata la vittima, dopo averla seguirla l’avevano aggredita nei pressi della sua abitazione.
Le indagini, avviate immediatamente dopo l’episodio, hanno portato a identificare i due complici e sequestrare l’auto usata per compiere il reato. Il primo malfattore, fermato all’interno di un pub del quartiere San Ferdinando a bere birra con la compagna, appena bloccato dai carabinieri ha dichiarato di essere sotto l’effetto di crack. Il secondo è stato arrestato ad Aversa. In corso le indagini per identificare il terzo complice. (22.03.17)
Dipartimento di architettura in time lapse
Dipartimento di architettura Luigi Vanvitelli, Aversa 8-6-2016
MUSA - il Museo Universitario delle Scienze e delle Arti della SUN
NOTA: PER LA PARTICOLARITA' SCIENTIFICA DELLE IMMAGINI QUESTO VIDEO NON E' ADATTO AD UN PUBBLICO IMPRESSIONABILE
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Il MUSA vuole rivedere il concetto stesso di museo, fino a poco fa inteso solo come statico contenitore di oggetti, andando verso nuove sperimentazioni di custodia, valorizzazione e fruizione nonché come strumento per un’armonica crescita socio-culturale del territorio in cui opera.
Nel MUSA rientrano, oltre alle realtà già organizzate dei vecchi Museo Anatomico e Farmacologico, anche gli archivi museali universitari, il ricco patrimonio monumentale di cui la SUN dispone, oltre alle realtà tecnico-scientifiche che hanno contribuito alla industrializzazione del territorio.
Per questo motivo, il MUSA è articolato in sezioni una delle quali è la Sezione di Anatomia che raccoglie la prestigiosa e preziosa collezione del vecchio Museo di Anatomia. Altre sezioni sono quella di Farmacologia, di Stomatologia, quella Bibliografica e quella Artistica.
Il MUSA utilizza le competenze specifiche e le tecnologie dell’Ateneo, sperimentando le linee innovative di organizzazione museale, di tipo aperto e diffuso nel territorio, coordinandosi, grazie anche alla Conferenza Nazionale dei Rettori, con le esperienze universitarie nazionali ed internazionali del settore.
VISITE
Le collezioni sono visitabili su prenotazione
CONTATTI
Segreteria Musa
Via Luciano Armanni, 5 - Complesso di Santa Patrizia - 80138 Napoli Tel: 081 5667747 - Fax: 081 5667746
e-mail: musa@unina2.it
Aversa (CE) - Pizza revolution, serata di gusto al Drengot Pub (06.04.17)
- Aversa (Caserta) –Un folto gruppo di aficionados del Drengot Pub di Aversa per una serata di degustazione di pizza realizzata con nuove tecniche d’impasto a base di farina Petra (biologica e integrale).
Un’altra frontiera del gusto quella abbattuta dallo storico locale di piazzetta De Simone capitanato da Rodolfo Vitale. “Margherita San Marzano” con fior di latte di Agerola, “Cinghialotta” con salamella di cinghiale e friarielli, “Brontese” con pistacchio e mortadella bolognese tra le pizze che hanno deliziato il palato dei presenti.
“Questo nuovo menù – ha spiegato Raffaele Vitale, figlio del titolare – è il frutto di un corso tenuto a Torino dal maestro Luigi Acciaio che ci ha conferito una serie di istruzioni per realizzare impasti innovativi. Tra questi uno con farina integrale, un altro con succo di pomodoro che rende l'impasto di un simpatico e naturale colore rosso”. (06.04.17)
CASERTA – E ora a piazza Vanvitelli passeggiano anche i topi
Il cuore della città, il salotto della Caserta bene: un tempo erano questi i concetti che si legavano alla centralissima piazza Vanvitelli. Già un tempo, perché oggi la musica è profondamente cambiata. Il degrado in cui versa la piazza è imbarazzante. Addirittura, questo pomeriggio, sotto le panchine che si trovano a pochi metri dal Comune passeggiavano indisturbati topi nuovi padroni di quella che una volta era la parte più bella del passeggio di Caserta.
Aversa (CE) - Tu Donna, le quote rosa di De Cristofaro (25.02.16)
- Aversa (Caserta) - È nata l’associazione politico-culturale ‘Tu Donna’. “Si tratta di un’associazione – ha spiegato nel corso dell’incontro tenutosi mercoledì sera Simona Andreozzi – di un’associazione che si occupa dei problemi e delle esigenze delle donne nella società. Con un particolare occhio alla Città di Aversa”.
L’associazione è vicina alla candidatura di Enrico de Cristofaro quale sindaco di Aversa e molte ragazze presenti nella serata di mercoledì all’avvio ufficiale di ‘Tu Donna’ saranno candidate all’interno delle liste civiche che saranno a supporto della candidatura del Presidente dell’Ordine degli Architetti.
Presenti all’incontro, tenutosi in piazza Trieste e Trento, Simona Andreozzi, studentessa universitaria presso la Luiss; Lucia Abbate, psicologa; Margherita Rubino, imprenditrice; Alessandra Di Tella, farmacista; Barbara Apa, architetto; Agata Cioffi, sociologa; Francesca Matacena, avvocato; Angela Dello Iacono, architetto; Enza Diplomatico, avvocato; Antonia Fabozzo, avvocato; Maria Di Ronza, laureanda in economia; Pina Esposito, casalinga; Cristina Andreozzi, imprenditrice; Danila De Cristofaro, laurenda in scienze politiche e Speranza Cardillo, psicologa. (25.02.16)
I nuovi valori della Chiesa di Papa Francesco - Festival della Letteratura I am Spartacus
La ricerca del dialogo interreligioso, la vicinanza alle periferie del mondo, l’intransigenza contro le mafie e la pedofilia, la semplicità del lessico della comunicazione, le aperture sui temi della bioetica e l’abbandono dell’integralismo su alcuni storici tabù come il matrimonio dei sacerdoti. Dopo quattro anni di Pontificato si avverte ormai in maniera profonda, non senza qualche dissenso interno, la rivoluzione lanciata da Papa Francesco per un rinnovamento dei valori aggregativi della Chiesa cattolica. E proprio a “I nuovi valori della Chiesa di Papa Francesco” è stato dedicato il terzo appuntamento della seconda edizione de “La Memoria degli Elefanti”, il Festival della Letteratura nel segno del mito, ideato da “Arena Spartacus Amico Bio” all’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere, il secondo anfiteatro al mondo per dimensioni dopo il Colosseo.
In una rassegna che ha per sottotitolo e per comune denominatore culturale “I am Spartacus: eroi, valorosi e valori”, lo spunto di partenza per la discussione su “I nuovi valori della Chiesa di Papa Francesco” è stato “The American Pope. Costruire ponti per costruire la pace” (Libreria Editrice Vaticana), il libro scritto dal giornalista Massimo Milone, direttore di Rai Vaticano insieme con Paolo Messa, direttore del Centro Studi Americani di Roma e Lara Jakes, managing editor del Foreign Policy Magazine di Washington.
Un libro che è l’analisi di un viaggio che è già storia, più che mai dopo la morte di Fidel Castro e l’elezione di Donald Trump. Un libro che raccoglie le nuove idee del Pontefice su libertà, giustizia, uguaglianza, diritti umani e dignità della persona. Sia a Cuba che negli Stati Uniti, dinanzi al Congresso Americano e all’Onu, Papa Francesco ha ricordato che “il mondo ha bisogno di riconciliazione in questa atmosfera di terza guerra mondiale a pezzi che stiamo vivendo”.
L’incontro con Massimo Milone è stato organizzato con il patrocinio dell’UCSI, l’Unione della Stampa Cattolica Italiana ed è stato aperto dal vicepresidente nazionale dell’UCSI, Donatella Trotta, fondatrice del “Premio Napoli Città di Pace”.
Insieme con Milone nel salotto letterario dell’Arena Spartacus per parlare di dialogo interreligioso c’erano il Vescovo emerito di Caserta, Raffaele Nogaro, lo studioso di ebraismo, Ottavio Di Grazia, il vaticanista Raffaele Luise, il pastore della Chiesa Evangelica di Caserta, Giovanni Traettino. Tra gli spunti del dibattito il grande tema dell’eutanasia e del fine vita con gli interventi del teologo Pasquale Giustiniani e di Andrea Patroni Griffi, professore ordinario di Diritto pubblico all’Università degli Studi della Campania “Luigi Vanvitelli” e autore del volume “Le regole della Biotetica tra legislatore e giudici”.
Venerdì 27 Aprile alle 18.30 un appuntamento speciale dedicato a “La grande bellezza del patrimonio culturale del Casertano”
Dopo i valori della storia analizzati con il libro di Guido Trombetti “Annibale Spartaco e Garibaldi”, i valori della giustizia raccontati con “Toghe, banchieri e rotative” di Vincenzo Pezzella e i nuovi valori della Chiesa di Papa Francesco, la seconda edizione de “La Memoria degli Elefanti”, il Festival della Letteratura nel segno del mito ideato da “Arena Spartacus Amico Bio” con il patrocinio del Comune di Santa Maria Capua Vetere, si concluderà venerdì 26 Maggio con i valori del patrimonio culturale italiano celebrati nel suo ultimo libro “Un patrimonio italiano” (Utet Editore) dal presidente del Consiglio Superiore per i Beni Culturali e Paesaggistici, Giuliano Volpe, che racconta anche l’esperienza del ristorante biologico “Amico Bio - Arena Spartacus” all’Anfiteatro Campano come uno degli esempi più innovativi in Italia di valorizzazione di un sito culturale.
Prima, però, ci sarà un appuntamento speciale che il Festival della Letteratura, venerdì 27 Aprile alle ore 18.30, dedicherà a “La grande bellezza del patrimonio culturale del Casertano” in occasione della presentazione del volume “Terra di Lavoro. Ripartire con la cultura” a cura di Pasquale Iorio (Edizioni Melagrana).
Un volume progettuale che raccoglie le nuove idee per la valorizzazione di alcuni dei siti culturali più importanti che, accanto al grande attrattore della Reggia di Caserta, potrebbero ed anzi dovrebbero rappresentare il grande volano di sviluppo turistico ed economico dell’intero casertano, dall’Anfiteatro Campano di Santa Maria Capua Vetere al Museo Campano di Capua.
Info e programma: iamspartacus.it